Andrew. |
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| CITAZIONE (Francis Delane @ 1/8/2014, 14:28) CITAZIONE (marenarobros @ 1/8/2014, 14:05) Ma parli di cinema fantasy? Chiuso e ripetitivo dipende... se uno guarda solo i fantasy di Peter Jackson, allora confermo. Ma non c'è solo quello, anzi, genere ampiamente esplorabile (e contaminabile, come dici giustamente tu). Sì, parlo di cinema fantasy, il quale purtroppo sembra ignorare cicli bellissimi e indipendenti dal modello tolkieniano come quello di Ursula LeGuin (che sto leggendo in questo periodo). Dopo Il Signore degli Anelli, abbiamo avuto un'invasione di prodotti ricalcati su quel modello, che hanno un po' fossilizzato il genere. Ci sarebbe bisogno di percorrere strade nuove, come l'autoironia (un fantasy che ammicca alla sua stessa natura di fantasy) oppure la "fantasyssazione" del mondo reale (a questo proposito, ho un'idea). Ecco, anch'io non capisco bene di ciò che si parla. Per me cinema fantasy è solo Il signore degli anelli. Tutto il resto fino a questo momento è stato confinato nel cinema per ragazzi, tipo Le cronache di narnia, Percy Jackson, ecc. Insomma, roba per un determinato pubblico che giustamente non è da prendere in considerazione più di tanto. Cosa rimane al cinema? Forse Il labirinto del fauno, forse La storia infinita e altri film di vecchia data... poi? Nulla, per il resto bisogna andare nelle serie tv. Quindi perchè dire che il cinema fantasy è chiuso in se stesso? Una definizione simile la darei per il cinema gangster, non per il fantasy che anzi secondo me è sfruttato pochissimo, se non addirittura per nulla e che quindi avrebbe molto da dare. Poi vabè, gira e rigira il discorso finisce sempre allo stesso punto. Per me non conta tanto il genere, quanto i personaggi che si raccontano. Posso fare un fantasy che ha per protagonista un serial killer e un detective che deve scoprirlo, o appunto come dici tu un fantasy comico... le strade sono infinite, siamo noi a essere limitati. |
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