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Elephant
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Elephant, di Gus Van Sant

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view post Posted on 24/11/2014, 16:19
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Cinefilo Ad Honorem

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Visto oggi in pausa pranzo. Incollo recensione per "sporcare" il topic poi ne riparlo con chi l'ha visto.

ELEPHANT

Regia di G. Van Sant
Con J. Robinson, A. Frost
Drammatico

Gus Van Sant, regista abile nello scandagliare l’inquietudine giovanile (“Drugstore Cowboy”, “Belli e dannati”, “Will Hunting”), approda ad una constatazione oggi comune: il male omicida spicciolo esplode senza un perché definito e dunque può solo essere mostrato, non spiegato. E a malapena indagato. Sconfortante nella sostanza, il fatto acquisisce rilievo nella forma (Cannes ha elargito il massimo riconoscimento a film e regia): attori non professionisti, luci e rumori naturali, incroci di destini, dialoghi risicati, carnefici che spuntano dal nulla della propria frustrazione, rigore austero nel (non) narrare. Ispirandosi alla strage nel liceo americano di Columbine (come Michael Moore per il suo documentario premiato con l’Oscar), Van Sant, pur concedendosi troppi cieli e maschietti da copertina, scolpisce con la forza di immagini asettiche il dramma di quest’epoca sordo/cieca: ritrovarsi con un elefante lercio nel salotto buono e riuscire a fingere di non vederlo. Da vedere, rimane dentro. (Guzzano)
 
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view post Posted on 25/11/2014, 23:24
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Critico

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Dovrei rivederlo perchè la visione risale all'uscita, cmq ricordo che il film mi lasciò un senso di vuoto assurdo. Un ritratto di una generazione davvero impietoso.
 
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emilgollum
view post Posted on 25/11/2014, 23:58




Bellissimo, uno dei mie preferiti di van sant
 
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view post Posted on 26/11/2014, 08:54
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Cinefilo Ad Honorem

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Io ne ho visti pochi di Van Sant (e non i suoi migliori, tipo il remake di Psycho). Non parlerei però di ritratto generazionale impietoso, perchè i poveri malcapitati ragazzi (l'esclusa, la coppietta, il fotografo, il figlio di alcolizzato) sono tante facce dell'adolescenza ma in generale di tutti noi, statunitensi e non, e non penso che questi "caratteri" ci siano solo nella nostra epoca (anzi, aggiornando il film ne verrebbe qualcosa di molto peggio, la generazione digitale si autodivorerà entro 50 anni).

Penso invece sia una grande metafora horror dell'America, non a caso ho pensato subito a Shining (poi fortunatamente ho letto che non sono l'unico). Il male è ovunque e può nascondersi, senza motivo e senza ragioni, dentro ognuno di noi. Se poi lo si aiuta con la facile reperibilità di armi o interi arsenali, allora portiamo il discorso dal cinema alla politica, se vi va.

Capolavoro non so, film fondamentale, sì.
 
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Merlino*
view post Posted on 4/12/2014, 00:33




CITAZIONE (marenarobros @ 26/11/2014, 08:54) 
Io ne ho visti pochi di Van Sant (e non i suoi migliori, tipo il remake di Psycho). Non parlerei però di ritratto generazionale impietoso, perchè i poveri malcapitati ragazzi (l'esclusa, la coppietta, il fotografo, il figlio di alcolizzato) sono tante facce dell'adolescenza ma in generale di tutti noi, statunitensi e non, e non penso che questi "caratteri" ci siano solo nella nostra epoca (anzi, aggiornando il film ne verrebbe qualcosa di molto peggio, la generazione digitale si autodivorerà entro 50 anni).

Penso invece sia una grande metafora horror dell'America, non a caso ho pensato subito a Shining (poi fortunatamente ho letto che non sono l'unico). Il male è ovunque e può nascondersi, senza motivo e senza ragioni, dentro ognuno di noi. Se poi lo si aiuta con la facile reperibilità di armi o interi arsenali, allora portiamo il discorso dal cinema alla politica, se vi va.

Capolavoro non so, film fondamentale, sì.

Recuperato anche io stasera per rincorrere il mio socio di Cinema Reale e anche per preparare al meglio la presentazione di La Linea d'Ombra.
Confermo che è davvero un bellissimo film, nulla a che vedere con l'inutile e noiosissimo documentario di Moore. In questo caso Van Sant riesce addirittura a rendere gli assassini ragazzi come gli altri, anzi forse migliori, e il loro gesto finale arriva ad essere in alcuni casi addirittura liberatorio. Sicuramente sul mio podio del regista insieme a Gerry e a My Own Private Idaho, anzi, in questo momento mi sento addirittura di dargli un 9 e metterlo al numero uno, tra qualche mese vedremo se resisterà o si assesterà sulla media dell'8 che è, per me, il voto perfetto per questo regista mai banale e, anche nelle sue opere meno riuscite, sempre interessante.

"I guess this is it. We're gonna die today."
 
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Merlino*
view post Posted on 4/12/2014, 09:55




E ieri sera nella fretta mi sono scordato di dire quanto abbia apprezzato le innumerevoli scene ripetute con salti temporali nella quali i protagonisti principali si incrociano a volte senza accorgersene, cosa che mi è sempre piaciuta moltissimo e che avrei voluto fare con alcuni dei protagonisti di NCI ma che avrebbe reso il progetto troppo macchinoso e difficoltoso.
Le musiche poi, come sempre, sono fantastiche.
 
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5 replies since 24/11/2014, 16:19   53 views
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