| mastruccio |
| |
Benvenuti alla presentazione del listino della Dreaming Studios. Per la prima volta Mastruccio si presenta con due progetti, un altro passo avanti verso la piena maturazione produttiva della major siciliana. Prima, quindi, della consueta conferenza stampa, andiamo a vedere cosa ci propone per il primo semestre 2014. Titolo: TOTO'
Genere: Biopic
Regia: Giuseppe Tornatore
Cast: Robert De Niro, Giovanna Mezzogiorno, Valerio Mastandrea, Federico Costantini, Ciro Petrone, Angelo Orlando, Carlo Buccirosso, Margot Sikabonvy, Gabriella Pession, Massimo Ranieri, Michele Riondino, Lina Sastri, Lello Arena, Ciro Esposito, Luca De Filippo, Nina Zilli, Enzo De Caro, Maurizio Mattioli e altri
Sinossi: L'ultimo periodo della vita del Principe Antonio De Curtis, in arte Totò. L'incontro con un giovane universitario, figlio di un suo vecchio amico ex attore di rivista, che intende scrivere la tesi di laurea su di lui, gli offre l'occasione di scavare nella memoria, ripescando ricordi della propria giovinezza, quando iniziava a respirare la polvere degli scalcinati teatrini napoletani. Sono ricordi allegri, ma anche tragici, fatti mai rivelati all'immenso pubblico che lo adora. Un storia che mostrerà i tratti più controversi e curiosi della sua complessa personalità.
Uscita prevista: aprile
Tre aggettivi: Intenso, Rivelatore, Doveroso.Titolo: MIND THE GAP
Genere: Drammatico
Regia: Joe Wright
Cast: Vanessa Redgrave, Antony Hopkins, John Hurt, Scott Glen, Tom Hollander, Domhnall Gleeson, Mackenzie Crook, Olivia Williams, Gina McKee Sinossi: Margaret è la vedova di Oswald Laurence, morto nel 2007 a 70 anni dopo aver calcato le scene inglesi da quando ne aveva 17. È lui Mr Gap, l'uomo dell'annuncio, quelle tre parole entrate nella storia dei trasporti britannici e soprattutto nelle orecchie di milioni di passeggeri invitati a prestare attenzione al «vuoto» tra treno e banchina al momento di salire in carrozza. Per tutto questo tempo, ogni giorno, la signora Oswald si è recata alla stazione di Embankment, si è seduta sulla solita panchina e, chiusi gli occhi, si è messa ad ascoltare per ore la voce registrata del marito, ma un giorno, improvvisamente, scoppia in lacrime scoprendo che la voce del suo Oswald è stata sostituita dalla pronuncia meccanica di un computer. E' una storia, vera e dolce, di vuoti e presenze incancellabili, di una «voce splendida», di un attore finito su un palcoscenico di treni e binari, di un annuncio e un amore destinati a durare per sempre.
Uscita prevista: Cinematik Indipendent Film Festival
Tre aggettivi: Vero, Romantico, Struggente. Davanti l'ingresso del Palacinematik, le transenne segnano il persorso del red carpet. La folla di curiosi e giornalisti è assiepata lungo il viale e freme dalla voglia di vedere da vicino Robert De Niro. Sarà lui, infatti, ad accompagnare Mastruccio alla conferenza stampa. L'attore, al lavoro sul set di Giuseppe Tornatore che sta realizzando l'attesissimo "Totò", ha approfittato della breve pausa natalizia delle riprese, per venire qui allo Specialone e presentare il film con grande disponibilità. Eccolo che arriva, accomagnato dalla moglie. I flash sono tutti per lui. Appena varcata la soglia del Palacinematik, Bob saluta il presidente della Dreaming Studios e si presta alle foto di rito. Mastruccio è già seduto al lungo tavolo sul palco. I giornalisti presenti, molto numerosi, sono pronti coi loro taccuini e le telecamere delle tv di tutto il mondo iniziano a mandare in diretta, anche su forum, le immagini della conferenza stampa. Iniziamo. D: Signor Mastruccio, dopo due anni e passa dal suo debutto il listino della sua casa di produzione conta due film originali già annunciati e di sicura prossima uscita sugli schermi: il biopic su Totò e l'inglese Mind the gap. Ci spiega queste scelte? R: Su "Totò" ho già detto in altre recenti interviste. Non posso dire altro perchè Tornatore ha imposto il riserbo più assoluto, non solo a me e al cast, e Bob ve lo potrà confermare, ma all'intera troupe. La scelta è dovuta ad una