Certamente è un corto scritto con mano esperta, e i salti tempporali riescono a raccontare bene la vita delllo scrittore.
Però non sono riuscito a comprendere bene il senso della scena della festa, con quel dialogo sui generis. Infatti, se la si taglia del tutto, il corto ha lo stesso effetto, e forse anzi migliora.
Un'altra cosa che non è comprensibile è quello che dovrebbe fungere da colpo di scena finale. Che vede il soldato di così straordinario, tanto da lasciarlo a bocca aperta? Se non ci viene nemmeno accennato, potrebbe essere di tutto: o lo scrittore sparisce, o diventa un angelo e vola via, o prende uno dei proiettili sospesi nel vuoto e lo guarda con aria stupita (chi vi ricorda?
), o si mette a ridere, etc. etc.
Ma che colpo di scena vorrebbe essere? Nemmeno possiamo avvalerci della sospensione dell'esito finale, che nella norma apre massimo due o tre strade, perchè qui ne apre di infinite. Ha, quindi, fallito il suo scopo.
La regia di Aronofsky è buona, ed anche il cast è ok. Joaquin Phoenix ormai è una garanzia. Se vuoi vincere il premio, affidati a lui e sei garantito almeno di entrare in cinquina.
Voto: 7, per colpa del finale che non ho capito dove vuole andare a parare, altrimenti sarebbe stato un 8.
Potrebbe essere di Hermes.