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Mind the gap
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Mind the gap, Dreaming Studios

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mastruccio
view post Posted on 17/4/2014, 19:17 by: mastruccio




CITAZIONE (Arcadia1983 @ 17/4/2014, 19:09) 
CITAZIONE (mastruccio @ 16/4/2014, 16:08) 
intanto suggerirei di stare attenti durante la lettura dello script, perchè la giusta chiave è anticipata molto prima del finale, nascosta (mica tanto) in una battuta che dice Sam.

quale sarebbe?

CITAZIONE

SAM
Le persone non sono come sembrano.
Magari la signora che le siede accanto
è una povera pazza. Noi miseri reietti,
poveri e soli su questa terra, siamo
tutti un po' svitati.


La chiave di lettura del film è questa frase, pronunciata da Sam davanti alle signore schifate nel corridoio della direzione generale della Tube.
Posso spiegare, adesso, il perchè di questo finale.
Mentre scrivevo la sceneggiatura, mi è venuto in mente il ricordo di una persona che, anni fa, incontravo per strada ogni mattina. Era una donna certamente malata, perchè parlava con un qualcuno che esisteva solo nella sua mente. Parlava anche ad alta voce, certe mattine la sentivo arrabbiata con questo fantasma, ed altre, invece, concentrata in una tranquila conversazione. Sempre con nessuno.
L'idea, lo ammetto, è stata fulminante. Insomma, io stavo scrivendo di una donna che parla con un marito che vede solo lei, anche per strada. Ero arrivato alla fine del film, che sarebbe dovuto essere la scena nella quale Louise ed Henry vanno insieme a casa, dopo che Peter la saluta in mezzo alla nebbia. Bel finale, con c'è che dire, romantico, da far commuovere, ma come dice Andrew, scontato e prevedibile. Ho storto il naso.
Non mi pareva adatto ad un Festival Indipendente. Se sperimentale deve essere, mi sono detto, allora faccio un esperimento. Presento un film che fino a 5 minuti prima della fine è un genere classico, romantico e sentimentale; immediatamente dopo lo rivolto come un calzino, dando una chiave di lettura difficile da capire subito, ma comunque abbastanza giustificata.
Ricordando quella donna dei miei ricordi, mi sono chiesto se fosse plausibile una storia come quella che ho scritto, vista secondo quella nuova chiave di lettura. Secondo me si. Anche Luoise parla da sola con un fantasma, e se la guardiamo per quella che è, senza cioè la mente confusa dalla commozione, con occhi distaccati, in fondo possiamo anche pensare che sia una povera donna sola, che passa le sue intere giornate in stazione, ad ascoltare una voce registrata, fedele ad un fantasma che esiste solo nella sua mente, di un amore malato che non ammette deroghe, tanto che il fantasma le chiede di ammazzare un intruso in quel folle menage.
CITAZIONE
LOUISE
(commossa)
Mi sento terribilmente in colpa.

PETER
Per cosa?

LOUISE
(commossa)
Per tutto, Peter. Non essere
arrabbiata con me.

PETER
Non potrei mai. Vai, Louise. Tu lo
sai quello che devi fare. Io non
posso impedire che lui ti ami.

Questo dialogo, visto secondo questo nuovo punto di vista, è agghiacciante. Louise si sente in colpa per quello che ha fatto 12 anni prima, chiede scusa a Peter, il quale però la invita a fare altrettanto con Henry, perchè lui non può impedire che questo intruso la ami.

Un esperimento che però pare non riuscito come avrei voluto. Non sono riuscito a rendere più evidente e comrensibile la vera chiave di lettura di tutta la storia.
Comunque non rinnego nulla. Anzi, penso che questo sia uno di quei film che esigono una seconda visione, proprio per vedere un film che non è più romantico e sentimentale come pensava. Magari qualcuno potrebbe provarci, poi vediamo se cambia opinione.
 
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