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Il potere - Cortimatik 2014
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Il potere - Cortimatik 2014

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view post Posted on 5/3/2014, 18:21
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Critico

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Tutte queste critiche al monologo, ma ne La 25a ora Norton parla da solo allo specchio per più di 6 minuti e nessuno ha gridato allo scandalo, anzi, è uno dei pezzi cinematograficamente più acclamati di Spike Lee e non solo.
Questa esigenza di dover giustificare e spiegare sempre tutto... ricordo in molti casi anche la voce fuori campo che non è ben vista qui a CK, e che deve avere sempre una spiegazione plausibile.
Non dico che il corto sia perfetto, ma non sarei per condannare il monologo tout court. Anzi secondo me ci dà un ulteriore sfumatura del carattere di Blucher che , grazie a un monologo del genere, ci viene descritto anche come un uomo vanesio, in pieno delirio di onnipotenza, superbo. Ed è proprio a causa di questo suo personale delirio che commette quell'errore, di aprire la busta senza alcuna precauzione(non sono quindi d'accordo con Arcadia che la ritiene una contraddizione, è semplicemente una variabile imprevedibile, un errore umano, però abbastanza coerente col ritratto del protagonista).
 
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Andrew.
view post Posted on 6/3/2014, 00:48




Il corto ha un'idea di fondo carina, ma una realizzazione che non riesce ad esserne all'altezza. Si nota molto (troppo) come lo sceneggiatore si sia sforzato di rendere il personaggio il più interessante possibile, come si sia forzato di rendere il monologo credibile (inserendo anche un gatto per giustificare il fatto che altrimenti avrebbe parlato da solo) e come abbia voluto costruire qualcosa per stupirci col colpo di scena finale.
Il risultato finale non è così male, anzi. E' scorrevole, lancia un messaggio interessante, strappa un sorriso. Eppure c'è di fondo quella sensazione di artificiosità che lo rende poco credibile.

6,5

Produttore: farei il nome di Tomcat, o in alternativa, perchè no, Mary.




p.s. sulla diatriba con Arcadia, mi metto un attimo dalla sua parte. Noi qua siamo chiamati a fare sia da sceneggiatori che da recensori, cosa che nella realtà capita raramente. E quando recensiamo qualcosa, non ha senso prendere in considerazione le nostre stesse opere come termine di paragone. Io posso sbagliare il mio film, ma al tempo stesso posso dire agli altri che hanno sbagliato e non me ne sto zitto solo perchè gli altri hanno fatto i miei stessi errori, altrimenti non c'è un processo di crescita e miglioramento. Insomma la frase "predicare bene e razzolare male" è fuori luogo, tu Emil oltre a bei film hai fatto anche cose tipo Cyborg009 che aveva tanti difetti, ma non è che dopo quel film te ne sei stato zitto e non hai fatto notare magari gli stessi difetti agli altri, no?
Certo, l'importante semmai è riconoscere anche i propri errori oltre a quelli degli altri.
 
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emilgollum
view post Posted on 6/3/2014, 01:27




chiedo scusa al diretto interessato se ho calcato un pò la mano. Mi sono lasciato prendere dalla voglia di provocare.

Però difendo tutto il resto. I monologhi nel cinema ci stanno e io l'ho trovato funzionale questo del corto. Ma sta un pò dividendo la critica in effetti. Sarà contento l'autore. :)
 
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Tomcat75
view post Posted on 6/3/2014, 11:14




CITAZIONE (Andrew. @ 6/3/2014, 00:48) 
Produttore: farei il nome di Tomcat, o in alternativa, perchè no, Mary.

Perchè siamo del club degli sceneggiatori chiaviche? :D
 
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Merlino*
view post Posted on 6/3/2014, 11:27




CITAZIONE (Tomcat75 @ 6/3/2014, 11:14) 
CITAZIONE (Andrew. @ 6/3/2014, 00:48) 
Produttore: farei il nome di Tomcat, o in alternativa, perchè no, Mary.

