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Enter Night
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Enter Night, Sunset Boulevard Films

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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 16/5/2014, 23:07




searching... seek, and destroy!

Edited by Sunset Boulevard Films - 18/5/2014, 23:33
 
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Andrew.
view post Posted on 17/5/2014, 13:56




- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

come ho già detto più volte, non credevo di riprovare a scrivere un biopic dei Metallica fino ad ottobre scorso, mi ha ispirato la visione del loro film. Ma ho voluto fare per bene, stavolta: niente wikipedia, niente attori troppo famosi. E credo di essere soddisfatta anche se è stata una faticaccia.

- Parlaci delle scelte di cast e regia


Ron Howard l'ho scelto dopo aver visto Rush, mentre gli attori che interpretano la band sono stati presi in parte alle somiglianze vaghe (che poi sono state corrette col trucco) e in parte al fatto se li vedevo bene in una parte del genere. Avevo qualche dubbio su Joseph Gordon Levitt, visto che anche se ha interpretato Hescher non somiglia molto a Cliff e spesso pensavo di cambiarlo con Aidan Turner, ma alla fine ho pensato che avrebbe accettato di buon grado la parte e quindi l'ho lasciato. Ho cercato di stare attenta alle somiglianze con tutti i personaggi pubblici, anche quelli "fuori" dai Metallica (John Mayer per il ruolo di Ozzy Osbourne -sì, un musicista country per interpretare uno dei padri dell'heaby metal-, Michael Pitt per il ruolo di Axl Rose ecc), per quelli dietro le quinte non ci ho dato molto peso. L'unico che forse non ho azzeccato affatto è Iwan Rheon per il ruolo di David Ellefson, il bassista dei Megadeth, ma non ci ho fatto una tragedia.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

La base principale è stata il libro di Mick Wall, che nel film è interpretato da Luke Grimes, ma ci sono stati dei pezzi magari divertenti che ho dovuto tagliare perché erano un po' inutili a fine della trama. Inoltre ho inventato alcune scene, romanzando molto il film senza renderlo una telecronaca.
Inoltre, anche qui l'editing è stato curato da Gennaro, che ringrazio infinitamente, sto imparando un sacco di cose con lui.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

credo un 7 basti.

- Un pregio del tuo film?

Usa la storia dei Metallica per parlare di come il tempo cambia, non è solo un inno.

- Un difetto del tuo film?

Credo sia quello più lungo che ho fatto, e qualche parte forse non è molto chiara.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Spero che piaccia agli appassionati di musica del forum, come Nuno, Hermes e Clint.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

non mi esprimo.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Parla della mia band preferita, è stato un lavoro duro ma anche divertente e bellissimo.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Certo

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Penso nessuno, forse Imaginaerum.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Totò di Mas.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Penso che Enter Night sia un miscuglio fra Rush, Alta Fedeltà e Through The Never.

- Il tema e/o il messaggio del film?

Tanti: l'amicizia vera dura nel tempo, i soldi che possono cambiarti, il peso della fama...

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

Sei curioso di sapere la storia di uno dei gruppi più importanti della storia?

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

"Sì va bene ma sta musica proprio non ..."

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Film, Attori, Regia e Colonna sonora.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

Totò

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Penso il continuo, dopo questo film, della saga del metal: Lords Of Chaos. Ma ora ho acquistato i diritti del libro e potrei iniziarlo prima o poi.

-Cosa conti di poter fare per Cinematik in questo momento?

Scrivere film, e intervistare i cast dei prossimi
 
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uomo_d
view post Posted on 19/5/2014, 21:07




La Sunset Boulevard Films torna nelle sale con Enter Night, l'opera voluta fortemente da Agnese.
Un'opera di cui ho seguito con apprensione lo sviluppo, che in certi momenti è sembrato quasi un parto, e che ha dato l'impressione di aver rallentato più volte il passo, rischiando quasi di impantanarsi. Agnese ha poi accettato la sfida di uscire in contemporanea con Totò, il film più atteso del semestre.
A fronte di tutta questa premessa le aspettative non erano rosee. Ma, invece, la SBF ha vinto la sua scommessa, traendo quasi giovamento da questa uscita contemporanea, che aumenta l'attenzione verso un certo tipo di film, il "biopic".

