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L'enfant penchèe - Festival di Roma
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L'enfant penchèe - Festival di Roma, Chimera films

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Superlele2013
view post Posted on 23/9/2013, 13:25




Arrivo lungo ma arrivo...

L'ENFANT PENCHEE

Soggetto: Soggetto molto originale. Non facilissimo da gestire.

Sceneggiatura: La sceneggiatura è ben fatta. Precisa e chiara. Nonostante non fosse poi facile gestire l'intreccio tra mondo fantastico e reale, senz'altro però aiutata dalla scelta di girare il film in parte "reale" ed in parte come animazione. Scelta che comunque mi ha lasciato un pò perplesso. Nel senso che mi è sembrato un pò troppo scontata. I personaggi, se si esclude Mary, sono un pò piatti, ma questo non mi è sembrato un difetto, anzi.

Regia: Il regista francese Jean-Pierre Jeunet è un'ottima scelta. Film pienamente nelle sue corde.

Cast: Léa Seydoux si conferma molto brava. Non mi è piaciuta molto la performance di Duris. Comunque il cast è molto coerente alle scelte fatte dal produttore.

Musica: Molto azzeccata.

Voto finale: 80. Il film mi è piaciuto. Molto festivaliero.
 
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Andrew.
view post Posted on 23/9/2013, 13:46




CITAZIONE (Superlele2013 @ 23/9/2013, 14:25) 
Nonostante non fosse poi facile gestire l'intreccio tra mondo fantastico e reale, senz'altro però aiutata dalla scelta di girare il film in parte "reale" ed in parte come animazione. Scelta che comunque mi ha lasciato un pò perplesso. Nel senso che mi è sembrato un pò troppo scontata.

Tu come l'avresti fatto?
 
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Superlele2013
view post Posted on 23/9/2013, 14:33




CITAZIONE (Andrew. @ 23/9/2013, 14:46) 
CITAZIONE (Superlele2013 @ 23/9/2013, 14:25) 
Nonostante non fosse poi facile gestire l'intreccio tra mondo fantastico e reale, senz'altro però aiutata dalla scelta di girare il film in parte "reale" ed in parte come animazione. Scelta che comunque mi ha lasciato un pò perplesso. Nel senso che mi è sembrato un pò troppo scontata.

Tu come l'avresti fatto?

Come lo hai fatto tu.

Credo che sia l'unica maniera. Ciò non vuol dire che appare scontata.
 
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Andrew.
view post Posted on 23/9/2013, 15:21




CITAZIONE (Superlele2013 @ 23/9/2013, 15:33) 
CITAZIONE (Andrew. @ 23/9/2013, 14:46) 
Tu come l'avresti fatto?

Come lo hai fatto tu.

Credo che sia l'unica maniera. Ciò non vuol dire che appare scontata.

Dato che hai scritto che la trovavi scontata, pensavo che avessi pensato a un altro modo, cosa che io non riesco a fare. Forse si poteva fare una parte in bianco e nero e una a colori, ma in questo modo sarebbe stato anche più scontato secondo me.
Invece la tecnica di animazione che ho scelto è relativamente nuova e usata pochissimo al cinema (io ho visto solo un film girato in questo modo).

Comunque grazie anche a te per la recensione e i complimenti.
 
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Superlele2013
view post Posted on 23/9/2013, 15:44




CITAZIONE (Andrew. @ 23/9/2013, 16:21) 
CITAZIONE (Superlele2013 @ 23/9/2013, 15:33) 
Come lo hai fatto tu.

Credo che sia l'unica maniera. Ciò non vuol dire che appare scontata.

Dato che hai scritto che la trovavi scontata, pensavo che avessi pensato a un altro modo, cosa che io non riesco a fare. Forse si poteva fare una parte in bianco e nero e una a colori, ma in questo modo sarebbe stato anche più scontato secondo me.
Invece la tecnica di animazione che ho scelto è relativamente nuova e usata pochissimo al cinema (io ho visto solo un film girato in questo modo).

