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Vampires
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Vampires, un film di John Carpenter

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Merlino*
view post Posted on 27/9/2014, 11:56






Vampires

Titolo originale: John Carpenter's Vampires

Regia: John Carpenter
Soggetto: John Steakley
Sceneggiatura: Dan Jakoby
Produttore: Sandy King
Fotografia: Gary B. Kibbe
Montaggio: Edward A. Warschilka
Effetti speciali: Jason Gustafson, Corey Pritchett
Musiche: John Carpenter
Scenografia: Thomas A. Walsh
Costumi: Robin Michel Bush
Trucco: Robert Kurtzman, Greg Nicotero, Howard Berger
Interpreti: James Woods, Daniel Baldwin, Sheryl Lee, Thomas Ian Griffith, Maximilian Schell, Tim Guinee, Mark Boone Junior, Gregory Sierra, Cary-Hiroyuki Tagawa, Thomas Rosales Jr., Henry Kingi, David Rowden, Clarke Coleman, John Furlong, Angelina Torres
USA 1998
Durata: 102 min
Genere: orrore

Al comando di una squadra di mercenari che ostentano il simbolo dei Cavalieri di Malta, un nuovo crociato (Woods) perlustra il Nuovo Messico per eliminare bande di vampiri guidate dal potente Valek, prete messo al rogo alcuni secoli fa nell'Europa centrale. Scritto da Don Jakoby e diretto da un cineasta eclettico, poliedrico e cinefilo, è un western cattolico e anticlericale travestito da horror vampiresco e demoniaco con molti prestiti dal cinema fantastico di arti marziali di Hong Kong. Molto lavoro per il reparto degli effetti speciali nelle carneficine e negli atletici vampiri che s'incendiano e inceneriscono alla luce del sole. Un curioso finale all'insegna dell'amicizia virile e della lealtà di squadra. Tratto da un romanzo di John Steakley.AUTORE LETTERARIO: John Stea Kley

Perché non possiamo prendere Vampires – ricordato come l’unico successo al botteghino degli anni Novanta di John Carpenter – per quello che è? Non appena il regista di Essi vivono ha dichiarato che il film possiede la struttura orizzontale del genere western piuttosto che quella verticale del racconto gotico, qualcuno è corso ad accostare Vampires all'Opera di John Ford. Com'è possibile? Il western di Ford possiede delle implicazioni sociali e coloniali che hanno fatto storia. In Sentieri Selvaggi e soprattutto in Cavalcarono Insieme è centrale la riflessione sul razzismo, sull'integrazione e sulle implicazioni di uno scontro di civiltà, senza contare che stilisticamente e visivamente Ford possiede un forte senso pittorico e compositivo visibile in ogni singola inquadratura. Vampires è quanto di più lontano da Ford, è un film ferino, misogino, sessista, che mette in scena programmaticamente odio, rabbia e violenza, tanta violenza. Certamente Vampires è un western, ne possiede tutte le caratteristiche, dal paesaggio desertico e di frontiera all'idea del cavaliere errante, fino allo scontro al di fuori della legge, ma le declina secondo un paradigma che Carpenter stesso – in quel periodo in piena crisi nei confronti del cinema e del mestiere registico – costruisce sul nichilismo. È così che il film ottiene la sua peculiarità.
Sulla base di un racconto di John Steakley (Vampire$) che Carpenter giudica fiacco e poco adatto al suo progetto, il film racconta di Jack Crow (James Woods, scelto da Carpenter perché secondo il regista è «l’aggressività fatta persona»), un cacciatore di vampiri, perennemente incazzato, violento, vecchio e cattivo. Con lui una nutrita banda di polverosi guerriglieri con cui stana i vampiri (qui gerarchicamente suddivisi in adepti e maestri) bruciandoli alla luce del giorno. Uno di loro, il più antico, Jan Valek (Thomas Ian Griffith), sfugge al protocollo di Crow e in una delle scene più belle del film fa visita al Motel in mezzo al deserto in cui i cacciatori stanno festeggiando fra alcol e prostitute la ricca giornata di lavoro. La cornucopia gore è assicurata, a essa scampano solo Crow, Katrina una prostituta che è stata morsa da Valek (interpretata da un’allucinata Sheryl Lee) e solo un componente della squadra originale: Montoya (Daniel Baldwin). Questa gang di reietti dovrà vedersela con le origini cristiane di Valek che sembra aver a che fare con uno strano esorcismo operato dalla Santa Sede e andato male…
Nonostante il budget risicato a disposizione, Carpenter è riuscito ancora una volta a far valere le ragioni della propria visione. Il film ha una fotografia riconoscibile (soprattutto sui toni del rosso e del nero tipici della "frontiera" fra notte e giorno), mette in scena una chiesa cattolica fatta di cardinali gangster e prelati armati, Carpenter riuscì persino a vincerla sui produttori che avrebbero voluto il giovane e bello Casper Van Dien (che veniva dal successo di Starship Troopers) per il ruolo di Jack Crow.
Vampires è il western di Carpenter, armato e violentissimo, sia per quanto riguarda l’attitudine dei vampiri (assai ferini e senza alcuna introspezione emotiva) sia per quanto riguarda gli umani, lontani da qualunque tipo di misericordia perché già, ognuno a suo modo, condannati.

Visto il successo del primo capitolo, Carpenter decise di produrre (fatto già avvenuto nella saga di Halloween) un seguito, diretto da Tommy Lee Wallace intitolato Il cacciatore delle tenebre. Ne fecero un seguito Vampires 3 nel 2005, ma è un film che ha una storyline completamente diversa rispetto ai primi due.

Il Carpenter più splatter e sanguinario, che mi ha entusiasmato durante la visione e che ho fatto per sempre mio immortalandomi in una foto appoggiato alla capanna dove è stato girato il film a Cerrillos, New Mexico :wub: , sarà anche per questo ma Vampires per me è imperdibile, voto 8 e, nel suo genere, anche molto di più.
 
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emilgollum
view post Posted on 28/9/2014, 12:07




ieri mi sono fatto una mezza maratona di Carpenter (tre film, per fortuna durano tutti 1h30).

Questo è stato l'ultimo e ho chiuso in bellezza, perché il film è divertente, con dei personaggi mitici e la graffiante ironia di Carpenter. C'è anche il tempo per qualche riflessione sulla fede e sulla chiesa, quindi pur essendo un film eccessivo e votato all'intrattenimento, le riflessioni non mancano. E' un 8 anche per me.
 
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Merlino*
view post Posted on 28/9/2014, 12:54




CITAZIONE (emilgollum @ 28/9/2014, 13:07) 
ieri mi sono fatto una mezza maratona di Carpenter (tre film, per fortuna durano tutti 1h30).

Giusto per tornare al discorso fatto in una altro post un paio di giorni fa, ok i film lunghi e anche lunghissimi quando la lunghezza ha un senso, ma altrimenti cosa c'è di meglio di 1h30 ? :D
 
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yaniano
view post Posted on 1/10/2014, 22:24




Questo film, assieme agli altri di Carpenter, l'ho visto nel periodo del Liceo, quindi 7-8 anni fa, lo ricordo poco. Quello che ricordo è che sicuramente è un film molto diverso da tutti gli altri film sui vampiri, molto più "pratico e concreto" (per quanto lo può essere un film di questo tipo). Qui Carpenter mette la sua solita spietata critica politica (in questo caso religiosa) in barba al buonismo. Forse l'unica pecca del film è la sceneggiatura un po' banale. Voto: 7.
 
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3 replies since 27/9/2014, 11:56   36 views
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