mia passione viscerale verso questo gigante della comicità mondiale che, al pari di Charlot e Stanlio e Ollio - non a caso ho citato i personaggi, meglio dire le maschere, e non gli attori - fa ancora ridere perfino le nuovissime generazioni. (De Niro, accanto a lui, conferma con in gesto affermativo della testa). "Mind the gap", invece, è un film che doveva parteciparre al L&S Contest, ma purtroppo il progetto è slittato per via di problemi vari, e siccome è a basso budget, abbiamo deciso di farlo partecipare al nuovo Festival del cinema indipendente. E' una storia originale, tratta da una storia vera, e mi è piaciuta subito perchè, pur piccola e molto english, può affascinare il pubblico di tutto il mondo.D: A che punto è con la lavorazione dei due film? R: "Totò" è a metà percorso. Finite le feste, chiuderemo il set e Peppuccio andrà alla post produzione. Nel frattempo inizieranno le riprese di "Mind the gap", cosi "Totò" avrà il giusto tempo di decantazione. Ho bisogno di non pensarci per almeno due mesi, così quando lo riprenderò in mano potrò definirlo al meglio.D: Ha deciso di dedicarsi solo a film originali. Perchè? R: No, per nulla. Anche se in effetti a fare film originali mi diverto di più. Le trasposizioni hanno un percorso completamente diverso, per certi versi più semplice, anche se fino ad oggi i film di trasposizione che ho prodotto hanno molte diversità rispetto ai romanzi originari, e quindi anche per questi ho praticamente riscritto le storie. Comunque in futuro farò certamente altre trasposizioni.D: Chi sono i suoi registi di riferimento? R: Nomi altisonanti, come Sergio Leone, Giuseppe Tornatore, Steven Spielberg, Martin Scorsese. La lista è lunga, e comunque adoro chi sa dirigere i propri attori facendo uscire da loro il meglio che possono dare, e che sanno esattamente dove mettere la macchina da presa sul set.D: Il suo impegno a Cinematik è andato via via aumentando. E' aumentato il suo tempo libero, o la passione per questo gioco? R: Per la verità il mio tempo libero pare addirittura essere diminuito. E' la passione che è aumentata, e la voglia di mettermi più in gioco, non tanto per voglia di protagonismo ma più per desiderio di migliorarmi e migliorare questa splendida realtà che è Cinematik. Poi, diciamo la verità, non è che ci voglia chissà quale impegno... forse gli altri, soprattutto quelli che non osano fare di più, pensano che si debba sacrificare troppo tempo... bè, non è assolutamente vero! Bastano davvero pochi minuti al giorno, garantito.D: Che ne pensa dei suoi nuovi colleghi? Da ultimo debuttante, che suggerimenti si sente di dare? R: Il vero debuttante è Fiamma, perchè Lele è un produttore della prima ora. Certo che, a leggere certe cose che ha già fatto, Fiamma pare essere già abbastanza esperto in materia. Col suo Silmarillion, penso, farà il debutto più roboante di tutta la storia di Cinematik. Il consiglio che voglio dargli è quello di non fare solo quello - ne ha annunciati addirittura altri cinque di film su quella storia - ma di spaziare su altri generi. D: I giornali di gossip non parlano mai di lei. Ci tiene cos' tanto alla privacy? R: Lo sa quanti anni ho, vero? Quei giornaletti vanno bene per i divi giovani e piacioni, che per farsi pubblicità vanno a feste mondane e girano da un letto all'altro. Io, ormai, sono un pantofolaio. Mi piace rinchiudermi nella mia casa, com moglie e figlioletti, e godermi qualche bel film nel mio cinema personale.De Niro: (trad. simultanea) Mas ha ragione. Se uno vuole conservare una certa privacy lo può tranquillamente fare. Basta non andare in certi luoghi pubblici, o non frequentare feste mondane.Una domanda a Mr. De Niro: Il presidente della Dreaming Studios l'ha strappata per un pomeriggio a Tornatore. Ci può dire che ne pensa di Totò e del film che sta girando? De Niro: (trad. simultanea) Da me non caverà un ragno dal buco (sorride). Peppuccio mi ha minacciato che se dico solo una sola parola sul film non mi rivolge più la parola. (Mastruccio ride) Totò è un personaggio universale, non solo