Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Festival di Roma: Piazza Fontana
Poll choicesVotesStatistics
78 [53.33%]
64 [26.67%]
52 [13.33%]
81 [6.67%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 15)

Festival di Roma: Piazza Fontana, Tomcat Entertainment

« Older   Newer »
  Share  
World ^_^
view post Posted on 23/9/2010, 08:41




Continua la competizione festivaliera.
Oggi tocca a Piazza Fontana, docu-fiction diretta da Alberto Castiglione e prodotta dalla Tomcat Entertainment.

http://f14tomcatita.altervista.org/piazzafontana/index.htm

Ed ecco la conferenza stampa tenuta da Marco Garavaldi poco prima della proiezione del film.

1) Ci risiamo: il Festival di Roma è partito e ormai sei diventato uno dei decani della manifestazione. Ti emoziona come il primo giorno?

Tutto mi emoziona come un bambino. Ogni uscita di un mio film è una trepidazione. Il festival di Roma fino a oggi con le mie produzioni è stato parco di soddisfazioni, ma il volerci essere mi fornisce una data obbligatoria per completare il film ed è un ottimo modo di confrontarsi con gli altri. Quindi oltre a essere una esperienza positiva è anche emozionante, con quel pizzico in più di suspance, perchè il confronto e gli eventuali premi sono immediati.


2) Piazza Fontana apre una pagina triste dell’Italia, dando l’avvio ufficiale ai cosiddetti anni di piombo. Strage che, ricordiamo, è rimasta impunita. Che emozioni ti aspetti abbiano gli spettatori da questo film?

Questa mia docufiction, molto più fiction della precedente, vuole essere un excursus su una delle pagine più tristi e allo stesso tempo vergognose del nostro paese. Dato che noi cinematikini più o meno siamo nati dopo questo evento, vorrei farvelo conoscere meglio. Non so che emozioni potrà scatenare, ma il mio intento è mostrare tutto ciò che è stata questa strage e farla conoscere meglio. Sicuramente farà riflettere.


3) Alberto Castiglione è uno dei più promettenti giovani documentaristi italiani. Il documentario “Nel cuore dello Stato”, che narra il caso Moro, è la sua ultima inchiesta. Quanto ti ha influenzato per la produzione di questa docu-fiction?

Devo ammettere che il documentario su Moro non l’ho visto, ma per questo film mi sembrava sensato affidare la regia a un artista che è avvezzo a questo genere di argomenti. Spero di non aver snaturato lo stilema di Castiglione con questa mia opera.


4) Tra i film in concorso è l’unico documentario. Pensi che questa unicità possa rivelarsi un vantaggio o uno svantaggio?

Dipende dall’apertura mentale dei giudicanti. Per me un film che sia una opera di fiction o un documentario non fa differenza. E’ ciò che mi lascia dentro a decretarne il successo. Data l’accoglienza positiva di Nuvolari, credo che sarà giudicato per quello che è senza badare troppo al fatto che sia un documentario.


5) Domanda a bruciapelo: un pregio ed un difetto del film, considerando anche alcune critiche cinematikine già piovute sullo stesso in fase di sviluppo.

Il pregio è che porterà alla ribalta una strage che ormai sembra dimenticata. Il difetto è che essendo un documentario, sarà didascalico e aggiungendone un’altro direi che il cast stellare (sebbene italiano), verrà criticato perchè le parti interpretare sono corte. Ma per rappresentare certi personaggi ci vogliono volti noti e che spesso nel cinema reale si sono affiancati a storie basate su eventi tragici del nostro paese.


6) L’anno scorso hai affermato: “non realizzo mai un film nell'ottica di vincere qualcosa”.

Dì la verità: per la tematica e la scelta di un’altra docu – fiction, dopo L’ultima mille miglia di Nuvolari, quest’anno speri non sia così. A quali premi ambisci?

Il mio modus operandi è quello di fare film che andrei a vedere e anche quest’anno sarà lo stesso. Data la molta concorrenza l’ambizione di vincere qualche premio, potrebbe essere quella del colosseo d’argento e il premio della critica.


7) Quando uscirà il tuo film nelle sale?

L’idea sarebbe al massimo un mese dopo l’uscita al festival.


8) Pronostico secco: chi vince il festival?

Il porto dei sogni incrociati, anche se sono molti i film che mi attraggono.


Edited by Andrew. - 28/6/2011, 14:36
 
Top
view post Posted on 23/9/2010, 14:29

Attore/Attrice

Group:
Member
Posts:
3,748
Location:
bologna...

Status:


LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


L'ho detto che avrei recuperato, eh eh...