Comunque grazie anche a te per la recensione e i complimenti.

No credo anch'io che in bianco e nero sarebbe stato peggio. Oltre che scontato non avrebbe reso bene il tema "favolistico" del film.

Credo che come hai fatto tu sia l'unico modo possibile. Il mio scontato viene dal fatto che trattandosi di una graphic novel, fare un film d'animazione, anche se in parte, è il primo collegamento mentale.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 9/10/2013, 08:48




Ho letto questo film due volte, perché la prima volta ero sotto esame e non ricordavo per nulla il film, quindi mi sembrava ingiusto recensirlo sulla base di vaghi ricordi. Dunque (ma non si dovrebbe iniziare un discorso con "dunque" :P), scrivo le mie personalissime impressioni. Non ho letto il graphic novel che ha ispirato questa nuova opera dell'ottimo Andrew, quindi non so dire quanto il produttore/sceneggiatore sia stato fedele (anche l'idea di alternare due stili, non so se sia farina del suo sacco o del fumetto, comunque è molto carina), però, parlando da spettatore "vergine" che nulla sapeva della storia devo dire di essermi goduto una bella storia, scritta bene (però fossi stato in Andrew avrei approfondito di più il personaggio di Romain Duris, il più interessante di tutti, con un fatal flaw piuttosto interessante e una risoluzione del suo conflitto molto ben riuscita), molto poetica (anche se forse si poteva cercare di "osare" di più con le descrizioni, magari inventandole di sana pianta, non so) e riuscita, per nulla stucchevole come poteva sembrare, anzi: mi è sembrata una storia sincera, con un modo di raccontare la "diversità" in maniera intelligente e sensibile. Attori bravi, dalla deliziosa Léa Seydoux (il nuovo astro del cinema francese) al già citato Duris.

Voto: 7,5
 
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Tomcat75
view post Posted on 10/10/2013, 10:40




