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| Riuscito a vederlo ieri, addirittura scelto casualmente da mia moglie che si è fatta fregare dal titolo Sul forum era stato citato in questo topic generico sul noir/thriller: https://cinematik.forumfree.it/?t=48684747&st=15Guzzano: Regia di Jacques Audiard Con Romain Duris, Niels Arestrup, Emanuelle Davos Noir Jacques Audiard è il regista dell’inquietante “Sulle mie labbra” (Emmanuelle Davos, segretaria frustrata debole di udito, è vittima dell’ex galeotto Vincent Cassel e del proprio bisogno di sentirsi un uomo addosso). Segnatevi il nome. Il suo cinema, parigino senza l’abituale saccenteria, noir allo stato puro, capace di realismo che trasuda intime sonorità, è quello che citeremo tra un decennio. Annotatevi anche Romain Duris, tipetto lodevole fin da quando, in “Dobermann”, usò le nobili pagine della Bibbia della critica francese a mo’ di carta igienica. Capace di farsi indigesto bamboccio che ama le donne ma non sa quali né perché (nel sopravvalutato ”L’appartamento spagnolo” sfociato nel micidiale “Bambole russe”), oggi è ritenuto il nuovo Belmondo. Il che va bene se riferito all’aria spavalda da ragazzo che spara per primo, ma suona riduttivo per uno sparviero che sa anche recitare. In questo arricchito remake di un film del ’78 con Harvey Keitel (“Rapsodia per un killer”) è un 28enne che vive sfrattando poveracci, micro-taglieggiando, rappezzando le toppe agli affari dell’amato/odiato babbo criminale di mezza tacca, frequentandone l’amante (Davos) e la moglie di un amico. Sogna un’audizione come pianista. Ha un’insegnante cinese che lo bacchetta severa (lui ricambia costringendola a dire ‘casseruola’). Troverà un boss russo e una donna in cui rifugiarsi dopo aver pagato giusto pegno al suo destino noir.
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