Cinema sessista: film promossi e bocciati all'esame delle pari opportunità
http://www.iodonna.it/attualita/primo-pian...052380208.shtmlUna ricerca promossa dall'Onu dimostra che solo il 30 per cento dei personaggi di rilievo nei film sono donne e spesso hanno ruoli stereotipati. Ecco, sulla base di un test realizzato in Svezia, il verdetto su 10 pellicole recenti.
"Philomena", di Stephen Frears. PROMOSSO
Una strepitosa Judi Dench interpreta Philomena Lee, una donna irlandese che va alla ricerca del figlio che aveva dovuto abbandonare da neonato. Il film passa ampiamente il Bechdel Test per la profondità con cui è descritta la protagonista, e perché i dialoghi fra lei e le suore riguardano temi importanti come la religione.
"Lei", di Spike Jonze. BOCCIATO
Film decisamente sessista, quello in cui un introverso Joaquin Phoenix si innamora della voce femminile di un sistema d’intelligenza artificiale. Solo tre personaggi donne, incluso quello del software Samantha, che non fanno che girare attorno alla solitudine del protagonista
"12 anni schiavo", di Steve McQueen. PROMOSSO
Il premio Oscar 2014 come miglior film è anche attento al ruolo delle donne. Dalla moglie del protagonista Solomon alla perfida consorte dello schiavista Edwin Epps, fino alla giovane schiava Patsey interpretata dalla rivelazione Lupita Amondi Nyong’o, il mondo femminile è rappresentato con un tentativo di introspezione lontano dagli stereotipi
"Gravity", di Alfonso Cuarón. PROMOSSO (CON RISERVE)
Secondo il Bechdel Test, il film non passa. Ma Melissa Silverstein, direttrice della testata online Women and Hollywood, non è d’accordo: “Sandra Bullock interpreta un’astronauta. Una donna di scienza, che può incoraggiare le giovani a sognare di seguire un giorno gli stessi passi del suo personaggio”.
"Dallas Buyers Club", di Jean-Marc Vallée. PROMOSSO
Sebbene ci sia un unico personaggio femminile di spessore, Jennifer Garner nei panni della dottoressa Eve Saks, la presenza del transgender Rayon rende il film aperto ai temi della diversity e dunque passa, anche se non in modo ortodosso, il test.
"Nebraska", di Alexander Payne. BOCCIATO
La madre del protagonista che scambia poche frasi con la cognata, spettegolando sulla gravidanza di un’altra donna. E poi un altro paio di chiacchiere con una cameriera su ciò che deve ordinare. I dialoghi femminili sono quasi tutti qui, ma del resto il film si gioca interamente su relazioni maschili.
"American Hustle", di David O. Russell. BOCCIATO
La storia dell’operazione Abscam dell’Fbi ha un paio di personaggi femminili centrali, interpretati da Jennifer Lawrence e da Amy Adams, che però dialogano tra loro solo in una scena, per di più parlando di un uomo. Tecnicamente, dunque, non passerebbe il test.
"Una notte da leoni" I, II e III, di Todd Phillips. BOCCIATO.
L’antipatia della compagna di Stu, la devozione incondizionata della moglie di Doug, l’inventario di prostitute a Las Vegas e il girone infernale di addii al celibato dove, lontani dalle proprie donne, si può combinare l’impossibile. Tutti e tre bocciati senza appello.
"A proposito di Davis", di Joel ed Ethan Coen. BOCCIATO
Il Bob Dylan mancato Llewyn Davis/Oscar Isaac pensa solo alla musica e per niente alla donna che dice di amare, interpretata da Carey Mulligan, che infatti gli ha preferito un premuroso Justin Timberlake. L’altra donna della storia è l’amica Lillian, che Llewyn riesce però a offendere e deludere. Di dialoghi fra donne nemmeno l’ombra.
"The Avengers", di Joss Whedon. BOCCIATO.
La saga dei super-eroi vendicatori è un concentrato di testosterone. Fra le poche donne presenti, l’agente Maria Hill dà ordini al suo staff, composto da alcuni membri femminili, ma certo non si può parlare di dialogo. E nemmeno Scarlett Johansson/Vedova Nera e Gwyneth Paltrow/Pepper Potts hanno una gran voglia di fare conversazione.
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Per me una stronzata colossale, ma magari Agnese o chi ha visto i film vuole dire la sua.