Ok, ammetto che c'è una cosa che mi sconcerta di questa sceneggiatura, e la dico senza troppi giri di parole: è scritta male. Non nel senso di storia, ma di lingua. Tomcat, tu molte volte presenti discorsi interrotti da indicazioni di inquadrature: bene, ci fosse stata una volta che hai messo i tre punti per far capire che quei tronconi erano attaccati! Oppure si trovano parole come "stronfiare" (che vorrei sapere da dove viene), "strozzagli" (o qualcosa di simile)...insomma, mi hanno sorpreso (male) questi particolari, che non mi sarei aspettato da un veterano.

Andando a parlare del film...ecco, come documentario è senza dubbio ben fatto. Se il voto al film sarà basso, non sarà per colpa del genere scelto, anzi devo dire la verità mi è anche piaciuto il modo in cui ricostruisci gli avvenimenti del periodo, i personaggi e i luoghi, dando voce a uno degli episodi più vergognosi della nostra storia. Quindi, da questo punto di vista un ottimo lavoro.

Però, altro punto dolente, il cast: ma c'era bisogno di accumulare praticamente tutti gli attori italiani più bravi e famosi del momento? Servillo, Accorsi, Favino, Rossi Stuart, Santamaria, la Trinca, Placido, Castellitto, Girone...Lo so, è strano sentirlo da uno che (come me) ha un debole per i cast all star (ma a me è sempre stato rimproverato), però in "Nuvolari" (che giudico più riuscito) almeno di famoso c'era solo Castellitto, e gli altri sconosciuti. Insomma, considerato anche il genere (che è per metà documentario), non mi sembra una scelta oculata.

VOTO FINALE: 64/100. E credo di essere stato chiaro sul perché.
 
Web  Top
canepa
view post Posted on 23/9/2010, 17:37




CITAZIONE (Francis Delane @ 23/9/2010, 15:29)
LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


L'ho detto che avrei recuperato, eh eh...

Ok, ammetto che c'è una cosa che mi sconcerta di questa sceneggiatura, e la dico senza troppi giri di parole: è scritta male. Non nel senso di storia, ma di lingua. Tomcat, tu molte volte presenti discorsi interrotti da indicazioni di inquadrature: bene, ci fosse stata una volta che hai messo i tre punti per far capire che quei tronconi erano attaccati!

I tre puntini di sospensione non sono stati inseriti volutamente, perchè non li ritenevo giusti per quello che è un dialogo. Sicuramente potrà essere un errore, ma la scelta era voluta.

CITAZIONE (Francis Delane @ 23/9/2010, 15:29)
Oppure si trovano parole come "stronfiare" (che vorrei sapere da dove viene), "strozzagli" (o qualcosa di simile)...insomma, mi hanno sorpreso (male) questi particolari, che non mi sarei aspettato da un veterano.

Stronfiare è un toscanismo che si trova anche sui vocabolari. Sul strozzagli non sono riuscito a trovarlo nello script, ma essendo possibile sia differente va bene. Si tratta di un utilizzo di alcuni termini che possono essere desueti, ma che fanno parte del mio modo di parlare. Mi dispiace che non ti siano piaciuti.

CITAZIONE (Francis Delane @ 23/9/2010, 15:29)
Andando a parlare del film...ecco, come documentario è senza dubbio ben fatto. Se il voto al film sarà basso, non sarà per colpa del genere scelto, anzi devo dire la verità mi è anche piaciuto il modo in cui ricostruisci gli avvenimenti del periodo, i personaggi e i luoghi, dando voce a uno degli episodi più vergognosi della nostra storia. Quindi, da questo punto di vista un ottimo lavoro.

Però, altro punto dolente, il cast: ma c'era bisogno di accumulare praticamente tutti gli attori italiani più bravi e famosi del momento? Servillo, Accorsi, Favino, Rossi Stuart, Santamaria, la Trinca, Placido, Castellitto, Girone...Lo so, è strano sentirlo da uno che (come me) ha un debole per i cast all star (ma a me è sempre stato rimproverato), però in "Nuvolari" (che giudico più riuscito) almeno di famoso c'era solo Castellitto, e gli altri sconosciuti. Insomma, considerato anche il genere (che è per metà documentario), non mi sembra una scelta oculata.

Probabilmente non hai letto l'intervista (ottime le domande di Aldus) che alla domanda 5 riporta il seguente testo:
Il pregio è che porterà alla ribalta una strage che ormai sembra dimenticata. Il difetto è che essendo un documentario, sarà didascalico e aggiungendone un’altro direi che il cast stellare (sebbene italiano), verrà criticato perchè le parti interpretare sono corte. Ma per rappresentare certi personaggi ci vogliono volti noti e che spesso nel cinema reale si sono affiancati a storie basate su eventi tragici del nostro paese.

CITAZIONE (Francis Delane @ 23/9/2010, 15:29)
VOTO FINALE: 64/100. E credo di essere stato chiaro sul perché.

