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Il Nao di Brown
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Il Nao di Brown, E&G Ltd.

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Andrew.
view post Posted on 1/3/2014, 16:48




-Dopo anni di inattività, ritorni al cinema virtuale con un nuovo film. A cosa è dovuto questo graditissimo ritorno di fiamma?
Quattro anni di inattività sono tanti, ma la voglia di scrivere e confrontarsi con gli altri ha vinto di nuovo, anche su una certa staticità che regna sul gioco da un pò di tempo.

- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Quando ho letto la graphic novel ho pensato che fosse perfetta per chiudere un cerchio definitivo sulla mia filmografia, che parte da Omusubi ga korokoro korogaru e finisce con Final Cut in Vietnam. Tutte storie originali tranne questa, ma che ho trovato in sintonia con quello che ho sempre voluto raccontare anche se con toni diversi, forse meno pessimisti del solito.


- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Non valuto mai quello che faccio, perché non riesco mai a farmi un'idea precisa delle potenzialità (o meno) di un mio scritto. E poi spesso il voto influenza quello di alcuni critici, meglio non dire alcunché.


- Un pregio del tuo film?

La sincerità dei personaggi, penso siano veri.


- Un difetto del tuo film?

A volte si può avere la percezione che la storia non vada da nessuna parte, ma in fondo anche nelle nostre vite capitano momenti di questo tipo e poi tutto d'un tratto cambia l'intero mondo ala quale eravamo aggrappati.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Sono curioso di leggere tutte le recensioni dei "nuovi", quelli che mi conoscono di meno, visto che non sanno come scrivo e cosa ho fatto in passato.


- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Il budget è di 22.000.000. Rientrerò delle spese facilmente, io penso. :P


- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Molto legato. Ci tengo per davvero, mentre lo scrivevo pensavo che stessi facendo il mio miglior film. Ma non lo so se ce l'ho fatta, a voi l'ardua sentenza.


- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Sono arrugginito, ma ci ho lavorato molto, parliamo di una gestazione di tre, quattro mesi. Spero di non aver corretto troppo!!


- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Ci sono tante tematiche che possono essere legate a questo, prima ho citato il film giapponese che ho fatto, ma era comunque molto diverso.


- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Me lo ha fatto notare Papele quando l'ha letto: Perché odio Saturno. Ma io puntavo a farlo assomigliare a Blankets :P


- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Domanda molto difficile, mi sono messo a pensare per dieci minuti, ma non mi viene in mente niente. Rilancio la palla al pubblico.


- Il tema e/o il messaggio del film?

Nel film si parla di amore, ma soprattutto affronta il tema del disturbo ossessivo compulsivo, cosa accade a una mente in quelle condizioni?


- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

Il titolo se lo leggi bene ha già qualcosa di interessante. Gioca con le parole di origine diversa. Però si presuppone uno sappia l'inglese. Dovevo lasciarlo con il titolo originale?

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Aridateme Zalone!

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Sarà il mio film di punta (anche perché non so se riuscirò a scriverne altri).

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

Non so mica se arriveremo alla quota minima per mettere in moto i Ck Awards! :P


- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Un cielo radioso. Sono anni che lo annuncio poi non riesco a portarlo a termine. Va stravolto e non mi piaceva come stava venendo.

-Cosa conti di poter fare per Cinematik in questo momento?

Non cosa conto. Costa sto facendo per Cinematik? La domanda è sbagliata. :P
Io preferisco parlare con i fatti, non con le false promesse.
 
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uomo_d
view post Posted on 1/3/2014, 17:25




Il film in un tweet:
"C'è una giovane hafu schizzata, che passeggia per Londra incurante del maltempo. Per far colpo su un poetico ubriacone devasta la lavatrice."