RECE by Tomcat: L’ENFANT PENCHEE’
Una bella favola steampunk


Dopo più di un anno, con un moto di commozione ritorno a recensire un film. Ho scelto questo non tanto perchè Andrew è uno di quei produttori che con la sua versatilità riesce sempre a stupirmi, ma perchè era il primo film uscito al festival di Roma.
Parto subito dal titolo, che seppur io adori il francese, è decisamente particoal,re e non mi fa impazzire di gioia; però è altresì vero che “La bambina che pende” era decisamente più brutto.
Partendo dalla regia, Jeunet è una delle scelte migliori che poteva essere fatta per dirigere un film di tale genere. Soprattutto in virtù delle sue regie passate che spaziavano dal film tenero e fabiesco, alla fantascienza. Qui alla fine le abbraccia tutte, anche se la sci-fi presente è di tipo Steampunk (e non Cyberpunk come scritto nello script).
Data la citazione posso dire con tranquillità che lo script è scritto bene con pochissimi errori di battitura, impaginato bene e dati i pochi personaggi, il mostrare le foto solo alla prima presenza è sufficiente per far rimanere in mente i volti dei protagonisti.
Però i pezzi forti di questo film sono ben altri. La struttura filmica è di tipo a rette parallele che necessitano di un incrocio. Cosa che se da un lato ti aspetti all’interno dle film, dall’altro, a me è piaciuta la modalità di incrocio. Un incrocio, badate bene, che alla fine torna a due rette parallele destinate (forse) a non doversi incrociare mai più.
Divangando momentaneamente dalla storia e dalla struttura, credo che la funzionalità del rotoscope, sia un’altra scelta vincente, che dona spessore ed è trave portante di questi due mondi destinati ad incontrarsi. Devo dire che questa tecnologia oltre a meritarsi un posto sicuro nella cinquina per gli FX, ha aiutato il produttore a non dover utilizzare un’altra attrice per interpretare Mary da bambina ;).
Una storia accattivante che mischia la vita reale (quella girata senza rotoscope) e quella reale (con il rotoscope); non avete letto male, ho detto proprio che sono ambo reali, perchè per i personaggi le loro vite sono reali e solo al momento dell’incontro, possono ipotizzare che una delle due non lo sia o almeno che sia un’altra degli infiniti mondi che potrebbero esistere.
Una fiaba che si svolge con una spensieratezza da un lato (ma non esente da sofferenza) e la malinconia dell’artista che si sente un fallito.
Una fiaba (specialmente quella in rotoscope), dove troviamo gli elementi proprio di questo genere: la protagonista sfortunata; i genitori inconprensivi; le istituzioni rigide; dei personaggi sui generis, che alla fine sono quelli che la vedono lunga; i freaks che sono molto più umani dei “normali”. Insomma la felicità dei fratelli Grimm e di Perrault, tanto per rimanere in ambito d’oltralpe.
Come dicevo sopra tutti sappiamo che prima o poi i due mondi si incrociano, ma è il come avviene che mi è piaciuto. Il punto focale è proprio l’incontro verso la fine, che viene sviluppato attraverso tutta la prima parte e dall’incontro ti aspetteresti che l’amore trionfi (come nelle fiabe), ma così non è. L’amore fra i due protagonisti esplode come una supernova, per poi spegnersi e lasciare lo spettatore basito. Solo la mano di Gaspar riuscirà a far ricordare l’attimo magnifico d’amore che ha rappresentato quell’incontro di due mondi. Se poi Gaspar si accontenta di quello, Mary avrà modo di continuare la sua vita con buona parte dei personaggi buoni che l’hanno accompagnata in quest’avventura, come si vede dopo i titoli di coda.
Venendo al cast, come ho già detto altre volte: Si possono fare film anche senza dover attingere ai nomi altisonanti di Holliwood e ancora una volta Andrew è bravo a scegliere un cast performante e veramente bravo, concedendosi attori famosi nella propria patria e per assurdo relegando i più famosi all’estero in ruoli importanti ma marginali.
Da segnalare sicuramente la Seydoux, regina assoluta del film. Così come Duris, che riesce a trasmettere quello stato di malinconia propria del suo personaggio, ma anche l’amore esplosivo per il ritorno all’arte e per Mary. Meritevole di menzione anche Levant nel ruolo di Wappendorf.
La locandina non è opera di Andrew, ma bensì un’immagine della versione francese della BD, però Andrew riesce a personalizzarla. Unitamente a questo è sicuramente un qualcosa che rende bene l’idea di quello che ci sarà.
Giusto per dire qualcosa sul sito: nei: la pagina del cast la visualizzo bianca, nessun accenno alla colonna sonora. Un + per aver almeno accennato la tecnica d’animazione; cosa che molti saltano a piè pari per i loro FX.
Colonna sonora di 6 brani, tutti ben scelti e tutti fabriqué en France. Tutti brani parecchio d’atmosfera ad eccezione di Apres la classe, che mi è parecchio piaciuto. Passando immancabilmente per due volte da Dalida e chiudendo con la celeberrima Piaf.
<i>Concludendo<i> Questa pellicola ha dalla sua parecchi punti forti e il pregio di portare alla ribalta il cinema francese che raramente capita dalle parti di CK. Ancora una volta Andrew mi ha stupito trovando qualcosa di interessante e nuovo.

Voto complessivo: 73/100
 
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Tomcat75
view post Posted on 10/10/2013, 18:30




CITAZIONE (World ^_^ @ 21/9/2013, 09:50) 
Andrew è un grande, poco da fare, anche per la signorilità con cui accetta le critiche. ^_^

CITAZIONE
In merito alla molte critiche che il film sta avendo, sul poco approfondimento sui personaggi, ripeto che invece è un valore aggiunto a questo piccolo gioiellino. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto diventare se Andrew avesse aggiunto di suo dettagli su background, consistenti sfaccettaure caratteriali a personaggi eterei e fiabeschi; avremmo inesorabilmente affossato la bellissima atmosfera di magia e leggiadria.
Io continuo a considerarlo un film da premio.

