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Masters of Horror (serie TV)
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Masters of Horror (serie TV)

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Merlino*
view post Posted on 24/6/2014, 09:06




Masters_of_Horror

Non ho trovato nessun post probabilmente perché ne parlaste su qualche forum precedente, ma dopo aver terminato GOT mi serviva qualcosa di veloce da guardare e avendo sull'HD questa serie mi sono deciso dopo anni a darle un'occhiata cominciando dal film di Lucky McKee "Sick Girl" (Creatura maligna) che già da un po' volevo recuperare e poi ho proseguito anche con "Jenifer" (Jenifer - Istinto assassino) di Dario Argento che a detta di molti è forse l'ultima cosa decente diretta dall'ex re del giallo.
Personalmente nonostante abbia trovato il film di Argento sopra la sufficienza e molto al di sopra di tutti i suoi ultimi lavori il paragone con la freschezza che McKee era riuscito a mettere in questo suo piccolo lavoro rimane impietoso per il povero Argento. Cmq entrambi piacevoli per queste serate di calura e guardabilissimi con gelato in mano e ventilatore a soffitto acceso.
Probabilmente i prossimi giorni me ne guarderò altri e vi farò sapere.

Nata da un'idea del regista Mick Garris, Masters of Horror è una serie televisiva composta da 13 episodi della durata ognuno di un'ora. La particolarità della serie è che ogni episodio è diretto da un regista noto ed esperto del genere horror. L'idea di Garris era appunto quella di riunire diversi e famosi registi del cinema di paura e lasciar loro carta bianca sulla storia e sul modo di rappresentarla. Masters of Horror è andato in onda sulla rete via cavo americana Showtime, il che ha permesso (non essendo un canale pubblico) di essere più permissivi rispetto a temi e scene. Dal canto suo la Showtime Networks ha chiesto che non fossero presenti scene di nudi frontali maschili e di bambini che fanno del male ad altri bambini. Una volta precisate queste e poche altre regole la serie potè esordire il 28 ottobre 2005.
Questo l'elenco completo dei film in ordine di programmazione:

STAGIONE 1
I Episodio. Incident on and off a Mountain Road (Panico sulla montagna) di Don Coscarelli. Guidando di notte su una solitaria strada di montagna, Ellen (Bree Turner) finisce per esser catturata del mostruoso killer Faccia-di-luna (John DeSantis) che vive nel bosco e colleziona cadaveri. Le lezioni di sopravvvivenza impartitele dal suo ex Bruce torneranno molto utili a Ellen. Coscarelli non mi ha mai convinto, lo dico fuori dai denti, soprattutto per quel suo Phantasm (1979) sopravvalutato; allora meglio Bubba Ho-tep (2002). Il primo film della serie MoH è un po' slasher e un po' Non aprite quella porta (1974) con un'eroina del tutto particolare che permetterà un modesto finale a sorpresa. Il "mostro" della situazione è il solito redneck deforme anche se questa volta non siamo nel sud degli USA ma in un bosco canadese, ben sfruttato dal direttore alla fotografia Jon Joffin. Paura no, splatter abbastanza. Molto poco originale anche se vorrebbe esserlo. Coscarelli mi pare troppo affezionato ai Tall Men! Battuta per appassionati...

II Episodio. Dreams in the Witch-House (La casa delle streghe) di Stuart Gordon. Walter Gilman (Ezra Godden), un giovane ricercatore universitario, affitta una stanza in un vecchio stabile. Non può sapere che le pareti della stanza creano un varco fra il suo mondo e quello di una strega del XVII secolo che lo obbligherà a fare cose terribili. Non stupisce che sia Stuart Gordon ad adattare per lo schermo una storia presa da Lovecraft visto che del Triste di Providence è un abitudinario (Re-Animator, 1985; Dagon, 2001) e stupisce relativamente ri-vedere Ezra Godden indossare di nuovo una maglietta della Miskatonic University (Dagon). Buone le atmosfere, discreti gli interpreti, bel nudo femminile ma la storia non aggiunge nulla alla risaputa idea della strega che vuole rubare bambini. Il protagonista lotta contro una forza che lo guida verso il male (spesso la gente normale fa cose anormali) ma questa forza non è mai messa in primo piano e in definitiva non si sa perché Walter debba agire così. Buon finale, ma l'episodio non è esaltante.

III Episodio. Dance of the Dead (La danza dei morti) di Tobe Hooper. In un America post-apocalittica ma che ricorda gli anni '50, Peggy (Jessica Lowndes) vive con una mamma oppressiva e sogna la libertà. Questa arriva con il volto del ribelle Jak (Jonathan Tucker) con il quale Peggy esce di notte di nascosto diretta al Doom Room, un locale dove il proprietario (Robert Englund) offre agli avventori l'orribile "danza dei morti". L'episodio è originale, a volte crudo e ha molto potenziale ma non sempre espresso a dovere, il che fa il paio con la carriera del regista Hooper, artista dai risultati altalenanti. Pellicola dal montaggio forsennato (più di 1100 tagli) con momenti sopraffatti dalla musica rock di Billy Corgan (quello degli Smashing Pumpkins) nel complesso ha i suoi quadretti affascinanti: i locali post-apocalittici e i loro avventori sono ben resi, la "danza dei morti" è terribile (nell'accezione positiva), Englund che fa il lurido con delle belle morte viventi è un grande. La storia in sé è un dramma della disperazione. Non male nel complesso.

