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Blade Runner
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Blade Runner, di Ridley Scott

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World ^_^
view post Posted on 27/6/2012, 16:33




Incontro con il grande regista presente al festival siciliano.


Il mondo cinematografico tipicamente immaginifico di Terry Gilliam raccontato dal regista è al centro di un evento organizzato nell'ambito del TaoFilmFest di Taormina, dove l'ex Monty Python è ospite per parlare del suo lavoro e del suo particolarissimo modo di indagare il rapporto tra la realtà e l'immaginazione.

Proprio a proposito dell'immaginazione, Gilliam spiega che essa è un elemento che può servire a creare cose buone o meno buone, e fa un riferimento a Hitler: "Durante la seconda guerra mondiale c'è stato un uomo che ha avuto troppa immaginazione...". Poi, parlando del cinema odierno, Gilliam spiega: "Ciò che mi preoccupa del cinema di oggi è che ciò che viene mostrato è sempre la stessa cosa. Ad esempio, vedo spesso l'immagine di un uomo che corre al rallentatore prima di un'esplosione... Io cerco cose nuove".


Sull'immaginazione, Gilliam aggiunge: "Credo che il pubblico davanti ad un film debba lavorare quanto ha lavorato il creatore. Nei film di oggi mi sembra che tutto sia fatto dal film e al pubblico non resti nulla da fare. Nei miei lavori cerco di far sì che anche il pubblico sia coinvolto e lavori con l'immaginazione. Con il computer si può fare moltissimo a questo livello".


"In 'Parnassus' ho deciso di lavorare solo con il computer - aggiunge - Io sono stato criticato da alcuni che dicevano che ho usato male il computer". Ma che confine esiste tra uso ed abuso del computer? Gilliam ammette: "Quando vedo 'Avatar', penso che avrebbe dovuto vincere per la migliore animazione".


Il regista spiega anche che non vorrebbe realizzare una pellicola d'animazione. "Lavorare con la realtà è più facile, perché la realtà è eccitante. 'Paura e delirio a Las Vegas' era un libro e io ho cercato di mantenermi fedele al libro, mentre 'Parnassus' era una storia scritta da me. In 'Paura e delirio' le persone pensavano che l'avessi scritto sotto acido, invece non era così!".


C'è spazio anche per le sequenze dei film più rappresentativi del regista. "Nella scena del ballo alla stazione del film 'La leggenda del re pescatore' avevamo bisogno di mille persone che sapessero ballare. Siamo andati in diverse scuole di ballo e le abbiamo reclutate. Poi abbiamo scoperto che non sapevano ballare il walzer. Così abbiamo chiamato dei coreografi che hanno insegnato loro a danzare. Le riprese dovevano iniziare alle 23 e invece sono iniziate alle tre del mattino!".


A proposito della meravigliosa esperienza dei Monty Python (il gruppo di comici inglesi di cui Gilliam, unico americano, fece parte negli anni '70 e nei primi '80), il regista ammette: "Siamo stati fortunati ad essere nel posto giusto e al momento giusto. Lavoravamo con la Bbc e avevamo molta libertà espressiva, prima in tv e poi anche nei film che abbiamo fatto dopo. Ora non siamo più le stesse persone, siamo stanchi, vecchi, ora siamo intrappolati negli alimenti da pagare alle nostre ex mogli...". Impensabile, dunque, una 'reunion' del gruppo dopo tanti anni dalla loro separazione avvenuta negli anni '80.





Nulla da fare, almeno per ora, per il progetto relativo a Don Chisciotte. "E' un personaggio molto difficile per me. E' pericoloso prendere spunto da Cervantes perché la cinematografia sarebbe una grande sfida. Non so se in questo momento poi potrei accoglierla".

Parlando dei film 'fantasy' e della differenza con il suo mondo immaginifico, Gilliam dice: "Credo che una gran parte della fantasia lasci da parte la realtà. Io cerco di ri-immaginare la realtà, in modo da non negarla. Ho cercato sempre di creare la mia visione del mondo, e bisogna ri-immaginare la realtà per interpretarla e non allontanarcene. La fantasia è usata per sfuggire dalla realtà quotidiana ma ciò non riflette la nostra esperienza quotidiana, quella di vivere in un mondo bombardato dalla paura, dai prodotti da comprare, da oggetti che vogliono prendere le redini della nostra vita".



Il rapporto di Gilliam con Philip K. Dick? "Blade Runner (ispirato a 'Il cacciatore di androidi' dello scrittore americano, ndr) è un film bellissimo che ha un finale orrendo. Potremmo fare che gli androidi vivano per sempre... Sono rimasto talmente deluso dal finale di 'Blade Runner' che ne ho proposto uno alternativo in 'Brasil'".

Come sono nati i Monty Python? "Ho incontrato John Cleese a New York quando lavoravo in una rivista che si chiamava 'Help'. Siamo diventati amici e siamo andati in Inghilterra. Io facevo cartoon e volevo smettere di fare questo lavoro. Poi ho iniziato a fare animazione per un programma di bambini. Poi ci siamo formati come gruppo di sei persone, tutti diversi tra noi, avevamo già 29, 30 anni e avevamo la libertà di fare quello che volevamo".

EDIT
(ecco, l'ho aperto nella sezione sbagliata :rolleyes: scusatemi)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 27/6/2012, 17:37




intervista molto interessante, e che mostra quanto Gilliam sia lontano dal cinema attuale.

non concordo sul finale di Blade Runner (a me sembra perfetto così com'è), e spero che un giorno possa realizzare il suo Chisciotte.
 
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World ^_^
view post Posted on 27/6/2012, 18:21




p.s. Scusa, Andrew, ma appena puoi ripara al mio pasticcio mettendolo nella sezione adatta. ;) Grazieeeee e scusa ancora...
 
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view post Posted on 28/2/2015, 10:23
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Cinefilo Ad Honorem

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e niente, non c'era manco il topic e ho integrato delle dichiarazioni di Gilliam che lo citavano.
 
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3 replies since 27/6/2012, 16:33   12 views
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