Nell'abbraccio degli amanti - Cortimatik 2014

Questo corto rientra nella categoria "barzellette", ma non in senso dispregiativo. Sono quei corti con storie fulminee che hanno lo scopo di farti sorridere con un capovolgimento finale della situazione, e magari qua si cerca anche di farci riflettere su quanto gli uomini siano in balia delle donne, soggiogati da esse come marionette. E il fatto che il tutto si svolga in un ambiente islamico dove le donne sono caratteristicamente sottomesse, non fa che aumentare questa sensazione.

Voto: 7

Produttore: direi Emil, e Yano in seconda battuta.

mi paleso. E' mio.


certo, dopo: "particolarmente raffinato", "affascinante", "ben fatto", beccarsi un 5 è stato un colpo basso.


sì è vero, è tratto dall'opera citata da Merlino. Non so come abbia fatto, forse cercando su google il titolo.
Ma infatti chi è l'amante e chi no? Non è un caso che sia così.


esatto, è proprio questa la lettura della storia.


non voglio imitare nessuno, frase sprezzante che avresti potuto evitare.
Questo concetto del "coinvolgimento" è antipatico. Se tutto si riduce a un orgasmo, siamo fritti.


quando ho letto il racconto ho pensato alla stessa cosa (che fosse una simil barzelletta), quindi non ho fatto altro che adattarlo e proporlo.


pic indolor.


appunto da regolamento non si sarebbe potuto fare e quei 288 caratteri magari sono i nomi dei personaggi e i titoli di coda, no?



l'ha scritto la mia parte femminile. Quanto è brava.


ancora con questa storia dei "generi"? I paraocchi proprio.


avrei sforato con i caratteri. E' un cortissimo!


c'hai preso.
Però la regia de La vita di Adele non l'ho trovata "sciatta"!

n.b. okay mi sono sfogato.


il nove di Francis mi ha proprio spiazzato!

ma infatti anche io non l'ho trovata sciatta. se rileggi la mia frase, voglio dire che quella di Adele è una regia semplice nei movimenti di macchia (almeno ai miei occhi) ma allo stesso tempo curata. il "come è appunto..." si legava a "senza sbavature". ma riconosco di essere stato io poco chiaro.

sì, ho letto male.

Col senno di poi hai ragione, sono stato cattivello, ma è che lì per lì ho votato a caldo considerando soprattutto il fattore che non mi aveva dato emozioni e che mi era parso di leggere un racconto a me distante più che di vedere un film. Poi con i giorni devo ammettere che tutto il fascino mediorientale mi è rimasto impresso. Se votassi ora, sarei con il voto "oggettivamente" più clemente ma confermerei il mio personale "così così" complessivo.

Si vedeva fino a un certo punto, la mia critica che tutto il suo fascino fosse soffocato dal fatto che non è che ci fosse poi una gran mano di regia l'ho fatta perché le situazioni non sono riuscito a "vederle" ma me le sono trovate quasi raccontate. Questo avrebbe potuto anche far pensare a un nuovo che preso un racconto lo trasporta quasi pari pari; poi si notava che era fatto bene ma il tocco di Emil a parte la particolarità della scelta e l'eleganza della forma non mi è stato trasmesso. (scusa Emil, tanto non ci fai più caso vero? )

ma figurati, apprezzo la sincerità!
Il racconto è più dettagliato, ovviamente, ma non potevo aggiungere dell'altro, già ho sforato così.

No per carità! Io qui in Ck i termini tecnici non li considero un valore aggiunto ma sono tra quelli che, se sono presenti in ogni scena, li trovo pesanti (ma cerco di non svalutare il film per questo). Però, proprio perché considero Ck un gioco dove bisogna "far vedere la scena", qualche descrizione dei movimenti di macchina mi piace, altrimenti si risolve tutto in una lettura di un libro/racconto.

Beh lo sforamento era una sorta di voglia di rompere i coglioni (intendo il mio commento). Ma per me è stato un buonissimo corto. Lo avevo attribuito ad Arc, per via del fatto che la protagonista era donna, ma mi ero scordato del tuo eclettismo e dell'aver portato sotrie di donne a CK. Non ultima quella in sala.

n.b. l'unico sei me lo sono dato da solo.