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Dracula
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Dracula, SBF

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mastruccio
view post Posted on 27/10/2014, 13:14 by: mastruccio




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Diciamoci la verità: qui a Cinematik, solo ad Agnese poteva venire l'idea di fare un'operazione così rischiosa, un remake del "Dracula" del mitico Bela Lugosi, il più classico dei film horror, incentrato sul personaggio horror più visitato dalla cinematografia mondiale, e per giunta trasportando la storia ai giorni nostri, con diverse contaminazioni moderne che certamente faranno discutere. Pura incoscienza o voglia di giocare al massimo delle potenzialità ludice di questo fantastico gioco? Probabilmente entrambe le cose, e non posso che ammirare il coraggio di Agnese, che sa di andare incontro a critiche anche molto dure da parte dei più esperti del genere.
Io, che esperto non sono, mi limito ad esaminare la sviluppo della storia, i dettagli dell'intreccio narrativo e la stesura della sceneggiatura, lasciando ad altri la critica prettamente sostanziale sulla bontà dell'operazione di restyling che la produttrice romana ha fatto di Dracula.
Intanto, tanto per accaparrarmi il promesso mezzo voto in più alla sua recensione di "A special place", svelo quello che per me è l'errore che ha commesso al primo minuto di film: il taxi non cammina, caso mai percorre la strada. C'ho azzeccato?

Andiamo al dunque. C'è da dire che il soggetto del film, pur con quel generale ammodernamento che Agnese gli ha imposto, non è affatto male, ripercorrendo il solito e sempre valido plot sulla contrapposizione tra bene e male, tra mondo dei viventi e quello dei non morti. Nulla da eccepire, quindi, almeno da parte mia che, ripeto, non sono un esperto di horror. Mi è piaciuto molto l'aver portato la storia ai giorni nostri, aver lasciato dell'originale l'età dei personaggi per non perdere la freschezza della giovinezza, e la scelta di aver cambiato carattere al personaggio di Mina, qui più coraggioso e intraprendente dell'originale.
Se mi ha convinto il soggetto, lo stesso non posso dire della sceneggiatura, di come è stato sviluppato l'intreccio. Molte delle scelte che Agnese ha fatto, durante la scrittura dello script, non mi hanno convinto del tutto, ed alcune per nulla.
Andando per ordine, innanzitutto la lunghezza. Il film è lungo, e credo che un'asciugatura e qualche taglio avrebbero giovato al costrutto. Qualcuno ha detto o scritto che un buon sceneggiatore lo si riconosce anche dalla capacità di sintesi e dalla capacità di usare un buon paio di forbici. L'importante è la sostanza, e se quella non cambia eliminando anche intere scene o limando al massimo taluni dialoghi, è insuperabilmente meglio.
Parliamo poi di credibilità. Non mi sembra credibile il fatto che i ragazzi protagonisti della storia, perfettamente calati nel mondo multimediale e tecnologico dei giorni nostri (tutti usano Internet, Ipod e quant'altro) non abbiano mai saputo nulla della leggenda riguardante il conte Dracula in Transilvania. Allorquando si imbattono in un tizio che, guarda caso, si chiama proprio Vladimir Dracula, per giunta è Conte, a nessuno viene in mente il benché minimo tarlo del dubbio. Almeno gli si fosse cambiato un po' il nome, come si è fatto per altre pellicole che hanno portato ai giorni nostri, per esempio, il diavolo in persona, storpiandogli il nome in Louis Cyphre ("Angel Heart - Ascensore per l'inferno" - 1987 - regia di Alan Parker). Invece qui dobbiamo sforzarci nell' esercizio della sospensione di incredulità, e già non è un bene, e se si limitasse solo a questo, magari potremmo anche farlo, pur con qualche difficoltà.
Purtroppo, però, non ci si limita a questo. La credibilità viene messa a dura prova anche in altre situazioni, quando ad esempio il conte si presenta all'improvviso a Lucy, praticamente come per magia appare sull letto accanto a lei, e la ragazza non batte ciglio, come se fosse la cosa più normale del mondo, tanto da decidere all'istante di avere con lui un rapporto sessuale completo.
Lo stesso si può dire per il fatto che Jonathan non dica nulla a Mina delle scoperte che si stanno facendo sul Conte. Possibile che non pensi di avvisarla per impedire che succeda ciò che poi inevitabilmente succede?
O anche quando Jonathan va incontro a Dracula, che sa quanto questi sia diventato per lui una minaccia, perché il conte non risolve la cosa assoggettandolo a sé?
Tralasciando tanti altri aspetti, come, altro esempio, la scenetta di gelosia fra Mina e Jonathan che tanto mi ha fatto sorridere (anche per come è scritta, ma è tutta la situazione che lascia di stucco), riguardo alla soluzione finale, non è ben spiegata tutta la faccenda della regola citata da Paul, e dell'inganno che si è perpetrato ai danni di Dracula. Il tutto appare confuso e frettoloso.
Insomma, se il soggetto è buono, l'intreccio che Agnese ha creato mi ha fatto venire più di un serio dubbio.