Quindi credo di avere già risposto anche io e in maniera chiara. Non mi trovi d'accordo su alcuni punti. forse l'unico condivisibile è quello dei 3 punti di sospensione e il fatto del cast, che mi ero già immaginato che sarebbe stato criticato.
Grazie comunque della celerità della lettura e della recensione.
 
Top
Andrew.
view post Posted on 23/9/2010, 20:24




Recensione della Chimera.


Le intenzioni di Tomcat sono lodevoli. Riportare a galla un pezzo di storia italiana che probabilmente molti di noi (data la giovane età) non conoscono. Per me leggere il film è voluto dire questo, perchè di Piazza Fontana ne avevo sentito parlare, ma mai in maniera così approfondita, mai mi sarei immaginato tutti questi intrighi giudiziari che dipingono una giustizia appunto, piuttosto carente.
Siamo dalle parti della docu-fiction, e direi che le due componenti sono abbastanza equilibrate.
Una voce narrante ci accompagna alla scoperta delle persone che sono state uccise dalla bomba, di cui ci viene dato un rapido affresco, e delle indagini seguenti all'evento, culminate in un nulla di fatto, perchè non si riesce a trovare un colpevole, o meglio un colpevole che possa essere punito.
La sceneggiatura l'ho trovata buona, funzionale alle intenzioni di chi l'ha scritta.
Sul cast devo ammetterlo, sono partito molto scettico. Poi però leggendo e arrivando alla fine ho capito il motivo per cui sono stati scelti tutti questi attori famosi senza che sia stato dato loro molto spazio. Mi è venuta in mente la canzone "Domani" fatta per i terremotati dell'abbruzzo, dove tutti i migliori cantanti italiani si sono riuniti a cantare, anche una sola strofa o un verso, per la causa. Ecco, con i dovuti confronti mi è sembrata questa un'operazione simile, come se fosse un omaggio che questi attori hanno voluto fare all'evento.
Alberto Castiglione non lo conosco, non ho visto sui film, ma viene detto che si è già cimentato in passato con documentari, per cui non posso che approvare la scelta.
La locandina riprende la pagina del quotidiano nel giorno della strage, la trovo quanto meno originale.


Voto: 7-

Nel dare il voto, ho cercato di accantonare tutti i miei gusti personali, perchè lo ammetto tranquillamente, un film di questo tipo quasi sicuramente non lo avrei visto nella realtà, sia per la forma del documentario che per il tema trattato (certi discorsi politici, quando viene calcata la mano mi annoiano, l'ho sempre ammesso).
Posso dire che quindi alla fine il film per me ha rappresentato un mezzo attraverso il quale scoprire qualcosa in più di questa nostra Italia piena di segreti e ingiustizie, qualcosa che mi ha lasciato un pò di amaro in bocca per il pessimismo che traspare.



CITAZIONE
Questa mia docufiction, molto più fiction della precedente, vuole essere un excursus su una delle pagine più tristi e allo stesso tempo vergognose del nostro paese. Dato che noi cinematikini più o meno siamo nati dopo questo evento, vorrei farvelo conoscere meglio. Non so che emozioni potrà scatenare, ma il mio intento è mostrare tutto ciò che è stata questa strage e farla conoscere meglio. Sicuramente farà riflettere.

Come intenzioni direi che ci sei riuscito.



Ho letto la recensione di Francis, e devo dire di non aver notato una sceneggiatura scritta così male.
Forse sono io che leggo distrattamente, ma parole scritte male non ne ho viste (oppure saranno state così poche da non farmene accorgere) e in ogni caso non sono d'accordo con una tale pignoleria (quando lo dite a me non posso parlare perchè sarei di parte, fatemi almeno difendere gli altri :P)
 
Top
canepa
view post Posted on 24/9/2010, 07:46




CITAZIONE (Andrew. @ 23/9/2010, 21:24)
Recensione della Chimera.
Le intenzioni di Tomcat sono lodevoli. Riportare a galla un pezzo di storia italiana che probabilmente molti di noi (data la giovane età) non conoscono. Per me leggere il film è voluto dire questo, perchè di Piazza Fontana ne avevo sentito parlare, ma mai in maniera così approfondita, mai mi sarei immaginato tutti questi intrighi giudiziari che dipingono una giustizia appunto, piuttosto carente.
Siamo dalle parti della docu-fiction, e direi che le due componenti sono abbastanza equilibrate.
Una voce narrante ci accompagna alla scoperta delle persone che sono state uccise dalla bomba, di cui ci viene dato un rapido affresco, e delle indagini seguenti all'evento, culminate in un nulla di fatto, perchè non si riesce a trovare un colpevole, o meglio un colpevole che possa essere punito.
La sceneggiatura l'ho trovata buona, funzionale alle intenzioni di chi l'ha scritta.
Sul cast devo ammetterlo, sono partito molto scettico. Poi però leggendo e arrivando alla fine ho capito il motivo per cui sono stati scelti tutti questi attori famosi senza che sia stato dato loro molto spazio. Mi è venuta in mente la canzone "Domani" fatta per i terremotati dell'abbruzzo, dove tutti i migliori cantanti italiani si sono riuniti a cantare, anche una sola strofa o un verso, per la causa. Ecco, con i dovuti confronti mi è sembrata questa un'operazione simile, come se fosse un omaggio che questi attori hanno voluto fare all'evento.