IV Episodio. Jenifer (Istinto Assassino) di Dario Argento. Il detective Frank Spivey (Steven Weber) salva una giovane donna sfigurata di nome Jenifer (Carrie Fleming) da un uomo apparenetemente folle che vorrebbe farla a pezzi con una mannaia. Impietosito dal volto di Jennifer ed attratto dal suo bellissimo corpo, il poliziotto finisce per portarsi in casa una donna che ha degli istinti bestiali. Chi sia Dario Argento non c'è bisogno di dirlo, che questo Jenifer l'abbia diretto lui sì, perché l'episodio ha poco a che fare nello stile e nella tematica con il Dario che tutti conoscono. Tre cose, guardando Jenifer, riportano ad Argento: la nennia infantile all'inizio, il fatto che l'abbia composta Claudio Simonetti e il riflesso del volto di un assassino nella lama di una mannaia. Punto. L'idea della storia viene da un fumetto pubblicato nel numero 63 della rivista Creepy (1974) ed in pratica è il ribaltamento del mito della Bella e la Bestia. Qui però non c'è un candelabro che parla in francese, bensì un sacco di sangue (direi 4 punti) e un tot di sesso. E' stato l'unico film della prima serie di MoH ad aver bisogni di tagli, tutti e due riguardavano il sesso orale (tagli e sesso orale, brutta accoppiata!). L'effetto prostetico per deformare il volto della protagonista non è esaltante. Le scene di sangue sono splatter ma banali eppure la storia in sé è abbastanza weird e interessante. Buttateci un occhio.

V Episodio. Chocolate (Il gusto dell'ossessione) di Mick Garris. Dopo aver assaggiato del cioccolato, il chimico Jamie (Henry Thomas), finisce per trovarsi psichicamente connesso con una donna. Vede il mondo attraverso i suoi occhi e le sue sensazioni. Jamie si innamora della donna senza neppure conoscerla anche dopo aver avuto la visione di lei che uccide un uomo. Jamie è deciso a conoscerla e a Vancouver la troverà. Mick Garris, oltre a dare il via alla serie MoH, ha costruito la sua carriera mettendo su pellicola le storie di Stephen King (The Shining, 1997; I Sonnambuli, 1992; L'ombra dello scorpione, 1994 e pure Desperation di cui si vede il libro nell'episodio). Più che un horror questo Chocolate sembra un episodio di Ai confini della Realtà, con il protagonista turbato da flash e visioni. Bravo comunque Henry Thomas a mettere in scena un uomo solo che cerca disperatamente di amare ancora. Poco sangue e zero tensione. La protagonista femminile si masturba nella vasca da bagno con la doccetta; non vale la pena ricordare altro.

VI Episodio. Homecoming (Candidato Maledetto) di Joe Dante. Uno dei consiglieri di parte repubblicana, David Murch (Jon Tenney), fa di tutto per far credere all'opinione pubblica che la guerra sia cosa buona e sostiene che se il proprio fratello, a suo dire morto in Vietnam, fosse tornato a casa vivo avrebbe detto che era morto per qualcosa di giusto. Dopo pochi giorni i soldati morti in Iraq tornano in vita come zombies e l'unica cosa che vogliono non è mangiare carne umana ma poter votare per qualcuno che non mandi a morire i ragazzi per una bugia. Da quando Romero nel 1968 ha detto la sua sui morti viventi, gli zombies sono diventati una metafora politico-sociale. Joe Dante, quello di Gremlins (1984), L'ululato (1980) ed Explorers (1985), porta la formula dei morti viventi ad un piano meno allegorico. Già antimilitarista ne La seconda guerra civile americana (1997), Dante mette in scena degli zombies che non rappresentano nulla più che la parte degli USA che vuole dire basta ad un governo (quello repubblicano) che guerreggia a destra e a manca. Anche Romero ne La terra dei morti viventi (2005) non c'era andato per il sottile, ma Homecoming è palesemente un film politico (o antipolitico?) in cui i soldati dicono basta e pacificamente si avvalgono del diritto di voto. I veri mostri sono incarnati nel film dai guru delle pubbliche relazioni mentre gli zombi non si interessano più alla carne umana. Che mondo è questo? Ovazione in Italia da parte dei "compagni"; ci sta, Homecoming è un film pregno e un po' di propaganda democratica contro Bush da parte di un'America stanca di vedere i propri figli massacrati è comprensibile e giusta, ma questo non fa di Dante un genio né del film un bell'horror.

VII Episodio. Deer Woman (Leggenda Assassina) di John Landis. Dwight Faraday (Brian Benben), un poliziotto con un ruolo di poco conto a causa di un passato drammatico, crede che dietro agli strani omicidi che hanno colpito la sua cittadina ci siano "gli zoccoli" della Donna Cervo, una creatura del folklore indiano. Ma siamo sicuri che John Landis sia un Master of horror? Ha girato solo due horror e anche se uno di questi era Un lupo mannaro americano a Londra (1981) penso che ci fosse qualcun altro che fosse più meritevole del titolo di "Master". Però Deer Woman non è male soprattutto perché, come nel film del '81 (che viene citato nell'episodio), Landis riesce a mixare abilmente elementi comici e orrorifici. Momento top quando il protagonista si immagina tre differenti scenari per il primo omicidio. Landis si prende il suo tempo per inquadrare il protagonista e creare siparietti comici, però poi sbriga con troppa sveltezza la seconda parte che avrebbe dovuto garantire il thrilling. La donna cervo è uno schianto, non mi formalizzerei troppo per le sue gambe. Bella scena di taglio col bisturi. Mick Garris (creatore della serie MoH) compare come giocatore delle slot machines.