Perchè siamo del club degli sceneggiatori chiaviche? :D

Sarà il titolo del mio corto per l'anno prossimo :P
 
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Andrew.
view post Posted on 6/3/2014, 13:58




CITAZIONE (Tomcat75 @ 6/3/2014, 11:14) 
CITAZIONE (Andrew. @ 6/3/2014, 00:48) 
Produttore: farei il nome di Tomcat, o in alternativa, perchè no, Mary.

Perchè siamo del club degli sceneggiatori chiaviche? :D

No, affatto, ma non so perchè, certe associazioni mi vengono spontanee e probabilmente ti associo spesso a film che hanno una forte morale di fondo.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 6/3/2014, 18:13




CITAZIONE (Andrew. @ 6/3/2014, 00:48) 
Noi qua siamo chiamati a fare sia da sceneggiatori che da recensori, cosa che nella realtà capita raramente.

guarda che in realtà gli scrittori sono i primi recensori del lavoro di altri scrittori ;) gli viene naturale, diciamo così, conoscendo le tecniche di scrittura... e forse le loro recensioni sono le più rispettabili (da parte dello scrittore recensito), via.
ovviamente, comunque, non si paragona mai un'opera altrui con la propria.
 
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Tomcat75
view post Posted on 6/3/2014, 18:53




CITAZIONE (Andrew. @ 6/3/2014, 13:58) 
CITAZIONE (Tomcat75 @ 6/3/2014, 11:14) 
Perchè siamo del club degli sceneggiatori chiaviche? :D

No, affatto, ma non so perchè, certe associazioni mi vengono spontanee e probabilmente ti associo spesso a film che hanno una forte morale di fondo.

Ti ringrazio per l'ennesimo attestato di fiducia.
Però mi sa che stavolta non c'hai dato.
 
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view post Posted on 8/3/2014, 13:22
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Corto che dimostra che anche se ti credi potentissimo e intoccabile, in realtà non lo sei affatto. Per quasi tutto il tempo non si capisce dove voglia andare a parare, fino ad arrivare a un finale che spiazza. Perfetto Lee nella parte del mefistofelico Blucher, un po' di errori di ortografia qua e là (rileggete, rileggete sempre!).

Voto: 6.5

Produttore: Hermes?
 
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view post Posted on 10/3/2014, 19:24

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Salve a tutti e benvenuti a uno dei tentativi più folli mai compiuti nella storia di CK, vale a dire leggersi tutti i corti di Cortimatik in una sola serata per poi votare domattina. So che è un suicidio, ma nondimeno mi invoglia farlo.

Iniziamo con questo Il potere. La mia recensione potrebbe riassurmersi anche solo in una frase: "Ok, partiamo bene." Ho trovato questo corto molto ben scritto (giusto qualche frase un po' lasciata in sospeso qua e là) e coinvolgente. E poi, invocare l'arte e le tematiche ad essa connesse, mettendo per di più Christopher Lee come protagonista, è un modo sicurissimo per conquistarsi la mia approvazione. I temi sono classici, ma la poca durata impedisce di trovarli ritriti. L'unica cosa che mi ha un po' deluso è stata il finale, non solo per la morte di Blucher (scontata), quanto per il modo in cui viene rivelato l'omicidio, affidato a una lettera che non viene nemmeno letta fuoricampo.

In conclusione, un corto discreto, piacevole, con una bella musica nell'ultima parte, e che io vedrei volentieri ampliato in un vero e proprio film.

VOTO: 7/10
POSSIBILE AUTORE: Agnese, sia per l'utilizzo di Lee (una di quelle scelte molto iconiche tipiche di lei), sia per la dimensione molto "popolare" in senso buono dell'intera operazione.
 
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mastruccio
view post Posted on 17/3/2014, 00:30




Chi è l'autore?
 
