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Scoprendo Cecilia
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Dieci è un voto troppo basso per una simile opera d'arte!0 [0.00%]
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Scoprendo Cecilia, Arcadia Productions

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Arcadia1983
view post Posted on 27/12/2014, 10:01




http://arcadiaproductions.altervista.org/ceciliahome.htm

buona lettura. io adesso comincio anche il recupero ;)
 
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Merlino*
view post Posted on 2/1/2015, 13:18




Per ora due parole al volo dal telefono.
Come ormai ci ha abituati da tempo Arc ha fatto un ottimo lavoro di scrittura e un altrettanto ottimo lavoro nella scelta degli attori. Rispetto alle sue ultime opere proposte al pubblico di Ck questa è decisamente più godibile e scorrevole. Bella prova che mischia professionalità e divertimento. Grazie Arc per condividere con noi le tue fatiche.
Difficile dare un voto per mancanza di paragoni ma un 8 ci sta tutto.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 2/1/2015, 14:36




CITAZIONE (Merlino* @ 2/1/2015, 13:18) 
Per ora due parole al volo dal telefono.
Come ormai ci ha abituati da tempo Arc ha fatto un ottimo lavoro di scrittura e un altrettanto ottimo lavoro nella scelta degli attori. Rispetto alle sue ultime opere proposte al pubblico di Ck questa è decisamente più godibile e scorrevole. Bella prova che mischia professionalità e divertimento. Grazie Arc per condividere con noi le tue fatiche.
Difficile dare un voto per mancanza di paragoni ma un 8 ci sta tutto.

grazie Merlo, troppo buono :) secondo me ci sono vari difetti, che spiegherò meglio appena avrò qualche altra recensione :)
 
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Merlino*
view post Posted on 2/1/2015, 15:58




CITAZIONE (Arcadia1983 @ 2/1/2015, 14:36) 
CITAZIONE (Merlino* @ 2/1/2015, 13:18) 
Per ora due parole al volo dal telefono.
Come ormai ci ha abituati da tempo Arc ha fatto un ottimo lavoro di scrittura e un altrettanto ottimo lavoro nella scelta degli attori. Rispetto alle sue ultime opere proposte al pubblico di Ck questa è decisamente più godibile e scorrevole. Bella prova che mischia professionalità e divertimento. Grazie Arc per condividere con noi le tue fatiche.
Difficile dare un voto per mancanza di paragoni ma un 8 ci sta tutto.

grazie Merlo, troppo buono :) secondo me ci sono vari difetti, che spiegherò meglio appena avrò qualche altra recensione :)

Sicuramente ci sono difetti dei quali quando sarò più comodo parleremo, ma già il fatto che mischi professionalità e divertimento quasi inevitabilmente troverai in una i difetti dell'altro e viceversa 😉
 
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uomo_d
view post Posted on 4/1/2015, 12:56




Eccoci di fronte alla nuova fatica produttiva della Arcadia, casa di produzione che ci ha abituato a film estremamente raffinati e "puliti".
Con "Scoprendo Cecilia" il produttore si mantiene effettivamente in linea con la sua produzione recente, presentando un'opera estremamente curata nel dettaglio.
Nella prima metà del film viene costruita straordinariamente un atmosfera post-beat post-hippy in salsa west coast. Complimenti vivissimi, perché mentre Emile Hirsch va al supermarket con la maglietta di Wilt Chamberlain mi è sembrato davvero di vivere i caldi giorni di un estate losangelina.
Da subito, mentre vengono presentati i personaggi che, si suppone, saranno di contorno, aumenta l'aspettativa per l'incontro con la "Cecilia" del titolo. Tale incontro, però, avviene a film avanzato e spiazza in poche scene lo spettatore. Cecilia è un personaggio estremamente enigmatico, con il suo strano compagno e quel cantante, (una sorta di Elvis?) così fuori contesto...è proprio l'enigmaticità dei personaggi a rendere la pellicola così coinvolgente e "conturbante", perché oltre agli abitanti della casa di Jules, sono così anche le vicine del protagonista, con il loro fosco passato, ma lo è anche la bella Kim.
Insomma, in pista Arcadia cala uno stuolo di personaggi quasi iconici, che ravvivano una vicenda che scorre portata avanti proprio dai dettagli più che dalla trama in sé. Perché le scoperte che John fa nel corso del film colpiscono, ma fino a un certo punto, e forse lasciano anche un non so che di incompiuto.
Il film complessivamente è molto scorrevole e godibile, ma la trama non mi ha convinto completamente; mi ha dato l'idea di non affondare mai del tutto il colpo, tanto con la storia degli animali squartati quanto con la, a un certo punto prevedibile, "inconsistenza" di Cecilia e dei suoi strani coinquilini.
C'è da dire, però, che i personaggi sono davvero emblematici e fascinosi, e la trama a volte sembra quasi un pretesto per tenerli a galla, con quell'alone di mistero e di vicenda quasi pirandelliana.
Complimenti a Arcadia per questa pellicola, che ha le carte in regola per dire la sua agli Award.
Riconosciamo al produttore una grande abilità nel tratteggiare le situazioni. Nota positiva il fatto di aver proposto uno stile più "cinematikino", rispetto al film precedente, che aveva pagato, forse, il fatto di essere proposto con un taglio troppo professionale.

