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Il giorno dell'abdicazione di Anna Magdalena
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Il giorno dell'abdicazione di Anna Magdalena, Arcadia Productions

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Arcadia1983
view post Posted on 12/4/2014, 06:54




esce oggi, non nascondo la mia emozione, è da quasi un anno che non partecipo. il sito non c'è, molti di voi hanno ricevuto lo script in anteprima, mi scuso con chi non l'ha ricevuto, si è trattato di una semplice dimenticanza.

settimana prossima comincio la lettura dei film che mi mancano.
 
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uomo_d
view post Posted on 12/4/2014, 08:06




Ben tornato sugli schermi!
 
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mastruccio
view post Posted on 12/4/2014, 09:50




Io non ho ricevuto nulla. Mi mandi?
 
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Arcadia1983
view post Posted on 12/4/2014, 09:56




CITAZIONE (mastruccio @ 12/4/2014, 10:50) 
Io non ho ricevuto nulla. Mi mandi?

Mas, l'ho inviato su Facebook via messaggio privato, ma se mi mandi la mail posso inviartelo anche lì :)

Grazie, uomo_d.
 
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Andrew.
view post Posted on 12/4/2014, 13:18




Hai l'onore di partecipare al primo (e speriamo non ultimo) Festival del cinema indipendente di Cinematik. Come ti senti?

E' una bella emozione, non solo per la partecipazione alla prima edizione di un nuovo Festival, ma anche perché torno al cinema virtuale.


-Qual è il tuo rapporto col cinema indipendente reale? C'è qualche film che rientra nel genere e che ci vorresti consigliare?

Il cinema indipendente mi piace, però forse quelli che ho visto negli anni non possono definirsi indipendenti al cento per cento: parlo di Juno, Black Swan e altri che sono nati all'interno dell'industria hollywoodiana. Dall'altro lato, però, i primi due film di Steve McQueen sono indipendenti nel vero senso della parola e anche il bel Detachment lo è. Sto cercando da tempo di vedere Spring Breakers: a quanto pare il 16 verrà finalmente trasmesso su Sky Cult (che purtroppo non ha i sottotitoli quando ascolti il film in originale). Vorrei in effetti recuperare un bel po' di film di Korine: ho letto le trame e mi pare uno che possa piacermi. Però in generale, ripeto, tra un blockbusterone e un film indipendente preferisco quest'ultimo.


-Come vedi i tuoi tre avversari? Pensi di avere qualche possibilità di vittoria?

Sono tre "avversari" prestigiosi e di gran livello: sono molto curioso di vedere il film di Mastruccio, amo Joe Wright, un regista dallo stile inconfondibile e quindi sono curioso di vedere come Andrea sia riuscito a renderlo su carta. Anche Andrew ed Hermetico si presentano molto bene. Non credo di vincere, ma sinceramente va bene così.



- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Il film è nato da un soggetto per un fumetto di 4/8 pagine che ho scritto per Bilotta, il fumettista (secondo lui sarei bravissimo a sceneggiare e sarei una specie di Grant Morrison italiano :blink: :unsure:). Mi è sempre piaciuto molto, anzi credo sia il soggetto migliore che abbia mai scritto, e credo che forse un giorno ne ricaverò un atto unico teatrale. In attesa di scriverlo, ho deciso di trasformarlo in un lungometraggio, anche se forse è così breve che può essere considerato un corto. Il bello è che pur essendo nato per una storia di 4/8 pagine, la sceneggiatura è venuta lunga 17 pagine, quasi il doppio :) La sceneggiatura del film segue più o meno fedelmente il trattamento che stesi l'anno scorso: quando si lavora a un fumetto, dopo il soggetto e prima della sceneggiatura vera e propria, si stende il trattamento, che è un approfondimento del soggetto, lo sceneggiatore cioè decide cosa mettere nelle varie tavole per raccontare la storia (insomma, è simile al trattamento cinematografico). L'unico cambiamento è nel flashback con la contessa: nel trattamento avevo scritto che la donna chiedeva ad Anna Magdalena di patrocinare un evento benefico a favore dei poveri, ma poi mi son reso conto che la reazione della Regina mi pareva irrealistica e quindi ho cambiato (anche se il cambiamento che ho messo non mi è proprio piaciuto). Altro cambiamento sono i riferimenti filmici: Anna Magdalena nella mia mente è Ingrid Bergman in Casablanca (comunque la Bergman), Daniel è Marlon Brando nei film degli anni '50. Per quanto riguarda la festa, io nella sceneggiatura del fumetto avrei sicuramente citato Baz Luhrmann (l'avevo vista molto in linea con le scene dei suoi film), qui ho cercato di romanzare un po' lasciando "inalterato" il riferimento. Ci sono anche gli omaggi a Kubrick, Keira e Leonardo, assenti nel fumetto.


- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

6.5 al massimo, ci sono un paio di difetti che secondo me inficiano la riuscita del film.


- Un pregio del tuo film?

E' breve, spero lanci degli spunti di riflessione, e ha un personaggio protagonista molto interessante: peraltro il nome, senza rendermene conto, viene dal titolo di un film di Straub e Huillet (che non ho mai visto, li conosco solo di nome e per aver visto qualche scena su Blob): Cronaca di Anna Magdalena Bach.


- Un difetto del tuo film?

Forse è un po' troppo breve, i personaggi sono odiosi (specialmente il Vescovo, mi è uscito malissimo, forse il mio anticlericalismo latente mi ha guidato nella costruzione del personaggio) e non si entra in empatia col personaggio, i dialoghi sono forzati e poco realistici, i flashback sono ridondanti, e in definitiva non racconta niente di che.


- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Come sempre, ormai, non rispondo a questa domanda ^_^


- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Spero possa recuperare le spese, comunque bassissime.


- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Sì, certo: e poi è uno script originale tutto mio, il legame è ancor più grande.


- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Non so... forse sì, mi pare di essere un po' cambiato. O forse sono sempre lo stesso, non so. Certamente adesso ho meno timore ad affrontare le storie originali.


- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Boh... forse Gang Bang e Perché odio Saturno, se non altro per la presenza di un personaggio femminile. Sono peraltro i due film cui sono più legato.


- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Boh... non saprei, davvero. Sparerei L'elisir di Afrodite e Scomparsa, ma sparo troppo in alto, il mio è un filmetto senza pretese alcune.



- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Anna Karenina di Joe Wright, bellissimo e poco capito, soprattutto in Italia, un bel po' per la presenza di Keira (ormai di default si parla male di Keira e dei film che interpreta; sono quasi contento che Jack Ryan non esce al cinema, almeno mi risparmio le solite cretinate di questi analfabeti), un bel po' perché il 90% di quelli che ne ha parlato non ha letto il libro (sono 1000 pagine densissime, mi rendo conto della difficoltà), quindi non sanno che il film è fedelissimo al 100% al romanzo. Io poi ho scritto il soggetto perché nei giorni precedenti avevo letto le trame di Becket e il suo re (con Richard Burton) e Il leone di inverno (con Katherine Hepburn e Peter O'Toole), entrambi tratti da opere teatrali, e mi sembrava sfizioso fare un film storico che avesse un andamento teatrale. Li ho anche scaricati, ma devo ancora vederli.

- Il tema e/o il messaggio del film?

Boh... a me piaceva molto l'idea di raccontare l'ultimo giorno di una persona che perde letteralmente tutto e anche l'idea che il bene e il male non sono da un'unica parte e basta: infatti per questo ho usato la leggenda che si diceva di Hitler per Daniel: la leggenda, cioè, che fosse vegetariano, non fumatore e astemio, un "puro" il cui unico interesse era il "benessere" della Germania. Invece pare che Hitler fosse semplicemente non fumatore.


- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

E' una sceneggiatura di uno che gioca a Ck da 13 anni.


- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Ma che è 'sta roba?



- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Attrice protagonista (Rebecca Hall, bravissima e bellissima, finora a Hollywood non è riuscita a imporsi come meriterebbe), sceneggiatura originale, Tom Hardy (attore non protagonista). Ma lo metterò in tutte le categorie.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

Non saprei... finora ne ho letti solo due, e li rileggerò. Forse qualcosa di Hermes o Clint, chissà. Ma Il Nao di Brown comunque non era male, se dovesse entrare in cinquina non mi meraviglierei (e ha comunque assicurato il Ck Award per l'attrice protagonista).


- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Sempre quello: Easter Parade.


-Cosa conti di poter fare per Cinematik in questo momento?

Leggere i film e recensirli, partecipare ogni tanto alla vita del Forum, scrivere le mie sceneggiature (oggi se va bene riprendo E poi siamo arrivati alla fine) e fare da editor per quelle degli altri (lo sto facendo con Agnese per il film sui Metallica e mi sto divertendo un mondo). E' una cosa che dico a tutti: se avete bisogno di una mano, io sono qua :).
 