L'atteso ritorno sui grandi schermi della E&G passa per "IL NAO DI BROWN", la trasposizione di una graphic novel di Glyn Dillon, non molto celebre, in effetti, fra gli scaffali delle fumetterie e certo mai quanto il fratello Steve, che disegna per la DC (in particolare per l'imprint Vertigo).
Indagando nel background di Emil è facile capire come il mondo Orientale sia per lui un porto sicuro cui approdare, per non sbagliare.
E in effetti Emil non sbaglia, perché sforna una pellicola assolutamente gradevole.
La prima parte della storia scivola via come le gocce sull'ombrello che Nao spalanca mentre gira per Londra. Scopriamo sin dall'inizio che la bella, metà inglese metà giapponese ,soffre di una forma di depressione, che spinge la sua immaginazione a compiere le più allucinanti malefatte che, fortunatamente, rimangono solo allucinazioni.
Nao è una hafu, d'accordo, ma per chi si approccia al film temendo il mondo poco noto del sol levante raccomandiamo di stare tranquillo, perché Nao, scena dopo scena, appare come una ragazza decisamente occidentale, con tutti i tic del "nostro" mondo, e una passione per i manga e gli anime, facilmente ravvisabile anche fra i nostri coetanei della bim bum bam generation. Degno appartenente del gruppo è anche il suo amico e datore di lavoro, Steve, titolare del negozio di giochi per collezionisti (p.s. Esiste davvero? Urge un viaggio a Londra!)
Alzi la mano chi non era certo di vedere i due avvicinarsi, complice anche l'affinità di statura, sino all'inevitabile lieto fine? Bene. Così non è. L'hafu trova infatti l'amore in un uomo che entra per caso nella sua vita, e, non proprio per caso, ci torna, quando Nao devasta la lavatrice della casa che condivide con la coinquilina.
La storia d'amore fra i due non è sicuramente né convenzionale né scontata...e finisce pure male!
In tutto questo svolgersi narrativo Emil tratteggia un film inizialmente leggero e poetico, poi un po' malinconico.
Impossibile non menzionare le problematiche intestinali di Mike, che danno una giusta discontinuità alla narrazione.
Il finale è segnato dalla prevedibile lite fra Nao e l'uomo delle lavatrici, con un insolito finale, per niente lieto, che guasta il compleanno della (mancata) suocera.
Non ci è dato sapere se Nao effettivamente "guarisca", ma il fatto che sia diventata madre fa sperare che per lei certi problemi siano solo un brutto ricordo.
Nel film, rispetto alla graphic novel, viene dato meno spazio, per evidenti difficoltà traspositive, alla sotto trama del manga che tanto piace a Nao, Ichi, che assume invece una certa rilevanza, anche grafica, nell'opera originale.
Il film, forse, non riesce a marcare nettamente quella distinzione bene/male che assilla Nao; arrivati dunque al termine della visione ci sembra che manchi qualcosa.
La sensazione è comunque compensata dal ricordo di due orette ben trascorse, dissipando il timore di trovarsi di fronte all'ennesimo clone di Amélie Poulain!

Buona la scelta del cast, per niente invadente rispetto ai personaggi delineati nell'opera, e della regia.
Notevole il lavoro fatto per il sito internet, lasciatelo dire a uno che l'HTML non sa dove stia di casa!
La colonna sonora è uno dei punti di forza del film, tanto da averne fatto da ottimo volano pubblicitario.

L'auspicio, alla fine della fiera, è che Emil riprenda gusto a produrre le sue opere, così da non costringerci a doverci accontentare di seconde visioni ;)

Voto 75


p.s.
Il titolo del film, che non è nient altro che la traduzione del titolo dell'opera originale, in italiano lascia un po' interdetti.
 
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view post Posted on 1/3/2014, 18:08
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (uomo_d @ 1/3/2014, 17:25) 
Il film in un tweet:

Ottima idea! Ma sei su quel social network e non su Facebook?

ps: per ora mi limito a dire a Emilz che l'associazione con Perchè odio Saturno è stata naturale data la protagonista femminile... se Arc (come tutti gli altri) cerca di stare in pari invece di recuperare tutti i film a fine semestre, potrebbe essere il miglior amico/nemico critico di Emilz, con cui ultimamente ha avuto diverbi insensati.

(al sondaggio 7, presto la mia rece)

(10 alla soundtrack :P )
 
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uomo_d
view post Posted on 1/3/2014, 18:14




Su entrambi, ma facebook praticamente non lo uso.
In effetti potremmo farlo un account twitter di Cinematik...
 