Detto questo del film passiamo al "contorno" e mi spiace dire che nè sito nè locandina mi abbiano colpito particolarmente.

Il giudizio è comunque estramemente positivo. Si tratta di un film che colpisce e che, secondo me, potrebbe essere un film cult con situazioni e figure che troverebbero spazio nei libri di cinema.
Notevole l'interpretazione di McConaughey e Madsen.

VOTO: 85
 
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Arcadia1983
view post Posted on 4/1/2015, 21:09




grazie Luca, troppo buono anche tu :)

rispondo appena ho qualche altra recensione, io sto leggendo, tra domani e martedì recensisco i film ;)
 
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view post Posted on 4/1/2015, 21:24
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Critico

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Soggetto e sceneggiatura: la prima cosa che ho pensato a fine lettura è che questo film rappresenti un po' la summa delle suggestioni e delle tematiche care ad Arcadia tant'è che ho percepito spesso assonanze con sue vecchie pellicole (Il desiderio, La donna di Logan Beach, American Psycho...). In questo caso però il produttore riesce a restituirci un film pienamente godibile, dalla prima all'ultima scena, estremamente equilibrato al suo interno e che si presta a molteplici chiavi di lettura: chi vorrà potrà accontentarsi del thriller dalle atmosfere languide e morbose, altri invece potranno andare più a fondo leggendovi riflessioni sulla società moderna o sull'animo umano. Lo script come sempre è impeccabile e pieno di dettagli che però non risultano mai ridondanti nè appesantiscono la lettura, anzi arricchiscono il ritratto dei personaggi come delle atmosfere splendidamente ricreate. Il soggetto forse è l'unico punto debole della pellicola. Il mistero che si cela dietro l'enigmatica Cecilia è facilmente intuibile e le svolte narrative, soprattutto dell'ultima parte della pellicola, sono tutte abbastanza prevedibili. Eppure, nonostante ciò, il film affascina e cattura per via anche delle atmosfere stranianti e di un andamento quasi onirico. Molte scene(e il loro ripetersi) sono spesso al limite tra sogno e realtà (il modo in cui Kim si presenta ripetutamente in casa del protagonista come se nulla fosse, col solito atteggiamento un po' lascivo, un po' di sfida; stesso discorso per le due vicine, riprese a fare sempre le stesse cose, e che ripetono quasi come un mantra "bel ragazzo"; per non parlare poi del misterioso serial killer di animali). Ovviamente quindi molte questioni rimangono in sospeso, e probabilmente un film del genere non può e non deve chiarire ogni cosa, altrimenti perderebbe gran parte del suo fascino.
(ad esempio chi era il serial killer? il ragazzo arrestato o magari il protagonista inconsciamente alla ricerca di una scossa che dia una svolta, un brivido alla sua esistenza, così meticolosamente codificata e inquadrata?).