VIII Episodio. Cigarette Burns (Incubo Mortale) di John Carpenter. Con un dramatico passato alle spalle, il gestore di un cinema, Kirby (Norman Reedus), è ingaggiato dal collezionista Belliger (Udo Kier) per ritrovare l'unica copia esistente del film "La Fin Absolue du Monde", pellicola che fa impazzire chiunque la guardi. La gente va a vedere gli horror non solo perché facciano loro paura, ma anche perché in essi si vedono cose che non sono mostrate negli altri film, e soprattutto perché l'horror spinge l'immaginazione dello spettatore in zone oscure inesplorabili nella vita di tutti i giorni. Cigarette Burns, l'episodio più weird della prime serie di MoH, tratta proprio di questa dinamica, di come un horror non solo ritragga l'orrore ma come questo orrore possa consumare lo spettatore. Non è un film facile anche perché è poco lineare e molto onirico ma è affascinate, soprattutto per un cinefilo. Parecchio sangue e lo sguardo magnetico di Udo Kier a incorniciare il tutto. Buono, quasi cronenberghiano.

IX Episodio. The Fair Haired Child (Patto con il demonio) di William Malone. Tara (Lindsay Pulshiper) viene rapita da una coppia che ha perso il figlio, annegato nel lago. La ragazza rappresenta la dodicesima vittima della coppia che ha stretto un patto con Satana il quale avrebbe promesso di restituire alla vita il ragazzo dopo dodici sacrifici. William Malone (Il mistero della casa sulla collina, 1999; Paura.com, 2002) non è il primo che viene in mente quando si parla di maestri dell'orrore, ma tant'è. L'episodio soffre (come d'altra parte accadeva con gli altri film del regista) di diversi clichés: padroni di casa malvagi, scritte sul muro d'avvertimento, entità maligne; nulla di nuovo sotto il sole nero dell'horror. Però The Fair Haired Child non è così male e forse è persino superiore ai precedenti lungometraggi girati da Malone: carino il piccolo mostro fatto in CG. Episodio mediocre.

X Episodio. Sick Girl (Creatura Maligna) di Lucky McKee. L'entomologa Ida (Angela Bettis) s'innamora di Misty (Erin Brown) una bella ed eccentrica giovane ragazza. Le due vanno a vivere insieme e con loro arriva anche uno strano insetto che con una tossina può cambiare il carattere delle persone. Commedia romantica con quel non so che di monster-movie anni '50. Non molta paura ma abbastanza divertente, supportato dalla buona performance delle attrici. Il regista McKee, non propriamente un "Master" che deve la sua notorietà al film May (2002), bilancia bene elementi comici e orrorifici, aggiungendo un elemento di attualità sociale (il riconoscimento delle coppie gay). Nel complesso non essenziale ma godibile.

XI Episodio. Pick Me Up (Strada per la morte) di Larry Cohen. Stacia (Fairuza Balk) fresca di divorzio è persa nel bel mezzo del nulla dal momento che il pulman che la stava trasportando si è guastato. La donna, che ha accettato il passaggio di un camionista, presto si trova in mezzo alla guerra tra due serial killer. Maestro dell'orrore non so, però Baby Killer (1974) e Q - Il serpente alato (1982) sono due piccoli cult. Pick me up sarebbe potuta essere una convenzionale storia di serial killers ma Cohen la riesce a trasformare in una strana black comedy a tratti davvero godibile anche se non così originale nello svolgimento. I personaggi dei killer sono sopra le righe e poco credibili, però ben si inseriscono nella storia. Forse non così horror nonostante le diverse scene di sangue, ma più thriller. Finalone nichilista.

XII Episodio. Haeckel's Tale (La terribile storia) di Clive Barker. Una donna racconta una terribile storia ad un uomo che vorrebbe riporatare in vita la moglie tramite la necromanzia. Questa storia narra del giovane e scettico scienziato Ernst Haeckel (Derek Cecil) che finì per convincersi che non solo Frankenstein e la sua scienza potevano resucitare i morti. Ma l'anima, torna con il corpo? Una fiaba a metà fra Frankenstein e lussurie necrofiliache, diretta da un McNaughton già da un pezzo impegnato a dirigere storie che mescolano sangue e sesso (Henry - pioggia di sangue, 1990). Il regista sa come costruire un racconto al limite che sfida le aspettative: il risultato è un episodio davvero interessante che si distingue dagli altri della serie per la sua impostazione solo apparentemente più classico-gotica. Peccato per il livello di recitazione mediocre. Haeckel's Tale rimane uno degli episodi migliori della prima serie. Da vedere.