La pellicola narra infatti le vicende dei Metallica, band di cui, ammetto, non conoscevo granché. Inevitabilmente siamo portati al paragone con Totò. Se, infatti, dal film di Mastruccio mi aspetto di vedere scene e aneddoti a me noti, mi è molto difficile quest'operazione con il film di Agnese, il ché aumenta la curiosità.

La storia dei Metallica ci viene raccontata con il trasporto di una fan, si capisce, ma riesce a non incensare troppo i suoi eroi, rimanendo equilibrata e procedendo alternando "storia" e ironia, realizzando un'opera leggera e scorrevole, che non si intopppa per gran parte dello sviluppo.
L'ascesa del gruppo è esaltante e allo stesso tempo equilibrata, accompagnata da una colonna sonora azzeccata, anche se, ammettiamolo, dato il genere di film, non era un'impresa difficile.
Dopo la morte di Cliff Burton il film comincia a perdere un po' di ritmo, ma rimane godibile fino ancora alla metà degli anni Novanta. Di lì in poi le scene cominciano ad avvicendarsi un po' troppo rapidamente e si perde di mordente. Forse, sebbene immagino il senso di incompiutezza che avrebbe comportato per il fan duro e puro, il film sarebbe stato meglio calibrato se si fosse concluso prima, senza dover descrivere anche le ultime, un po' meno gloriose, pagine delle storia dei Metallica (vedi la querelle con Napster).
Si giunge, pertanto, un po' appesantiti nel finale, ma ciò non toglie che la pellicola rimane potente e ben curata, nei dialoghi, nella descrizione delle scene, nella musica e anche in un ottima scelta del cast e, a mio parere, ancor più, nella regia di Ron Howard, che si dimostra assolutamente di livello.

Per quanto mi riguarda, dunque, un po' a sorpresa, mi trovo alla fine di Enter Night, a consultare con gran curiosità wikipedia per farmi un'idea su questo gruppo, la cui musica continua a non piacermi, ma la cui storia mi ha molto appassionato.
Complimenti allora ad Agnese, che riesce decisamente nell'opera.

Inevitabile, si diceva, il confronto con Totò; Enter Night partiva forse sfavorito, ma invece compete alla grande.

Buona la sceneggiatura, buono il cast e ottima la regia.
Voto 82, convinto che questo film si toglierà diverse soddisfazione di qui a fine semestre.

Come per l'altro biopic anche qui faccio una considerazione finale relativa alla difficoltà di valutare l'originialità di una storia...non originale. Agnese ha romanzato, ma è stata assolutamente fedele agli sviluppi della storia dei Metallica e, a quanto ho potuto capire, anche nei loro rapporti interpersonali. In questo caso era difficile, e forse anche sbagliato, fare altrimenti.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 20/5/2014, 13:11




Grazie a Luca per la recensione ^_^ e vai con le risposte.
Dunque, dopo gli anni '90 c'erano parecchie scene che avrei voluto mettere, (Lars che va a trovare Dave all'ospedale, alcune sedute di James in terapia, anche un accenno alla bisessualità di Lars ...), ma come ho già scritto, il film sarebbe durato troppo e non mi sembrava il caso. Riguardo al finire prima... forse hai ragione tu, ma saltare la parte che secondo me segnava il passaggio da ragazzini cazzoni ad adulti responsabili che devono affrontare le conseguenze delle loro azioni avrebbe mutilato il film, avrebbe solo mostrato la parte "bella" della carriera, io volevo mostrare il bianco e il nero, non so se mi spiego...
 
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uomo_d
view post Posted on 20/5/2014, 16:54




sì, ma io ho trovato che la differenza fra i due tronconi sia troppo marcata.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 21/5/2014, 10:36




lo so, ma più di così non ho potuto fare. Si può dire che da Napster in poi inizia l'epilogo del film e si sente.
 
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Andrew.
view post Posted on 26/5/2014, 12:24




Recensione della Chimera

Agnese ci aveva già provato ai suoi esordi, ma il progetto fallì perchè probabilmente non ancora abbastanza matura per poter fare un biopic di questa portata. Oggi ci riprova e a dispetto dei (miei) dubbi iniziali, riesce a portare a casa un risultato dignitoso, essendo stata in grado di far appassionare ai Metallica un completo disinteressato al genere, come me.

