Avrei detto che è di Agnese anche senza aver letto il suo nome alla fine dello script. Se non l'ha scritto lei, è qualcuno che imita molto bene il suo stile
.
E' la messa in scena della celebre canzone di De Andrè, e purtroppo si sviluppa seguendo lo stesso stilema, ma mentre in una canzone non occorre motivare il come e il perchè chiami un personaggio "assassino" (
Venne alla spiaggia un assassino), nel cinema invece bisogna almeno darne una minima giustificazione. Quindi, secondo me, l'errore, tra l'altro già sottolineato da altri, è abbastanza pesante.
In ogni caso, il corto non funziona, perchè non riesce a ricreare nemmeno una minima parte dell'aria di malinconica poesia che, invece, la canzone di De Andrè, capolavoro assoluto, ci regala ad ogni ascolto fin dalle prime note.
Voto: 5, malgrado sia pieno di dettagli di inquadratura giusti e precisi, e corretta nella forma.
P.S. Se qualcuno ancora non ha una certa padronanza del significato dei vari P.P., P.A., C.L. e via dicendo, si adoperi per acquisire maggiore dimestichezza, perchè in un gioco di fantacinema, di fanta sceneggiature, questi termini che fanno parte della basilare grammatica filmica dovrebbero essere l'ABC di tutti noi.