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view post Posted on 1/3/2014, 18:43
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (uomo_d @ 1/3/2014, 18:14) 
Su entrambi, ma facebook praticamente non lo uso.

Ci sono ben tre pagine Cinematik (il gruppo, quella dove cliccare mi piace e quella a cui puoi chiedere l'amicizia) oltre a trovare tutti i cinematiki attuali e passati.
 
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emilgollum
view post Posted on 1/3/2014, 20:44




Che bella recensione Uomod, però al momento non voglio commentare, aspetto altre recensioni. Nel frattempo, grazie, sei proprio bravo. ;)
 
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view post Posted on 3/3/2014, 10:34
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Regia: 7; l'unico dubbio su Jonze è l'ambientazione inglese, forse poco consona: ma questi mondi "alieni" sono quelli che per ora io conosco del suo cinema, molto caratterizzato appunto dai mondi "possibili", da personaggi solitari e stralunati, ma fatto di sentimenti genuini e universali.

Sceneggiatura: 7; Emil torna con la trasposizione di un fumetto, la sceneggiatura è molto spedita e scritta col suo caratteristico stile, molto narrativo e forse poco dettagliato nelle inquadrature o in altri tecnicismi, ma una storia forse non troppo leggera viene resa così in maniera più easy per l'ostico pubblico cinematikino.

Soggetto: 8; il punto di forza, un graphic novel, fonte un po' scomaprsa dalle trasposizioni cinematikine (eppure ne sono venuti spesso capolavori, nella realtà e su Cinematik): i cinematikini leggono poco, e ancora meno si avventurano in territori considerati boh, minori, o forse lontani... speriamo in semestri meno banali, da questo punto di vista.

Cast: 7; attori poco noti, scelti bene, recitazione low-profile... forse per questo non spicca nessuno (a parte la protagonista, ovviamente), ma i personaggi ci sono subito tutti vicini e risultano umani... quasi da serie tv pomeridiana, non so se il concetto spiega bene quello che intendo.

Locandina: 8; Eh beh.

Musiche: 8; Eh beh 2.

Sito: 8; bravo Emilz che si è impegnato anche su questo fronte, spesso tralasciato, o che - mettendomi nei suoi panni - avrei tralasciato dopo un allontanamento così duraturo...

Voto complessivo: 7+; il giudizio finale, nonostante non vi siano veri e propri difetti in nessuno degli aspetti fin qui elencati, è invece personale, e non entusiastico: sarà che ho letto di meglio nella filmografia di Emilz, sarà che gli attuali lupi di Wall Street sbraneranno Emilz in un solo boccone sia con le loro critiche che con i loro imminenti annunciati filmoni a colpo sicuro, ma anche io non ci ho visto una belva da Award, in questo film: un rientro quindi light, una storia personale (e il paragone con Perchè odio Saturno aspetto che lo svisceri anche Arcadia), un Emilz in forma ma che deve sicuramente carburare un po', e forse, dopo 14 anni, svendersi un po' se vuole davvero portare la statuetta a casa.
La merita, ma deve anche "farsela" meritare.

Edited by marenarobros - 8/3/2014, 13:16
 
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Merlino*
view post Posted on 8/3/2014, 02:13




L'opinone di Merlino


Allora, vediamo questa volta di cominciare dalla fine.

La colonna sonora e le musiche già da sole valgono il prezzo del biglietto di questo film. I complimenti a Emil per le scelte glieli avevo già fatti nel post con il quale ha presentato in anteprima alcuni brani ma dopo la visione del film ho avuto la conferma che la scelta non solo è azzeccata per il gusto musicale ma anche per l’accostamento con le immagini.

La locandina. Ebbene sì caro Emil, hai fatto bene a rifarla e a non prendere la copertina del libro che non mi piace per niente. La tua invece, vista nei dettagli, è molto bella e ben fatta.

Con il sito è stato fatto un buon lavoro, non eccelso ma coi tempi che corrono ritrovare tanti dettagli e tante curiosità è un valore aggiunto al film. Bravo.

