Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Gli Ultimi
Poll choicesVotesStatistics
77 [58.33%]
84 [33.33%]
61 [8.33%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
50 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 12)

Gli Ultimi, Hermes Production

« Older   Newer »
  Share  
Clint1994
view post Posted on 5/12/2013, 11:22 by: Clint1994




GLI ULTIMI by Clint94

Ci sono produttori di cui stiamo ancora aspettando il film della consacrazione. Nel caso di Hermetico, invece, io sto aspettando il passo fasso, un film poco convincente ( :P ), che non è ancora arrivato. Perché anche "Gli Ultimi" è una pellicola davvero notevole, che ben si posiziona all'interno della filmografia della Hermes Production. Un'altra storia estremamente cruda, cupa e pessimista, in cui i personaggi si ritrovano coinvolti in un vortice di scontri, uccisioni e tragedie, in un mondo che ormai non ha più nulla di umano, in cui vige la legge del più forte. Coloro che avevano criticato "Mio Fratello" per l'esasperazione dei toni pessimisti - critica a mio avviso infondata -, qui potrebbero ripeterla - e lo capirei di più -. In "Gli Ultimi", infatti, gli sprazzi di serenità sono rari isolotti in un mare di dolore e tragedie. I due protagonisti, il contrabbandiere Joel e la "merce" che deve scortare, la giovanissima Ellie, vivono una vera e propria odissea che li porta ad affrontare pericoli di ogni tipo e a incontrare (e scontrarsi con) mostri cannibali, predoni e semplici esseri umani ostili. E ogni volta che sembrano trovare la quiete (l'incontro e l'amicizia con Henry e Sam, la sosta nella comunità di Gus e James), la situazione volge sempre al peggio (Sam subisce la trasformazione, Gus e James sono due psicopatici). Ecco, forse proprio in questo, cioè nella ripetitività di certe situazioni (arrivo in un luogo - quiete apparente - minaccia improvvisa - lotta), si nota l'origine videoludica del film, per il resto ben cammuffata; e la ripetizione di questo meccanismo alla lunga rischia di risultare stancante (all'ennesima situazione di pericolo in cui si imbattono Joel ed Ellie mi veniva da allargare le braccia e chiedermi quante ancora ne dovevano passare, questi due poveretti). Ma d'altro canto non si può non restare ammirati di fronte alla descrizione vivida di questo mondo ormai a pezzi, popolato da mostri, predoni, soldati e terroristi, in cui la vita umana vale meno di zero (molto riuscita in questo senso la scena di introduzione iniziale); e, soprattutto, non si può non provare una forte empatia per i due protagonisti, Joel ed Ellie, che in un mondo così orribile e nonostante gli eventi terribili che si trovano ad affrontare, riescono a instaurare un legame intensissimo; legame che viene costruito a poco a poco, nonostante l'iniziale riluttanza di Joel, che nella catastrofe ha perso una figlia e per questo è diventato un uomo disilluso, cinico e con pochi scrupoli. E' proprio il legame tra di loro a offrire le poche scene di serenità del film, scene che raggiungono inaspettate vette di poeticità (come quando vedono le lucciole o quando trovano le giraffe nel parco), piccoli spiragli di luce in un mare di tenebre; fino a un finale di grande pathos, in cui Joel salva Ellie dal suo sacrificio volontario e poi viene ucciso dalla stessa Ellie per evitare di subire la trasformazione in mostro. Un finale che mi ha spiazzato, perché mi aspettavo il più scontato sacrificio di Ellie per la salvezza del genere umano; invece Joel (e l'autore della storia), con una menzogna, decide di salvare la vita della piccola Ellie, ma a costo di condannare l'intera umanità. E' quindi un finale positivo se visto nel suo piccolo (Ellie si salva e può ricostruirsi una vita nella comunità di Jimmy), ma estremamente negativo e pessimista se considerato su grande scala (l'umanità non si salverà). Sicuramente un finale sorprendente e coerente con la narrazione; ma forse avrei preferito qualcosa di più positivo per l'umanità, almeno nel finale, dopo tutte le atrocità che si vedono nel film. In ogni caso qui si tratta di gusti personali e bisogna dare atto a Hermes che il finale non è affatto banale e può far discutere.
Ottime le interpretazioni dei due protagonisti: Russell Crowe è perfetto nel ruolo del contrabbandiere duro e disilluso che nel corso della storia scopre di avere ancora un lato umano e rivela una sorprendente tenerezza per la sua giovane compagna di sventure (una nomination non gliela leva nessuno); Chloe Moretz, sempre più lanciata su Cinematik come nella realtà, è una Ellie perfetta nel suo essere allo stesso tempo una bambina che vede il mondo con occhi ingenui e una donna che ne ha passate di tutti i colori e si ritrova costretta a vedere e commettere le atrocità più inaudite (potrebbe giocarsela con Ludovica Gargari in un'inaspettata sfida tra adolescenti per la vittoria dell'Award come miglior attrice protagonista). Nonostante scompaia abbastanza in fretta, merita una menzione anche Milla Jovovich, anche lei perfetta e convincente nel ruolo di Tess (molto intensa la scena della sua morte, esaltata dalla musica di John Murphy). E' molto interessante, tra l'altro, il fatto che nemmeno i protagonisti si risparmiano dal commettere atrocità (uccidono i pacifici uomini di una comunità, scambiandoli per predoni); insomma, non si tratta di "buoni", ma solo di due persone che lottano con tutti i loro mezzi per sopravvivere e trovano la forza di tirare avanti l'uno nell'altro.
Non conosco David Slade, ma dando un'occhiata alla sua filmografia mi sembra adatto. Ho notato che in questo semestre non si è osato molto con scelte di grandi nomi alla regia, ma si è preferito puntare su autori ugualmente bravi ma meno conosciuti (anch'io ho fatto così per L'ultimo sguardo).
La soundtrack è bellissima, un altro punto di forza del film, e alterna brani del videogame a brani scelti da Hermes. Bellissimo il pezzo di John Murphy che accompagna la morte di Tess e la fuga finale di Joel ed Ellie dall'ospedale; altrettanto bello il brano della morte di Sam e Henry.
Molto bella anche la locandina, che rappresenta uno dei pochi momenti sereni del film: forse è la più bella del semestre.
In conclusione, "Gli Ultimi" (a proposito, suonava meglio "The last of us" come titolo :P ) è un gran bel film, che difetta solo della ripetitività di alcune situazioni, ma riesce a coinvolgere e ad avvincere grazie alle molte scene di pathos, a un'ambientazione da incubo, a una splendida soundtrack e soprattutto a una bellissima coppia di personaggi a cui ci si affeziona davvero.