XIII Episodio. Imprint (Sulle tracce del terrore) di Takashi Miike. Metà del '800. Christopher (Billy Drago), giornalista americano, torna i Giappone per cercare la prostituta di cui si era innamorato. La ragazza però è morta e l'unica cosa a che Christopher potrà ascoltare è il racconto di una prostituta sfiguarata che ha più di una confessione terribile da fare. L'episodio migliore della serie. Doveva essere trasmesso nel gennaio 2006 ma la Showtime bloccò il film che comparve in DVD solo il 26 settembre 2006. Crudissimo film di Miike, curatissimo nelle scenografia e nella fotografia, progredisce come Audition (1999) in una dimensione di falsa sicurezza fino ad un certo stadio della narrazione, per poi esplodere in una violenza a stento sopportabile, che porta con sé molte delle fantasie sadico-erotiche nipponiche di tipo bondage. Difficilmente potrete vedere un altro film in cui una scena che mostra degli aghi infilati sotto le unghie vi provocherà una vera percezione di dolore. La cosa non finisce qui. La storia raccontata dalla prostituta protagonista del film ha a che fare con violenze domestiche, abusi, suicidio, incesti e aborti, e quando dico aborti dico feti in bella mostra. Il film sta a metà strada fra l'assurdo e il seriamente orripilante, e il finale (dai toni cronenberghiani) non è assolutamente prevedibile. Miike si conferma davvero un maestro dell'orrore con questo Imprint che non è assolutamente adatto ai più impressionabili (contate 4 punti nel livello della violenza). Unica nota negativa la recitazione non entusiasmante degli attori, in primis quella di un invecchiato Billy Drago, il fu Frank Nitti killer della mafia che Costner fa volare dal palazzo ne Gli Intoccabili (1987).

STAGIONE 2
I Episodio. The Damned Thing - Discordia di Tobe Hooper. Il padre di Kevin (Sean Patrick Flanery) ha ucciso la moglie e poco prima di far fuori anche Kevin, viene fatto a pezzi da un'entità non visibile. Diventato grande e sheriffo, Kevin ha di nuovo a che fare con l'entità che riprende a mietere vittime. Canonico horror che riprende alcune atmosfere da vecchio monster-movie modernizzando con la computer grafica e avvalendosi della buona performance recitativa del protagonista. Storia abbastanza interessante (c'è di mezzo del "petrolio incazzato"), qualche momento di tensione e molto sangue per un Tobe Hooper meno originale rispetto alla prima stagione ma comunque molto funzionale. Il finale lascia un po' perplessi. Nulla di memorabile ma godibile.

II Episodio. Family di John Landis. Harold Thompson (George Wendt) è uno scapolone che da buon psicotico uccide persone per ricrearsi un ambiente famigliare fatto di scheletri. Quando una giovane coppia (Matt Keeslar e Meredith Monroe) va a vivere nella casa vicina a quella del folle, passa poco prima che Harold prenda di mira i due. O così sembra. Non ha prodotto molto in ambito horror, però è indicutibile che Landis sappia miscelare bene l'orrore e una certa vena comica; le situazioni sono grottesche ma in sottofondo serpeggia qualcosa di davvero malsano che echeggia tematiche hitchcockiane. In più si potrebbe leggere l'episodio come una satira diretta alla middle-class. Buoni gli attori, ottimo Wendt. Sceneggiatura irriverente con forti elementi sessuali. Finale a sorpresa un po' forzata che porta ad alcune incongruenze logiche. Ma che importa?! Davvero un bel episodio.

III Episodio. The V Word - V di Vampiro di Ernest R. Dickerson. Due giovani annoiati (Arjay Smith e Branden Nadon) si introducono in un'agenzia di pompe funebri per vedere un vero cadavere. Scopriranno che il proprietario (Michael Ironside) è un vampiro. Dickerson non è uno dei più noti registi horror e la sua carriera è fatta più che altro di prodotti televisivi stile CSI. Il regista dirige questo episodio scritto da Mick Garris (il creatore della serie) che cerca di dare una nuova dimensione alla figura del vampiro. Ce la fa? No. Buona la prima parte che vede i ragazzi aggirarsi per l'agenzia tutta buia, poi salta fuori il cattivo e si sa come tutta la storia andrà a finire. Michael Ironside però è sempre un signor cattivo. Un po' di splatter, qualche momento di tensione e due citazioni dotte (La notte dei morti viventi e Dracula) non bastano. Fiacco.

IV Episodio. Sounds Like - Rumori di tenebre di Brad Anderson. Larry Pearce (Chris Bauer) è un uomo disperato. Ha attraversato una tragedia che riguardava il figlio malato, ha una vita rutinaria e per di più ora ha sviluppato la strana capacità di sentire anche il più piccolo suono enormemente amplificato. La pazzia è dietro l'angolo. Se vi aspettate un horror splatter con Brad Anderson sbagliate regista. Si tratta dello stesso che ha girato il notevole Session 9 (2001) e L'uomo senza sonno (2004), cioé di un autore più interessato alla mente e all'orrore che da essa può scaturire piuttosto che al sangue in sé. L'episodio non si discosta, quindi, dalle solite tematiche di Anderson e a parte un finale che mostra una scena visivamente forte, potremmo ritenere Sounds Like più simile ad un episodio di Ai confini della realtà che a un horror. Non vuole essere una critica. Bravo il protagonista. Bella la scena con i movimenti oculari accompagnati dal loro rumore esasperato. Episodio molto valido.

