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Il Silmarillion: il risveglio degli elfi
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Il Silmarillion: il risveglio degli elfi, Fiamma Imperitura Production

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SaschaGranato
view post Posted on 31/12/2013, 12:40 by: SaschaGranato




RECENSIONE DELLA GRANATO PRODUCTION

Innanzi ad un’opera prima si respira un entusiasmo fervente, animato dal desiderio di confrontarsi con qualcosa di nuovo e di mai visto. Ovviamente ci sono esordi ed esordi; produttori capaci di imporsi su ottimi livelli al primissimo film, come è successo a Mastruccio, e produttori molto meno esperti, come il sottoscritto, capaci di offrire qualche buono spunto qua e la, ma ancora troppo acerbi per convincere critica e pubblico. Fiamma, credo possieda tutte le qualità per rientrare nella prima fascia. E non è certo una novità. Le sue competenze tecniche, sintattiche e grammaticali, le abbiamo già assaggiate in un piccolo cortometraggio e, successivamente, nel trailer del suo nuovo film.

Il Silmarillion è considerata da molti, l'opera fondamentale e centrale di Tolkien. Non parliamo di un romanzo, ma di una serie di narrazioni e vicende a cui l'autore lavorò per tutta la vita costruendo l’universo che diede poi forma al Signore Degli Anelli. Potremmo considerarla l’epopea di un universo immaginario. Un mondo vastissimo e ricco di personaggi complessi e straordinari. Per molti, la sola idea di trarne un film, sarebbe una semplice follia. Ma per Fiamma così non è stato e ha pensato bene di intraprendere un percorso arduo, destinato alla realizzazione di una lunga saga cinematografica, abbracciando l’opera di Tolkien nella sua interezza.

Ma questo primo film, “Il Risveglio Degli Elfi”, non è un semplice assaggio di quello che ci aspetterà in futuro. Fiamma ci propone un lungometraggio corposo e molto complicato. Il film ricopre un arco temporale di circa due generazioni, in soli cento trenta minuti. “Soli”, per modo di dire. Sono due ore senza la minima concessione alla distrazione o al riposo. Il film parte con una lunga introduzione sulla nascita dell’universo, per mano di una divinità. Impossibile, per me, evitare l’accostamento biblico. L’angelo ribelle rinnegato, fautore del male e di guerre sanguinose. Il bene, stesso, contrapposto al male. Non sono tematiche strettamente legate alla religione cristiana, in questo caso, camuffata in qualcosa che ha più che vedere con il Mito. O per lo meno, questo è quanto ho percepito io.

I minuti a seguire, scanditi da un ritmo incalzante, descriveranno la nascita di una terra popolata da elfi. I personaggi principali del film sono numerosissimi e ci vengono presentati uno dopo l’altro, in una lunga sequenza. Qui, ho riscontrato grandi difficoltà. Mettere in relazione ai nomi, i volti degli attori, è stato quasi impossibile. Spesso ero costretto a risalire le pagine dello script, sprecando tempo in inutili ricerche, quando sarebbe stato sufficiente una semplice pagina sul sito, con i volti degli attori e i nomi dei personaggi interpretati. Questo è un consiglio che do a Fiamma a partire da subito, per agevolare la visione anche agli altri produttori. Lo stesso errore lo commisi anch’io, con Favola Americana.

I protagonisti, come dicevo, sono numerosi. Non tutti ricoprono ruoli articolati. Molti di questi, appaiono in poche scene, ma l’impressione che ho avuto è quella di un insieme di personaggi fondamentali al fine del racconto e soprattutto al fine di costruire un universo vivo. Un aspetto riuscitissimo e davvero appagante.
Per contro, tutti questi personaggi, concentrati in “sole” due ore di film, slegano buona parte della storia in micro episodi, con salti temporali importanti. In pochissimi minuti, un personaggio appena bambino, diventa ragazzo e in seguito adulto, padre di un figlio, e quant'altro ancora, infondendo una sensazione di incessante preludio ad un film che non vuol saperne di spiccare il volo, avviandosi al cuore della storia. Cosa che invece avviene, fortunatamente, ma quasi dopo un’ora (sessanta pagine circa) di film.

Sarebbe stato possibile evitare tutto ciò? Credo di no. La sceneggiatura è veramente ben scritta. Ogni scena è stata curata attentamente, nella forma e nel ritmo. Forse il montaggio così “frammentato” e con questi insistenti salti temporali, su una sceneggiatura, possono risultare impegnativi e poco scorrevoli, ma per un film credo rappresenti qualcosa di convenzionale. Con il risultato, forse, di annoiare un pochino. Giusto il tempo di conoscere i veri protagonisti dell’opera e affezionarvisi.
Fiamma, al suo primo film, mette insieme un cast ricco di nomi importanti, gestendo il tutto come un vero professionista. Non ho visto errori grossolani, come spesso succede per coloro che non hanno mai scritto un film, ed è un altro punto a suo favore.

Ho apprezzato molto la messinscena del film, in ogni suo aspetto. La regia ha la capacita di descrivere straordinarie ambientazioni e la forza di penetrare nel cuore dei personaggi, raccontando i sentimenti più intimi e i desideri più profondi. La colonna sonora è semplicemente straordinaria, eccetto il brano iniziale, troppo commerciale e abusato in dozzine di film. I brani, incalzano la narrazione anche nei passaggi più lenti e descrittivi, offrendo un intrattenimento appagante e un’esperienza “visiva”, molto efficace. La sceneggiatura, come dicevo poco fa, è ben scritta. Ma ha il difetto di essere una sceneggiatura, appunto, con tutti i limiti che ne derivano. Vero punto debole è il montaggio, soprattutto nelle prime fasi. Accettabile, per un film che ha come scopo quello di introdurre una saga lunghissima. L’augurio, per il futuro, è quello di confrontarsi con film che sappiano alleggerire questo aspetto e che possano concentrarsi maggiormente sulla storia e sui sentimenti dei personaggi, e sulla drammaticità stessa del racconto. Perché al di là della forma e dello sfarzo di un film, ciò che più contano sono le emozioni. E in questo caso, spesso, mi sono sentito freddo anche di fronte agli eventi più toccanti. E questo credo sia un limite importante.

Il sito è carino, ma incompleto. Invito Fiamma a realizzare una pagina sul cast, per facilitare la lettura e la comprensione dei personaggi.

Voto 74/100
7 Al sondaggio

Il voto non è altissimo, ma la recensione esprime nel complesso una valutazione positiva e qualche piccolo suggerimento. Rimarrà fra i migliori esordi di Cinematik, questo è certo.

Mi sorgono alcune perplessità in merito alla versione estesa del film. L’opera cinematografica è difatti molto corposa. C’è tanto materiale, concentrato in poco tempo. Non temi di appesantire il tutto?
 
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