Sigla del programma, il pubblico applaude entusiasta mentre nello studio entra la presentatrice che fa un inchino
"Salve a tutti! Dopo la pausa estiva cominciamo subito in bellezza, oggi abbiamo un gruppo di attori che stimo da morire da quando avevo 12 anni e quindi vi chiedo di accoglierli con calore!Signore e signori, il cast di "La Lunga Notte del Detective Johnny Merlo!"
da una tenda, entrano Ben Stiller, Maggie Gyllenhaal, Will Ferrel e Jack Black, la presentatrice abbraccia Jack Black e dà una stretta di mano agli altri, facendo cenno di sedersi vicino alle poltrone.
scusate, sono un po' emozionata: le vostre sono le prime commedie che ho seguito, per non parlare della cotta tremenda per Vince Vaughn che avevo a 15 anni *risata* cominciamo subito con l'intervista col regista: Mr Stiller, innanzitutto volevo farle i miei complimenti da fan, poi volevo sapere: è più difficile essere davanti o dietro la telecamera?
Diciamo che la cosa più difficile è stare sia davanti che dietro! Davanti alla telecamera reciti e
senti che manca fisicamente il regista, lo cerchi, e scopri di trovarlo nella tua testa. Viceversa,
sedendosi dietro la telecamera e comunque rivedendo la scena pensi “ma perché non mi danno un
attore migliore!”...diventi un po' schizofrenico. Devi sviluppare due personalità!
ahaha ho sempre pensato sia tremendo: “i sogni segreti di Walter Mitty” era una bella commedia onirica, qui si torna sul demenziale
oppure si rimane su quei passi?Qui diciamo che...si torna su quei passi! Tuttavia oltre al demenziale rimane di fondo una storia
d'amore, l'idea che spesso lottiamo con i nostri fantasmi, prima ancora che con il resto del mondo.
Come si è ritrovato a trasporre un’opera di un fumettista italiano?E' stata un'impresa insolita e singolare, tuttavia il fatto che l'autore del soggetto si sia ispirato al
cinema americano ci ha senz'altro reso le cose più facili. Bene o male siamo andati ad attingere a
un immaginario collettivo comune.
un motivo di orgoglio che di questi tempo è sempre meglio elencare, E ora passiamo alle domande all’attore: qui interpreta un detective, come si è preparato, quali sono
le sue ispirazioni?Ovviamente per prima cosa abbiamo rivisto tutti insieme, con il cast, Casablanca e Il mistero del
cadavere scomparso, che sono i due film da cui maggiormente trae la sceneggiatura. E' stato
divertente sentirsi un po' Steve Martin un po' Humphrey Bogart.
Lei non è nuovo a parodie, ha mai pensato di cimentarsi in un film più serio, drammatico?Sicuramente un attore vorrebbe intraprendere molte strade. Tuttavia ci sono personaggi che
rimangono maggiormente impressi nel pubblico e altri che invece tendono a essere dimenticati.
Prima del più recente Walter Mitty avevo interpretato Jerry Stahl in Hard Night, nel '98. La
commedia rimane però il genere dove sono riuscito a esprimermi meglio e a colpire di più lo
spettatore. Nulla esclude, comunque, di poter tornare in sala in ruoli drammatici, spero di avere
davanti una carriera ancora piena di sorprese.
E' un film che dovrò recuperare, allora. E mi scusi ma questa domanda la faccio a tutti gli attori con prole: cosa consiglierebbe ai suoi figli
se volessero diventare attori o registi?Sono cresciuto in una famiglia di attori. Per me e mia sorella la recitazione era nel sangue. Ci
trovavamo a giocare a fare attore e regista molto spesso. Christine e io cerchiamo di lasciare i
ragazzi liberi di esprimersi. Certo portano un cognome pesante. Se un giorno decideranno di
seguire le orme paterne non potrò che fare quello che farebbe ogni buon genitore, incoraggiarli e
sostenerli, da dietro le quinte.
E io le do buona fortuna, passiamo alla bella protagonista: Miss Gyllenhaal, piacere. In questo film interpreta una specie di Femme Fatale, come si è
preparata? E si è divertita a recitare in una commedia di questo tipo?