Dopo un iniziale scorcio fugace di quella che sarà l'ultima scena, facciamo un balzo nel passato andando a scoprire i primordi di questa band fatta da un gruppo di ragazzi come tanti, di quelli che suonano nei garage e che sperano di sfondare un giorno o l'altro. Assistiamo in particolar modo ai rapporti interpersonali tra i quattro componenti e si nota che era proprio questo lo scopo della sceneggiatrice, ossia farci capire chi erano le persone dietro quel nome che magari in molti associano solo al metal, mentre in realtà hanno ovviamente il loro lato umano, i loro problemi, le loro paure.

La paura che avevo all'inizio era quella di dover vedere un film che fosse un collage di eventi cronologici, senza il senso della misura. Questa paura è stata per la maggior parte confutata, ma non del tutto. Se infatti la prima parte risulta avvicinente e interessante perchè assistiamo al formarsi della band coi loro primi successi e sventure, nella seconda parte ho notato un calo del ritmo e anche dell'interesse da parte mia, forse perchè da quel punto in poi la storia diventa un po' prevedibile, con il percorso che compiono un po' tutte le band famose del mondo, cioè la crisi di idee, i dubbi sul continuare o meno, ecc.
E' come se avessi avuto l'impressione che la sceneggiatrice a un certo punto si fosse posta la domanda: "ma dove dobbiamo andare a parare? Cos'è che voglio trasmettere a questo punto?". Perchè mi sembra chiaro che ad Agnese premeva di più raccontare la parte iniziale della storia, fino alla morte di Cliff, mentre la seconda è come se l'avesse scritta perchè obbligata in qualche modo a finire il film, per dare un senso di compiutezza alla storia. Non so se sia realmente così, me lo dirà lei, questo però è la sensazione che ho avuto io leggendo.

La regia di Howard la trovo azzeccata da tutti i punti di vista. Così come il cast che mi è parso perfetto. Riguardo le musiche, mi sarei aspettato di sentirne di più dei Metallica, ma forse ha fatto bene Agnese a variare perchè altrimenti sarebbe stato troppo banale.

Voto: 74

Siamo davanti finalmente a un'opera matura di Agnese, senza dubbio il suo miglior film, quello che tutti noi aspettavamo da un po'. Ha dimostrato di essere in grado di barcamenarsi anche in presenza di storie molto complesse e di avere quindi le carte in regola per poter competere con gli altri ad alti livelli. Questo film ha avuto la capacità di farmi appassionare alla storia di questo gruppo e mi ha spinto ad andarmi ad ascoltare le loro canzoni dopo il film (e penso che di questo Agnese sarà fiera). Secondo i miei gusti avrebbe giovato una parte finale diversa, meno pilotata, più coraggiosa o sicura di sè o comunque più convinta del punto di arrivo, che è sembrato un po' sfocato. Ma va benissimo anche così.
 
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SaschaGranato
view post Posted on 28/5/2014, 09:39




L’epopea del Metal è tutta qui; racchiusa in questo film.

RECENSIONE DELLA GRANATO PRODUCTION

“Enter Night” segna il ritorno sul grande schermo della Sunset Boulevard Film. Agnese si cimenta in un ambizioso biopic musicale, raccontando la storia di una band Metal americana, fra le più influenti del momento; il loro nome echeggia ancora oggi negli stadi di tutto il mondo. Di chi parlo? Dei METALLICA! E di chi, altrimenti!?

Le mie aspettative per questo film erano molto alte. Speravo potesse determinare la consacrazione di Agnese e portarla ai livelli più alti, insieme ai grandi di Cinematik. Sono felice nell’affermare che il risultato va ben oltre le mie aspettative. Questo film, non solo è il migliore di Agnese, ma rientra fra i più belli che ho letto qui a Cinematik.

Il film è un lungo flashback sulla vita di quattro ragazzi scapestrati, senza alcuna formazione tecnica, ma forti di una passione viscerale per la musica, spinti dal desiderio di formare una band di successo. L’opera focalizza buona parte della storia nel corso della loro gioventù. Si sofferma sulle sensibilità dei rispettivi protagonisti, mostrandone pregi e difetti ed enfatizzando il legame fraterno che li lega.

