dai, smettetela di far polemiche
comunque comincio a rispondere
parto proprio dagli ultimi messaggi di Pap.
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ps per Arc: continuando a pensarci, altre influenze: Kaufman e Velluto blu, prima ancora di MD?
L'influenza di Lynch la riconobbe anche Carraturo (l'editor, appunto) quando gli sottoposi per la prima volta la storia. Infatti all'inizio avevo pensato di prendere lui, all'inizio, però poi ci ho ripensato, perché questi nomi ho sempre paura di prenderli (timore di usarli male).
Kaufman, come si sa, è uno dei miei sceneggiatori preferiti, forse il mio preferito, e in effetti riconosco che la autoriflessività della storia ha un che di suo. Avevo pure pensato di cambiare il mestiere di Johnny: scrittore, ma alla fine ho lasciato tutto com'era, un po' perché era troppo vistoso il discorso che ho cercato di fare e soprattutto perché il mestiere di caldaista è un MacGuffin
in fondo, poi, se non ricordo male l'esercizio nacque proprio perché si voleva dimostrare che una storia poteva nascere da qualunque cosa (ed è vero), oltre a “mettere alla prova” i vari schemini di teoria.
Comunque, credo che ogni autore parta sempre dalle sue letture, visioni e così via, anche quando (come nel mio caso) sono le più diverse.
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Credo sia un gran vantaggio per Arc il fatto che qui praticamente nessuno abbia visto i vari Enemy, Maps to the Stars e clamorosamente a qualcuno manca persino Mulholland Drive...
Non aver ancora visto
Mulholland Drive è un peccato capitale: uno dei film chiave del XXI secolo
(e gli ultimi film di Cronenberg secondo me si inseriscono nella sua strada). però, sì, è ovvio che io vedendo e leggendo un determinato tipo di storie ne risulti influenzato: voglio dire, se leggessi Tolkien o Martin scriverei tutt'altro tipo di storie.
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comunque - come dicevo ieri a Tomo, parlandogli bene del film di Gennaro - è riuscito a creare "quel" tipo di film su Ck quando prima nessuno c'era riuscito (e probabilmente nessuno c'aveva mai concretamente provato).
M'avrebbe fatto piacere se Tomo l'avesse letto, come del resto Zen, Pezzi, World, Andrew, Emilz (su questi due ci spero ancora), gli stessi Mac e Noodles, Ian e chissà quanti altri... vabbe'.
comunque io penso anche che sia nell'ordine delle cose, per uno che come noi scrive, provare sempre a fare qualcosa di insolito. Magari non ci si riesce, ma almeno uno ci prova.
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E' passato tanto da Boh! ma credo che le idee che ci fossero allora sono semplicemente "cresciute", maturate, con il suo autore
Il 25 giugno di quest'anno sono 10 anni dalla sua uscita. Organizziamo una visione comune?
Per chi non ci fosse, è il film più brutto della storia di Ck ^^. Per non parlare poi del mio atteggiamento dell'epoca...
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forte del fatto che ha sempre continuato a "giocare" con noi senza mai fermarsi, anche se ha ben altre aspirazioni, che a questo punto gli auguro di realizzare, e SOPRATTUTTO non smettendo mai di amare il cinema vero, la letteratura, i fumetti, insomma la cultura a cui apparteniamo quando ci mettiamo a giocare a fare i produttori/sceneggiatori.
Grazie
comunque, io se ho sempre giocato, è semplicemente perché credo che Ck sia un gioco bellissimo, poi voglio dire ho stretto delle amicizie stupende, per cui mi sembra il minimo anche dire qualcosa, su un film che si è visto o su un libro che si legge. passioni che mi accompagnano da sempre (proprio ieri ho detto alla disegnatrice con cui sto collaborando e agli amici sceneggiatori: “è da quando ho letto il primo libro, 30 anni fa circa, che ho deciso di fare lo scrittore”) e che sempre mi accompagneranno: io ci credo poco, quando sento di scrittori che non leggono, forse non leggono i romanzi del genere o movimento cui appartengono, ma leggono secondo me. Perché anche così uno impara qualcosa.
