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The Master di Paul Thomas Anderson

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view post Posted on 3/12/2009, 16:34
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Cinefilo Ad Honorem

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Per ora si sa solo che il protagonista sarà Philip Seymour Hoffman (da PTA lanciato in ruoli secondari), budget previsto 35 milioni di dollari (la Universal deve ancora dare la sua benedizione, non c'è ancora la sceneggiatura definitiva), ambientato negli anni '50. Un "maestro di cerimonie" (il film potrebbe intitolarsi The Master) fa proseliti con la sua organizzazione parareligiosa negli Stati Uniti.
Il suo rapporto con Freddie, un ventenne che abbraccia questa fede e se ne fa paladino, per poi metterla in dubbio, è al centro della trama.

Ricorda in parte qualcosa del Petroliere, dovrebbe uscire nel 2011.
 
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emilgollum
view post Posted on 3/12/2009, 17:39




Bella notizia. Bisogna solo attendere ulteriori sviluppi.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 3/12/2009, 17:40




sembra proprio l'altra faccia del petroliere...
 
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Zio Carlo
view post Posted on 4/12/2009, 01:06




Sì, anche perchè da quello che ho letto su IMDB potrebbe virare meno sul dramma rispetto al precedente film.

Ovviamente, chevvelodicoaffare, Il film più atteso. Che comunque essendo un film di PTA, sarebbe comunque il più atteso, anche se facesse un film in stop-motion su una volpe furba. :lol:
 
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World ^_^
view post Posted on 4/12/2009, 08:57




CITAZIONE (marenarobros @ 3/12/2009, 16:34)
Ricorda in parte qualcosa del Petroliere, dovrebbe uscire nel 2011.

E' quel che ho pensato anch'io, pensando anche a "L'Apostolo" di Duvall (chi di voi l'ha visto?). Cmq, attesissimo, come sempre con PTA e ancor di più dopo quel capolavoro de Il Petroliere.
 
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view post Posted on 4/12/2009, 17:41
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (World ^_^ @ 4/12/2009, 08:57)
ancor di più dopo quel capolavoro de Il Petroliere.

Mah, anche senza Il petroliere l'avrei atteso tanto... PTA con QT è l'unico regista contemporaneo "infallibile". E la sfida tra i due è appassionantissima! :P
 
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yaniano
view post Posted on 4/12/2009, 19:39




CITAZIONE (marenarobros @ 4/12/2009, 17:41)
PTA con QT è l'unico regista contemporaneo "infallibile". E la sfida tra i due è appassionantissima! :P

ho le mie riserve al riguardo per entrambi, ma se intendiamo film sopra la media allora ok.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 4/12/2009, 21:50




CITAZIONE (yaniano @ 4/12/2009, 19:39)
CITAZIONE (marenarobros @ 4/12/2009, 17:41)
PTA con QT è l'unico regista contemporaneo "infallibile". E la sfida tra i due è appassionantissima! :P

ho le mie riserve al riguardo per entrambi, ma se intendiamo film sopra la media allora ok.

vabè ma sono "infallibili" dai! quali sono i film sbagliati?
 
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World ^_^
view post Posted on 5/12/2009, 09:45




CITAZIONE (marenarobros @ 4/12/2009, 17:41)
CITAZIONE (World ^_^ @ 4/12/2009, 08:57)
ancor di più dopo quel capolavoro de Il Petroliere.

Mah, anche senza Il petroliere l'avrei atteso tanto... PTA con QT è l'unico regista contemporaneo "infallibile". E la sfida tra i due è appassionantissima! :P

Quoto (ma ai due aggiungerei pure Nolan, o secondo te ha ancora qualcosa da dimostrare? Mentre mi è un po' sceso Luhrmann con "Australia"... e prima l'avrei messo senza dubbio tra questi).
E' il loro momento (con questo non voglio dire che tra dieci/quindici anni saranno dei buoni a nulla, ma ogni regista ha il suo decenni di fuoco nel quale raggiunge l'apice e la sua piena maturità e realizza forse i suoi capolavori).
E credo che qui sopra si sia più o meno quasi tutti dello stesso parere. Sarei però curioso di sapere una cosa: se, papelianamente :P , vi chiedessi di scegliere solo uno tra i due: PTA o QT, chi vi piace di più o ritenete cmq più vicino alle vostre "corde"?
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 5/12/2009, 10:49




Quentin Tarantino. Anche perchè Paul Thomas Anderson l'equilibrio per un capolavoro "vero" non l'ha ancora trovato, IMO.
 