La sceneggiatura gode di un linguaggio asciutto, scorrevole, essenziale; i dialoghi sono perfettamente curati in ogni singolo dettaglio, anche se non mancano alcuni errori di battitura, alcuni tremendi, soprattutto nella seconda parte dello script, dove si percepisce un lavoro approssimativo e affrettato. Tutto questo comporta un indebolimento dell’opera, soprattutto nelle ultime battute, a causa di un finale particolarmente sottotono e, forse, poco ispirato. Probabilmente i lunghi mesi di lavoro hanno spazientito la produttrice, vinta dal desiderio di pubblicare il film e sottoporlo a giudizio nostro, ma va detto che un finale più coraggioso avrebbe giustificato meglio le tre ore di film. Così, invece, sembra perdersi un po’ per strada, ma non è niente di così grave…

“Enter Night” in realtà è una raccolta di pregi che compensano di gran lunga i difetti. La sceneggiatura è incentrata al 90% sui personaggi, tutti ben sfaccettati e supportati da un ottimo cast. Ho apprezzato molto l’approccio affrontato nelle scene più delicate, come la morte di Cliff; C’era il rischio di fare scivoloni plateali, di cadere nel banale, nel melenso, ma non succede. I protagonisti si mantengono credibili e la morte di Burton, crudele e violenta come poche, viene raccontata con rispetto.

Ron Howard dietro la macchina da presa fa un discreto lavoro. Il film è nelle sue corde. La sceneggiatura, soprattutto nella prima parte del film, è arricchita da interessanti movimenti di macchina ed inquadrature tipiche del suo cinema, ma col trascorrere del tempo questa forza tende ad indebolirsi. Non lo considero un vero e proprio difetto, perché l’attenzione del film, come già ho accennato pocanzi, è tutta focalizzata sui protagonisti; pertanto troppe note tecniche rischiavano di appesantire la lettura, cosa che invece non succede.

Ci sono invece altri aspetti che ho apprezzato molto meno, come l’assenza di una colonna sonora originale. Qualcuno potrebbe dirmi; “Che diavolo stai dicendo?” Data la natura drammatica del film, ben lontana dai musical prodotti in passato, spesso ispirati ad interi album musicali, avrei preferito una soundtrack puramente musicale ad accompagnare le sequenze più intime del film.

Per quanto riguarda il sito l’ho trovato ben curato, ma la locandina ad essere onesti non mi fa impazzire. Sembra più adatta per un DVD LIVE, non per un film, ma è questione di gusti personali.

Voto 80/100

Veniamo al dunque; se ancora non si fosse capito, il film mi è piaciuto moltissimo. Agnese riesce a soddisfare le mie aspettative, non solo da spettatore, ora in veste di “””””””””””””””””” critico””””””””””””” (probabilmente dovrei aggiungere un centinaio di virgolette in più), ma soprattutto le mie aspettative in quanto FAN dei Metallica, e della musica metal in ogni sua forma. E’ una bella soddisfazione, e sono certo che piacerà anche a coloro che di musica metal ne sanno poco o niente. “Enter Night” merita il plauso della critica e qualche bella soddisfazione nei prossimi CK Awards, soprattutto per l’ottima performance di Joseph Gordon-Levitt, nel ruolo di Cliff. Davvero grande!

Adesso, cara Agnese, ci starebbe un secondo biopic… magari sugli IRON MAIDEN, che ne dici!?
 
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mastruccio
view post Posted on 28/5/2014, 13:40




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Atteso da molti mesi e dopo un lungo e laborioso processo di scritura , esce in sala "Enther Night", il biopic della Sunset Boulevard Films che racconta la storia della band dei Metallica.
Ben conscio delle difficoltà che comporta la realizzazione di un biopic, posso immaginare quanto abbia potuto penare Agnese per realizzare la sceneggiatura. L'operazione potrebbe essere stata più facile grazie al fatto che si tratta di una trasposizione letteraria. Infatti il film è tratto dalla biografia della band scritta da Mick Wall (il titolo è lo stesso della pellicola), e ripercorre le tappe salienti che hanno portato i Metallica ad essere, come dice Lars Ulrich in un passaggio del film, non i migliori ma i più grandi esponenti dell'heavy-metal nel mondo.