Regia: di Fukunaga ho visto Jane Eyre e True Detective, e considerata la sua predilezione per le psicologie dei personaggi rispetto al puro intreccio, direi che la scelta è più che azzeccata oltre che molto “cool”.
Cast: i tre protagonisti fanno tutti una gran figura. Dal serioso Emile Hirsch, alla dimessa Nicole Kidman fino all’isterico Matthew McConaughey. Tre cavalli di razza su cui puntare ai prossimi Awards; Arcadia avrà l’imbarazzo della scelta.
Musiche: tutti pezzi cantati, in linea con il periodo storico.
Sito e Locandina: sito basilare con le informazioni essenziali.
Voto conclusivo: Scoprendo Cecilia è indubbiamente il film più riuscito di Arcadia da qualche semestre a questa parte, perché riesce a coniugare perfettamente le due anime del produttore: quella più sperimentale e sofisticata assieme a quella più pop e mainstream. Il risultato è un thriller dalle atmosfere affascinanti ed enigmatica che tiene letteralmente legati ala poltrona, nonostante l’intreccio non abbia nulla di nuovo da offrire, tutt’altro. Eppure il film convince a pieno e sarà altrettanto interessante sentire Arcadia stesso su alcuni aspetti della storia, quelli più enigmatici e sfuggenti. 78/100
 
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uomo_d
view post Posted on 6/1/2015, 22:58




- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Rispondo come risposi al momento dello sviluppo: allora, è una storia che ho scritto per il corso, ce l'ha assegnata l'editor di "Un posto al sole". Ci siamo stati sopra un anno, praticamente :P.
Un anno a scrivere la storia vera e propria e il dialogo della scena fondamentale (che, by the way, ritrovate quasi pari pari nella sceneggiatura): lui, oltre a essere particolarmente in gamba, è anche particolarmente esigente (forse per deformazione professionale, non so: lui come editor non scrive solo i trattamenti degli episodi, ma coordina anche il lavoro degli story liner che sono quelli che concertano con gli story editor le trame dei vari episodi). Siccome mi piaceva molto come storia, ho deciso di proporvela, anche perché secondo me funziona (e ha un protagonista che svolge un lavoro insolito, mai visto al cinema, credo).

- Parlaci delle scelte di cast e regia

Anche qui rispondo come al momento dello sviluppo: allora, alla regia dopo varie incertezze (non sapevo chi scegliere) ho scelto Cary Joji Fukunaga, di cui ho apprezzato Jane Eyre e True Detective: penso che questa storia sia molto simile a True Detective, per lo meno nelle atmosfere (mi piace definire la mia sceneggiatura un "racconto Southern Gothic ambientato in California"). Ho avuto anche un po' di perplessità su alcuni dei protagonisti: per lei, la protagonista, ero indeciso tra Naomi Watts, Julianne Moore, Sophie Marceau e Nicole Kidman, tutte bellissime e tutte, a loro modo, adatte: peraltro avevo pensato per un momento anche a Sharon Stone, ma lei ormai nella mia mente è Cassie Wright (Gang Bang) e quindi penso di non ingaggiarla più in futuro. Dopo tanti tentennamenti, comunque, ho preso Nicole Kidman: uno dei miei primi amori (lo è tuttora, comunque) e secondo me perfetta per il ruolo.
E' in un certo senso il suo esordio su Ck: in 14 anni di vita, infatti, non è mai stata ingaggiata da nessuno (se si esclude la partecipazione a un vecchissimo film uscito nel 2000, Behind Eyes Wide Shut, ma era un testo di 4 pagine di una casa di produzione che non ricordo, credo nemmeno si possa definire un film vero e proprio). Non so se Nuno ha informazioni migliori delle mie, ma se non sbaglio è così: è incredibile pensare che una diva come Nicole Kidman non abbia mai calcato i nostri set (forse appunto perché è diva?). Il protagonista è Emile Hirsch, amatissimo in Into The Wild: all'inizio avevo pensato anche a James Franco, il quale era fisicamente perfetto, ma sforava di parecchio d'età. C'è poi Matthew McConaughey, attore che finalmente sta dimostrando di che pasta è fatto, e quindi mi sembrava perfetto per un ruolo che è più sul lato Killer Joe (sua grande interpretazione). Ci sono poi Michael Madsen, Garrett Hedlund e Matthias Schoenaerts, attori che mi son piaciuti in vari film (Madsen è un grande, lo adoro), Sarah Gadon e Ashley Benson la cui bravura e bellezza non può lasciarmi indifferente (:P) e Chloe Sevigny, una un po' borderline ma che è oggettivamente brava e bella.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