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World ^_^
view post Posted on 5/12/2009, 10:59




CITAZIONE (Mr.Noodles @ 5/12/2009, 10:49)
Quentin Tarantino. Anche perchè Paul Thomas Anderson l'equilibrio per un capolavoro "vero" non l'ha ancora trovato, IMO.

E "Il Petroliere" cos'è, scusa? :blink:
 
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World ^_^
view post Posted on 5/12/2009, 12:17




Sì, avevo letto. E i punti salienti erano questi (entrambi by Nood):

CITAZIONE
...in There will be blood ho notato che il divario fra quanto si vede e quanto viene detto "al di là dello schermo" è molto, troppo. Se dovessi riassumere quanto vediamo, notiamo come la storia di Plainview sia davvero poca cosa rispetto alle ambizioni del film di P.T. Anderson. Ora, quello che mi domandavo io era se anche voi avevate notato questa cosa, che personalmente ritengo un difetto che gli fa perdere quel "quid" per poterlo considerare un capolavoro assoluto. E' un ottimo film che respira, vive e muore sullo schermo e al di fuori, ma la vita al di fuori è troppo pregnante rispetto alle immagini, quando, secondo me, dovrebbe essere il contrario o, almeno, il conto si dovrebbe pareggiare.

CITAZIONE
Concordo su questo punto. PT Anderson è forse il più grande autore della sua generazione, uno che sa smontare e rimontare il cinema come gli pare, che ha una padronanza del mezzo assoluta...eppure ai suoi film manca qualcosa (ma non sempre si tratta difetti sgradevoli). Secondo me, il problema sta proprio nel suo ego, che deve essere smisurato. Fa progetti grandiosi, pazzeschi con ambizioni oltre ogni limite - basti pensare alla direzione del mosaico Magnolia o a questo monumentale There will be blood. Col sennodipoi, è strano come Ubriaco d'amore faccia molto più effetto rispetto a questi filmoni, perchè è una storia piccola e intima che Anderson riesce a rendere grande...Magnolia è forse il suo miglior film per la capacità di disegnare tanti tipi di umanità, per l'ironia, per gli incroci, gli incontri e gli scontri, mentre in There will be blood dà fastidio l'insistenza allegorica su quello che filma, Anderson ha l'idea di fare un film tutto fuori campo, ma è troppo anche per lui, che è ebbro di talento

Tutto interessantissimo, sul serio (mi piacciono le tue seghe mentali, ed è un complimento) ma non concordo anzi la vedo proprio all'opposto: se ne "Il Petroliere" PTA è riuscito a sottintendere e a suggerire molte cose che non vediamo ma avvertiamo soltanto, io lo vedo un pregio più che un difetto.
C'è tanta psicologia e sociologia, capitalismo versus fondamentalismo religioso (ed entrambi sono forse due religioni "pari" o due risvolti della stessa medaglia)... il tutto (e altro ancora) suggerito più che mostrato con la fortissima valenza dell'immagine e dei "simboli" (a tal proposito, bellissimissimo tutto l'incipit, il bambino cui viene segnata la fronte col petrolio, come fosse acqua santa): tutte cose complesse che "mostrarle" più che suggerirle, le avrebbe forse sminuite. Quindi quello "scarto" di cui tu parli giustamente tra il film e la "vita al di fuori"... non solo esiste ma lo valorizza.
C'è tutto un link entrafilmico che chi vuole cogliere coglie... ma anche chi non dovesse coglierlo appieno capisce che sotto la superficie c'è una profondità e un magma nero che scorre e ribolle e che PTA ci ha solo in parte "mostrato", come può fare una trivella... di cui vediamo solo lo zampillo quando il petrolio viene scoperto, eppure sai che "sotto c'è", lo avverti e.. "trasuda dal terreno" (come dice Eli)...

Se poi ci allontaniamo dal solo "Petroliere" e prendiamo in esame anche "Magnolia", "Boogie Nights" e "Ubriaco d'amore", personalmente non mi sento di dire che QT sia "avanti" in una ipotetica sfida.
Anzi, ma qui entrano in ballo gusti molto personali, PTA secondo me è già un "classico", cosa che QT non è (ancora).
World, che cazzo vuoi dì? :lol:
Mi spiego meglio: secondo me PTA non ha bisogno di prendere il grande cinema e citarlo facendolo proprio e ridandogli nuova linfa (come fa splendidamente Quentin), PTA ci è già dentro e lo fa con più naturalezza. Ne Il Petroliere ho avvertito tanto di quel "cinema" da restarne inebriato ma quasi mai una scena apertamente riconoscibile e che ti fa esclamare: grande, qui ha citato Tizio, ha citato Caio! Non so se mi spiego...
PTA mi è sembrato "classico", nel senso che anche se cita e trasuda cinema da tutti i pori proprio come Quentin, lo fa come se non ci fosse un "prima" e un "dopo", un cinema classico che ama con sguardo immutato da bambino/spettatore/autentico cinefilo e che lui ricrea rendendolo nuovo (che poi è il grande pregio di QT)... in PTA c'è una continuità che lo fa fare cinema e citazione senza che questo appaia in maniera evidente come in QT.