Sorretta da una passione viscerale dichiarata e trasbordante per la band, Agnese scrive una sceneggiatura corposa, lunga, piena di dettagli di inquadratura, stacchi, movimenti di macchina, e tanta musica metal.
E' un film che, naturalmente, non lascia indifferenti, nemmeno uno come me che di metallaro non potrebbe avere neppure un atomo del proprio capello.
Peccato, però, che il ritmo e l'intensità della prima parte del film, quella che mi ha iniziato a conquistare, non riescono a proseguire pure nella seconda parte, provocandomi una graduale perdita di entusiasmo ed interesse.
Se mi erano sembrati molto convincenti i lunghi passaggi che narrano gli inizi della loro carriera, mostrando la voglia di emergere, le differenze sociali, le passioni, le debolezze, i particolari caratteriali ben sfaccettati di tutti i personaggi protagonisti, non altrettanto mi sono piaciute le sequenze che seguono la morte di Cliff, che si snodano molto più frettolose, mostrando una sequenza cronologica e didascalica di fatti e situazioni che non portano più nulla alla statura del film, ma si avviano alla conclusione con una certa freddezza.
Sembra quasi che la sceneggiatrice abbia avuto, dopo un certo punto, la voglia di finire il film, ma non sapendo più cosa aggiungere alla sviscerazione dei personaggi, e non riuscendo a scegliere cosa inserire e cosa togliere della storia dei Metallica, abbia preferito descrivere in un lungo eleco di date i fatti importanti che si sono succeduti fino ai giorni nostri, privando però il film di quel calore che aveva contraddistinto la prima parte.

Dal punto di vista strettamente tecnico, la sceneggiatura poggia su una struttura semplice e lineare, ma comunque ben collaudata e tipica del genere, inziando con una scena che si svolge oggi, che si sinterrompe subito per far iniziare il lunghissimo flash-back, e termina solo nel finale.
Pur supervisionata dalla mano esperta di Arcadia, non è esente da errori diffusi, spesso fin troppo evidenti, tanto da farmi dire, in occasione della primissima visione in anteprima mandatami per mail, la battuta di farsi ridare indietro i soldi spesi per la revisione.
Agnese, pur cogliendo il mio consiglio di modificare font e dimensione dei caratteri per tagliare una cinquantina di pagine, non ha più riletto lo script per l'ennesima volta come le ho caldeggiato, trascurando la importantissima fase della revisione finale della sceneggiatura.

Ron Howard dirige il cast con padronanza, e se parliamo della prima parte, anche con grandissima cura dei particolari. Anche lui, purtroppo, soffre la diversa cifra della seconda parte, finendo per assecondare senza più pathos il veloce svolgimento quasi come un compito dovuto.
Bene il cast, con attori che si calano nei personaggi con buona verosimiglianza e credibilità. Su tutti prevalgono Dane Dehaan e Joseph Gordon-Levitt, bravissimi e certamente capaci di rendere sullo schermo le personalità di Lars Ulrich e Cliff Burton.

La colonna sonora non è esente da difetti. In certi momenti è risultata invadente, non strettamente necessaria, perfino disturbante quando al posto di brani cantati avrei preferito ascoltare musiche solo strumentali o addirittura nulla.
Ci sono troppe tracce, ed inoltre molte sono inserite nel film in maniera didascalica, subito dopo che l'attore di turno ne pronunci il titolo, la qual cosa mi ha lasciato alla fine piuttosto perplesso.

La locandina è abbastanza gradevole, dai colori accesi e con i caratteri azzeccati. Il sito, costruito dall'espertone Nuno, è completo e vivace.