Ci sono gli omaggi a Keira, a Leonardo e a Kubrick. Anzi, a Keira è doppio: la protagonista si chiama Cecilia, come Keira in Espiazione. Poi, è una cosa di cui mi sono reso conto mentre scrivevo, il cognome della protagonista è Watts, e Naomi Watts e Nicole Kidman sono migliori amiche da 20-25 anni :D. Naomi probabilmente sarebbe stata una scelta migliore di Nicole, perché il coté melodrammatico del personaggio le si adatta meglio, ma forse è il fan che parla (e comunque, sono contento di aver preso Nicole Kidman, anche se tra le due scelgo comunque Naomi :P). Ah, visto che nessuno è riuscito a rispondere: l'inizio del film cita lo stesso inizio di Il lungo addio di Robert Altman, che viene citato più volte: nella stessa scena, Hirsch dice la battuta sulle tigri in India, la stessa che Gould dice nel film, le hippy che fanno ginnastica vengono da lì (anche il movimento di macchina che partendo dal loro balcone inquadra Hirsch che sale in auto, cita un movimento uguale nel film di Altman). Cito anche il romanzo di Chandler, che avevo ma che ho dovuto buttare perché si rovinò a causa dei lavori in casa (o meglio: avevo inscatolato vari libri e VHS e li avevo posti in un garage, ma a causa della umidità si son rovinati). Questo perché, secondo me, il film di Altman è una fotografia esatta degli anni '70 statunitensi. I film interpretati da Cecilia riprendono situazioni da Eva contro Eva, Susanna (la battuta sul cilindro è la stessa), Sfida infernale, Venere bionda e Gilda, insomma, i grandi film della Hollywood che fu. Cecilia è ispirata Marilyn (infatti cito anche il giorno della sua data di morte), Jules è ispirato a Jim Morrison e John Lennon (e la sua poesia sull'America è ispirata a una simile - o forse è plagiata? - del grande Allen Ginsberg, e il pezzo di romanzo è ispirato un po' a Light My Fire dei Doors, un po' a Penny Lane dei Beatles e un po' a Naked Lunch di Burroughs), il Cantante è ovviamente ispirato a Elvis (bravo Hermes ;) :)). All'inizio, come canzone per lo spettacolo, avevo scelto My Way di Sinatra, ma è una canzone del '69, quindi c'era un blooper (Cecilia, Jules e il Cantante sono morti nel '64), e quindi ho scelto As Time Goes By da Casablanca con Bogart e Ingrid Bergman (la mia attrice "classica" preferita). Per il resto, non so se ci sono altre curiosità.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Non so... dipenderebbe molto dalla scrittura. Certo è che a quello che ho scritto do 6,5. Secondo me poteva venire molto meglio.

- Un pregio e un difetto del tuo film?

Il pregio è che una storia abbastanza insolita, o comunque con un protagonista insolito. Il difetto... be', meglio sarebbe dire i difetti: secondo me è insipido, il twist si capisce abbastanza presto (e probabilmente ci sono anche dei buchi), mi pare che i personaggi parlino tutti allo stesso modo, l'atmosfera degli anni '70 non è minimamente trasmessa, alcuni personaggi sono sacrificati. Penso alle hippy e al Cantante, ma anche Jules: nel soggetto è scritto che parla per metafore, ma io l'ho reso pure troppo didascalico. Insomma, secondo me poteva venire molto meglio, ripeto.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Di solito, scriverei che non rispondo a una domanda simile ^_^.
Ma il film sta ricevendo delle recensioni, che ho letto. Devo dire che mi fanno piacere le belle parole finora espresse (specialmente le tue (uomo_d ndr), troppo buone) :).

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Spero che recuperi le spese e raggiunga il primo posto, qualche volta.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Certo :) Ci ho lavorato per un anno, quando stavo a Scuola, e poi per un mesetto ancora (anche se poi in realtà quando mi sono messo di buona lena ho scritto per una decina di giorni, credo). Quindi, sì, sono legato. Ma io in genere sono legato a qualsiasi cosa scrivo, sono un po' grafomane, ma nel senso "morboso" del termine :P.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Forse sì... ci sono degli errori, oltre ai difetti che dicevo: errori di battitura e così via, dico. Faccio sempre così -.-'

- Scoprendo Cecilia è un film molto simbolico e con dei personaggi alquanto enigmatici; vuoi darci una chiave di lettura in particolare per questa pellicola?