Parliamo di scrittura della sceneggiatura. Purtroppo, e mi duole dirlo, Agnese cade nuovamente, ed in modo piuttosto rovinoso, nel solito problema che da sempre gli faccio notare. La solita dannatissima fretta di finire, senza curarsi sufficientemente delle necessarie fasi di revisione e correzione della sceneggiatura. Certi errori sono autentici pugni negli occhi, fanno male a leggerli, e verrebbe perfino la voglia di cestinare il tutto. Il problema è che sono troppi, e specie nella parte finale dello script diventano incredibilmente deleteri, facendo perdere al film quel tanto di buono che aveva fino a quel punto. Non gliene faccio una colpa, perché se ha fatto la giusta scelta di farsi aiutare da altri per la revisione, o come la chiama lei "l'editing", ciò significa che è pienamente consapevole dei propri limiti. Agnese dovrebbe seriamente arrabbiarsi con chi le ha assicurato, immagino, di aver corretto lo script, ed invece non lo ha fatto minimamente.

La scelta di affidare la regia a Kenneth Branagh è stata, all'inizio, giusta. Forse, alla fine della fiera, risulta fin troppo di lusso, anche se nella realtà lo stesso si è cimentato in opere cinematografiche di medio livello. Il problema è che qui putroppo, il livello non si alza sufficientemente tanto da giusificare una regia con quel nome. Sarebbe stato meglio un nome meno famoso, secondo il mio modesto parere.
Il cast, almeno quello, è più che buono. Mi sono piaciuti Benedict Cumberbatch, che di Dracula offre un'interpretazione convincente. I ragazzi, per i quali sono stati scelti attori dai nomi molto in voga, non mi sembrano male, e se naturalmente primeggiano Dane DeHaan e Emma Watson per la struttura dei loro ruoli, lo stesso noon può dirsi per Max Thieriot, che mi è sembrato piuttosto sotto tono, malgrado il ruolo importante.
Gli adulti, e parliamo di Mark Ruffalo e di Gary Oldman, che si presta con molta auto ironia, fanno il loro con gran mestiere, rimanendo però in seconda fila.

Parlando di colonna sonora, avevo chiesto ad Agnese di non inserire alcun brano metal, anche per consentirle di mettersi alla prova nell'ambito musicale, materia che più le aggrada. Pur apprezzando molto la scelta di brani strumentali, non posso non far notare che, anche questa volta, non ha voluto rinunciarvi. Nel complesso, comunque, è una buona soundtrack, ache se talune tracce non le ritengo proprio adatte alle scene che intendono accompagnare.

La locandina è ben fatta, si riconosce la mano esperta di Hermetico, e il sito è buono, con extra originali, come il backstage, il primo che riscontro in questi anni di frequentazione cinematikina. Bella idea, complimenti.

Alla fine di questa lunga disamina, che spero non abbia demoralizzato Agnese, mi tocca dare un voto. Mi dispiace moltissimo, perchè dopo "Enter Night" abbiamo tutti applaudito il più maturo livello di scrittura che è riuscita a conquistare, e abbiamo tutti sperato che i successivi lavori confermassero il trend di accrescimento. Invece, purtroppo, pare che Agnese si sia per il momento fermata, ed anzi, forse perché mal consigliata e certamente mal supportata ed aiutata (leggasi "editing"), addirittura retrocessa.
Non mi esimio dai consigli: innnanzi tutto conservi quella meravigliosa incoscienza e voglia di giocare, quel coraggio che tutti le ammiriamo; per la prossima volta, però, cambi editor. Non me ne voglia quello attuale, ma si renda conto costui di quale grave danno le ha arrecato non assolvendo in pieno il compito assegnatogli.
Voto: 50/100

Edited by mastruccio - 27/10/2014, 13:24
 
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