E così si spiega pure la critica di Quentin a PTA sulla mancanza di cinematic pieces. Perchè PTA avrebbe DOVUTO metterceli? E poi: siamo sicuri che non ci siano? Ci sono anche se non sono "sottolineati", a ben guardare...

p.s. un altro esempio potrebbero esserlo le straordinarie colonne sonore che sceglie ogni volta QT. Servono ad amplificare ulteriormente quello che è il suo gioco di rimandi e omaggi ed è sicuramente un pregio, ma... ciò non è forse anche un po' dare di gomito, ossia "appoggiarsi" sulla familiarità, su un background che inconsciamente ha qualsiasi cinefilo? Perchè QT non sceglie una colonna sonora originale per i suoi film? Per il semplice motivo che tu spettatore vedendo un film di QT sai già che farai innanzitutto un viaggio "nel" cinema, portando a galla ricordi d'infanzia, visioni perdute, echi di scene e musiche che hai visto, sentito, metabolizzato e sono tue, anche se forse non te ne rendi conto. Questo è il bello di QT ma anche la sua differenza con altri (e, in questo caso, con PTA): gli altri "classici" aspirano a diventarlo, QT forse no... o li ama troppo o chissà cosa, QT aspirerebbe quasi a rivederli sullo schermo (o cmq a ricrearne l'alone e il mito)... e se fosse vera 'sta cosa la sua è la visione più romantica e cinefila che possa esistere, se vogliamo.


Edited by World ^_^ - 5/12/2009, 12:38
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 5/12/2009, 13:00




CITAZIONE (World ^_^ @ 5/12/2009, 12:17)
se ne "Il Petroliere" PTA è riuscito a sottintendere e a suggerire molte cose che non vediamo ma avvertiamo soltanto, io lo vedo un pregio più che un difetto.

infatti non è un difetto di per sè. il problema è che m'ha lasciato una sensazione di pesantezza e di "non svolto" che mi ha fatto propendere per quello che dissi all'epoca. non c'entra se quel che vuoi dire lo suggerisci soltanto, c'entra se il suggerimento è mirato oppure ci metto dentro la qualunque, così "chi coglie coglie"...


CITAZIONE
Anzi, ma qui entrano in ballo gusti molto personali, PTA secondo me è già un "classico", cosa che QT non è (ancora).

io direi il contrario invece: se c'è un cinema riconoscibile che è nato e si è sviluppato creando un mondo/genere a sè (con tanto di imitatori) è proprio il cinema tarantiniano. se c'è un classico del cinema contemporaneo, quello è Quentin Tarantino. Paul Thomas Anderson di strada ne ha da fare per arrivare al suo livello.

Edited by Mr.Noodles - 5/12/2009, 13:07
 
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World ^_^
view post Posted on 5/12/2009, 13:05




CITAZIONE
CITAZIONE
Anzi, ma qui entrano in ballo gusti molto personali, PTA secondo me è già un "classico", cosa che QT non è (ancora).

io direi il contrario invece: se c'è un cinema riconoscibile che è nato e si è sviluppato creando un mondo/genere a sè (con tanto di imitatori) è proprio il cinema tarantiniano. se c'è un classico del cinema contemporaneo, quello è Quentin Tarantino. Paul Thomas Anderson di strada ne ha da fare per arrivare al suo livello.

Giustissimo se ti riferisci a lui come IL regista più rappresentativo del cinema contemporaneo. PTA sicuramente non è rappresentativo, conosciuto e imitato quanto Quentin ma ciò non vuol dire che non sia al suo livello, a mio parere.
Il mondo/genere di QT è debitore a tutto il cinema che l'ha preceduto (chi non lo è del resto? Forse solo Meliès no... o Hithcock! :D) ma il suo stile sembra non poter prescindere da esso e determinarsi "da solo", come se non avesse tali debiti. In PTA, questo è un aspetto meno evidente.
 
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