Eh... allora, l'idea, all'inizio, era di omaggiare appunto una delle dive più importanti della storia, Marilyn, anche se ho scoperto che alcuni non la amano affatto (ho un paio di amici che la detestano, per dire), perché trovo affascinante la sua storia e la sua persona (solo lambita, probabilmente, dal film del 2011, anche se Michelle Williams è stata superlativa). Anche perché io amo e sono influenzato dalla letteratura postmoderna, e gli attori, musicisti, artisti in genere sono simulacri postmoderni, inutile negarlo. Jules, come dicevo, è ispirato a Morrison e Lennon: l'idea in questo senso è stata "ma questi nella vita di tutti i giorni, come erano?" voglio dire, quando facevano colazione, mentre lavoravano a casa eccetera. Però non mi piaceva l'idea di farli vedere come dei tipi tranquilli, ma mi piaceva l'idea di farli vedere maschilisti, sessisti, "cattivi" insomma, ma non per criticare Morrison o Lennon, quanto le "anime belle" politically correct: non penso che Lennon chiamasse Yoko "puttana", così, a random (forse quando litigavano, ma l'idea che mi sono fatto è che John e Yoko fossero autenticamente innamorati, con buona pace dei fan dei Beatles). Questo perché io credo che la disobbedienza civile sia una cosa serissima, che non si può fare tanto per: è facile indignarsi (giustamente) quando gli USA o chi per loro si muovono (quasi sempre con ampia copertura dei media... poi i media passano ad altro e le "anime belle" pensano a tutt'altro...), ma poi è altrettanto facile chiudere gli occhi quando altri paesi fanno le stesse cose (Cina, Iran, Birmania, Arabia Saudita... io ero bambino, all'epoca, ma ricordo bene che quando a Srebrenica vennero massacrate 8000 e passa persone nessuno in Occidente scese in piazza... e guardate che in quella guerra Mladic, Karadzic e così via non sono stati per nulla inferiori a un Bush: Mladic si accanì per settimane contro un ospedale bosniaco, per dire). Infatti Jules è ispirato un po' anche a Chomsky (che, però, è coerente fino in fondo, o ci prova). Kim è una femminista molto femminista :P infatti le ho dato quell'atteggiamento di sfida un po' perché l'idea era di far passare che la relazione Johnny-Kim è stata molto dura (ho cercato), un po' per "problematizzare" un po': io credo di avere una visione un po' femminista della vita e dei rapporti umani. Voglio dire, per me le donne sono uguali in tutto e per tutto a me uomo. Però penso anche che a volte un po' di estremismo sia sbagliato, comunque: io ho molte amiche femministe, le apprezzo e le stimo, ma allo stesso tempo mi sembra anche un po' sbagliato prendersela per le veline o che (ma forse in questo caso è perché sono uomo, non so). Ho risposto alla tua domanda? :D

- Le tue opere sono senz'altro estremamente "professionali", ma Scoprendo Cecilia riesce a coniugare tale attitudine a uno stile più vicino ai canoni cinematikini. Qual è ora il tuo approccio alla scrittura di una sceneggiatura per ck?

Il solito che ho quando scrivo per Ck ed extra-Ck: pensare alla storia, ai personaggi, alle battute e così via. Anche per il mio fumetto sul porno ho usato lo stesso approccio (credo di aver finalmente trovato una disegnatrice, le piace anche Keira :D) e l'ho usato per un racconto (il primo di un paio) che sto scrivendo per impratichirmi in attesa di scrivere il mio primo romanzo (un noir con cui partecipare all'edizione 2016 del Premio "Alberto Tedeschi" organizzato dal Giallo Mondadori).
Per Scoprendo Cecilia però sono andato d'istinto, a scrivere: dopo la cancellazione di Tutto quel nero, ho passato un momento di crisi per Ck (anche dovuto a cose personali, Università e tutto il resto), e mi son detto di scrivere questo film senza farmi troppi problemi, perché se avessi voluto pensare a ogni lettera io il film non l'avrei scritto più. Forse questo atteggiamento si è riflesso nella qualità dello script: è chiaro che una cosa è scrivere per mesi con molte ore a disposizione, un'altra è scrivere in 15 giorni per 2 ore al giorno. Ma in fondo va bene così :)

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Sicuramente andrebbe, credo: c'è la Kidman (completamente nuda per due volte :D), c'è McConaughey, il regista sta diventando noto (anche se forse lo conoscono i più cinefili)... e forse gli piacerebbe, non so. Riconosco che il film è un po' troppo malsano (la scena della masturbazione di Johnny su Cecilia l'ho scritta anche per questo, non mi piaceva rendere il tutto troppo a "baci Perugina") e per questo possa non piacere a tutti.