V Episodio. Pro-Life - Il Seme del Male di John Carpenter. Angelique (Caitlin Wachs) è incinta ma vuole abortire e si rifugia in una clinica per portare a termine l'intenzione. Il dottore Alex O'Shea (Mark Feuerstein) si trova fra due fuochi: da una parte il padre (Ron Perlman) e i fratelli di Angelique, invasati religiosi, che sono disposti a difendere con le armi la vita del nascituro, dall'altra la ragazza che sostiene che il padre è un mostro vero e proprio. Una doppia minaccia, un incubo su due fronti. Ron Perlman in un ruolo insolito e la giovane ragazza che vive qualcosa di simile alla Rosemary di Polanski. Qualche effettaccio sanguinolento in CG, un neonato assolutamente più raccapricciante di quello visto in Baby Killer (1974) e in conclusione un diavolaccio che mi ha ricordato "The Lord of Darkness" di Legend (1985). Interessante, ma non è certo la punta di diamante dei lavori di Carpenter.

VI Episodio. Pelts - Pelts Istinto Animale di Dario Argento. Un untuoso produttore di pellicce (Meat Loaf) riesce a mettere le mani su un'eccezionale partita di pelli di procione, talmente belle da morire! Come per il precedente episodio della serie diretto da Argento, c'è da aguzzare la vista per riconoscere la firma del regista: musiche di Simonetti, primipiani di guanti neri e primissimi piani di altri oggetti. Probabilmente Pelts, fra tutti i lavori di Argento, è quello più splatter: testa rotta con una mazza da baseball, una faccia ficcata in una tagliola, gente che si scuoia, ... Sicuramente 4 punti al blood level. La trama non è poi così avvincente ma gli attori sono in palla e, come detto, il gorefeast compensa le eventuali manchevolezze; in più è presente qualche scena di sesso interessante il che rende Pelt e Jenifer (l'episodio di Argento della prima serie) due fra gli episodi più "hard" delle serie MoH. Però non i migliori.

VII Episodio. The Screwfly Solution - Contro Natura di Joe Dante. Un virus invade gli USA (e buona parte del mondo) trasformando tutti gli uomini in feroci assassini ai danni delle donne. Anne (Kerry Norton) deve fuggire con la figlia perché non può più fidarsi dell'amato marito Alan (Jason Priestley). Da almeno 20 anni Dante avrebbe voluto girare un film che trattasse questa storia, adattata da Sam Hamm per MoH. I due, senza perdere di vista l'elemento horror, costruiscono un film con una forte valenza sociologica: si tratta della battaglia dei sessi, dei piccoli gesti maschilisti che in alcuni casi portano alla violenza domestica. The Screwfly Solution drammatizza le differenze fra uomo e donna e genera un senso di minaccia diffusa. Il fondamentalismo religioso che "traghetta" l'istinto omicida è un altro interessante elemento del film, così attuale che non ha bisogno di eccessive spiegazioni. Meno palesemente socio-politico rispetto ad Homecoming, Joe Dante dimostra di amare l'horror di concetto provando che il genere è tutt'altro che mero sangue e morbosità. Bravò.

VIII Episodio. Valerie on Stairs - La Bestia di Mick Garris. Rob Hanisey (Tyron Leitso) è un giovane scrittore che va a vivere in un pensionato abitato da altri scrittori mezzi falliti come lui. Appena arrivato l'uomo si trova faccia a faccia con lo spirito di una bellissima ragazza uscita da un racconto. La giovane è però legata ad un essere demoniaco che non intende lasciarla libera. Non è facile tradurre in film le complesse storie di Clive Barker. Mick Garris ci prova con questo episodio che, più intellettuale di quello che sembra, gioca fra realtà e immaginazione. Il film inizia come una consueta ghost-story e questo garantisce alcuni momenti di sana paura (oltre a un nudo femminile eccellente). La storia poi si complica, anche se non troppo, per concludersi in un finale weird di non facile interpretazione. La seconda parte del film, inoltre, non lesina in sangue. Il mostro che reclama il possesso della fanciulla ricorda molto da vicino gli esseri di Midian (Cabal, 1989) altro prodotto sortito dalla mente di Barker. Molto molto bravo Christopher Lloyd, la sua recitazione surclassa quella di chiunque altro nel film. Episodio con toni fantasy molto interessante.

IX Episodio. Right to Die - Dal coma con Vendetta di Rob Schmidt. In seguito ad un grave incidente automobilistico, Abbey (Julia Anderson) rimane terribilmente ustionata e finisce ricoverata in coma vigile. Il marito Cliff (Martin Donovan), che è uscito incolume dall'incidente, si rende conto ben presto che lo spirito della donna riesca a staccarsi dal corpo durante i frequenti arresti cardiaci che colpiscono Abbey, e cerchi vendetta. Altro episodio girato da un regista che, per come stanno tuttora le cose, pare eccessivo definire "Master", dal momento che oltre a Wrong Turn (2003) non mi pare che Schmidt abbia fatto di notevole. Right to die è uno di quei film in cui è difficile prendere in simpatia uno qualsiasi dei personaggi. Il marito è uno che scopa con l'amante mentre la moglie è in coma, l'amante non conosce la vergogna e la moglie è un fantasma spietato e spellato. Il dramma umano porterà il medico a trovare soluzioni ulteriormente impietose e splatter (SFX ben realizzati). Colpo di scena che spiega la furia di Abbey e finale weird. Un godibile incubo suburbano, nulla più. Le tette di Abbey sono da competizione (e vincerebbe).