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ps: un solo 7,5 al sondaggio, evidentemente quello di Mastruccio (che al film trova solo un difetto, quello di aver capito tutto avendo visto The Others. Uh Signùr! qua siamo dalle parti di Viale del tramonto e mi si cita un horror stupidotto).
7,5 secondo me è un buon voto. comunque,
The Others non è un horror stupidotto, quell'unica volta che l'ho visto mi piacque abbastanza. poi è vero,
Viale del tramonto ci sta: si sa, Norma Desmond è il mio personaggio femminile preferito in assoluto.
MERLINO.
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Per ora due parole al volo dal telefono.
Come ormai ci ha abituati da tempo Arc ha fatto un ottimo lavoro di scrittura e un altrettanto ottimo lavoro nella scelta degli attori. Rispetto alle sue ultime opere proposte al pubblico di Ck questa è decisamente più godibile e scorrevole. Bella prova che mischia professionalità e divertimento. Grazie Arc per condividere con noi le tue fatiche.
Difficile dare un voto per mancanza di paragoni ma un 8 ci sta tutto.
come detto, troppo buono, Merlino
. mi fa piacere soprattutto la notazione che sia una opera godibile e scorrevole, anche perché pensavo che fosse un po' troppo noioso. Lieto di essermi sbagliato
Uomo_d
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Nella prima metà del film viene costruita straordinariamente un atmosfera post-beat post-hippy in salsa west coast. Complimenti vivissimi, perché mentre Emile Hirsch va al supermarket con la maglietta di Wilt Chamberlain mi è sembrato davvero di vivere i caldi giorni di un estate losangelina.
ti ringrazio: come ho detto, avevo la preoccupazione di non aver trasmesso appieno il periodo storico, perché questa è un dettaglio che uno deve avere sempre, quando scrive in un determinato periodo, e questo vale sia per dettagli come vestiti o auto sia per dialoghi: scusate la digressione, però mi è venuta da ripensare, qualche giorno fa, all'unica scena che io reputo “bella” di
La passione di Cristo di Gibson, quando Gesù e la Madonna scherzano al tavolo. a un certo punto, Maria dice a Gesù: “non ci provare”, ecco, secondo me è una battuta stonata, l'espressione secondo me è troppo moderna, una donna di duemila anni fa non l'avrebbe mai detta (ma capisco anche che usare un tono più aulico o che sarebbe stato difficile). comunque, per quanto ho potuto, memore un po' dei film visti, ho cercato di mettere i dettagli. Ho peccato forse di troppa “cinematograficità” (vedi per esempio la battuta di Kim quando dice di aver incontrato Nicholson), però. anche perché io di musica non so niente, per dire, e infatti ti chiedo: chi è Wilt Chamberlain?
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Da subito, mentre vengono presentati i personaggi che, si suppone, saranno di contorno, aumenta l'aspettativa per l'incontro con la "Cecilia" del titolo. Tale incontro, però, avviene a film avanzato
Sì, forse hai ragione, è un po' lunghetta la presentazione, ma diciamo che ho voluto lavorare così un po' per creare “suspence”, un po' per presentare meglio il mondo ordinario del protagonista.
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e spiazza in poche scene lo spettatore
sì, forse hai ragione... se avessi potuto, avrei sfruttato di più il rapporto tra Cecilia e Johnny, in modo da far risaltare meglio anche il finale “triste” e “pessimista”.
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Cecilia è un personaggio estremamente enigmatico, con il suo strano compagno e quel cantante, (una sorta di Elvis?) così fuori contesto...
Sì, come detto, è Elvis.
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è proprio l'enigmaticità dei personaggi a rendere la pellicola così coinvolgente e "conturbante", perché oltre agli abitanti della casa di Jules, sono così anche le vicine del protagonista, con il loro fosco passato, ma lo è anche la bella Kim.
Kim è un personaggio che mi sono divertito a scrivere
anche le due hippy, per quanto forse sono sacrificate, come dicevo. peraltro il loro passato l'ho scritto anche per cercare di dar loro un po' di “profondità”.
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Insomma, in pista Arcadia cala uno stuolo di personaggi quasi iconici, che ravvivano una vicenda che scorre portata avanti proprio dai dettagli più che dalla trama in sé. Perché le scoperte che John fa nel corso del film colpiscono, ma fino a un certo punto, e forse lasciano anche un non so che di incompiuto.
