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Volevo solo vendere pizza
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Volevo solo vendere pizza, Ramaya Productions

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Hermetico
view post Posted on 7/4/2014, 13:39 by: Hermetico
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Con Volevo solo vendere pizza, la Ramaya Productions torna in sala dopo poco più di un mese dall’uscita de L’onironauta, e lo fa ancora con una commedia questa vota però lontana dalle atmosfere oniriche e quasi fiabesche del primo film. Qui la vicenda è estremamente terrena e concreta, e ruota attorno a uno dei mali dell’Italia.

Soggetto & sceneggiatura: la storia ruota attorno alle peripezie di un povero giornalista che decide malauguratamente di aprire una pizzeria senza però pensare a tutti gli ostacoli burocratici che gli si pareranno davanti. Il soggetto, per quanto lineare e piuttosto basic, funziona soprattutto perché ci mostra cosa significa davvero aprire una piccola impresa (anche la più “umile”) e per chi come me, pur conoscendo di fama lo spauracchio della burocrazia, è fuori da certi settori, assistere all’epopea di Luigi lascia quasi sgomenti. E se il film mantiene per tutta la durata un’atmosfera di piacevole leggerezza, l’escalation inarrestabile di sciagure burocratiche trasforma la storia quasi in un incubo, un tunnel nero senza via d’uscita. Ed infatti il finale, con la sofferta resa di Luigi, è emblematico, un pungente attacco allo Stato. Decisamente riuscito, perché non te lo aspetti in una commedia. Il film quindi, sotto il profilo della commedia e quella (quasi) satira sociale funziona (vengono infatti sbeffeggiati anche alcuni “tipi” di italiani), però ho avuto come la sensazione che di base ci fosse la reiterazione continua di uno schema fisso (Luigi ha un’idea/problema – si scontra con la burocrazia – è costretto a pagare). Questo meccanismo si ripete per tutta la pellicola, in maniera costante, dandomi la sensazione che nel film non ci fosse un climax, ed infatti il finale arriva quasi di colpo e senza che te ne rendi conto ecco i titoli di coda. E’ come se il film avesse deciso di percorrere solamente uno stretto sentiero (quello della critica alla burocrazia) senza provare a guardarsi intorno dando un respiro più ampio (e articolato) alla trama. Ad esempio il sub-plot sentimentale tra Luigi, la moglie e Roberta è a malapena accennato, rimane molto in superficie e si risolve in maniera troppo affrettata, di colpo. Sarebbe stato interessante un maggior approfondimento (sempre coi toni della commedia, ovvio) e avrebbe dato maggior spessore (e “ambizione) a tutto il film. Per il resto lo script è un ulteriore passo avanti rispetto al già ottimo esordio (scrittura veloce, asciutta, dialoghi brillanti e credibili). Il ritmo non manca, è molto alto e il film scorre via senza intoppi.
Regia: di Marco Ponti non ho visto nulla, è un nome “piccolo” ma adatto a una commedia di questo tipo. E guardando i suoi film mi sembra anche in linea in quanto a temi e atmosfere.
Cast: ben scelto, fatto di nomi inconsueti (soprattutto qui a Ck). Silvio Orlando è ovviamente il mattatore, perfetto nella parte dello sfigato cronico. Ho apprezzato anche Valentina Lodovini, meno la Golia, più che altro per il personaggio insopportabile. Gli altri sono delle riuscite macchiette, caricature simpatiche che giocano un po’ con i luoghi comuni (vedi il pizzaiolo genovese).
Musiche: più che buone. Tutti pezzi cantati, adatti ai ritmi della commedia all’italiana.
Sito & locandina: il sito purtroppo non lo riesco a vedere per via della linea che da un po’ di giorni è peggio di un 56k. Locandina simpatica e gustosa, perfetta per il film.
Giudizio conclusivo: Volevo solo vendere pizza è una piacevole commedia all’italiana, ulteriore passo avanti di Uomo_d che dimostra di avere tutte le qualità per portarsi a casa grandi soddisfazioni a Ck. Lo script è più “maturo” rispetto al suo primo film, peccato solo per il soggetto che con la sua struttura un po’ ripetitiva rinuncia ad ambire a qualcosa di più. Rimane comunque una commedia molto piacevole, divertente e con un azzeccato retrogusto amaro. 70/100
 
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