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Scoprendo Cecilia
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Scoprendo Cecilia, Arcadia Productions

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mastruccio
view post Posted on 13/1/2015, 22:29 by: mastruccio




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
La Arcadia Productions contribuisce alla buona riuscita del semestre appena concluso con una pellicola di ottima fattura, nata da un'idea del bravissimo Gennaro Saviano e tradotta per immagini da Cary Fukunaga.
"Scoprendo Cecilia" è un film che prosegue con estrema coerenza il percorso autoriale di Gennaro, anche qui impegnato a condurci per mano attraverso un percorso denso di visioni oniriche, personaggi stranianti, situazioni surreali e un finale che lascia nel pubblico più di un dubbio se l'esperienza vissuta dal protagonista sia stata realtà o sogno. Il tutto condito, come sempre, da un'ottima padronanza della scrittura cinematografica, qui ancor più vicina alla forma reale di una vera sceneggiatura professionale che lascia alla confezione cinematikina solo lo spazio per i nomi degli attori, i link per le tracce della colonna sonora e qualche bel movimento di macchina e taglio di inquadratura.
Sono tanti i pregi, a cominciare dalla particolare attenzione ai dettagli che in "Scoprendo Cecilia" non si limitano a far da contorno ma diventano sostanza, aiutando lo spettatore ad immedesimarsi da subito con Johnny, il protagonista, e a sentire palpabile, come fosse reale, l'atmosfera nel quale si viene immersi, creata perfettamente e impreziosita da citazioni e omaggi come solo Gennaro sa fare qui a Cinematik.
Da annotare una costruzione dei personaggi principali davvero ben realizzata, ognuno con un carattere ben definito e ricco di sfumature, e una struttura narrativa che, senza sbavature, instilla nello spettatore il desiderio di andare sempre avanti nella visione e di scoprire come la storia va a finire.
Certamente dobbiamo anche notare alcuni difetti. Si capisce abbastanza presto quale sia la natura di Cecilia e degli altri inquilini della villa, e si può facilmente immaginare cosa ci sia nascosto dentro quella porta sprangata; non so se sia successo anche ad altri spettatori, ma devo ammettere che qualche suggerimento me l'ha immediatamente ispirato la presenza in scena di Nicole Kidman, bellissima e misteriosa, che mi ha fatto subito venire in mente il bellissimo film "The Others" per una certa similitudine di atmosfere. Non possiamo saperlo, ma forse sarebbe stato meglio per Gennaro affidare il ruolo di Cecilia alla prima attrice che le era venuta in mente, Naomi Watts. E non ha di certo giovato quella ben costruita, ma probabilmente un po' esagerata, sensazione di straniamento e atmosfera surreale che il pubblico vive quando entra con Johnny nella villa ed entra in contatto con i suoi abitanti. Secondo me, se si fosse meno calcato la mano su questi aspetti, l'effetto sorpesa sarebbe stata più efficace e inaspettata.
Ciò non di meno, il film non perde di nobiltà e fascino, perché alimentato dalle tante altre linee narrative che arricchiscono il plot: la fine del rapporto con Kim, la conturbante presenza delle due giovani e provocanti ragazze nel balcone di fronte, l'amicizia di Tom, e la non spiegata vicenda delle brutali uccisioni degli animali. Quest'ultima sottotrama rimane un bel po' avulsa dalla vita di Johnny, e quindi non ne percepiamo esattamente il significato nel contesto della storia, ma presumo sia stata messa lì per aumentare il senso di distacco dalla vita reale che a poco a poco vive il protagonista, che all'inizio si rende partecipe degli avvenimenti e alla fine se ne disinteressa completamente.
A parte questo, comunque, il film è godibilissimo e mostra gli evidenti passi in avanti di Gennaro verso il professionismo, che tutti noi gli auguriamo.
Non ho visto i film precedenti di Cary Fukunaga, e quindi non posso valutarlo appieno. In ogni caso, mi sento di promuoverlo. Da promuovere senza dubbio il cast, con la Kidman in pole position per l'ambita statuetta ai prossimi Awards, e un ottimo Emile Hirsch che veste i panni di Johnny con estrema disinvoltura. I comprimari non sono da meno, con un Matthew McConaughey forse un po' sopra le righe, per i motivi già detti, ma comunque certo nominato per vincere la statuetta come attore non protagonista.
La colonna sonora vede la presenza di molte canzoni legate all'epoca della soria. E' buona, certo, ma ci avrei visto bene anche qualche altra traccia solo musicale.
La locandina è ben fatta, anche se non avrei messo il "con" accanto al nome della Kidman.
Sito semplice semplice, ma è un dettaglio.
Voto: 75/100
Non nascondo che mi ha un po' deluso l'aver capito molto in anticipo dove si stava indirizzando la storia, ma non si può non restare affascinati dall'intero costrutto. Gennaro scrive senza pensare minimamente ai premi, ma senza alcun dubbio quello per la migliore sceneggiatura originale è già suo. Complimenti di cuore, e in bocca al lupo per il futuro.
 
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18 replies since 27/12/2014, 10:01   438 views
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