Sul cast hai colto appieno ciò che volevo fare. Nuvolari era una docufiction su un corridore di auto, Mitico quanto vuoi, ma un uomo di sport, che poteva essere rappresentato da attori sconosciuti. La strage di Piazza Fontana ha coinvolto persone che sono finite dietro le sbarre o che hanno segnato profondamente la storia italiana con questo primo atto terroristico che ha dato il via al periodo definito "La strategia della tensione". L'utilizzo di grandi attori era quantomeno doveroso; quasi un risarcimento ai familiari delle vittime che alla fine hanno sofferto, girato per l'italia e si sono trovati in mano un pugno di mosche.
Forse non tutti poi si ricordano che se un processo finisce con tutte assoluzioni, qualcuno deve pagarle le spese processuali e alla fine dell'ultimo processo si era ventilato di far pagare il processo ai familiari che erano la parte civile. Cosa che poi non successe.

CITAZIONE (Andrew. @ 23/9/2010, 21:24)
Alberto Castiglione non lo conosco, non ho visto sui film, ma viene detto che si è già cimentato in passato con documentari, per cui non posso che approvare la scelta.
La locandina riprende la pagina del quotidiano nel giorno della strage, la trovo quanto meno originale.


Voto: 7-

Nel dare il voto, ho cercato di accantonare tutti i miei gusti personali, perchè lo ammetto tranquillamente, un film di questo tipo quasi sicuramente non lo avrei visto nella realtà, sia per la forma del documentario che per il tema trattato (certi discorsi politici, quando viene calcata la mano mi annoiano, l'ho sempre ammesso).
Posso dire che quindi alla fine il film per me ha rappresentato un mezzo attraverso il quale scoprire qualcosa in più di questa nostra Italia piena di segreti e ingiustizie, qualcosa che mi ha lasciato un pò di amaro in bocca per il pessimismo che traspare.

CITAZIONE
Questa mia docufiction, molto più fiction della precedente, vuole essere un excursus su una delle pagine più tristi e allo stesso tempo vergognose del nostro paese. Dato che noi cinematikini più o meno siamo nati dopo questo evento, vorrei farvelo conoscere meglio. Non so che emozioni potrà scatenare, ma il mio intento è mostrare tutto ciò che è stata questa strage e farla conoscere meglio. Sicuramente farà riflettere.

CITAZIONE
Come intenzioni direi che ci sei riuscito.

Intanto ho raggiunto lo scopo che mi ero prefisso: Far conoscere la strage in tutte le sue sfaccettature. Così come ringrazio Korem per averci mostrato una parte sconosciuta ai più su Tenco.

CITAZIONE (Andrew. @ 23/9/2010, 21:24)
Ho letto la recensione di Francis, e devo dire di non aver notato una sceneggiatura scritta così male.
Forse sono io che leggo distrattamente, ma parole scritte male non ne ho viste (oppure saranno state così poche da non farmene accorgere) e in ogni caso non sono d'accordo con una tale pignoleria (quando lo dite a me non posso parlare perchè sarei di parte, fatemi almeno difendere gli altri :P)

Più che altro ripensandoci i puntini di sospensione li avevo levati, perchè se la base ha dialoghi lunghi, non mi piace inserirli tutti insieme, perchè diventano faticosi da leggere. Se invece scrivi il personaggio che parla, scrivi sotto il dialogo; lo interrompi con qualcosa (vedi cambio di espressione, etc) e scrivi nuovamente il dialogo, credo che si capisca che è sempre il solito a parlarne.
 
Top
Korem
view post Posted on 25/9/2010, 10:09




REGIA: Alberto Castigione è un ottima scelta per un documentario. Un documentario, appunto, e forse questo mi ha lasciato un po' perplesso perchè mi sarei aspettato un bel film con introspezioni psicologiche dei personaggi.

SCENEGGIATURA: ci sono, come nella mia, molti errori di sintassi e grammatica. Inoltre il linguaggio mi sembra poco consono all'epoca in cui è ambientato il film, troppo moderno e sempliciotto.

SOGGETTO: fare un film su una delle più brutte stragi d'Italia è una grandissima idea, per carità, ma farlo diventare un documentario, a mio avviso, ha ridotto l'importanza di questo evento. Si poteva inventare un personaggio verosimile che gira nei meandri di questa strage, insomma non farne un documentario, ma un film drammatico/storico. Peccato, contavo molto su questo film.