Mi è piaciuta la scelta di privilegiare un cast “inglese” e anche se non conoscendo Rinko Kikuchi la prendo per buona perché credibile e sincera nel rappresentare le difficoltà create a Nao dal suo disturbo compulsivo. Oltre alla protagonista mi hanno colpito in positivo i due ragazzi e soprattutto Dallas Roberts che con la sua recitazione a volte sopra e a volte sotto le righe arricchisce la scena ogni volta che appare sullo schermo.

La scelta di trarre un film dalla grafic novel Glyn Dillon, ora che ho visto il risultato, non posso che ritenerla positiva.

La sceneggiatura è scritta molto, molto bene, ma del resto mi sarei stupito del contrario. In un film con una storia dove tutto è metà e metà, Emil è riuscito nell’impresa di creare e a far sua una pellicola che appare omogenea e scorrevole nonostante le difficoltà create dal tema trattato. Rimanendo su temi orientali - anche se in questo caso cinesi - mi sento di affermare che per quanto mi riguarda la grande bravura di Emil è stata quella di aver saputo equilibrare Yin e Yang, cosa molto difficile in un contesto dove il tema principale è il disturbo compulsivo ossessivo.

Per quanto riguarda la scelta del regista, avendo visto solo “Essere John Malkovich” non sono in grado di giudicare e dico solo che ci può stare, ma al tempo stesso mi fido di Emil che so amare molto questo regista.

Come giudizio finale dico che temevo molto di trovarmi ad affrontare la grande pesantezza di un film orientale e invece la pellicola, a parte gli occhi a mandorla della protagonista e qualche riferimento qua e là al Giappone, è saldamente ancorata alle tradizioni a ai modi di vivere occidentali.

Ciao ciao!
 
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uomo_d
view post Posted on 8/3/2014, 09:47




Hai avuto il mio stesso timore iniziale :D
Questo, secondo me, è un altro punto di forza del film. Superata l'iniziale perplessità, ovviamente per chi non mastica la cultura orientale, ci si trova poi in terreni conosciuti, ma visti con occhi...a mandorla!
 
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Merlino*
view post Posted on 8/3/2014, 12:35




CITAZIONE (uomo_d @ 8/3/2014, 09:47) 
Hai avuto il mio stesso timore iniziale :D
Questo, secondo me, è un altro punto di forza del film. Superata l'iniziale perplessità, ovviamente per chi non mastica la cultura orientale, ci si trova poi in terreni conosciuti, ma visti con occhi...a mandorla!

Sì però in realtà io adoro la cultura orientale e giapponese in particolare, il mio timore è di trovarmi di fronte a pellicole orientali che sembrano fatte apposta per gli occidentali. Ti faccio un esempio, se mi guardo Kagemusha o Ai no corrida (Ecco L'Impero dei Sensi) o anche roba anche leggera come Ringu (The Ring) o Honogurai mizu no soko kara (Dark Water) mi ritrovo immerso nel loro mondo e mi sembra ri sentire e vivere emozioni "originali", se invece mi ritrovo di fronte a film magari belli ma che sembrano occidentalizzare i sentimenti e lo svolgimento appositamente per piacere all'estero - una specie de La Grande Bellezza al contrario tanto per rimanere su un ferro ancora caldo - come potrebbe essere il koreano Ferro 3, ecco, allora non riesco più a emozionarmi senza storcere un po' il naso. E già il fatto che su due piedi fatichi a portare come esempio un film giapponese forse è prova che lì la svendita all'occidente è fatta in maniera diversa, non svendendo direttamente i loro prodotti ma rifacendoli completamente all'estero. Poiché però non sono un conoscitore così profondo da pretendere di dare giudizi definitivi ma esprimo solo le mie impressioni, aspetto con piacere di essere smentito da Emil, Yaniano o Nood che ne masticano più di me.

E cmq iIn questo caso il problema non si è nemmeno posto perché alla fine si tratta di un film occidentale con emozionanti rimandi all'oriente ;) .