- Nella precedente edizione degli Award non hai raccolto molto, credi che questo film sia l'occasione per vincere qualche statuetta?

Non so... sinceramente io non ho mai scritto per gli Awards, so che può sembrare una frase paracula ma è così. Spero però in una nomination come Miglior sceneggiatura e miglior attrice protagonista. E anche per McConaughey, via: stamattina mentre toglievo gli addobbi natalizi ho guardato un po' (anche se distrattamente) Amistad e già lì Matthew dimostrava di non essere solo un bel figo. E parliamo di un film di 17-18 anni fa.

- Il semestre è giunto al termine. Quali sono, a tuo giudizio, i suoi film "simbolo"? Chi trionferà agli Awards?

Devo rileggere La svastica sul sole, però posso dire che mi son piaciuti A Special Place, Le colpe degli altri, Dossier 3924 e La linea d'ombra.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Sempre quello: Easter Parade, dal romanzo di Richard Yates.

-CK 2.0 si sta evolvendo, con l'anno nuovo i summary potranno concorrere con i film "classici", pensi che ti approccerai a questa nuova opportunità? Parteciperai al contest dei summary?

Credo di sì. Se mi viene l'idea giusta :shifty:

grazie Luca! Mantieni emoticon e corsivi, per favore. Grazie :)
Prego.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 11/1/2015, 21:12




il primo aggettivo che mi viene per questo film è che è un film "Melting Pot". Puoi trovarci ogni tipo di genere come il drammatico, il thriller e poi l'horror, ma non riesci a dargli un genere proprio, non si può classificare.
Un difetto? No, perché il cinema è anche non "intrappolarsi" nei limiti del genere ma sperimentare, e poi qui ognuno può appassionarsi sia alla trama principale che alle sottotrame che sembrano quasi non volersi chiudere, ma credo sia una cosa voluta dallo sceneggiatore per rendere il tutto più "surreale" e dare una parvenza d'indizio di quello che accadrà alla fine.
Lo script è scritto impeccabilmente, e i personaggi sono bel delineati, mi è piaciuto molto il personaggio di Jules che ha preso l'elemento più estremista dei suoi ispiratori e l'ha fatto diventare un personaggio cattivo, ma che non sembra affatto bidimensionale, anzi credo che un po' di approfondimento ce l'avrebbe fatto amare.
E poi c'è la bella Cecilia, la cui carriera avrebbe meritato di meglio ma le è andata male. Proviamo un po' di pietà verso questa donna, e un po' la capiamo. Ottima caratterizzazione insomma.
Non ho ancora visto True Detective quindi non so cosa dire di Fukunaga, il cast invece è perfetto.
Voto 7,5 (8 al sondaggio)
 
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SaschaGranato
view post Posted on 12/1/2015, 17:58




Recensione della Granato Production

Fascino e mistero, non sono forse la stessa cosa? Spesso i film raccontano troppo. Gli autori pretendono di svelare ogni mistero senza capire che non c'è peggior cosa di un mistero svelato. Quando scopri le carte, ogni cosa è certa e non c'è più spazio alla fantasia. Credo sia importantissimo lasciare un piccolo spiraglio aperto alla libera interpretazione. Adoro quelle opere che svelano il minimo indispensabile, lasciando al pubblico il compito di immaginare quali altre vie potrebbe prendere un racconto.
"Scoprendo Cecilia" riesce in questo scopo. Racconta quanto serve a comprendere l'intreccio principale, inserendo qua e la piccoli spunti atti a incuriosire e deviare l'attenzione dello spettatore. Lo scopo, forse, è quello di ritardare il più possibile il momento in cui il pubblico possa immaginare dove l'opera vada a parare. Ci riesce? Solo in parte.