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view post Posted on 17/3/2014, 00:36
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Dai, se è Hermes arrivo a 5 azzeccati :lol:
 
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Tomcat75
view post Posted on 18/3/2014, 19:04




CITAZIONE (mastruccio @ 17/3/2014, 00:30) 
Chi è l'autore?

Sempre io e domani le risposte alle recensioni
 
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Tomcat75
view post Posted on 19/3/2014, 19:59




Parto dicendo che dopo una pletora di complimenti a Lee, lui non è entrato nemmeno in cinquina. Peccato.
Altra riflessione: come si dice: "Nel bene e nel male, basta che se ne parli". Quindi il mio corto ha fatto discutere.
Probabilmente la ragione del Simil Fallimento della riuscita può dipendere da 2 ragioni:
La prima è che non sia riuscito a spiegarmi o a mettere bene alcuni dettagli che non sono stati colti.
La seconda è che forse il corto essendo abbastanza lunghino, sia stato letto con superficialità e non siano stati colti gli indizi che avevo seminato lungo il corso.
Poi sotto spiego meglio le cose.

CITAZIONE (Merlino* @ 4/3/2014, 02:04) 
Molto carino e con un Christopher Lee decisamente in palla. Mi è piaciuta la storia che mi ha incuriosito fino alla fine regalandomi un finale che non ha deluso le aspettative. Sicuramente il corto che fino a questo momento mi ha soddisfatto di più. A volere proprio rompere le palle ci sono un paio di errorini che come recensore devo far notare ma sui quali soprassiedo volentieri.
Chi può averlo scritto? Forse Andrew.

Purtroppo, contrariamente ad altri, io il correttore sul PC ce l'ho soltanto in inglese. Ringrazio Merlino che apprezzato il mio corto.

CITAZIONE (mastruccio @ 4/3/2014, 10:36) 
La folle convinzione di avere il potere di dare la vita o la morte artistica ad uno sceneggiatore: questo l'assunto del corto migliore di oggi, è l'idea in effetti non è niente male.
Purtroppo, però, è un'idea che avrebbe avuto bisogno di più spazio, e quello di un corto di max 12.000 caratteri non è il più consono (tra l'altro ne sono stati usati poco più di 9.000). Il dazio da pagare è l'averci propinato due pagine intere di classico "spiegone", che in un lungometraggio sarebbe stato svuluppato in maniera sicuramente più accattivante.
L'immagine di C. Lee col gatto bianco fra le ginocchia è un chiaro omaggio al capo della Spectre di bondiana memoria, e il grande attore si cala benissimo nella parte. Gli altri due, a me sconosciuti, fanno giusto il compitino, ma sarebbe stato impossibile pretendere di più.
Belle le musiche, e la sceneggiatura scorre senza intoppi e ci regala anche un finale a sorpresa, anche se piuttosto telefonato, ed anche qui con relativo piccolo spiegone. Ma non si poteva fare altrimenti, purtroppo.
Voto: 6 e mezzo
Secondo me è di Andrew.

Fra 9000 e 12000 credo che la differenza sarebbe stata poca. Concordo con te nel dire che aveva bisogno di più spazio e forse se il soggetto lo avessi sviluppato in un lungometraggio, mettendo dei flashback al posto del dialogo fiume, sarebbe stato tutta un'altra cosa. Ma l'idea ce l'avevo e mi son detto perchè non utilizzarla per il corto? Anche cercando di non rendere troppo pesnate porpiro il pippone di dialogo.
Citazione azzeccata, ma come detto in altra risposta anche all'ispettore Gadget.

CITAZIONE (Marya 73 @ 4/3/2014, 12:25) 
Interessante, cinico, crudele e sfacciato spaccato sulla dorata vita del cinema. Wow, fin ora quello che mi è più piaciuto! Ottima scelta del protagonista!

Voto : 8
Autore : Tomcat, secondo me

A chi l'ha apprezzato visceralmente, saltanto critiche che mi aspettavo cosa posso dire?
Grazie!