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uomo_d
view post Posted on 12/4/2014, 13:28




Molto interessante. Dei quattro sei quello che "conosco" meno. Incrediblmente autocritico sui difetti del film. Verrebbe quasi voglia di smentirti e difenderti a prescindere!
Non ho il film sottomano, altrimenti comincerei dal tuo. Invece l'onore (?) spetterà a Mastruccio :P
 
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Andrew.
view post Posted on 12/4/2014, 13:50




CITAZIONE (Arcadia1983 @ 12/4/2014, 07:54) 
esce oggi, non nascondo la mia emozione, è da quasi un anno che non partecipo. il sito non c'è, molti di voi hanno ricevuto lo script in anteprima, mi scuso con chi non l'ha ricevuto, si è trattato di una semplice dimenticanza.

settimana prossima comincio la lettura dei film che mi mancano.

Arcadia, come speri che tutti i cinematikini lo leggano, se non metti almeno un link? Servirà poi anche per metterlo nelle classifiche o nel cinema virtuale. Perchè lo avrai mandato a pinox, no? Puoi linkare semplicemente il file word senza il sito.
 
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view post Posted on 13/4/2014, 09:39
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Il 7 al sondaggio è mio. Compiaciuto, ridondante, "arcadiano". Un esercizio di stile, si vede che Gennaro si sta impegnando "scolasticamente" a perfezionare un determinato stile, non so quanto più adatto alla bocca buona cinematikina. Applausi per l'originalità, pensavo fosse un episodio storico minore anche se in effetti mi sfuggiva quale.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 13/4/2014, 09:54




CITAZIONE (marenarobros @ 13/4/2014, 10:39) 
pensavo fosse un episodio storico minore anche se in effetti mi sfuggiva quale.

lei in effetti è ispirata alla Regina Vittoria (il fatto che sia lei a essere la regnante vera e proprio), a Maria Antonietta (il giorno dell'abdicazione, il 2 novembre, è lo stesso della nascita della Regina di Francia, anche l'episodio dei gioielli è ispirato alla frase sulle brioche attribuita a Maria Antonietta) e, per restare a Ingrid Bergman, Anastasia Romanov.

rispondo al resto appena ci saranno altre recensioni :)
 
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view post Posted on 13/4/2014, 14:17
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Il ritorno di Arcadia al cinema è con un film tutt’alto che facile, poco adatto alle masse, e , per diversi motivi, forse è anche il più “indipendente” dei film in gara.

Soggetto & sceneggiatura: ho scoperto solo a fine lettura, documentandomi, che quella di Anna Magdalena è una figura inventata (credevo invece fosse realmente esistita) e immagino lo siano anche gli altri personaggi, ma la vicenda raccontata, o meglio il momento storico, è quello della caduta dell’Ancien Regime. Il film quindi mette letteralmente in scena (dato che l’impianto è fortemente teatrale) i momenti precedenti all’abdicazione di Anna Magdalena. Soggetto quindi “semplice”, in cui è difficile trovare i momenti tipici di un racconto. Non c’è una vera storia da narrare ma piuttosto ci si sofferma sulla descrizione, sulla fotografia di un momento privilegiando il punto di vista della protagonista. Il film ruota tutto attorno a lei e ne esce fuori una figura molto carismatica, pur con le sue debolezze e i suoi capricci. La si ammira per la dignità con cui affronta la fine, ma i flashback ci forniscono anche il ritratto di una donna vanesia, capricciosa, che quindi ha commesso le sue leggerezze e i suoi errori. E’ proprio questa la cosa che più ho apprezzato del film: non c’è una visione manichea della realtà, niente è solo bianco o nero e tutti i personaggi hanno le loro luci ed ombre, a partire da Anna Magdalena fino all’altro riuscitissimo protagonista, Daniel, il primo Presidente della Repubblica. Uno degli intellettuali che ha guidato la rivoluzione scardinando un regime ormai antiquato, eppure lo stesso Daniel ha una visione del popolo non certo positiva e altre sue dichiarazioni ce lo descrivono come un personaggio enigmatico e non facile da etichettare. Probabilmente solo il Vescovo ne esce davvero male, dipinto come il rappresentante di un istituzione perennemente ambigua, votata unicamente all’opportunismo più bieco. Un’impostazione quindi fortemente teatrale, con poche e lunghe scene, pochissime ambientazioni, e descrizioni meticolose della scenografia, degli ambienti. Ammetto che per uno come me, un po’ troppo schiavo dei “film narrativi”, questa assenza di una vera storia, di uno sviluppo, hanno pesato sull’apprezzamento complessivo del film. La visione alla fine, per quanto stimolante, è risultata piuttosto fredda e probabilmente un tipo di soggetto come questo è più adatto al teatro che non al cinema. La brevità però gioca a suo favore: il film, nonostante ce ne siano molti, non si perde in dettagli inutili (sono tutti funzionali a descrivere la protagonista) e anche i dialoghi sono piuttosto essenziali pur nella loro ampollosità tipica di quell’epoca (mi sono piaciuti molto, curati e credibili).
Regia: sbaglio o nello script non c’è scritto chi è il regista? Se è John Maybury, come scritto nell’intervista allo sviluppo, devo dire che come scelta è piuttosto coraggiosa, come tutto il film del resto. Il regista ha fatto solo 3 film, uno dei quali (The Jacket, l’unico che ho visto) non ha certo un’impostazione così teatrale, anzi. Quindi non saprei come giudicare la scelta. Nello script il suo lavoro si vede, anche senza particolari movimenti, soprattutto nella cura dei dettagli.
Cast: bravi sia Rebecca Hall che Tom Hardy. Entrambi hanno dato delle prove convincenti e misurate, grazie anche a due personaggi ben caratterizzati seppur in poche scene.
Musiche: poche ma buone, in linea con le atmosfere del film.
Sito & locandina: la locandina è molto semplice ma quell’immagine sfarzosa rende bene l’idea del tipo di film.
Giudizio complessivo: Il giorno dell’abdicazione di Anna Magdalena non è un film semplice da giudicare. Regala degli ottimi spunti di riflessione e due bei personaggi tratteggiati molto bene seppur nello spazio di pochissime pagine. Il soggetto, volutamente esile ed essenziale, impedisce al film di risultare davvero coinvolgente, col risultato di restituire un’esperienza piuttosto fredda a chi magari come me è abituati a un altro tipo di cinema, forse più canonico. Arcadia però va premiato ed apprezzato per il coraggio con cui persegue le sue idee e propone le sue storie anche se lontane da logiche più mainstream. 67/100
 
