appena finito di leggere, ecco le mie quattro parole. lessi ovviamente il film originale (parliamo ormai della preistoria
) e mi piacque. e in generale ho apprezzato anche questo remake/reboot, che ha il pregio di tenere incollato lo spettatore (io durante la lettura mi son preso delle pause, ma giusto perché ho un po' di mal di testa e non riesco a stare con gli occhi sullo schermo). in generale ho trovato le descrizioni precise e puntuali (anche nei dettagli più raccapriccianti) e me lo sono figurato bene nella mia mente, anche perché Murphy (di cui ho apprezzato
The Normal Heart,
AHS invece non l'ho mai visto) si pone al servizio della sceneggiatura. sui personaggi: Dana mi è sembrato ben reso (scrivere personaggi femminili non è mai facile), e anche il personaggio di Cranston e di F. Murray Abraham, invece forse si poteva lavorare un po' di più sui personaggi secondari. mi spiego meglio: Taylor, il partner sentimentale di Dana, dice di scrivere copioni teatrali (o sbaglio?), quindi si suppone sia un appassionato di teatro, eppure questo dettaglio non viene minimamente preso in conto nelle scene in cui è presente (tranne quando appunto dice di scrivere e cercare contatti). un'altra cosa: alcuni dialoghi sono troppo veloci, nel senso che manca la dovuta sfumatura/pausa che consentirebbe di dare la giusta lettura di quella battuta... uhm: forse non sono stato chiaro: voglio dire, mettere tra parentesi o durante lo scambio di battute la descrizione di un'azione, di un'espressione, di un movimento di macchina e così via, può dare a chi legge la "giusta" idea su come approcciarsi a quella battuta. ah, e un pochino di dettagli socio-culturali in più potevano essere messi: è ambientato in questi anni, ma a parte Facebook e un altro paio non si sa molto bene dove è ambientato.
però, vabbe', questi son dettagli cui faccio attenzione da pignolo quale sono (e forse l'ambientazione è indefinita per scelta).
a parte questi piccoli "difetti", però, il film è buono e mi fa piacere che siano tornati due storici produttori.
