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TOTÒ
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TOTÒ, Dreaming Studios

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mastruccio
view post Posted on 28/5/2014, 14:18 by: mastruccio




Di "Napoleone" sapevo, ma "Fats Waller" di chi è il biopic? Dato che per il momento sono in pari potrei anche leggerlo. Link?

Ancora grazie a Sascha, e provo a rispondere.
CITAZIONE (SaschaGranato @ 27/5/2014, 17:20) 
La sceneggiatura valorizza enormemente la regia di Giuseppe Tornatore. Il piano sequenza che introduce il primo flashback farebbe tremare i polsi anche al regista più scafato. Qui, ad essere onesti, ci ho visto lo zampino di Leone. Il regista romano ipotizzò una simile ripresa per il film su Leningrado. Oggi, grazie l’utilizzo della computer grafica sarebbe molto più semplice da realizzare, ma immaginate sul finire degli anni ottanta?

Non sapevo questo particolare di Leningrado. Leone rimane un punto ben fermo, omaggiato come ricordi nel finale di "La variante di Luneburg". Il piano sequenza che ho scritto vuole omaggiare quello di "L'uomo delle stelle", di cui vidi a suo tempo anche il "making".

CITAZIONE (SaschaGranato @ 27/5/2014, 17:20) 
Veniamo dunque agli aspetti del film che meno mi hanno convinto. In primo luogo la locandina; probabilmente Mastruccio desiderava una grafica retrò, ma il risultato non mi convince per niente, a dispetto di un sito, invece, molto ben curato.

La lavorazione della locandina ha impiegato un sacco di tempo. Non volendo mettere facce degli attori, l'unica era mettere il vero Totò. Non volevo però farla sembrare un locandina di un documentario, quindi ho optato per la silhouette di Totò in una postura tipica e riconoscibile. Il fondo nero e i credits in fondo bianco vogliono richiamare le locandine retrò, compreso il quasi invisibile dettaglio della stampa della tipografia in basso a destra sotto la linea.

CITAZIONE (SaschaGranato @ 27/5/2014, 17:20) 
Altro aspetto dolente, a mio giudizio, è la durata del film. (...) L’impressione è quella di assistere ad un riassunto molto approssimativo della sua vita. (...) Mi sarebbe piaciuto un approfondimento sul contesto storico e politico, durante il fascismo e dopo la guerra.

E' stata una scelta precisa. Non era possibile raccontare tutto, e non sarebbe stato neppure corretto. Nella necessità di dover scegliere cosa raccontare di Totò, ho deciso di soffermarmi sulla netta distinzione fra la maschera e l'uomo, e le varie e profonde ferite che hanno forgiato la sua complessissima personalità. Alla fine penso di esserci riuscito abbastanza bene, ma non sai quale sofferenza ho avuto nel dover eliminare tantissimi episodi e spunti, che ho comunque inserito come accenni e citazioni veloci fra i dialoghi. Sulla durata del film, naturalmente non mi sono fatto influenzare da chissà quali paure di spaventare il pubblico pigro di Ck. Siccome ultimamente ho deciso di esercitarmi nel difficilissimo esercizio della sintesi, ho voluto provarci. Spero di non essere stato alla fine lacunoso.
 
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130 replies since 16/5/2014, 23:34   1622 views
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