Arcadia1983 |
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| appena finito di leggere, ecco le mie quattro parole che se no chissà quando lo recensisco. allora, dico le prime cose che mi vengono in mente, la cosa che sicuramente è più interessante è l'ambientazione post-apocalittica, che è sì vista e stravista, però con quel dettaglio del simil-McDonald's che rende tutto più interessante. e infatti lo sceneggiatore avrebbe potuto lavorarci su un po' di più, perché l'atmosfera è resa bene ma non sfruttata appieno. un'altra cosa a cui lo sceneggiatore avrebbe dovuto fare attenzione sono i dialoghi: alcuni sono troppo troppo lunghi, il ritmo subisce un rallentamento pazzesco con questi dialoghi. all'inizio oltretutto il personaggio che parla e spiega tutto mi è sembrato forzato, lo sceneggiatore avrebbe potuto usare o delle didascalie o delle immagini per spiegare tutto. per quanto riguarda i personaggi, il trattamento è buono, per quanto forse Agnese abbia ragione a dire che Mortimer è un po' troppo fortunato (e magari lo sceneggiatore avrebbe potuto osare un po' di più nella "decostruzione" dell'archetipo "eroe", "decostruzione" che qua e là pare fare capolino: penso al discorso davanti al fuoco e in effetti anche al personaggio di Annie). l'intreccio risente un po' troppo di un andamento da "videogame", con vari step (prima la città, poi i cannibali e così via), ma forse era l'unico possibile. e come detto, anche a causa di dialoghi troppo lunghi, l'intreccio in certe parti è un po' lento, mentre il finale è un po' troppo frenetico. attenzione: non sto dicendo che i dialoghi non sono belli, ma semplicemente che andavano un po' spezzati.
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