Voto: 68/100

Fare un biopic non è assolutamente facile. Le difficoltà maggiori sono quelle di saper scegliere e decidere su i moltissimi dubbi che si intromettono durante la stesura, fin dalla scaletta: cosa privileggiare del personaggio, cosa mettere in secondo piano, o tagliare del tutto.
Quando ci si appassiona del personaggio che si vuol raccontare diventa addirittura doloroso dover decidere cosa inserire e cosa eliminare, perchè la tentazione è sempre quella di voler raccontare tutto. Agnese probabilmente avrebbe potuto omettere alcuni dei fatti succeduti dopo la morte di Cliff, ad esempio la fase riguardante Napster, se il suo intento era quello di raccontarci l'animo e le personalità che si nascondono dietro i componenti dei Metallica.
Oppure, e forse sarebbe stata la scelta migliore, prendere in esame solo la prima parte, approfondendo ulteriormente alcuni aspetti, come ad esempio la cacciata di Dave e la sostituzione con Kirk, che mi è sembrata troppo istantanea e quindi forzata.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 28/5/2014, 16:50




grazie a tutti per le belle parole, sono davvero lusingata.
Allora comincio col rispondere ad Andrew:
intanto benvenuto nel lato oscuro, abbiamo i biscotti rm_stormtrooper , e cmq sì, avevo le idee abbastanza chiare fino alla morte di Cliff, ma è perché dopo succede davvero tanto da dire ed ho dovuto scremare un bel po'. Il vero momento di "e mo che ci metto" è stato dopo che Jason va via, lì ho proprio iniziato a scrivere un inizio di epilogo, anche se avrei voluto aggiungere di più sul periodo di crisi.

Sascha, tu nel lato oscuro ci sei già e ti do un abbraccio :D, mi fa piacere che hai giudicato bene la scena svedese (come ho chiamato io la scena della morte di Cliff), la mia paura era di lasciarmi coinvolgere nel mio essere fan e renderla strappalacrime, ma la mia ispirazione per quella scena è stata quella del Red Wedding di Game Of Thrones: l'obiettivo era lo stesso, lasciare di stucco chi non sapeva nulla e commuovere chi sapeva. Mi sono lasciata andare nel transfer alla scena dopo. Spero che Joseph si becchi una nomination come attore non protagonista, per un grande artista ci voleva un grande attore.
Su un'altra probabile biopic... guarda, ne avevo in cantiere una dei Depeche Mode però già il fatto che inizierebbe in modo uguale (i tre che vanno in un locale e vedono Dave Gahan/Shia LaBeuf cantare Heroes di David Bowie) mi ha fatto un po' temere che che sarebbe una specie di clone e quindi vorrei aspettare un po' prima di rimettermici.

Mas, ringrazio anche te, le tue recensioni sono sempre perfette.
Infatti mi chiedevo come hai fatto tu a basarti non su una base letteraria ma solo su quello che sai, io non ci riuscirei! Tieni conto che il primo progetto era quasi tutto "Wikipedia style" ed era venuto uno schifo!
Per il punto di vista tecnico... errore mio, ho cambiato font ed ho mandato subito a Nuno senza rileggere un'ultima volta il tutto (e sono rimaste le dannate PROSPETTIVE all'inizio!)
Dicevo, io penso che alla fine le cose che succedono dopo l'86 mi sembravano abbastanza importanti da mettere: il cambio di genere, la crescita personale... e riguardo a Napster, io credo che un fan si aspetti quel dettaglio in una biopic: alla fine è da quell'episodio che il mondo ha iniziato a guardare i Metallica, Lars in particolare, con occhi diversi.

Lancio un sondaggio:
Esattamente, secondo voi, dove mi sarei dovuta fermare?
 
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SaschaGranato
view post Posted on 29/5/2014, 23:52




CITAZIONE
Esattamente, secondo voi, dove mi sarei dovuta fermare?

Dopo l'addio di Jason era inutile rappresentare altri aneddoti sulla band. Valeva la pena raccontare il declino di James e Lars a causa di alcool e droga, puntando su atmosfere molto più intime.

Detto questo, per me il voto di Mas è ingiustamente basso. A questo punto mi vien da pensare che hai regalato voti ben più generosi a film decisamente meno meritevoli.
 
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mastruccio
view post Posted on 30/5/2014, 08:52




CITAZIONE
Esattamente, secondo voi, dove mi sarei dovuta fermare?

Sono d'accordo con Sascha. Dopo la morte di Cliff, avrei concentrato il racconto sul declino personale dei due.