Sì, sono d'accordo. in effetti non potendo pensare troppo sulla trama (perché, come ho detto, se l'avessi fatto il film non l'avrei scritto
) ho deciso di concentrarmi sui dettagli e i personaggi.
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Il film complessivamente è molto scorrevole e godibile
grazie
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ma la trama non mi ha convinto completamente; mi ha dato l'idea di non affondare mai del tutto il colpo, tanto con la storia degli animali squartati quanto con la, a un certo punto prevedibile, "inconsistenza" di Cecilia e dei suoi strani coinquilini.
sì, sono d'accordo. la storia degli animali squartati l'ho messa un po' dietro consiglio dell'editor (che mi chiedeva qualcosa per rendere tutto un po' più disturbante) un po' per far vedere come progressivamente l'atteggiamento freddo e razionale di Johnny venisse meno a poco a poco, come ha giustamente riconosciuto Mastruccio
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C'è da dire, però, che i personaggi sono davvero emblematici e fascinosi, e la trama a volte sembra quasi un pretesto per tenerli a galla, con quell'alone di mistero e di vicenda quasi pirandelliana.
be', l'accostamento a Pirandello mi onora grandemente, anche se è eccessivo
.
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Si tratta di un film che colpisce e che, secondo me, potrebbe essere un film cult con situazioni e figure che troverebbero spazio nei libri di cinema.
grazie, troppo buono
HERMETICO
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la prima cosa che ho pensato a fine lettura è che questo film rappresenti un po' la summa delle suggestioni e delle tematiche care ad Arcadia tant'è che ho percepito spesso assonanze con sue vecchie pellicole (Il desiderio, La donna di Logan Beach, American Psycho...)
*sospiro denso di nostalgia*
Ah,
Il desiderio...
*fine sospiro denso di nostalgia*
Ogni tanto ci ripenso, a quel film: aveva secondo me delle cose buone e in effetti ha segnato l'inizio di un percorso che sto facendo ancora adesso. Evidentemente in questi anni mi piace affrontare questo genere di storie, chissà tra dieci
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estremamente equilibrato al suo interno
mi fa piacere questo dettaglio
alle volte ho sempre l'impressione di mancare qualche pezzo, in quello che scrivo.
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chi vorrà potrà accontentarsi del thriller dalle atmosfere languide e morbose, altri invece potranno andare più a fondo leggendovi riflessioni sulla società moderna o sull'animo umano.
non so se ci sono riflessioni sulla società moderna o sull'animo umano. quello che so è che penso che uno non si deve limitare a scrivere una storia “semplice”, con una sola chiave di lettura, e basta.
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Il soggetto forse è l'unico punto debole della pellicola. Il mistero che si cela dietro l'enigmatica Cecilia è facilmente intuibile e le svolte narrative, soprattutto dell'ultima parte della pellicola, sono tutte abbastanza prevedibili.
Sì, sono d'accordo. lo avevo anche detto
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Eppure, nonostante ciò, il film affascina e cattura per via anche delle atmosfere stranianti e di un andamento quasi onirico. Molte scene(e il loro ripetersi) sono spesso al limite tra sogno e realtà (il modo in cui Kim si presenta ripetutamente in casa del protagonista come se nulla fosse, col solito atteggiamento un po' lascivo, un po' di sfida; stesso discorso per le due vicine, riprese a fare sempre le stesse cose, e che ripetono quasi come un mantra "bel ragazzo"
mi fa piacere la lettura di Hermetico, ma la scelta, l'idea narrativa, di alcuni di questi dettagli sono molto più semplici di quel che sembra. per esempio, la ripetizione di “bel ragazzo” da parte di Ashley Benson (Vanessa): non mi andava di mettere il solito dialogo “piacere, mi chiamo Johnny” “piacere, mi chiamo Vanessa”. non che abbia qualcosa contro (è in fondo uno scambio che si prende 10 secondi ed è anche piuttosto realistico), ma ho preferito evitare, almeno per stavolta. invece, come ho detto, l'atteggiamento di Kim voleva far passare l'idea di una relazione molto dura e difficile. anche per il killer ho spiegato perché: peraltro la lettura che dà Hermetico (nello spoiler) è interessante, si poteva osare (anche se poi forse faceva a cazzotti con l'amore che Johnny prova per Floppy).