CITAZIONE (emilgollum @ 4/3/2014, 13:06) 
Molto bello, con un'idea azzeccatissima dietro. Ci sono un pò di errori, dovuti dalla fretta, ma sia le scelte di casting (il regista chi è?) che l'intreccio narrativo valgono il prezzo del biglietto. Uno dei migliori fino a adesso. Io dico Tomcat (ma non sono proprio sicuro, eh). 7.5

Grazie nuovamente ad Emilz che ha apprezzato ambo i miei corti e detto da lui è sempre un'onore. Il regista è un regista televisivo.

CITAZIONE (Hermetico @ 4/3/2014, 14:45) 
Questo è il corto che più mi è piaciuto fino ad ora. L'inizio, per la verità, non mi aveva proprio entusiasmato con quella lezione verbosa sulla vita di Blucher. Avevo paura che fosse tutto così e invece per fortuna poco dopo c'è un riuscitissimo cambio di prospettiva. E il monologo che segue ci dipinge in poche battute un personaggio davvero affascinante e carismatico (merito anche del sempre impeccabile Christopher Lee). Il tema del potere, in senso artistico, è davvero ben evocato e quel colpo di scena finale (da me per nulla previsto) è la ciliegina sulla torta.
Un corto davvero ben costruito, un po' verboso all'inizio, ma riuscitissimo. 75/100

L'inizio serviva per far capire in due righe chi fosse blucher e rispettare il tema del contest. Poi vira come detto da te, sul delirio di omnipotenza del regista e sceneggiatore. Un'altro che ha apprezzato Lee (quasi una garanzia, che però non è arrivato in cinquina). Però quello che volevo far vedere era anche il potere oltre al senso artistico. Ma sotto mi speigherò meglio su quelli che non hanno colto alcune cose e non se le sono spiegate.

CITAZIONE (uomo_d @ 4/3/2014, 15:18) 
L'idea è interessante, ci sono un paio di citazioni buone, per esempio il servo mi ha fatto pensare ad Ali del Conte di Montecristo. Non ho capito perchè Lee si è sottoposto a intervento per modificare le sue fattezze.
Ma soprattutto, quello che, ahimè, a parer mio, squalifica l'ottimo spunto è il monologo di Lee.
Un corto che si regge quasi interamente su un monologo e un finale in cui lo spettatore è costretto a leggere una lettera di 9 righe secondo me non funziona...
Comunque, dato il buon inizio e il buon pretesto narrativo la sufficienza è sicuramente raggiunta.

La citazione al conte di montecristo è del tutto involontaria. Avevo pensato più a Lothar di Mandrake.
Blucher ha provato l'ebrezza di poter uccidere qualcuno durante le riprese del film indonesiano. Questo lo ha portato a provare ebrezza solo per il potere di morte, lasciando perdere quello che i registi rincorrono "l'opera immortale".
BLUCHER
Da allora sono scomparso perchè avevo bisogno che nessuno si ricordasse di me. Due anni di isolamento e un intervento lieve per cambiarmi. Documenti falsi acquistati proprio con il denaro, che ti ricordo è un mezzo. Poi finalmente la libertà di agire. Ma quanta sofferenza in quella mia assenza forzata.

Non a caso cita anche il fatto che lo script di "Hostel" l'ha scritto lui e non Roth e qual'era il punto principale di quella pellicola? Il far soffrire le persone.
Come detto ad altri il pippone non poteva essere sviluppato in altri modi e non crediate che non ci abbia pensato. Per fare poi la legge del contrappasso, ci voleva qualcosa che spiegasse la filosofia "Chi di potere ferisce, di potere perisce". Per questo la scelta della lettera.

CITAZIONE (marenarobros @ 4/3/2014, 15:36) 
Primo corto che leggo, e mi fa ben sperare: meta-cinematikino (e appartiene anche alla sottogara della morte del divo?), un paio di errori di battitura in 6 pagine danno fastidio (spero non ce ne saranno nei miei se no mi si ritorce contro anche questa critica), un protagonista ben delineato e per cui ho fatto il tifo sin dall'inizio.