CITAZIONE (SaschaGranato @ 30/5/2014, 00:52) 
Detto questo, per me il voto di Mas è ingiustamente basso. A questo punto mi vien da pensare che hai regalato voti ben più generosi a film decisamente meno meritevoli.

Possibilmente i film che tu ritieni decisamente meno meritevoli mi avevano convinto un po' più di questo, per un motivo o un altro. Al sondaggio ho appioppato un 7, e non mi pare che 68/100 sia un voto totalmente insufficiente. Ma se la seconda parte del film non mi ha per nulla entusiasmato, e ha provocato un crescente disinteresse per via di un percorso narrativo divenuto abbastanza freddo e didascalico, affrettato e, ammesso dalla stessa autrice, scritto senza nemmeno sapere bene dove andare a parare, cosa ci posso fare?
E' possibile, invece, che tu ti sia fatto benevolmente influenzare dal tuo "lato oscuro" e dalla fede metallara, facendoti risultare più morbido del solito?
 
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view post Posted on 8/6/2014, 22:37
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Questa è la prima volta che Agnese si prende così tanto tempo per far uscire un suo film, ma devo dire che la lunga “gestazione” ha portato i suoi frutti. Enter night è infatti il film più “maturo” di Agnese e, seppur con i suoi difetti, una spanna sopra ai suoi lavori precedenti. La sensazione è quindi che si sia aperta una nuova stagione per al produttrice che ha finalmente fatto il suo salto di qualità.

Soggetto & sceneggiatura: come mi è già capitato di dire, non sono mai stato un fan dei Metallica né del metal quindi l’idea di un biopic su di loro non mi ha mai totalmente entusiasmato. Nonostante ciò il film riesce ad appassionare, perché racconta, prima di tutto, la storia di un’amicizia, i sogni di un gruppo di ragazzi che volevano lasciare il loro segno nella storia del rock e ci sono riusciti. E il fascino di queste storie, comuni anche ad altre star, è che una volta toccato l’apice, il baratro e il declino sono subito dietro l’angolo. Quindi ad una prima parte in cui assistiamo alla genesi del gruppo e alla sua scalata al successo, segue una seconda in cui ogni membro entra in crisi ed è lo stesso pubblico a voltare le spalle al gruppo. Bella e ricca di pathos la breve scena d’apertura, dopodiché il film ci racconta con ritmo piacevole e atmosfere leggere le dinamiche del gruppo e i loro primi passi nel mondo della musica. La brutale e inaspettata morte di Cliff fa da spartiacque ed è proprio da lì che il film si fa più drammatico, raccontando anche le miserie e le fragilità del gruppo. Ormai si sarà capito, a me interessa molto di più quando le cose vanno male quindi ho trovato più coinvolgente (soprattutto emotivamente) la seconda parte che però risulta troppo concentrata e schiacciata. Gli eventi si susseguono molto velocemente: overdose, alcolismo, riabilitazione, morte di un padre, declino del gruppo… è tutto troppo condensato, da risultare a volte anche un po’ superficiale (ad esempio il modo schizofrenico in cui il gruppo tratta il povero Jason, un attimo non se lo filano, poi si scusano, poi se ne sbattono di nuovo…). Io avrei quindi asciugato di più la prima parte (soprattutto quando sono all’apice del successo e se la spassano) per lasciare agli ultimi drammatici eventi lo spazio che meritavano. Ottima la caratterizzazione dei protagonisti, in particolar modo Lars e James. In questo Agnese ha fatto un netto passo avanti e il film riesce perfettamente, con brevi flashback e qualche azzeccato dialogo, a tratteggiare i suoi personaggi rendendoli credibili. Lars in particolare mi è piaciuto molto (non credevo fosse lui il vero leader dei Metallica), per il suo carattere deciso e a volte non propriamente simpatico.
Regia: Ron Howard è un regista che ben si presta a questo genere di racconto. Ha uno stile non troppo sofisticato ma efficacissimo quando si tratta di narrare vite e storie appassionanti.
Cast: come nel caso di Totò, anche qui è stato fatto un gran lavoro di casting. Tutti gli attori scelti hanno le facce giuste per i ruoli. Dane Dehaan ha dato una grande prova e spero non venga dimenticato ai prossimo awards. Anche Levitt in palla, ma c’è da dire che il suo era un ruolo più “facile”, quello del genio che ha sempre la parola giusta e muore prematuramente.
Musiche: Nulla da dire ovviamente sulle canzoni in sé, a volte però le ho trovate un po’ invasive. Ovviamente c’era dietro al voglia di omaggiare il gruppo, ma in alcune scene si potevano evitare oppure optare per un pezzo strumentale anche se non dei Metallica (ad esempio la scena dell’incidente).
Sito: bello, soprattutto graficamente (il tocco di Nuno si vede tutto).
Voto complessivo: con Enter Night Agnese fa il salto di qualità che tutti aspettavano e produce un film molto più equilibrato dei suoi precedenti, in cui il ritmo sostenuto della storia non sacrifica la profondità dei personaggi. E’ vero, io avrei fatto scelte diverse e dato più spazio alle vicende della seconda parte, ma Agnese ha lavorato bene nel primo segmento del film, curando a dovere i personaggi che hanno camminato sulle loro gambe anche nelle seconda concitata parte, a volte un po’ tirata via. Da non fan dei Metallica e da non appassionato dei biopic, posso dire che il film mi ha piacevolmente intrattenuto e mi ha fatto ricredere anche su un gruppo che io avevo bollato come “antipatico” (ricordo bene il caso Napster, a causa del quale si resero parecchio odiosi). Gli appassionati dei Metallica troveranno nel film sicuramente tante sfumature e aneddoti che io non ho colto e credo che complessivamente Agnese si possa ritenere orgogliosa dell’omaggio che ha fatto al gruppo metal per eccellenza, grazie a questo film. 73/100
 
