Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Belluscone, una storia siciliana
Poll choicesVotesStatistics
81 [50.00%]
71 [50.00%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
60 [0.00%]
50 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 2)

Belluscone, una storia siciliana

« Older   Newer »
  Share  
Merlino*
view post Posted on 14/9/2014, 11:24 by: Merlino*




Sì certo, ma un commento anche lì dove mi ha scritto che d'ora ora che conosce il sito lo terrà d'occhio non sarebbe male, cmq eccola qui:

La mia cara amica Raffaella Giordano, palermitana di origine e riminese di adozione, ha commentato in maniera molto dettagliata e interessante la sua visione del film e mi ha gentilmente concesso di pubblicare qui quelle che più che opinioni si possono chiamare emozioni vissute:
“ieri sera abbiamo visto “Belluscone”.
il film-documentario è fatto molto bene ma, a me che sono palermitana e che conosco, seppur da lontano, certe realtà di alcuni quartieri popolari, ha lasciato molto amaro in bocca.
mia madre ha insegnato in molti di questi quartieri e ancora oggi mi racconta di storie e situazioni che per noi sono assurde. ha insegnato anche a Brancaccio, per molti anni, tanto che io e mia sorella abbiamo frequentato quasi tutte le elementari lì.
lo sguardo di Maresco è il “nostro” sguardo. è quello di chi ha avuto la fortuna di nascere e crescere in famiglie fortunate, in famiglie di cultura, di persone che non devono “sporcarsi le mani” per sopravvivere, di gente che può, almeno per buona parte delle situazioni, decidere della propria vita e del proprio destino.
quelle persone no. nascono “segnate”. nascono sfortunate. e Maresco, seppur bravissimo nel mostrare paure, volgarità, connivenze, fa un grande errore: non tiene conto di questa “diversità”. è impietoso. c’è una condanna, un senso di superiorità, un disprezzo implicito, ne è intriso tutto il film. è vero, lo Stato qui è un nemico, lo Stato non c’è. ma prima di tutto, forse, dovremmo comprenderne le ragioni, le difficoltà, avere uno sguardo differente, non guardarli dall’alto in basso.
io, nel guardare certe facce, mi sono chiesta se fra questi non ci fossero anche alcuni dei miei compagni delle elementari, ed ho provato compassione. …
… ci sono quartieri di degrado, architettonico, sociale, che, per esempio, a Rimini non si immaginano neanche. cambia lo sguardo, di chi “sa” e di chi “non sa”. e Maresco fa l’errore di non adeguare quello sguardo, non porta a comprendere, ma solo a giudicare con distacco e superiorità. è quello l’errore. ed è un peccato.”
 
Top
27 replies since 13/8/2014, 17:37   177 views
  Share