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MadHatterPictures
view post Posted on 14/4/2014, 13:38




"Il Giorno dell'abdicazione di Anna Magdalena"

Arcadia torna al cinema virtuale con un film indipendente che più indipendente non si può, sia nel modo in cui è raccontata la storia sia nella scelta dello stile con cui raccontarla. Il film racconta in modo quasi documentaristico, fatta eccezione per alcuni brevi flashback, l'ultimo giorno da sovrana di Maria Magdalena, tra momenti privati ed intimi e incontri pubblici, quasi sempre di scontro. La sceneggiatura è dettaglaitissima soprattutto nelle descrizioni e nei movimenti della mdp senza però che questo rallenti o distragga troppo lo spettatore. La figura dell'ex sovrana è ben dettagliata, con i suoi pregi e le sue debolezze, ben spiegate nei due flashback, e trasmette allo spettatore una figura a tuttotondo, con la quale si deve per forza di cose simpatizzare. Ma la tanta cura che si riscontra nella costruzione della figura di Anna Magdalena, non si vede nei personaggi minori. Mi riferisco soprattutto al Vescovo, che è niente più che una macchietta ed anche allo stesso Daniel, che mi è sembrato un pò forzato.

Rebecca Hall è sicuramente una spanna sopra gli altri, portando avanti il film da sola, perfettamente nella parte. Tom Hardy, invece non l'ho trovato troppo in linea con il personaggio, ma questo forse perchè nei panni di un personaggio che non mi ha passato nulla.

Maybury fa il suo, in un film comunque difficile.

Bene, anzi besnissimo le musiche, che creano atmosfera senza essere mai invadenti.

Locandina ottima.

"L'Abdicazione di Anna Magdalena" è un film coraggioso e di "difficile" lettura . Un film che mescola momenti poetici e onirici, quelli più intimi della sovrana, a momenti più terra terra, i dialoghi della regina, forse troppo. Peccato. Perchè se i personaggi secondari fossero stati curati meglio, cosi come i dialoghi, questo per me era uno dei migliori film del semestre. Anzi, il migliore.

VOTO: 70/100
 
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emilgollum
view post Posted on 14/4/2014, 19:00