X Episodio. We All Scream for Ice Cream - Il Gusto della Paura di Tom Holland. Anni prima, un gruppo di ragazzini aveva fatto un pessimo scherzo ad un gelataio di strada, scherzo che era finito in tragedia con la morte dell'uomo. Ora che quei ragazzini sono diventati grandi l'ultima cosa che si aspettano è il ritorno dello spirito del gelataio che cerca vendetta. Tom Holland era un regista horror di tutto rispetto fino alla metà degli anni '90, poi a causa di alcune riduzioni cinematografiche di Stephen King che non riscossero il necessario successo (fra cui I Langolieri, 1995) la sua carriera si fermò. We all scream for ice cream rappresenta un modesto siparietto horror in cui sono stati inseriti diversi elementi tipici dell'iconografia del genere: canti infantili, clown, bambinetti antipatici. Lo stile di Holland è standard e anche se alcuni momenti colpiscono nel segno, la maggior parte delle situazioni risulta mediocre. La recitazione non è al top, così come i dialoghi, in più manca la paura. Buoni gli effetti speciali ma solo questi. Non è il film che farà uscire Holland dal dimenticatoio.

XI Episodio. The Black Cat - Il Gatto Nero di Start Gordon. Edgar Allan Poe (Jeffrey Combs) non se la passa bene: il suo editore lo mette alle strette e la bella moglie Virginia (Elyse Levesque) ha la tisi all'ultimo stadio. Oltre a questo, Poe è alcolizzato. mentre prova a scrivere una storia, l'autore finisce per essere sempre più ossessionato dal gatto di famiglia. L'epilogo non è quello noto. Stuart Gordon dimostra di non sapere solo trattare gli scritti di Lovecraft e adatta, anzi, reinventa "Il gatto nero" di Poe. Il film ha la sua dose di violenza e sangue ma ciò che colpisce del lavoro di Gordon è lo stile con cui è stato realizzato il film. Il risultato è surreale e pieno di immaginazione, oltre che romantico e immerso in un'atmosfera gotica. I colpi di tosse gorgoglianti di sangue di Virginia sono fra i più terribili mai uditi. Jeffrey Combs (Re-Animator, 1985), invecchiato e sbronzo, è un Poe davvero eccezionale: si potrebbe dire che in questo film Edgar Allan Poe diventa davvero una delle sue storie. Episodio impeccabile, il migliore della seconda stagione. I titoli di testa presentano delle belle illustrazioni.

XII Episodio. The Washingtonians - Il Cannibale di Peter Medak. Mike Franks (Johnathon Schaech) trova, dietro ad un quadro di george Washington, un manoscritto dello stesso personaggio storico che lascia intendere che Washington fosse un cannibale. Frank vuole rivelare la cruda realtà a tutto il mondo ma gli washingtoniani, una setta cannibale, vuole morto lui e la sua famiglia. Altro regista inserito fra i "masters" di straforo: Medak ha realizzato sostanzialmente due soli horror e anche se The Changeling (1979) è un horror molto valido per me non basta per essere definiti maestri. Non è ben chiaro se The Washingtonians si ponga come film "politico" che in qualche maniera vuole denunciare la tendenza al cover-up dei governi, oppure il film sia solo una spassosa storia horror con risvolti da black-comedy. Il risultato non convince e l'aspetto generale è da filmetto per la tv. Qualche eccesso splatter potrà ringalluzzire il gorehound. Uno degli episodi meno riusciti.

XIII Episodio. Dream Cruise - Crociera di Sangue di Norio Tsuruta. Jack Miller (Daniel Gillies) è un avvocato che lavora a Tokyo. Il suo cliente Eiji Saito (Ryo Ishibashi) lo invita sulla sua barca a discutere di affari. Sulla barca c'è anche Yuri (Yoshino Kimura), la moglie di Eiji. I grossi problemi sono tre: Jack ha una paura fottuta dell'acqua a causa di una disgrazia accadutagli da piccolo, Jack ha una storia d'amore con Yuri e Eiji ha un omicidio alle spalle. Tsuruta non è il più "grande" regista di horror giapponesi e la sua opera più notevole fino ad ora (2007) è Premonition (2004). In questo Dream Cruise sono buoni gli attori ed è buona la realizzazione ma questo è un jhorror di quelli che "visti uno visti tutti": si tratta della solita ghost-story basata sulla vendetta. Nulla di originale ma i capelluti fantasmi giapponesi se vengono piazzati nei posti giusti fanno paura, e in Dream Cruise sono stati piazzati nei posti giusti (3 punti al fear level). Nulla di originale e memorabile, solo un altro horror godibile.

Edited by Merlino* - 27/9/2014, 23:14
 
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view post Posted on 24/6/2014, 11:28
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Per me quasi tutti gli episodi (non tutti tutti) sono tra le cose migliori viste nel genere horror negli ultimi dieci anni.
 