Potrebbe essere di Hermes o Mastruccio, insomma la penna è quella di un big senza offesa per gli altri, ma per il carattere di fondo penso Andrew (Tomo lo escludo, so che non partecipa).

Pap che dice che è frutto di un Big ed è mio. Wow. Chissà se si è ricreduto dopo aver scoperto che era proprio mio.
Per gli errori, sono frutto della fretta e so che potevano essere evitati con una rilettura.

CITAZIONE (Arcadia1983 @ 4/3/2014, 18:19) 
Non so, tutto la prima parte del corto non mi ha detto molto: è un setup/spiegone, che ok ci sta pure. poi arriva la seconda parte che è tutto un monologo di Lee (per carità, grandissimo): altra scelta narrativa che non mi ha fatto impazzire: sentire parlare per 5 minuti un uomo non è il massimo, eh? come dico sempre, non innamoratevi delle vostre idee, pensate anche a come risulterebbero realizzate. non so, questo corto mi ha lasciato molto perplesso. complimenti per i nomi, comunque, sono molto originali.
Produttore: Sascha.

Voto: 6-

Come detto ad altri ho pensato a tanti modi di scriverlo e ho trovato palusibile solo questo. Non mi sono quindi innamorato delle mie idee, ma ho cercato qualcosa di plausibile. Cercando anche di non renderlo troppo peso il monologo.

CITAZIONE (Clint1994 @ 4/3/2014, 21:14) 
Bell'idea, ma nel complesso non l'ho trovato molto riuscito. All'inizio si viene a creare una certa curiosità circa il personaggio di Blucher e quando entra in scena Christopher Lee l'interesse dello spettatore è al massimo, ma poi si risolve tutto con un monologo artificioso e poco credibile e con un finale sorprendente ma altrettanto poco credibile. Anche da un punto di vista tecnico non ci siamo (Lee che parla da solo e l'inquadratura sul biglietto scritto dall'assassina non possono funzionare al cinema). Peccato, perché l'idea era buona.
Voto: 6-
Difficile indovinare l'autore, forse Sascha.

Lee non parla da solo ma col gatto, che per chi ha un animale domestico, non è una cosa molto strana. Dovete anche pensare o almeno io ho fatto questo pensiero, che uno che si è isolato dal mondo, difficilmente trova qualcuno con cui dialogare e magare in delirio di omnipotenza spiegare il perchè ha fatto alcune scelte. Cosa che è figlia proprio dell'incipit del film in cui lui ci racconta questa cosa perchè ha visto uno sceneggiatore che ha voluto premiare per la sua costanza, anche se lo infama, per le ragioni che lo hanno portato a voler diventare un regista (mancato) e uno sceneggiatore di successo.
Sulla lettera non credo che sia il primo o l'ultimo film in cui c'è una lettera che viene letta. Forse mi potevi dire che sarebbe stato più credibile la VFC.

CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 4/3/2014, 23:06) 
a me il monologo è piaciuto, non è altro della rappresentazione di un essere cinico che agisce per il gusto del potere, come molti fanno e non solo al cinema.
Il corto è uno di quelli a tema del festival, e lo prende piuttosto bene. Bellissima l'interpretazione di Lee.

voto 7. I corti di oggi sono soddisfacenti.

Io dico che è di Sascha

Grazie ad Agnese che ha apprezzato la scelta del monologo.

CITAZIONE (yaniano @ 5/3/2014, 16:03) 
il corto non è molto scorrevole per via del monologo, ho apprezzato la descrizione dettagliata della regia e la sorpresa finale. Ho riscontrato molti errori di distrazione, magari si poteva fare un controllo ortografico prima di mandarlo, ma questo non inficia sulla valutazione del film. Kenneth Fink non so chi sia, mentre Christopher Lee l'ho trovato perfetto per la parte. Interessante la parte iniziale che sembrerebbe superflua di primo acchito ma in realtà è funzionale nel darci l'idea della divisione, anzi direi proprio dello iato che sta tra chi conta qualcosa nella società e chi invece lo adora e ne è schiavo. Voto 7.5 .