Concordo nella misura in cui anche io ritengo che Andrew difficilmente poteva fare di più. E' proprio il soggetto a non avermi entusiasmato e ad essere, secondo me, difficilmente migliorabile.

Tralasciando l'ecletticità di Andrew, secondo me, come diceva Mastruccio e come ho avuto modo di dire anche nella mia rece, Andrew ha messo da parte i personaggi secondari, ma dargli un background ulteriore sarebbe veramente servito a migliorare la pellicola? A mio avviso no. A me è piaciuta (anche perchè non gli avrei dato 73) e a me ha emozionato anche il soggetto che è particolare. Ma temo che qui entriamo nei gusti personali.
 
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view post Posted on 11/10/2013, 13:39
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CITAZIONE (Tomcat75 @ 10/10/2013, 19:30) 
poco approfondimento sui personaggi

Questa è un'altra moda del momento: si entra per un'ora e mezza in una vicenda, cosa è successo prima o dopo cosa conta se il fulcro della storia è in quell'ora e mezza che si sceglie di raccontare?

Capisco invece le critiche a un soggetto, fatte da qualcuno, e soprattutto l'onestà di dire che magari ne capitano alcuni che affascinano un produttore e non vengono però migliorati ulteriormente agli occhi della critica.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 11/10/2013, 20:21




CITAZIONE (marenarobros @ 11/10/2013, 14:39) 
CITAZIONE (Tomcat75 @ 10/10/2013, 19:30) 
poco approfondimento sui personaggi

Questa è un'altra moda del momento: si entra per un'ora e mezza in una vicenda, cosa è successo prima o dopo cosa conta se il fulcro della storia è in quell'ora e mezza che si sceglie di raccontare?

guarda caso, oggi a lezione abbiamo parlato di Pazienza e Gipi: il primo con una semplice battuta, in una vignetta, riusciva a caratterizzare un personaggio.
 
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view post Posted on 11/10/2013, 20:51
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CITAZIONE (Arcadia1983 @ 11/10/2013, 21:21) 
CITAZIONE (marenarobros @ 11/10/2013, 14:39) 
Questa è un'altra moda del momento: si entra per un'ora e mezza in una vicenda, cosa è successo prima o dopo cosa conta se il fulcro della storia è in quell'ora e mezza che si sceglie di raccontare?

guarda caso, oggi a lezione abbiamo parlato di Pazienza e Gipi: il primo con una semplice battuta, in una vignetta, riusciva a caratterizzare un personaggio.

e il secondo? ;)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 11/10/2013, 21:00




anche (i dialoghi tra i personaggi erano perfetti), ma la storia di Gipi che abbiamo visto l'ho apprezzata soprattutto per l'uso delle vignette "mute", sarà che io ne utilizzo molte...

comunque, era per dire che a volte basta appunto un dialogo, un dettaglio (vedi appunto il film di Agnese), per caratterizzare un personaggio.
 
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view post Posted on 12/10/2013, 09:18
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CITAZIONE (Arcadia1983 @ 11/10/2013, 22:00) 
anche (i dialoghi tra i personaggi erano perfetti), ma la storia di Gipi che abbiamo visto l'ho apprezzata soprattutto per l'uso delle vignette "mute", sarà che io ne utilizzo molte...

Giusto in tempo prima che salisse alla ribalta, avevo trasposto una sua storia per un Cortimatik di diversi anni fa.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 12/10/2013, 09:24




quale?
 
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view post Posted on 12/10/2013, 09:31
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CITAZIONE (Arcadia1983 @ 12/10/2013, 10:24) 
quale?

Due funghi.
 
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