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Il giorno dell'abdicazione di Anna Magdalena
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Il giorno dell'abdicazione di Anna Magdalena, Arcadia Productions

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mastruccio
view post Posted on 15/4/2014, 12:13 by: mastruccio




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Il ritorno sugli schermi di Arcadia è l'occasione per mostrarci come sta maturando la sua vena artistica e creativa, nel pieno del suo percorso formativo riguardante il mondo fumettistico.
Senza alcun dubbio, la matrice già conosciuta del nostro "vecchio" producer è rimasta intatta, poichè anche questo suo ultimo "Il giorno dell'abdicazione di Anna Magdalena" entra nell'animo di una donna e ne sviscera sentimenti ed emozioni. L'influenza del "nuovo" Arcadia è tutta nella perfezione dei dettagli scenici e di descrizione oserei dire quasi pittorica di diverse sequenze, come ad esempio la prima che vediamo, quando la ritualità della vestizione della deposta regina è trattegiata come una danza sinuosa e affascinante. Gran bella sequenza, non c'è che dire.
La scelta stilistica che Arcadia ha voluto imprimere nella brevissima pellicola, di impostazione tipicamente teatrale, è immediatamente chiara fin dal primo fotogramma, quando la cinepresa mostra l'apertura di un sipario, e prosegue per tutto il film.
Figura centrale e unica è, naturalmente, Anna Magdalena, che durante l'ultimo giorno di regno prima di lasciare lo scettro, mostra la sua enorme dignità di donna e regina al cospetto di quanti l'hanno spodestata e mandata in esilio. Il suo grande dolore, quindi, ci viene mostrato durante il lungo dialogo con la dama di compagnia, e successivamente con il vescovo ed ancora con Daniel, il capo dei rivoluzionari che simbolicamente prende in mano lo scettro per conto del popolo.
C'è da dire che la troppa brevità dello script non consente minimamente di sviluppare meglio i personaggi di contorno, e purtroppo nemmeno di empatizzare sufficientemente con il personaggio di Anna, che rimane sì un bel personaggio nell'idea creativa, ma che non va molto oltre la teatrale rappresentazione fatta da un attrice brava ma che non riesce a mostrarsi al pubblico senza la spessa patina di cerone e trucco di scena. Sarebbe stato assolutamente necessario aggiungere molto di più, ed invece Arcadia ha preferito asciugare, sottrarre ed andare all'essenza, creando un lavoro di sperimentazione che ben si presta al Festival del Cinema Indipendente, ma che poco favore potrebbe avere nel pubblico delle sale cinematografiche. Siamo pienamente consapevoli che a lui non importa granchè del successo commerciale o di box office, e quindi va bene così.
Lo script presenta diversi refusi, errori di battitura, e perfino qualche sgrammaticatura, che denuncia uno scarso numero di riletture. Magari, proprio per il fatto che è un film brevissimo, avrei contato su un più attento lavoro di correzione. Non credo che al corso di fumetto che sta frequentando glielo avrebbero fatto passare indenne da segni blu e rossi di matita.
La nome di John Maybury, il regista, mi è sconosciuto, ma lo promuovo. Le sequenze sono ben descritte, con buoni ed approfonditi dettagli.
Il cast ha il suo unico punto forte nell'interpretazione di una bellissima Rebecca Hall, mentre gli altri, compreso Tom Hardy, rimangono assolutamente in secondo piano, senza grande approfondimento.
La colonna sonora conta solo un paio di brani, e non incidono più di tanto.
Voto: 65/100
 
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46 replies since 12/4/2014, 06:54   738 views
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