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Scoprendo Cecilia è indubbiamente il film più riuscito di Arcadia da qualche semestre a questa parte, perché riesce a coniugare perfettamente le due anime del produttore: quella più sperimentale e sofisticata assieme a quella più pop e mainstream.
non so se le coniuga perfettamente, certo è che rispetto a tante altre cose che ho scritto per Ck è uno dei film in cui meglio si mostra la mia “visione del mondo” (anche in cose banalotte come le letture e le citazioni varie).
SUNSET
CITAZIONE
il primo aggettivo che mi viene per questo film è che è un film "Melting Pot". Puoi trovarci ogni tipo di genere come il drammatico, il thriller e poi l'horror, ma non riesci a dargli un genere proprio, non si può classificare.
Un difetto? No, perché il cinema è anche non "intrappolarsi" nei limiti del genere ma sperimentare, e poi qui ognuno può appassionarsi sia alla trama principale che alle sottotrame che sembrano quasi non volersi chiudere, ma credo sia una cosa voluta dallo sceneggiatore per rendere il tutto più "surreale" e dare una parvenza d'indizio di quello che accadrà alla fine.
sì, direi che ci sta. sono anche d'accordo sul fatto che il cinema non debba “intrappolarsi”. ma non vale solo per il cinema, vale anche per i libri e i fumetti e le serie TV, in fondo. insomma, alla narrazione tout court.
CITAZIONE
Jules che ha preso l'elemento più estremista dei suoi ispiratori e l'ha fatto diventare un personaggio cattivo, ma che non sembra affatto bidimensionale, anzi credo che un po' di approfondimento ce l'avrebbe fatto amare.
Non so, è probabile. certo che, per me, è difficile “amare” un sessista misogino maschilista
GRANATO
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Fascino e mistero, non sono forse la stessa cosa? Spesso i film raccontano troppo. Gli autori pretendono di svelare ogni mistero senza capire che non c'è peggior cosa di un mistero svelato. Quando scopri le carte, ogni cosa è certa e non c'è più spazio alla fantasia. Credo sia importantissimo lasciare un piccolo spiraglio aperto alla libera interpretazione. Adoro quelle opere che svelano il minimo indispensabile, lasciando al pubblico il compito di immaginare quali altre vie potrebbe prendere un racconto.
"Scoprendo Cecilia" riesce in questo scopo. Racconta quanto serve a comprendere l'intreccio principale, inserendo qua e la piccoli spunti atti a incuriosire e deviare l'attenzione dello spettatore. Lo scopo, forse, è quello di ritardare il più possibile il momento in cui il pubblico possa immaginare dove l'opera vada a parare. Ci riesce? Solo in parte.
ma sì, concordo anche qui. in fondo, il difetto di ogni storia è quello di essere didascalica. e in effetti ho cercato di evitare questa deriva, anche se forse (come dicevo) il twist è piuttosto prevedibile.
CITAZIONE
Forse la situazione è fin troppo bizzarra per sembrare credibile, ma non ha importanza.
be', oddio, è un racconto “fantastico”, quindi una volta adottato un registro adatto si può dire che sia “realistico” (insomma, stabilito il mondo narrativo e bla bla, voglio dire).
CITAZIONE
Il finale ha forse il difetto di essere troppo sbrigativo. Risolve l'enigma velocemente chiudendo in pochi attimi la vicenda.
Sì, in effetti all'inizio avevo previsto molte più scene con Cecilia e Johnny, in modo da far appassionare ancora di più al loro rapporto, e quindi far piangere lacrime a tutti i lettori
. poi la fretta di concludere...
CITAZIONE
La sceneggiatura è scritta molto bene. Non sono un professionista. Credo che Arcadia sia il più competente in materia considerando gli studi che fa, pertanto, preferisco astenermi da giudizi di tipo tecnici.
Devi, invece
altrimenti come si fa a migliorare?
CITAZIONE
Leggere questo film ha rappresentato un'occasione di apprendimento. Grazie!