Edited by Merlino* - 8/3/2014, 13:01
 
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emilgollum
view post Posted on 8/3/2014, 12:55




Come quelle cagate de L'ultimo samurai e Memorie di una Geisha.

n.b. Grazie per la recensione Merlino, uno dei miei film che ti sono piaciuti di più? Perché con me tu non sei mai stato tanto tenero. :P
 
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view post Posted on 8/3/2014, 13:16
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emilgollum
view post Posted on 8/3/2014, 23:18




CITAZIONE
Degno appartenente del gruppo è anche il suo amico e datore di lavoro, Steve, titolare del negozio di giochi per collezionisti (p.s. Esiste davvero? Urge un viaggio a Londra!)

non proprio il "Peploids" ma ce ne sono di similari.

CITAZIONE
Nel film, rispetto alla graphic novel, viene dato meno spazio, per evidenti difficoltà traspositive, alla sotto trama del manga che tanto piace a Nao, Ichi, che assume invece una certa rilevanza, anche grafica, nell'opera originale.

quindi hai letto la Graphic Novel?
Non potevo inserire quella parte, totalmente distaccata da tutto il resto. Ho deciso di eliminarla del tutto e rimandare il link del filmato direttamente dal sito.

CITAZIONE
Il film, forse, non riesce a marcare nettamente quella distinzione bene/male che assilla Nao; arrivati dunque al termine della visione ci sembra che manchi qualcosa.

Non sono molto d'accordo. Ci sono tante scene dove Nao oscilla nella sua ossessione compulsiva e più si va nel finale, più emergono chiaramente.


CITAZIONE
l'unico dubbio su Jonze è l'ambientazione inglese, forse poco consona: ma questi mondi "alieni" sono quelli che per ora io conosco del suo cinema, molto caratterizzato appunto dai mondi "possibili", da personaggi solitari e stralunati, ma fatto di sentimenti genuini e universali.

sì, esatto, alla fine ho scelto un regista che fosse più adatto a raccontare questo film, rispetto al semplice accostamento della nazionalità.

CITAZIONE
un Emilz in forma ma che deve sicuramente carburare un po', e forse, dopo 14 anni, svendersi un po' se vuole davvero portare la statuetta a casa.
La merita, ma deve anche "farsela" meritare.

mi ha fatto molto riflettere questa ultima considerazione finale e un pò mi rattrista, perché io penso che ognuno di noi debba seguire quello che più sente senza mai dover rincorrere facili tatticismi in vista di premi e quant'altro. Un'idea dei gusti dei cinematikini me la sono fatta anche io in questi anni, ma non ho mai cercato di farmi piacere per forza, ho scritto storie che mi rappresentassero il più possibile e forse alla fine ci sono riuscito, visto che sono facilmente riconoscibile. Questo significa che non vincerò mai l'award come miglior film? Uomod parla di seconde visioni, ma io quando mi sono dedicato nell'adattamento di questa storia avevo in mente "Blankets", il mio film cinematikino preferito. Non dico che Il Nao di Brown sia il film della vita, non dico che sia perfetto, non dico che sarà un asso pigliatutto, nno lo sarà di certo, ma è comunque un pezzo di me ed è quello che voglio lasciare alla comunità di cinematik. Non voglio essere anonimo, ecco tutto.
comunque lo comprendo il ragionamento di Papele, non so se accettarlo, ma spero che i prossimi film siano sempre ancorati alla mia persona. Non so se sbaglio, ditemi voi.

CITAZIONE
con il sito è stato fatto un buon lavoro, non eccelso ma...

come mai non eccelso? Cosa devo fare per ricevere un ottimo? No, così mi adeguo... :P

CITAZIONE
La sceneggiatura è scritta molto, molto bene, ma del resto mi sarei stupito del contrario.

Questa la voglio stampare. Ricevere un commento così da Merlino è da pace dei sensi. :D
 
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view post Posted on 9/3/2014, 15:24
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Cinefilo Ad Honorem

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Sulla scelta USA/INGHILTERRA avevo anche chiesto in altro topic come vi regolate (mi riferivo agli attori) ma la cosa non ha avuto sbocchi. Boh, penso non mi abbia letto nessuno.

Sulla considerazione finale, vediamo chi ha il coraggio di rispondere.
 
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