napoletano. Lo sa che in America è un cult? La sua mimica facciale, i suoi movimenti del corpo e soprattutto i suoi tempi comici, perfetti, fanno ancora scuola.D: E' vero che era stato contattato già in passato dalla figlia di De Curtis per interpretare questo ruolo? De Niro: Si, è vero. D: Come mai non se ne è fatto niente? De Niro: Non erano giusti i tempi, forse. Lo script era buono, ma non mi sentivo ancora pronto per interpretare un personaggio così particolare.D: Come l'ha convinta Tornatore? De Niro: Mastruccio e Tornatore sono venuti a trovarmi a casa, e mi hanno parlato a lungo del progetto. Non c'è voluto molto per convincermi, anzi sono stato io a ricordargli dell'idea di Lilliana De Curtis, e gli ho detto subito che finalmente, dopo tanti anni, avrei voluto accontentarla.D: Con questo ruolo mira a vincere il primo premio agli Awards? De Niro: (Sorride) Alla mia età, non vado più a caccia di premi ad ogni costo, e tra l'altro non me li sono neanche andati a cercare. In tutta la mia carriera, i premi sono stati un qualcosa in più, ma a me è sempre interessato lavorare al meglio, dando tutto me stesso al regista e al personaggio, senza pensare che quasto potesse darmi qualche premio.Torniamo a Mastruccio. D: Certa critica l'accusa di essere troppo tecnico, pignolo fino allo spasimo per quanto riguarda la forma e le regole della grammatica filmica, la stesura delle sceneggiature e la cura delle colonne sonore. E' l'unico che prepara anche i video per i titoli. Non ci perde troppo tempo per queste che, in definitiva, sono dettagli trascurabili nei film cinematikini? R: Qualcuno dall'alto ha deciso cosa è trascurabile e cosa no? Se per me è importante scrivere in un certo modo, molto tecnico, per altri non lo è. Benissimo. Non sono più intransigente come all'inizio della mia carriera, e pertanto oggi a certe cose, nei film degli altri colleghi, non ci bado più di tanto. Io, però, ho un metodo di lavoro più meticolso, frutto di anni di preparazione e voglia di imparare. Quando lavoro per i miei film devo soprattutto divertirmi, ed io mi diverto tantissimo a preparare musiche, video dei titoli, locandine, sito, e tutto quello che serve perchè possa dire di avere fatto un lavoro per bene. Sono un perfezionista nato, e se anche un dettaglio non mi convince, ci posso anche passare ore per far si che il risultato finale mi soddisfi. Ma credo che la sua domanda fosse un'altra, vero?D: Si, le chiedevo se alla fin fine ci perde troppo tempo dietro alla preparazione di un suo film. R: Sono al lavoro del mio quinto film. Quando sarò al decimo o più, probabilmente la penserò in questo modo, com'è successo a miei illustri colleghi più veterani. Intanto, finchè mi diverto, continuo come sempre.D: Qual'è il film dei suoi sogni? Quello che è conservato nel cassetto segreto della Dreaming Studios? R: Bè, per la verità quello su Totò è un film che avevo nel cassetto da molti anni. Finalmente vedrà la luce. Posso dire quindi che quel sogno si sta realizzando.D: Cosa bolle in pentola per il secondo semestre? Può anticipare qualche notizia succulenta ai suoi numerosi fans? R: L'ho già annunciato, dopo "Totò" e "Mind the gap", mi butterò sull'horror. Farò il prequel di "Krull", mitico film della Nuno Production. Però non posso dirvi nulla sulla storia che mi gira in testa. E poi, chissà, potrei virare sul fantasy. Si, perchè a me piace spaziare su tutti i generi, per mettermi continuamente alla prova. Sennò che gusto ci sarebbe a fare sempre le stesse cose?Un'ultima domanda a Mr. De Niro: Se non sbaglio, lei non è stato contattato spesso dagli altri produttori di cinematik. Si è chiesto come mai? De Niro: Dovrebbe chiederlo a loro,no? (ride) Non lo so, forse perchè sono di una generazione passata, o forse perchè ultimamente ho fatto un cinema più commerciale. Sinceramente, non lo so. Vediamo che dicono gli altri producer.Grazie, Mas e Bob. Attendiamo ora le domande e i commenti degli internauti collegati sul forum. Buon Natale e al 26 dicembre, con il proseguio dello Specialone.
| | |
| |
|