Mi sono divertita moltissimo! Il fatto di recitare con colleghi molto affiatati fra loro ha creato sul
set un clima estremamente goliardico; vi rivelerò anche un segreto. Il fatto di essere praticamente
l'unica a non aver ancora lavorato con Ben mi ha trasformato immediatamente nella preda di vari
scherzi che mi han combinato lui e Jack Black. Interpretare il mio ruolo, in quel contesto, certe
volte è stata una faticaccia! Vengo da un'esperienza diversa, era la prima volta in un film di questo
tipo. Ben mi ha contattato spiegandomi il progetto e dicendo che riteneva perfetta per il ruolo
un'interprete che non fosse immediatamente riconducibile al mondo della commedia, per creare un
effetto straniante nello spettatore.
io dico sempre che un attore deve saper fare tutto. Ha avuto molte critiche per il suo ruolo di Rachel ne “il cavaliere oscuro”, mi chiedevo se l’hanno
influenzata, insomma, a lei piacciono questi ruoli da donzella da salvare oppure preferirebbe essere
l’eroina della situazione?L'esperienza ne “Il cavaliere oscuro” ha dato di certo una svolta alla mia carriera ma mi ha anche
spinta a aprirmi anche a nuove possibilità. Forse una volta non avrei accettato un ruolo come
quello di Sarah. Comunque la Sarah de “La lunga notte” riprende certi aspetti di Rachel Dawes.
Sono entrambe delle idealiste, che, in un contesto difficile, si trovano a doversi fidare e appoggiare
a un “uomo della provvidenza”.
Ho visto che ha fatto qualcosa anche a teatro, È più impegnativo recitare al cinema o a teatro?Amo recitare e i due contesti danno diverse occasioni, impossibile dire quale sia più impegnativo.
Il coinvolgimento che da il teatro, il pubblico davanti ai tuoi occhi, non ha paragoni, ma le
potenzialità del media cinematografico sono diventate ormai talmente ampie che la critica è
diventata implacabile.
La ringrazio. Mr Ferrell, i miei complimenti anche a lei. Dopo un’esperienza al doppiaggio con The Lego Movie
eccola di nuovo a fare l’attore, interpretando un personaggio piuttosto misterioso, come si è
preparato?
Grazie! Aver recitato in Austin Powers mi ha consentito di conoscere appieno tutte le principali
virtù e tecniche segrete di una spia. Interpretare dunque Donald Jonas, il misterioso amico di
Sarah, è stata una passeggiata...nella nebbia! E' stato molto divertente calarsi nei panni di un
personaggio poco definito come Jonas.
E' sempre un piacere fare cose nuove. Faccio la stessa domanda che ho fatto a Ben: ha mai pensato di interpretare un ruolo più serio? Certamente molti ruoli che ho interpretato non rientrano fra quelli che spianano la strada verso
l'Oscar, ma vado fiero del mio lavoro. In un mondo difficile come quello in cui viviamo è tante
volte più difficile e prezioso strappare una risata che una lacrima.
Lei è parte del Frat Pack da tempo, ormai siete molto uniti, cosa vi unisce dopo tanti anni?I cachet che i produttori ci elargiscono, che domande!
Ahahaha anche quello è un buon motivo! E ora il mio caro amico Jack! Jack, ti dispiace se a te chiamo per nome, no? comunque, mi dispiace non averti potuto richiamare
per la parte di Bob in Enter Night, ma devo dire che ti sei ben riscattato col ruolo del cattivo. È la
prima volta, se non mi sbaglio, emozionato?
In “the jackal” avevo già impersonificato un personaggio non tanto positivo, ma da protagonista è
il primo ruolo da “cattivo”.
Appunto, no? Che tipo di cattivo sei? Un sadico un manipolatore... descrivimelo.Un cattivo con la c maiuscola. Il mio personaggio è un “governativo”, un uomo senza scrupoli che
fa come suo ideale di vita quello di tramare per quello che è convinto essere il bene supremo,
ovvero l'ordine della nazione. Per questo non si ferma davanti a nessuno, mostrandosi, come
giustamente dici tu, un perfetto sadico.
Sei anche musicista, hai aiutato nella colonna sonora?Inizialmente Ben mi aveva proposto di scrivere alcuni pezzi della colonna sonora, ma il produttore
ha preferito generi musicali che non mi sono troppo familiari! Diciamo che quando mi ha sentito
suonare ha gentilmente voltato i tacchi!
Capisco, spero tu non ti sia offeso. E infine, Infine, Mr Stiller, cosa dobbiamo aspettarci dal film?Aspettatevi di sorridere, ridere, divertirvi a vedere cose inaspettate e poi a riflettere sul fatto che,
sotto sotto, c'è anche qualcosa su cui riflettere. Non solo sulla paura dell'uomo nero, ma anche di
come a volte ci costruiamo una realtà non per com'è ma per come ci fa comodo che sia.
E io vi auguro buona fortuna! E vi do appuntamento a una nuova puntata di Incontro col Cast! Quest'anno con una bella novità 
*sigla di chiusura*