CAST: anche questo mi ha lasciato perplesso, molto perplesso. Mi ricorda un po' il mio "Terza Repubblica", ma molto più esteso. Ci sono, in pratica, tutti i grandi nomi del panorama "attoriale" italiano e non tutti mi hanno suggerito alla perfezione l'immagine del personaggio che andavano ad interpretare. Male.

VOTO: reputo Piazza Fontana un film deludente. Avevo grandissime aspettative su questa pellicola, ne sono sincero, e una grandissima fiducia nel produttore. Purtroppo, mi ha deluso.

Il voto è 5
 
Top
Arcadia1983
view post Posted on 25/9/2010, 11:23




Regia: Alberto Castiglione non lo conosco. Leggo dall'intervista che ha realizzato anche un corto sul caso Moro, per cui la sua scelta ci sta. Lavoro nella media, il suo. Oltretutto il regista (come Marco) non prende posizione, e questo è un aspetto che apprezzo: un lavoro gravato di ideologia sarebbe stato controproducente.
Sceneggiatura: Dicevo, Marco non prende posizione e racconta i fatti in maniera obiettiva. Forse proprio la "preoccupazione" di non apparire schierato ha portato Marco a non approfondire magari gli aspetti più controversi: per esempio, l'accenno a Pinelli, la cui complessa vicenda è intrecciata con la strage. La storia si segue comunque con interesse.
Soggetto: Una pagina buia della nostra storia. Una vicenda che va ricordata.
Cast: Molti attori. Io probabilmente, fossi stato in Marco, avrei tagliato del tutto gli attori, e avrei lasciato i personaggi di quella vicenda, mostrandoli per immagini, video e cose così (non so se ci sono), ma capisco anche che l'intento di Marco non era una specie di documentario "da History Channel". Però si tratta di attori che apprezzo per lo più e che mi fa sempre piacere rivedere.
Locandina: E' la prima pagina del Corriere che uscì il giorno dopo la strage, con nome del regista, attori e produttori.
Musiche: Non ci sono. Marco ha voluto mantenere l'austerità anche in questo.
Sito: Non c'è.
Voto complessivo: 6 Un film che si legge volentieri e che ricorda una triste pagina della nostra storia.
 
Top
Atamàz
view post Posted on 26/9/2010, 01:42




Ho dovuto far passare un giorno, prima di scrivere questa recensione. Proprio non ce l’ho fatta a scriverla a caldo, perché un senso di oppressione e disgusto mi ha attanagliato per diverse ore, dopo la lettura. Non per il film, chiarisco subito nel caso le mie parole possano essere fraintese, ma per il contenuto. O meglio, per le sfaccettature e i retroscena che non conoscevo riguardo all’evento che diede il via a uno dei decenni più oscuri, se non il peggiore in assoluto, della storia della nostra Repubblica.
Insomma, sono cresciuto fin da bambino in un ambiente molto politicizzato (gattonavo a pochi mesi in un bar che era anche sezione di partito, giusto per rendere l’idea) e di queste tristi faccende ho sempre sentito parlare, anche fin troppo. Alcuni particolari e approfondimenti emersi in questo film, tuttavia, hanno tanto evidenziato quanto colmato diverse mie lacune e sono stato costretto a far passare un po’ di tempo per rimuginarci su e anche approfondire.
Nonostante questo periodo di meditazione, anche ora che mi siedo davanti alla tastiera per scrivere questa recensione fatico un po’ ad avere un approccio canonicamente cinematikino. Le pagine di questa pellicola, che ho stampato e che conserverò, credo vadano un po’ oltre a quelle che sono le ordinarie consuetudini del nostro gioco e per questo motivo faccio i miei pieni complimenti a Tomcat.
Tutto ciò premesso, ritengo che questo bel documentario sia stato montato con grande accuratezza, da parte dello sceneggiatore e del regista Alberto Castiglione, i quali si sono avvalsi dell’ausilio di un cast di primissimo ordine per dare un volto ai personaggi coinvolti nella vicenda. La spina dorsale del dossier è rappresentata dalla voce narrante di Orso Maria Guerrini e dai versi di Patmos di Pasolini, che citano una ad una le vittime della strage. Nel mezzo indagini e scomode verità su cui preferisco non dilungarmi.
Per quanto riguarda la sceneggiatura in senso stretto consiglio a Tomcat di non mettere il punto di fine periodo tra due battute inframezzate da descrizioni di scene, se la frase pronunciata dal personaggio è la stessa spezzata a metà. I puntini sono da preferire. Una rilettura poi sarebbe stata utile… Mi sono appuntato qualcosa e lo riporto: “strizzargli”, “cappelli”, “è il più importante”, “d’orata”, “mentra”. Refusi, per lo più, ma quando si legge dan sempre fastidio.
Un po’ di musica ogni tanto ci poteva stare.
Locandina particolare che forse è difficile immaginare nel cartellone di un cinema, ma che ho apprezzato.
 
