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| RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS La messa in scena della parte più famosa dell'Amleto, da parte di una coppia d'attori niente male, nel mezzo di un dialogo tutto fuori campo fra un'altra coppia di spettatori che svela ciò che potrebbe essere catalogato più o meno come un pettegolezzo da giornalino gossipparo. Il corto è tutto qui, se non fosse che il fulcro, ben riuscito, è proprio la stridente contrapposizione fra l'elevatissima poesia del brano schakesperiano e la bassissima cifra del dialogo fuori campo. Alla lunga, mi è piaciuto. E' uno di quei corti che non arriva ad essere compreso nell'immediato, ma che occorre aver un pizzico sedimentato e meditato. Ottimi, non c'era dubbio, Kenneth Branagh e Léa Seydoux. Non posso fare a meno di pensare a Francis, che mangia pane e Shakespeare ogni giorno, ma per cura dei dettagli e un certo taglio dello script dico invece Arcadia.
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