Grazie mille per la tua rece.

CITAZIONE (World ^_^ @ 5/3/2014, 17:57) 
Cortometraggio intrigante, sempre sul tema del regista, ma in parte inficiato da come è stato reso il tutto.
Introdotto da un incipit assai "utile", lo svolgimento ruota infatti perlopiù intorno al monologo dell'anziano regista ritiratosi da tempo.
Qui posso dire che se la figura di Blucher ha un certo fascino (e che questo fascino è impersonato da Christopher Lee, uno che di carisma ne ha da vendere), allo stesso tempo non mi spiego il monologo stesso... come se stesse raccontando a qualcuno, eppure in realtà è solo quindi sta soltando gongolando con sè stesso? Per carità, i monologhi ci stanno, ma per me devono avere sempre una loro "ratio" all'interno di un disegno. Messa così, la cosa mi è sembrata un po' forzata, se non addirittura fumettistica... più adatta insomma a quel tipo di mezzo espressivo piuttosto che a un'opera filmica (sia pur essa un cortometraggio).

Ho trovato qualche difficoltà nell'individuarne l'autore, credo Tomcat ma sinceramente... solo perchè l'ho visto rispondere con molta accuratezza alle critiche di Arc. :)
6+

p.s. Sulla critica di Arc al monologo io mi trovo dunque d'accordo... perchè non la trovo una cosa di poco conto. Personalmente mi è sembrato un espediente facile: non è facile esplicitare le cose per bocca dello stesso protagonista? Non sarebbe stato più plausibile e sensato vederlo mentre raccontava queste cose a qualcuno oppure darci tali informazioni in qualche altro modo più sottile e ingegnoso?

Come detto a Clint, il monologo nasce dall'aver visto Van Den Graaf fuori dalla sua casa. Cosa che lo ha portato a riflettere sulle scelte della sua vita e sull'amore viscerale per il potere. Si tratta di una persona fuori di testa che fa cose aberranti, ma crede di essere un Dio. Quindi come detto non è che il monologo lo fa per gli spettatori (beh, lo fa per loro), ma cercando di darlgi una ragione, di un uomo solo perchè amando il potere non può condividere con nessuno ciò che lo rende vivo. QUindi parla col gatto, quasi a voler condividere con lui ciò che non può condividere con nessun'altro.
Espediente facile per farlo stare in un corto. Ma nemmeno troppo facile.

CITAZIONE (Andrew. @ 6/3/2014, 00:48) 
Il corto ha un'idea di fondo carina, ma una realizzazione che non riesce ad esserne all'altezza. Si nota molto (troppo) come lo sceneggiatore si sia sforzato di rendere il personaggio il più interessante possibile, come si sia forzato di rendere il monologo credibile (inserendo anche un gatto per giustificare il fatto che altrimenti avrebbe parlato da solo) e come abbia voluto costruire qualcosa per stupirci col colpo di scena finale.
Il risultato finale non è così male, anzi. E' scorrevole, lancia un messaggio interessante, strappa un sorriso. Eppure c'è di fondo quella sensazione di artificiosità che lo rende poco credibile.

6,5

Produttore: farei il nome di Tomcat, o in alternativa, perchè no, Mary.

Grazie ad Andrew, che ha visto il mio sforzo, anche se gli è sembrato artificioso.

CITAZIONE (Arcadia1983 @ 5/3/2014, 12:17) 
ma poi, che senso ha un'"accusa" del genere? io mica vado a dire ai miei professori: "guarda che tu scrivi Un posto al sole, guarda che tu scrivi Camera Cafè, guarda che tu lavori alla Bonelli". una cosa è dare consigli, provare a vedere dove si può "cambiare" la storia per renderla migliore, (che è quello che faccio, e Agnese lo sa bene), una cosa è "predicare bene e razzolare male", come mi è stato detto. questo corto partiva da un assunto interessante, ma la realizzazione non ne rispetta il potenziale: anche il finale, è poco coerente (uno che si cambia la faccia - perché, poi? - quando prende delle pagine in mano, le tocca coi guanti, paranoico come è).
vabbe'.