Top
Andrew.
view post Posted on 26/9/2010, 18:31




Forse attualmente è il film che sta davvero spaccando la critica. Un 8, due 7, due 6 e un 5.
 
Top
view post Posted on 26/9/2010, 18:41
Avatar

Produttore

Group:
Member
Posts:
6,246
Location:
Dorgali (NU)

Status:


Recensione di freddy_k

Discreta docu-fiction su una pagina nerissima della Storia recente italiana che, devo ammetterlo, conoscevo ben poco: la strage di Piazza Fontana, avvenuta nel 1969, e le successive indagini che, purtroppo, non sono servite a scoprire i colpevoli.
I miei complimenti innanzitutto a Tomcat per l'ottimo lavoro di ricerca, tutti i fatti e i personaggi sono descritti in maniera eccellente. Buona l'idea di una voce narrante "partecipe" e non neutra, belle le interviste ai parenti delle vittime. Interessanti anche le informazioni sulle persone indagate inserite alla fine.
La lettura può risultare abbastanza pesante e noiosa, ma essendo un documentario l'intento non è di appassionare bensì di far riflettere lo spettatore su un fatto di cronaca che ormai, a più di quarant'anni di distanza, rischia di finire nel dimenticatoio.
Regia buona, il regista sembra cavarsela abbastanza bene col genere. Cast azzeccato, con parecchi grandi nomi del cinema italiano. Le parti sono tutte molto brevi, ma essendo il film incentrato su un fatto di cronaca e non su un personaggio, non poteva essere altrimenti.
Una nota negativa può essere l'assenza di colonna sonora: qualche buon pezzo, anche solo strumentale, ci sarebbe stato bene nelle parti di narrazione, rendendo anche più partecipe lo spettatore.
Locandina semplice ma azzeccata, con l'articolo di giornale modificato.

VOTO: 7
 
Top
Zio Davide
view post Posted on 27/9/2010, 10:05




PIAZZA FONTANA - La recensione di Zio Davide


Confesso che mi sono avvicinato a questo film con titubanza e non troppo convinto: personalmente non amo troppo i documentari storici, soprattutto quando trattano di storia recente o contemporanea, spesso troppo vicina a noi per poter essere affrontata col dovuto distacco.
Questo "Piazza Fontana" invece percorre la strada del mix tra fiction e documento storico, e lo fa con una solida sceneggiatura e un abile montaggio che riduce davvero al minimo i momenti morti, grazie anche alla regia di Castiglione, non nuovo a simili operazioni. Certo i dati che si affastellano sono tanti, così come i nomi, i personaggi e gli eventi, e alla fine risulta un po' difficile riuscire ad avere una chiara visione d'insieme della vicenda. Capisco lo sforzo degli sceneggiatori di voler rendere conto di tutte le trame e sottotrame dell'intricata vicenda ma alla fine davvero la carne al fuoco è troppa e il rischio è di sconcertare gli spettatori più giovani che magari hanno solo di sfuggita sentito parlare degli eventi narrati.
Quello che certamente emerge dalla visione, se non una risposta (impossibile) a quale fu la verità storica (come del resto per la strage della Stazione di Bologna), è un senso di angosciosa impotenza di fronte alla inquietante commistione fra potere politico e cellule terroristiche che venne a crearsi in Italia, dando vita a un lungo periodo di violenza - la cosiddetta "strategia del terrore" - che insanguinò la nostra "povera patria" (come direbbe Battiato) per oltre due decenni minando alla radice le già fragili fondamenta della nostra democrazia. Un film come questo è dunque importante per raccontare alle giovani generazioni che c'è stato un periodo senza veline, senza Facebook, senza reality show, ma denso di inaudita noncuranza per la vita umana e di odi di parte che hanno visto - a destra come a sinistra - una sinistra escalation di violenza, spesso con l'avallo più o meno palese dello Stato.
E non parliamo del medioevo ma di 40 anni fa...
Un giudizio quindi pienamente positivo per le intenzioni, un po' meno per il risultato "artistico" finale.
Diciamo 6,5
Zio Davide
 
Top
view post Posted on 27/9/2010, 13:30
Avatar

Cinefilo Ad Honorem

Group:
Member
Posts:
26,550

Status:


Francamente esagerato il 5 di Korem, che a conti fatti sia come ambientazione, che come tematiche (che come riuscita, un po' di sana autocritica no?) col suo Gigi Mai è il cugino di Piazza Fontana.
 
Web  Top
Zio Davide
view post Posted on 27/9/2010, 13:40




Concordo con Pap (ma solo stavolta eh :P ) sul voto assolutamente troppo severo di Korem a "Piazza Fontana"... è vero che i gusti personali sono indiscutibili ma certi pregi "oggettivi" non si possono negare.
 