Per una buona mezz'ora (circa 30 pagine) veniamo catapultati nell'universo di Johnny e non ci capiamo niente. Il rapporto con il suo gatto in relazione al killer degli animali, lascia presagire una tragica fatalità. Centrano per caso le due affascinanti vicine di casa? Non lo sapremo mai, ma per buona parte del tempo immaginiamo che la trama possa avere a che fare con tutto ciò. Poi, inaspettatamente, scopriamo Cecila. Un personaggio affascinante, decisamente sopra le righe, come del resto il marito scorbutico e il cantante, personaggio di contorno pittoresco e bizzarro. Inevitabilmente, arriva un punto in cui si capisce tutto. Forse la situazione è fin troppo bizzarra per sembrare credibile, ma non ha importanza. Il pubblico trova un riscontro con le proprie aspettative. Il finale ha forse il difetto di essere troppo sbrigativo. Risolve l'enigma velocemente chiudendo in pochi attimi la vicenda.

La sceneggiatura è scritta molto bene. Non sono un professionista. Credo che Arcadia sia il più competente in materia considerando gli studi che fa, pertanto, preferisco astenermi da giudizi di tipo tecnici. Leggere questo film ha rappresentato un'occasione di apprendimento. Grazie!

Voto 80/100
 
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mastruccio
view post Posted on 13/1/2015, 22:29




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
La Arcadia Productions contribuisce alla buona riuscita del semestre appena concluso con una pellicola di ottima fattura, nata da un'idea del bravissimo Gennaro Saviano e tradotta per immagini da Cary Fukunaga.
"Scoprendo Cecilia" è un film che prosegue con estrema coerenza il percorso autoriale di Gennaro, anche qui impegnato a condurci per mano attraverso un percorso denso di visioni oniriche, personaggi stranianti, situazioni surreali e un finale che lascia nel pubblico più di un dubbio se l'esperienza vissuta dal protagonista sia stata realtà o sogno. Il tutto condito, come sempre, da un'ottima padronanza della scrittura cinematografica, qui ancor più vicina alla forma reale di una vera sceneggiatura professionale che lascia alla confezione cinematikina solo lo spazio per i nomi degli attori, i link per le tracce della colonna sonora e qualche bel movimento di macchina e taglio di inquadratura.
Sono tanti i pregi, a cominciare dalla particolare attenzione ai dettagli che in "Scoprendo Cecilia" non si limitano a far da contorno ma diventano sostanza, aiutando lo spettatore ad immedesimarsi da subito con Johnny, il protagonista, e a sentire palpabile, come fosse reale, l'atmosfera nel quale si viene immersi, creata perfettamente e impreziosita da citazioni e omaggi come solo Gennaro sa fare qui a Cinematik.
Da annotare una costruzione dei personaggi principali davvero ben realizzata, ognuno con un carattere ben definito e ricco di sfumature, e una struttura narrativa che, senza sbavature, instilla nello spettatore il desiderio di andare sempre avanti nella visione e di scoprire come la storia va a finire.
Certamente dobbiamo anche notare alcuni difetti. Si capisce abbastanza presto quale sia la natura di Cecilia e degli altri inquilini della villa, e si può facilmente immaginare cosa ci sia nascosto dentro quella porta sprangata; non so se sia successo anche ad altri spettatori, ma devo ammettere che qualche suggerimento me l'ha immediatamente ispirato la presenza in scena di Nicole Kidman, bellissima e misteriosa, che mi ha fatto subito venire in mente il bellissimo film "The Others" per una certa similitudine di atmosfere. Non possiamo saperlo, ma forse sarebbe stato meglio per Gennaro affidare il ruolo di Cecilia alla prima attrice che le era venuta in mente, Naomi Watts. E non ha di certo giovato quella ben costruita, ma probabilmente un po' esagerata, sensazione di straniamento e atmosfera surreale che il pubblico vive quando entra con Johnny nella villa ed entra in contatto con i suoi abitanti. Secondo me, se si fosse meno calcato la mano su questi aspetti, l'effetto sorpesa sarebbe stata più efficace e inaspettata.
Ciò non di meno, il film non perde di nobiltà e fascino, perché alimentato dalle tante altre linee narrative che arricchiscono il plot: la fine del rapporto con Kim, la conturbante presenza delle due giovani e provocanti ragazze nel balcone di fronte, l'amicizia di Tom, e la non spiegata vicenda delle brutali uccisioni degli animali. Quest'ultima sottotrama rimane un bel po' avulsa dalla vita di Johnny, e quindi non ne percepiamo esattamente il significato nel contesto della storia, ma presumo sia stata messa lì per aumentare il senso di distacco dalla vita reale che a poco a poco vive il protagonista, che all'inizio si rende partecipe degli avvenimenti e alla fine se ne disinteressa completamente.
A parte questo, comunque, il film è godibilissimo e mostra gli evidenti passi in avanti di Gennaro verso il professionismo, che tutti noi gli auguriamo.
Non ho visto i film precedenti di Cary Fukunaga, e quindi non posso valutarlo appieno. In ogni caso, mi sento di promuoverlo. Da promuovere senza dubbio il cast, con la Kidman in pole position per l'ambita statuetta ai prossimi Awards, e un ottimo Emile Hirsch che veste i panni di Johnny con estrema disinvoltura. I comprimari non sono da meno, con un Matthew McConaughey forse un po' sopra le righe, per i motivi già detti, ma comunque certo nominato per vincere la statuetta come attore non protagonista.
La colonna sonora vede la presenza di molte canzoni legate all'epoca della soria. E' buona, certo, ma ci avrei visto bene anche qualche altra traccia solo musicale.
La locandina è ben fatta, anche se non avrei messo il "con" accanto al nome della Kidman.
Sito semplice semplice, ma è un dettaglio.
Voto: 75/100
Non nascondo che mi ha un po' deluso l'aver capito molto in anticipo dove si stava indirizzando la storia, ma non si può non restare affascinati dall'intero costrutto. Gennaro scrive senza pensare minimamente ai premi, ma senza alcun dubbio quello per la migliore sceneggiatura originale è già suo. Complimenti di cuore, e in bocca al lupo per il futuro.
 