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view post Posted on 27/9/2014, 15:18
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Dai, davvero questa non l'ha vista nessuna? Due stagioni, una ventina di episodi, slegati, 50 minuti di quasi sempre horror puro, classico, ironico, anni '80, crudo, tanto sangue, belle fig*e.

Con calma incollo lista degli episodi, dei registi e i miei giudizi.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 27/9/2014, 15:22




io ho visto solo "Imprint" di Miike e "Cigarette Burns" di Carpenter, entrambi belli
 
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Merlino*
view post Posted on 27/9/2014, 22:32




Editato il post iniziale con l'elenco degli episodi, io per ora visti solo quelli in neretto nell'elenco che segue che aggiornerò di volta in volta (ne recupero uno ogni tanto quando ho pochissimo tempo a disposizione) :

STAGIONE 1
1 Panico sulla montagna (Incident On and Off a Mountain Road) - Don Coscarelli
2 La casa delle streghe (H.P. Lovecraft's Dreams in the Witch-House) - Stuart Gordon / non male ma non certo indimenticabile
3 La danza dei morti (Dance of the Dead) - Tobe Hooper
4 Jenifer - Istinto assassino (Jenifer) - Dario Argento / ne avevo letto bene e sinceramente speravo meglio. OK, tanto sangue ma non coinvolgente
5 Il gusto dell'ossessione (Chocolate) - Mick Garris / bello. originale e dallo sviluppo curioso.
6 Candidato maledetto (Homecoming) - Joe Dante tante cose buone, piacevole da vedere e da seguire ma tanta, troppa retorica Anty-War
7 Leggenda assassina (Deer Woman) - John Landis / Sinceramente non mi ha entusiasmato anche se l'atmosfera è buona (e la donna cervo è bona)
8 Cigarette Burns - Incubo mortale (Cigarette Burns) - John Carpenter / ottimo episodio, tanto che ho sentito la mancanza di uno sviluppo maggiore della storia, sarebbe bello se Carpenter ne facesse un film e approfondisse la storia del film maledetto
9 Patto con il demonio (The Fair Haired Child) - William Malone
10 Creatura maligna (Sick Girl) - Lucky McKee / storia intrigante e divertente, bel lavoro di un McKee mai banale
11 Strada per la morte (Pick Me Up) - Larry Cohen
12 La terribile storia di Haeckel (Haeckel's Tale) - John McNaughton se non fosse per la mancanza del guizzo vincente oserei dire che è il migliore della serie, peccato però che al contrario dell'episodio di Carpenter si perda in passaggi e inquadrature che stonano e distraggono la visione.
13 Sulle tracce del terrore (Imprint) - Takashi Miike / 'nsomma! a tratti bellissimo ma anche spezzettatissimo e presuntuosissimo, sembra non finisca mai e che duri il triplo degli altri.

Episodi MOH Stagione 2:
1 Discordia (The Damned Thing) - Tobe Hooper
2 Family (Family) - John Landis bellissimo, un piccolo grande film che è un peccato non sia stato sviluppato ocme lungometraggio, ma va benissimo anche così. Cast in palla con un George Wendt impressionante. Landis quando non vuole strafare è sempre un regista in grado di fare la differenza.
3 V di vampiro (The V Word) - Ernest Dickerson
4 Rumori e tenebre (Sounds Like) - Brad Anderson molto molto bello, poco sangue ma tanta atmosfera in stile The Twilight Zone
5 Il seme del male (Pro-Life) - John Carpenter / il migliore finora visto della serie, un Carpenter ispirato che ancora una volta rinnova in maniera magistrale il suo Distretto 13 mescolando fede, religione, scienza e splatter.
6 Pelts - Istinto animale (Pelts) - Dario Argento
7 Contro natura (The Screwfly Solution) - Joe Dante
8 La bestia (Valerie on the Stairs) - Mick Garris
9 Dal coma con vendetta (Right to Die) - Rob Schmidt
10 Il gusto della paura (We All Scream for Ice Cream) - Tom Holland
11 Il gatto nero (The Black Cat) - Stuart Gordon / ottimo, gioca con Poe rispettando il personaggio e i suoi racconti, con un po' di orgoglio oserei dire che lo si potrebbe legare con il famoso filo rosso al mio Catacombs
12 Il cannibale (The Washingtonians) - Peter Medak
13 Crociera di sangue (Dream Cruise) - Norio Tsuruta / brutta roba, giusto un inizio interessante per poi scadere nel nulla, peccato.

Edited by Merlino* - 16/10/2014, 10:30
 
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Merlino*
view post Posted on 29/9/2014, 13:13




Aggiornato con:

13 Sulle tracce del terrore (Imprint) - Takashi Miike / 'nsomma! a tratti bellissimo ma anche spezzettatissimo e presuntuosissimo, sembra non finisca mai e che duri il triplo degli altri.

5 Il seme del male (Pro-Life) - John Carpenter / il migliore finora visto della serie, un Carpenter ispirato che ancora una volta rinnova in maniera magistrale il suo Distretto 13 mescolando fede, religione, scienza e splatter.
 
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view post Posted on 30/9/2014, 18:45
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Ne ho sentito tanto parlare ma non ho mai visto nessun episodio, forse scoraggiato un po' da alcuni pareri letti sul web non proprio entusiastici.
Però se riesco a reperirlo in qualche modo sicuramente mi vedrò gli episodi più riusciti.
 