Regia: L'ho visto all'opera con i Borgia e penso che Gennaro l'abbia preso proprio per quella serie. Regista televisivo (principalmente), ma a suo agio con storie di questo tipo, con scenografie sfarzose, merletti e poteri di palazzo . Non è forse un nome troppo altisonante, va piuttosto bene per un festival di questo tipo e che ho apprezzato, grazie anche alle descrizioni dettagliate nella sceneggiatura.
Soggetto & Sceneggiatura: Struttura narrativa che si poggia tutta su un unico personaggio, anche questa volta femminile. Gennaro lavora per sottrazione (forse troppa), lasciando allo spettatore un'immaginario di contrapposizioni di potere che non vengono mostrati, se non in piccoli e brevi passaggi appena annunciati. Peccato perché come hanno già detto gli altri recensori, anche qualche altra scena in più avrebbe aumentato lo spessore della ex-regina. Non mi viene in mente nient'altro da dire, perché i presupposti per un film solido e pregno di significato sono stati "sviliti" dallo stesso Gennaro che non ha osato di più e che invece si è accontentato di adattare una sceneggiatura del suo corso destinata al fumetto (ho capito bene?).
Cast: Buoni volti, ma l'unico personaggio degno di nota è proprio la protagonista, ma non poteva essere diversamente.
Locandina: E' troppo piccola per giudicarla per bene, però sembra discreta. Anche da questo punto di vista, una cura maggiore nei dettagli è sempre apprezzabile.
Musiche: Classiche come ci si aspettava, ma ci calzano a pennello.
Sito: Inesistente.
Voto complessivo: Scritto molto bene, con dei dettagli forse eccessivi, incompiuto, con delle atmosfere importanti e ben delineate. Peccato per non averci creduto troppo. 6+
 
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mastruccio
view post Posted on 15/4/2014, 12:13




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Il ritorno sugli schermi di Arcadia è l'occasione per mostrarci come sta maturando la sua vena artistica e creativa, nel pieno del suo percorso formativo riguardante il mondo fumettistico.
Senza alcun dubbio, la matrice già conosciuta del nostro "vecchio" producer è rimasta intatta, poichè anche questo suo ultimo "Il giorno dell'abdicazione di Anna Magdalena" entra nell'animo di una donna e ne sviscera sentimenti ed emozioni. L'influenza del "nuovo" Arcadia è tutta nella perfezione dei dettagli scenici e di descrizione oserei dire quasi pittorica di diverse sequenze, come ad esempio la prima che vediamo, quando la ritualità della vestizione della deposta regina è trattegiata come una danza sinuosa e affascinante. Gran bella sequenza, non c'è che dire.
La scelta stilistica che Arcadia ha voluto imprimere nella brevissima pellicola, di impostazione tipicamente teatrale, è immediatamente chiara fin dal primo fotogramma, quando la cinepresa mostra l'apertura di un sipario, e prosegue per tutto il film.
Figura centrale e unica è, naturalmente, Anna Magdalena, che durante l'ultimo giorno di regno prima di lasciare lo scettro, mostra la sua enorme dignità di donna e regina al cospetto di quanti l'hanno spodestata e mandata in esilio. Il suo grande dolore, quindi, ci viene mostrato durante il lungo dialogo con la dama di compagnia, e successivamente con il vescovo ed ancora con Daniel, il capo dei rivoluzionari che simbolicamente prende in mano lo scettro per conto del popolo.
C'è da dire che la troppa brevità dello script non consente minimamente di sviluppare meglio i personaggi di contorno, e purtroppo nemmeno di empatizzare sufficientemente con il personaggio di Anna, che rimane sì un bel personaggio nell'idea creativa, ma che non va molto oltre la teatrale rappresentazione fatta da un attrice brava ma che non riesce a mostrarsi al pubblico senza la spessa patina di cerone e trucco di scena. Sarebbe stato assolutamente necessario aggiungere molto di più, ed invece Arcadia ha preferito asciugare, sottrarre ed andare all'essenza, creando un lavoro di sperimentazione che ben si presta al Festival del Cinema Indipendente, ma che poco favore potrebbe avere nel pubblico delle sale cinematografiche. Siamo pienamente consapevoli che a lui non importa granchè del successo commerciale o di box office, e quindi va bene così.
Lo script presenta diversi refusi, errori di battitura, e perfino qualche sgrammaticatura, che denuncia uno scarso numero di riletture. Magari, proprio per il fatto che è un film brevissimo, avrei contato su un più attento lavoro di correzione. Non credo che al corso di fumetto che sta frequentando glielo avrebbero fatto passare indenne da segni blu e rossi di matita.
La nome di John Maybury, il regista, mi è sconosciuto, ma lo promuovo. Le sequenze sono ben descritte, con buoni ed approfonditi dettagli.
Il cast ha il suo unico punto forte nell'interpretazione di una bellissima Rebecca Hall, mentre gli altri, compreso Tom Hardy, rimangono assolutamente in secondo piano, senza grande approfondimento.
La colonna sonora conta solo un paio di brani, e non incidono più di tanto.
Voto: 65/100
 
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view post Posted on 15/4/2014, 14:54
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Arc, film quasi intellettuale, "a tesi", ti ci ritrovi dopo i primi giudizi un po' sufficienti? E per sufficienti non intendo i giudizi dati a te, ma proprio il valore delle recensioni. :B): :rolleyes:
 
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