Grazie a te
MASTRUCCIO
CITAZIONE
"Scoprendo Cecilia" è un film che prosegue con estrema coerenza il percorso autoriale di Gennaro, anche qui impegnato a condurci per mano attraverso un percorso denso di visioni oniriche, personaggi stranianti, situazioni surreali e un finale che lascia nel pubblico più di un dubbio se l'esperienza vissuta dal protagonista sia stata realtà o sogno.
Secondo me, l'ha vissuto. però mi piace, sì, mettere il tutto in un contesto un po' più “surreale”, poi come dicevo questo racconto è un racconto “Southern Gothic ambientato in California”, quindi ho cercato di metterlo
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creata perfettamente e impreziosita da citazioni e omaggi come solo Gennaro sa fare qui a Cinematik.
Eh, mi piace farli
alle volte ho esagerato, ma questo è il lato tarantiniano che è in me
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Da annotare una costruzione dei personaggi principali davvero ben realizzata, ognuno con un carattere ben definito e ricco di sfumature
Ti ringrazio, ci tenevo molto a far passare questa cosa. pure per personaggi minori come Dudley (il cui dettaglio delle arrabbiature al telefono viene da una cosa “personale”
).
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Si capisce abbastanza presto quale sia la natura di Cecilia e degli altri inquilini della villa, e si può facilmente immaginare cosa ci sia nascosto dentro quella porta sprangata
ma sì, sono d'accordo.
CITAZIONE
non so se sia successo anche ad altri spettatori, ma devo ammettere che qualche suggerimento me l'ha immediatamente ispirato la presenza in scena di Nicole Kidman, bellissima e misteriosa, che mi ha fatto subito venire in mente il bellissimo film "The Others" per una certa similitudine di atmosfere.
è probabile che il film sia stato un modello inconscio, però sì le similitudini penso ci siano, come del resto coi film citati da Pap.
CITAZIONE
Non possiamo saperlo, ma forse sarebbe stato meglio per Gennaro affidare il ruolo di Cecilia alla prima attrice che le era venuta in mente, Naomi Watts.
sì, forse sì, ma son contento della scelta di Nicole: forse se avessi preso Naomi avrei cercato di essere troppo “fan”. Comunque stavo pensando di tradurre lo script e inviarlo a Naomi: hai visto mai
(e magari con KK che interpreta Kim
).
CITAZIONE
E non ha di certo giovato quella ben costruita, ma probabilmente un po' esagerata, sensazione di straniamento e atmosfera surreale che il pubblico vive quando entra con Johnny nella villa ed entra in contatto con i suoi abitanti. Secondo me, se si fosse meno calcato la mano su questi aspetti, l'effetto sorpesa sarebbe stata più efficace e inaspettata.
Sì, condivido anche questo appunto. probabilmente se ci avessi pensato su un po' di più l'avrei notato
CITAZIONE
Quest'ultima sottotrama rimane un bel po' avulsa dalla vita di Johnny, e quindi non ne percepiamo esattamente il significato nel contesto della storia, ma presumo sia stata messa lì per aumentare il senso di distacco dalla vita reale che a poco a poco vive il protagonista, che all'inizio si rende partecipe degli avvenimenti e alla fine se ne disinteressa completamente.
esattamente
infatti, se ci fate caso, nella scena coi bambini, verso la fine, lui ha una reazione un po' esagerata, proprio perché comincia a venire meno con la razionalità.
CITAZIONE
La colonna sonora vede la presenza di molte canzoni legate all'epoca della soria. E' buona, certo, ma ci avrei visto bene anche qualche altra traccia solo musicale.
c'avevo pensato, però conosco solo musiche di film: l'ho fatto già in passato (per esempio, in
Ragazze Vive) e un po' me ne sono pentito.
CITAZIONE
Non nascondo che mi ha un po' deluso l'aver capito molto in anticipo dove si stava indirizzando la storia, ma non si può non restare affascinati dall'intero costrutto. Gennaro scrive senza pensare minimamente ai premi, ma senza alcun dubbio quello per la migliore sceneggiatura originale è già suo. Complimenti di cuore, e in bocca al lupo per il futuro.
grazie e crepi il lupo, ed è un augurio che estendo a tutti voi
se avete altri dubbi e domande, dite pure