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view post Posted on 9/6/2014, 11:32
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Cinefilo Ad Honorem

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Mi manca ormai poco per finirlo, c'ho messo un po', molto lungo e molto più pesante di Totò (che ho letto abbastanza velocemente, forse per maggior interesse iniziale), brava Agnese a costruire bene le tappe del percorso della band (non si entra mai troppo nel dettaglio, sembra quasi un film di genere rock-adolescenziale, se si fossero usati altri nomi nessuno se ne sarebbe accorto che si parlava dei Metallica e avrebbe funzionato lo stesso - piccola grande differenza con Totò, che è più universale ma anche didascalico per forza di cose). L'apice con la morte di Cliff (non conoscevo affatto le loro vicende personali), ora lo finisco e chiudo la rece (è una rece? vale?), intanto 7 al sondaggio ma devo poi contare i centesimi dato che lo scontro è con il suo rivale diretto di genere.

ps: in entrambi i casi non bestemmio se dico che sia Agnese che Mas hanno portato a casa la pagnotta, non hanno deluso le aspettative (in generale, da quel che leggo anche nelle altre rece), ma dai due film favoriti del semestre per i Ck awards ci si aspettava di più; film meno pubblicizzati - perchè di questi due se ne è parlato fino allo sfinimento - probabilmente daranno graffianti zampate per i premi più importanti. Se i produttori scendono un po' in campo e ammettono di tenerci.
 
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view post Posted on 9/6/2014, 18:55
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CITAZIONE (marenarobros @ 9/6/2014, 12:32) 
ps: in entrambi i casi non bestemmio se dico che sia Agnese che Mas hanno portato a casa la pagnotta, non hanno deluso le aspettative (in generale, da quel che leggo anche nelle altre rece), ma dai due film favoriti del semestre per i Ck awards ci si aspettava di più; film meno pubblicizzati - perchè di questi due se ne è parlato fino allo sfinimento - probabilmente daranno graffianti zampate per i premi più importanti. Se i produttori scendono un po' in campo e ammettono di tenerci.

Totò mi sembra che sta raccogliendo voti molto alti. Non avrà un consenso unanime ma ad ora sembra il film più lanciato per i prossimi awards.
Enter night non raggiunge i consensi di Totò ma sicuramente è il primo film con cui Agnese può seriamente competere agli awards (vedi ad esempio le categorie attoriali e la regia).
 
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41 replies since 16/5/2014, 23:07   544 views
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