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view post Posted on 25/1/2015, 16:56
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Cinefilo Ad Honorem

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Letto e subito in cima alle mie preferenze del semestre. Con calma leggo tutto e provo a parlarne col caro Gennaro... ma intanto: il recupero dei film e l'invio dei voti è stato completato? Sono l'unico a preoccuparmi di come stiamo iniziando questo nuovo semestre (tra poco è febbraio) e di come si sta concludendo (uno strascico lunghissimo praticamente) il precedente? :(
 
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Arcadia1983
view post Posted on 28/1/2015, 08:02




non mi son dimenticato di rispondere, eh? appena trovo un po' di tempo libero raccolgo tutto e dico le mie impressioni alle varie recensioni :)
 
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view post Posted on 28/1/2015, 09:23
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Cinefilo Ad Honorem

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Credo sia un gran vantaggio per Arc il fatto che qui praticamente nessuno abbia visto i vari Enemy, Maps to the Stars e clamorosamente a qualcuno manca persino Mulholland Drive... comunque - come dicevo ieri a Tomo, parlandogli bene del film di Gennaro - è riuscito a creare "quel" tipo di film su Ck quando prima nessuno c'era riuscito (e probabilmente nessuno c'aveva mai concretamente provato).

E' passato tanto da Boh! ma credo che le idee che ci fossero allora sono semplicemente "cresciute", maturate, con il suo autore, forte del fatto che ha sempre continuato a "giocare" con noi senza mai fermarsi, anche se ha ben altre aspirazioni, che a questo punto gli auguro di realizzare, e SOPRATTUTTO non smettendo mai di amare il cinema vero, la letteratura, i fumetti, insomma la cultura a cui apparteniamo quando ci mettiamo a giocare a fare i produttori/sceneggiatori.

ps: un solo 7,5 al sondaggio, evidentemente quello di Mastruccio (che al film trova solo un difetto, quello di aver capito tutto avendo visto The Others. Uh Signùr! qua siamo dalle parti di Viale del tramonto e mi si cita un horror stupidotto). Boh, lascio la polemica ad altri a 'sto giro.

Edited by marenarobros - 28/1/2015, 11:18
 
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mastruccio
view post Posted on 29/1/2015, 00:46




Pap, a volte mi sembra che leggi le recensioni con troppa superficialità, e che ne riporti i concetti con una summa sbagliata.
Ho scritto che avevo capito il finale a metà film non certo solo per aver visto "The others". Per come sono stati caratterizzati certi aspetti dei personaggi, o forse perché Arc non ha coperto abbastanza le sue carte, il finale lo abbiamo capito tutti prima che lo vedessimo. Tu no?
Tu, il finale di "Viale del tramonto" lo hai capito a metà film? Sei un genio! Nessuna polemica, per carità. :P
 
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18 replies since 27/12/2014, 10:01   438 views
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