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LE CROCIATE
Regia di Ridley Scott
Con Orlando Bloom, Liam Neeson, Eva Green, Jeremy Irons, David Thewlis, Edward Norton, Ghassan Massoud
Storico/Avventura Usa/Spagna/GB 2005
L’ennesima spedizione di Ridley Scott alla conquista dei nostri luoghi sacri (cuore e viscere) agita l’arma vincente del “Gladiatore”: romanzare la Storia antica ad uso di un eroe che le appartiene nel tempo, ma moderno nel pensiero. Ma compie peccato mortale. Lo sguardo ecumenico/ruffiano (benedetto nei fini, sciagurato nei modi) schiaccia l’avventura, scaccia la trama dal tempio della credibilità e scoccia per 150 minuti/macigni chi chiede sano intrattenimento e non socio/teologia taroccata. E’ come molte Crociate che furono: raccogliticcia, infida, destinata a scomporsi. Ripudia ogni perizia nel girare scene di guerra. Non solo il vituperato “Alexander” (urlo epico che – un dio cinefilo lo vuole! – rimarrà nelle menti dei giusti), ma persino “Troy” risalta per contrasto. Orlandino Bloom (Baliano d’Ibelin, i genovesi non sghignazzino) ha la grinta ma non la figura per sollevare lo spadone (Cruise ebbe cura di triplicarsi i bicipiti per la katana). Maniscalco francese, bastardo del nobile Liam Neeson, difenderà Gerusalemme dal (mai feroce) Saladino. Maledetti Templari! Tutti gli altri sono nati per beneficare il mondo senza doverlo troppo bonificare. Nel cast: Irons, Eva Green ed Edward Norton versione Belfagor. La battuta rivelatrice dell’inconscio di un’opera indecisa tra il silenzio di ogni dio e il fracasso della propria retorica, tocca al cattivaccio guerrafondaio: “Sono quello che sono. Qualcuno deve pur esserlo”.
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