marenarobros |
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| Io ne ho visti pochi di Van Sant (e non i suoi migliori, tipo il remake di Psycho). Non parlerei però di ritratto generazionale impietoso, perchè i poveri malcapitati ragazzi (l'esclusa, la coppietta, il fotografo, il figlio di alcolizzato) sono tante facce dell'adolescenza ma in generale di tutti noi, statunitensi e non, e non penso che questi "caratteri" ci siano solo nella nostra epoca (anzi, aggiornando il film ne verrebbe qualcosa di molto peggio, la generazione digitale si autodivorerà entro 50 anni).
Penso invece sia una grande metafora horror dell'America, non a caso ho pensato subito a Shining (poi fortunatamente ho letto che non sono l'unico). Il male è ovunque e può nascondersi, senza motivo e senza ragioni, dentro ognuno di noi. Se poi lo si aiuta con la facile reperibilità di armi o interi arsenali, allora portiamo il discorso dal cinema alla politica, se vi va.
Capolavoro non so, film fondamentale, sì.
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