Top
canepa
view post Posted on 27/9/2010, 17:37




Parto raggruppando I vari punti emersi dale graditissime recensioni.

Il regista: Molti non lo conoscono, ma sembra che abbia accontentato tutti.

Errori grammaticali, parole strane e colonna sonora: Gli errori che avete trovato presumibilmente ci sono tutti. Purtroppo mi sono ritrovato a finire il film proprio all’ultimo per la volontà di esserci e nonostante un paio di riletture, alcuni sicuramente sono sfuggiti al setaccio (a grana grossa a esser sincero).
Su ciò che ha evidenziato Atamaz, così come lo aveva detto Francis, prendo atto che per la prossima volta utilizzerò i puntini di sospensione.
La colonna sonora è un punto dolente. Sono partito con l’idea di non metterla perchè volevo un film “muto” sonoricamente. Mi ero quasi convinto di inserire qualche brano, ma per la stessa ragione degli errori, giunto a ridosso con l’uscita del film, non volevo mettere dei brani senza ponderarli a dovere.
Qualcuno mi potrebbe dire: potresti farlo per l’uscita in sala. Infatti ci sto pensando, ma lo farei solo per mio gusto personale, perchè tutti sappiamo benissimo che i film usciti al festival, salvo grossi stravolgimenti, non verranno mai riletti all’uscita in sala: Recensione fatta = Passo a altro film. Intanto ci penso.

Genere del film: Nessuno ha avuto da ridire su questo punto a eccezione di Korem. Ora io capisco che il film tu lo avresti fatto in un altro modo, ma avendolo fatto io, credo che meriti l’analisi di ciò che ho fatto e non di cosa non ho fatto. Ho apprezzato molto Andrew che ha detto chiaramente che il film lui non sarebbe andato al cinema a vederlo, così come era titubante Davide. Ma dato che il film dobbiamo vederlo, già partire con questa affermazione è quantomeno spiazzante anche per me.

Sceneggiatura: Per rispondere a Arc, devo dire che poteva essere utile inserire un ulteriore approfondimento su Pinelli, ma pensavo che il riassuntino finale pre e post titoli di coda fosse sufficiente.
Felice che molti abbiano apprezzato la cifra stilistica delle inquadrature. Mi dispiace (Davide) che di carne al fuoco ce ne sia tanta. Cosa che mi ero accorto anche io, ma ho cercato di limare il problema, rimettendo le foto dei personaggi tirati in ballo. Purtroppo le cose erano molte e la scelta del documentario era anche per rendere più brevi le varie cose portate al cospetto dello spettatore. La cosa che mi ha dato veramente fastidio è l’intervento di Korem che mi ha detto che il linguaggio non è consono all’epoca ed è sempliciotto. A questo rispondo che una parte è una poesia di Pasolini che non è morto oggi. Altre parti sono ricostruzioni o passaggi tratti da interviste reali (Pinelli, Dendena), fatte da giornalisti. Probabilmente dei primi anni 80, ma con un linguaggio che era consono all’epoca, che ricordo è un fatto di 40 anni fa e non del medioevo. Sul sempliciotto, non credo che sia tale, proprio per le ragioni espresse sopra.

Soggetto Ho apprezzato molto Arc che ha capito che non ho voluto fare lo stesso errore che avevo fatto per il mio film sulle armi e i minori (Le tre vite di danny n.d.r.), che era palesemente schierato. Qui ho messo solo i dati oggettivi. Proprio per avere un distacco che si confà a un documentario. Sul suggerimento di Korem sull’introspezione dei personaggi e di un qualcuno di immaginario a guidarci, devo dire che mi ha ricordato la fiction “il capo dei capi” dove il personaggio di Liotti, seppur di fantasia, percorreva tutta la storia di Riina, incrociando personaggi veri. Questo secondo me è il vero ridurre l’attenzione su una strage vera. Qui tutti sono personaggi veri e la storia è vera. Ognuno con le sue colpe e i suoi fantasmi con cui fare i conti. Propio da lì nasce l’idea del documentario, che è la narrazione di un opera reale.
Sicuramente è unanime la riconoscenza per aver fatto un film su una strage che troppo spesso è dimenticata. Cosa che è stata apprezzata forse più della realizzazione artistica del film.

cast:Alcuni hanno apprezzato il fatto di aver scelto un cast stellare. Chi ha visto tutti i miei film può vedere che non amo questo genere di cast e infatti spesso vengo accusato di non osare anche sotto questo versante. Però una storia del genere meritava personaggi famosi, perchè un film del genere se fosse fatto nella realtà, con questo cast sarebbe visto da più gente, che se non avesse un cast di sconosciuti. Era un difetto che mi aspettavo e posso capire il disappunto, ma la mia scelta è stata chiara fino dalla conferenza stampa.

