Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Invito all'inferno (Invitation to Hell)
Poll choicesVotesStatistics
61 [100.00%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
80 [0.00%]
70 [0.00%]
50 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 1)

Invito all'inferno (Invitation to Hell), un film di Wes Craven

« Older   Newer »
  Share  
Merlino*
view post Posted on 9/9/2015, 13:01






Invito all'inferno

Titolo originale: Invitation to Hell

Regia:Wes Craven
Cast: Joanna Cassidy, Joe Regalbuto, Kevin McCarthy, Patricia McCormack, Robert Urich, Susan Lucci
Anno: 1984
Nazione: Stati Uniti d'America
Durata: 100 min

Una famiglia si è appena trasferita in una piccola città californiana, e tutto sembra andare bene: i vicini sono gentili, la città è pulita, la vita è tranquilla. L'unica stranezza sta nella locale compagnia di assicurazioni, a cui tutti sono affiliati; i vicini cominciano a fare insistenti pressioni sulla famiglia perché anche i suoi membri si iscrivano alla società. In questa apparentemente normale compagnia si nasconde forse qualcosa di strano?

“Il maestro dell’horror Wes Craven ha immaginato il sogno di una vita di una famiglia che si trasforma nel loro incubo peggiore.”

Craven quando dirigeva questi film per la televisione, come anche “ Summer of Fear” (1978) con Linda Blair, o “Sonno di ghiaccio”(Chiller) (1985), e dopo questo il pilot per una serie che non venne poi realizzata, “Delitti a forma di stella”(Night Visions) (1990), non era agli inizi della propria carriera, ragion per cui “Invitation to Hell,” anche se fortemente televisivo, è realizzato e prodotto con buona padronanza dei mezzi. Dovendo però essere fedele alle sue tendenze televisive dell’anno 1984, il film offre un trio di attori in quegli anni molto presenti anche in tv: Robert Urich, Joanna Cassidy e Susan Lucci mentre i bambini sono interpretati da Oliver Barret “La Storia infinita”(Die unendliche Geschichte/The Never Ending Story) (1984) di Wolfgang Petersen, e Soleil Moon “Punky Brewster” Frye -della famosa sit-com americana (1984-1988) trasmessa in tempi che furono anche da Raiuno.
Come la maggior parte degli sforzi di genere che nascevano dalle reti, televisive negli anni ’80, “Invitation to Hell” è plagiato da molto migliori materiali di prima mano (In questo caso, è soprattutto da “La Fabbrica delle mogli”(The Stepford Wives) (1975) di Bryan Forbes.

La storia è abbastanza semplice:
Urich e Cassidy prendono i loro due marmocchi e si trasferiscono in una nuova, piccola, avveniristica e ultra tecnologica città/comunità, in modo che lui possa lavorare alle sue ricerche top secret di alta tecnologia sui computer. Mentre Urich/il babbo è sempre più assorbito e distratto dal lavoro al suo progetto di tuta spaziale, la mamma e i figli trovano rifugio nel “Club”, un centro benessere che in realtà è una porta per l’inferno che imprigiona gli uomini della città e li sostituisce con automi privi di emozioni, un po' come i famosissimi bozzoli de “L’Invasione degli ultracorpi”(Invasion of the Body Snatchers) (1956) di Don Siegel.
Susan Lucci è la demoniaca direttrice del Club e cerca di convincere in tutti i modi i nuovi cittadini a frequentare “Il Club”.
Naturalmente dopo che la moglie e i bambini sono stati sotituiti Urich (con l’aiuto di un anziano e astuto medico veterinario) comincia investigare e a svelare la verità.
Tra un frequente fermo immagine e l’altro per le interruzioni pubblicitarie incluse nelle messe in onda americane il tutto che finisce in una sorta di stucchevole mondo di stagno in cui “il vero amore può sconfiggere il malvagio incantesimo” o un altro po’ di sciocchezze del genere.

Il set per gli interni residenziali è stato costruito in un teatro di posa ai Culver City Studios di Washington Boulevard (il vecchio studio Selznick famoso per “Via col vento”).
Il set del centro benessere è stato eretto con tre spessori di parete di cartongesso che coprivano e davano al pavimento in legno la dovuta impronta scenografica richiesta per gli effetti di fuoco controllati quando Susan Lucci introduce definitivamente il suo personaggio “infernale”. I pannelli traslucidi apposti intorno a lei avevano in realtà degli spazi sottovuoto, permettendo quindi attraverso dei tubi del gas di indirizzare la fusione di essi attraverso un calore sempre più intenso utilizzato nei pannelli impostati, e poi effettivamente il corridoio di fuoco attraverso il quale Susan Lucci cammina. La sequenza richiese varie riprese in quanto il materiale plastico si fondeva sempre. Il vestito e i capelli di Susan Lucci si bruciacchiarono per l’intenso calore, così come si sciolse il modello in plastica della piramide che si vede sullo sfondo.

Quasi ogni regista di tutto rispetto ha almeno un film in cui ha toppato più o meno di brutto e questo film per la tv per qualcuno potrebbe rientrare in uno di questi casi per quanto riguarda Wes Craven, all’epoca regista di tutto rispetto nello stesso anno di “Nightmare -Dal profondo della notte”(A Nightmare on Elm Street), ma se come per me, la visione di un film tv del 1984 di questo tipo, fatto e recitato decentemente e con tanto sapore vintage, è sempre un piacere, questo è un titolo quanto mai adatto e piacevole da vedere.

Un 6, considerato che è pur sempre un filmTV, ci può stare.
 
Top
0 replies since 9/9/2015, 13:01   5 views
  Share