SUl cambiare faccia l'ho spiegato. Poi come detto all'inizio della risposta a tutti, il corto forse è stato letto velocemente. Quando mai ho detto che le toccava con i guanti. Lui non è paranoico, soffre della sindrome di omnipotenza. Anche se le pagine sono appicicate, come avrete letto, lui riceve pacchi di script (non a caso Van Den Graaf, dice di avere mandato tante sceneggiature), da cui preleva parti per farne opere sue. Opere che gli servono a fare i soldi per poi pagare la sua volgia di far soffrire. Uno che riceve pacchi di scritti da leggere, secondo voi, li prende tutti con i guanti per paura di essere contagiato? Non credo.

CITAZIONE (Andrew. @ 6/3/2014, 13:58) 
CITAZIONE (Tomcat75 @ 6/3/2014, 11:14) 
Perchè siamo del club degli sceneggiatori chiaviche? :D

No, affatto, ma non so perchè, certe associazioni mi vengono spontanee e probabilmente ti associo spesso a film che hanno una forte morale di fondo.

Quanto adoro questo pisano d'adozione!

CITAZIONE (freddy_k @ 8/3/2014, 13:22) 
Corto che dimostra che anche se ti credi potentissimo e intoccabile, in realtà non lo sei affatto. Per quasi tutto il tempo non si capisce dove voglia andare a parare, fino ad arrivare a un finale che spiazza. Perfetto Lee nella parte del mefistofelico Blucher, un po' di errori di ortografia qua e là (rileggete, rileggete sempre!).

Voto: 6.5

Produttore: Hermes?

Grazie alla rece, ma il traduttore è solo in inglese e il tempo troppo spesso è tiranno.

CITAZIONE (Francis Delane @ 10/3/2014, 19:24) 
LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Salve a tutti e benvenuti a uno dei tentativi più folli mai compiuti nella storia di CK, vale a dire leggersi tutti i corti di Cortimatik in una sola serata per poi votare domattina. So che è un suicidio, ma nondimeno mi invoglia farlo.

Iniziamo con questo Il potere. La mia recensione potrebbe riassurmersi anche solo in una frase: "Ok, partiamo bene." Ho trovato questo corto molto ben scritto (giusto qualche frase un po' lasciata in sospeso qua e là) e coinvolgente. E poi, invocare l'arte e le tematiche ad essa connesse, mettendo per di più Christopher Lee come protagonista, è un modo sicurissimo per conquistarsi la mia approvazione. I temi sono classici, ma la poca durata impedisce di trovarli ritriti. L'unica cosa che mi ha un po' deluso è stata il finale, non solo per la morte di Blucher (scontata), quanto per il modo in cui viene rivelato l'omicidio, affidato a una lettera che non viene nemmeno letta fuoricampo.

In conclusione, un corto discreto, piacevole, con una bella musica nell'ultima parte, e che io vedrei volentieri ampliato in un vero e proprio film.

VOTO: 7/10
POSSIBILE AUTORE: Agnese, sia per l'utilizzo di Lee (una di quelle scelte molto iconiche tipiche di lei), sia per la dimensione molto "popolare" in senso buono dell'intera operazione.

Grazie per la rece e concordo con te che poteva essere letta fuori campo, come avevo risposto alla critica di Clint.
 
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view post Posted on 20/3/2014, 13:10
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Cinefilo Ad Honorem

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Sorpreso che sia tuo, devo dire la verità. C'erano delle ingenuità ma l'ambizione (alta, e metatestuale) del corto è qualcosa che non mi sarei aspettato da te.
 
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