Aut-aut - Cortimatik 2014

Molto incentrato sui dialoghi a discapito della descrizione dei luoghi, e questo è un peccato perchè il corto è carino, in puro stile americano.
Voto 7
Autore Emilz secondo me.

A caldo l'intenzione era di stroncare il corto. Pensandoci bene, però, l'intento di chi l'ha scritto credo sia proprio quello di suscitare una iniziale reazione di stizza verso i personaggi, decisamente negativi. Per cui, in realtà, l'intento appare colto in pieno.
Il racconto scorre bene, manca però un taglio cinematografico più deciso. Così com'è appare più come un racconto, sfrutta poco l'apporto fotografico scenico.
Per me 6/7.

allora, l'atmosfera mi è piaciuta molto, è resa bene, e anche i dialoghi sono molto realistici, non portano da nessuna parte come appunto sono i dialoghi di queste persone. ho anche apprezzato il finale-non finale. franco regista è una scelta insolita, ma secondo me svolge un buon lavoro. gli attori sono perfetti.
secondo me è di Papele.

Voto: 7

Ci sono film verbosi e film quasi muti. Ognuno ha il suo fascino e non sempre a mio avviso l'equilibrio è la via migliore. Qui i dialoghi sono fondamentali e ben fatti. Talmente bene che come diceva Uomo D, ti fanno rendere i protagonisti antipatici. A me non sono stati antipatici, mostrano una fetta della società in cui i valori sono decaduti e sono stati sostituiti da tutto a brevissimo termine, senza interessarsi a ciò che verrà dopo.
Diciamoci la verità, a me capita sempre più spesso di parlare con persone che guardano al loro orticello (per tutta una serie di ragioni anche condivisibili), senza avere una visione dell'insieme o un obiettivo collettivo.

Ebbene, anch'io rientro nella schiera dei ricreduti. Finito di leggere il corto mi son detto: che è sta roba? Poi, facendolo decantare solo alcuni minuti, vengono a galla anche i lati positivi che finiscono per farmelo piacere. In particolare mi è piaciuta l'atmosfera malata e decadente (il particolare dei denti gialli è degno del miglior Lynch) e il fatto che non succeda niente non fa che amplificare la sensazione di stranezza che a tratti si trasforma in angoscia, come se dovesse capitare qualcosa da un momento all'altro. Poco male se alla fine non capita niente, in fondo nella realtà avviene la stessa cosa.
Bravi i due attori protagonisti.

7+

Per le atmosfere malsane mi vien da pensare a Hermes, per la scelta registica penso a Papele.

no, assolutamente, era solo una constatazione mia.

Pareri sul significato del titolo? Aut aut dovrebbe significare qualcosa tipo "o di qua o di là" ma non riesco a contestualizzarlo nel corto.

significa "o ... o ...." quindi penso si riferisca alle domande secche del ragazzo all'altro.

sì Kierkegaard

è pure il titolo di un saggio di Kierkegaard, uno dei "padri" dell'esistenzialismo.