Locandina: Carina ma niente di più. Potrebbe mutare all’uscita in sala. Ancora devo decidere. Molti l’hanno apprezzata perchè particolare. Questo è stato un altro punto fermo fin dall’inizio.

Concludendo: Sono felice che a tutti sia piaciuta l’intenzione. Io vi ho mostrato una verità (bene o male che abbia fatto, artisticamente parlando) che amareggia e sdegna, ma che non deve essere scordata. In questo ho raggiunto il mio obiettivo. Sicuramente un film che ha diviso la critica, come devo dire altri a questo magnifico festival. Del voto mi interesso poco. Posso solo dirvi che tralasciando il film Halloweniano che potrebbe ancora essere un film “Minore”, le mie idee sul futuro, dovrebbero arrivare a far coniugare la mia idea di produttore con il vostro gradire e magari puntare anche a qualche Awards.
Sempre vostro Tomcat.
 
Top
Merlino*
view post Posted on 27/9/2010, 21:20




L'opinone di Merlino



Dopo Gigi Mai ecco un altro film basato su una teoria di complotto. In questo caso però non siamo di fronte a un famoso cantante ritenuto persona scomoda ma a una delle più tristi pagine della storia Repubblicana Italiana.
Altra grossa differenza tra le due pellicole il fatto che Piazza Fontana sia un documentario e non un film/fiction come nel caso di Gigi Mai.

Regia: Alberto Castiglione … naturalmente non sapevo nemmeno chi fosse ma da quanto ho trovato in rete mi è parsa una scelta ben calibrata.

Sceneggiatura: Prima di leggere le spiegazioni a critiche piovute prima delle mie anche io mi sono stupito del fatto che non fosse così perfetta come mi sarei aspettato da Tomcat … ho già avuto risposta ai miei dubbi.

Soggetto: una pagina importante, anzi importantissima della storia italiana, tanto di cappello per averne voluto presentare una visione così particolare e dettagliata ai giovani d’oggi.

Cast: impossibile non lodare lo sforzo fatto da tutti gli attori per partecipare a questo progetto tanto impegnativo. Buona pensata del produttore per dare più penetrazione possibile alla pellicola.

Locandina: trattandosi di un documentario la locandina è appropriata.

Musiche: assenti, ed è stata la scelta migliore.

Voto Complessivo per il sondaggio: 6. Pur apprezzando la buona volontà di presentare una visione particolare su una pagina così torbida del secolo scorso, tutta la storia del complotto ricostruita su indizi, fatti e sentenze selezionate lascia purtroppo il tempo che trova e come per tanti altri “segreti” o presunti tali che hanno attraversato la mia vita non spero più di sapere come sono andate realmente le cose. È giusto che ogni generazione tenti di scoprire qualcosa di nuovo, che i famigliari delle vittime cerchino in ogni dove anche il più piccolo indizio che possa dare loro una speranza di sapere il perché di quanto successo, peccato che poi ogni dieci o quindici anni le presunte “nuove verità” vengano regolarmente scalzate da nuove “prove” e quando questo accade la verità sprofonda ogni volta sempre di più..

Il pregio/La cosa migliore del film: il soggetto e la voglia di non fare perdere nel passare del tempo la memoria di 16 persone.

Il difetto/La cosa peggiore del film: la mancanza di cura nel controllo dello script. Errori e passaggi non completamente chiari mi hanno a volte bloccato nella visione che altrimenti sarebbe risultata spedita e scorrevole. In particolare oltre a quanto da altri segnalato mi è sembrato, ma forse non ho compreso io lo svolgimento perché mi sembra troppo grave, che per ben due volte la data della strage sia stata segnalata come 1964 e non 1969. Si tratta di semplicissimi errori di battitura ma non nego di essermi fermato per controllare la data, vedere se fosse successo qualcosa nel 1964 e rileggere il passaggio perché non mi era chiaro se per caso si trattasse di un salto temporale nella scena. (ok, mi faccio troppe paranoie ma è così :wacko: ).

Un consiglio al produttore: già ha chiarito il perché dei “dubbi e difetti” di cui ho scritto, inutile dunque ripetere di controllare meglio perché se ne avesse avuto il tempo lo avrebbe fatto :)

Quanto spenderei per vederlo nella realtà su una base da 1 a 10?
Al cinema nemmeno un euro, ma se lo incontrassi a “La Storia Siamo Noi” me lo godrei fino all’ultima scena, per la curiosità di vedere anche questa versione dei fatti … del resto non e è un film ma un fantadocumentario come lo si deve valutare rispetto a un film “vero”?
Non sapendo come valutarlo rimango su un voto neutro:
6,00€

Ciao ciao!

... corretti i voti con scala di valutazione ufficiale di Ck. ...

Edited by Merlino* - 30/9/2010, 21:58
 
Top
39 replies since 23/9/2010, 08:41   458 views
  Share