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Merlino*
view post Posted on 6/10/2014, 12:10




Altri due aggiornamenti dalla seconda stagione:

11 Il gatto nero (The Black Cat) - Stuart Gordon / ottimo, gioca con Poe rispettando il personaggio e i suoi racconti, con un po' di orgoglio oserei dire che lo si potrebbe legare con il famoso filo rosso al mio Catacombs ;)

13 Crociera di sangue (Dream Cruise) - Norio Tsuruta / brutta roba, giusto un inizio interessante per poi scadere nel nulla, peccato.
 
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view post Posted on 6/10/2014, 13:45
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CITAZIONE (Hermetico @ 30/9/2014, 19:45) 
forse scoraggiato un po' da alcuni pareri letti sul web non proprio entusiastici.

Vorrei tanto sapere di chi...
 
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view post Posted on 6/10/2014, 20:18
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CITAZIONE (marenarobros @ 6/10/2014, 14:45) 
CITAZIONE (Hermetico @ 30/9/2014, 19:45) 
forse scoraggiato un po' da alcuni pareri letti sul web non proprio entusiastici.

Vorrei tanto sapere di chi...

Letti su forum e siti sparsi per la rete, non recensioni "ufficiali". Si faceva qualche nome (tra cui appunto Carpenter) di quelli che erano riusciti a fare qualcosa di buono ma poi si diceva che la maggior parte erano trascurabili. Ma ora la recupererei anche perché "all'epoca" ero fissato con i film lunghi come se sulla corta distanza non si potesse essere altrettanto efficaci. Ora invece la penso all'opposto (non sopporto più i filmoni di 2h e mezza) quindi il formato di masters of horror di 50 minuti è perfetto per una seratina leggera. Il problema ora è trovarli questi episodi! :P
 
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Merlino*
view post Posted on 6/10/2014, 20:23




CITAZIONE (Hermetico @ 6/10/2014, 21:18) 
CITAZIONE (marenarobros @ 6/10/2014, 14:45) 
Vorrei tanto sapere di chi...

Letti su forum e siti sparsi per la rete, non recensioni "ufficiali". Si faceva qualche nome (tra cui appunto Carpenter) di quelli che erano riusciti a fare qualcosa di buono ma poi si diceva che la maggior parte erano trascurabili. Ma ora la recupererei anche perché "all'epoca" ero fissato con i film lunghi come se sulla corta distanza non si potesse essere altrettanto efficaci. Ora invece la penso all'opposto (non sopporto più i filmoni di 2h e mezza) quindi il formato di masters of horror di 50 minuti è perfetto per una seratina leggera. Il problema ora è trovarli questi episodi! :P

Non è poi così difficile :rolleyes:
 
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view post Posted on 6/10/2014, 20:31
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CITAZIONE (Merlino* @ 6/10/2014, 21:23) 
CITAZIONE (Hermetico @ 6/10/2014, 21:18) 
Letti su forum e siti sparsi per la rete, non recensioni "ufficiali". Si faceva qualche nome (tra cui appunto Carpenter) di quelli che erano riusciti a fare qualcosa di buono ma poi si diceva che la maggior parte erano trascurabili. Ma ora la recupererei anche perché "all'epoca" ero fissato con i film lunghi come se sulla corta distanza non si potesse essere altrettanto efficaci. Ora invece la penso all'opposto (non sopporto più i filmoni di 2h e mezza) quindi il formato di masters of horror di 50 minuti è perfetto per una seratina leggera. Il problema ora è trovarli questi episodi! :P

Non è poi così difficile :rolleyes:

Provo in qualche forum che conosco anche se essendo di un po' di tempo fa c'è il rischio che i link siano scaduti.
Se non trovo nulla ti chiedo una dritta. :shifty:
 
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view post Posted on 7/10/2014, 11:35
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Hermetico @ 6/10/2014, 21:31) 
CITAZIONE (Merlino* @ 6/10/2014, 21:23) 
Non è poi così difficile :rolleyes:

Provo in qualche forum che conosco anche se essendo di un po' di tempo fa c'è il rischio che i link siano scaduti.
Se non trovo nulla ti chiedo una dritta. :shifty:

Ma il caro vecchio Emule non lo usa nessuno?
Se no torrent ma non mi ci sono mai abituato.
 
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Merlino*
view post Posted on 7/10/2014, 12:16




CITAZIONE (marenarobros @ 7/10/2014, 12:35) 
CITAZIONE (Hermetico @ 6/10/2014, 21:31) 
Provo in qualche forum che conosco anche se essendo di un po' di tempo fa c'è il rischio che i link siano scaduti.
Se non trovo nulla ti chiedo una dritta. :shifty:

Ma il caro vecchio Emule non lo usa nessuno?
Se no torrent ma non mi ci sono mai abituato.

Idem :rolleyes:
 
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MadHatterPictures
view post Posted on 7/10/2014, 12:49




Domenica pomeriggio ho visto: il quarto episodio della 2 serie, Sounds Like - Rumori di tenebre di Brad Anderson.

Concordo sul fatto che potrebbe benissimo essere un episodio di Ai Confini della Realtà.

Comunque, alcuni episodi della seconda serie, tra cui appunto questo, sono disponibili su youtube.
 
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20 replies since 24/6/2014, 09:06   204 views
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