VOTO: 77


Questo film entra sicuramente nel mio personale podio dei migliori film del semestre, insieme a "Mio fratello" e "Ivan il terribile", ma sono molto indeciso ancora sull'ordine in cui piazzarli, quindi per ora mi limito a dare lo stesso voto (potrei portarlo a 78 nel caso decidessi di metterlo al primo posto).


CITAZIONE
Crowe mi sembrava perfetto perché avevo bisogno di qualcuno con uno sguardo rude e il viso segnato dal tempo (avevo pensato anche a Jackman ma ha la faccia troppo pulita).

Più che Jackman, in alternativa ci avrei visto bene Clive Owen o Gerard Butler. Ma Crowe va benissimo.

CITAZIONE
Ho trovato molte più difficoltà del previsto, perché per la prima volta il mio compito era quello di tradurre in immagini un’opera che nasceva già come qualcosa di molto simile a un film. Quindi cercare di dare la propria impronta a un prodotto con una sua forma e una sua identità così forti e definite non è stato semplice.

Ecco, vorrei chiederti in cosa il film si differenzia dalla storia del videogame.

CITAZIONE
- Un pregio del tuo film?

Penso che abbia una bella coppia di protagonisti che si lasciano voler bene nonostante i tanti difetti. E poi è una storia apocalittica piuttosto cruda, senza inutili addolcimenti.

- Un difetto del tuo film?

E’ un po’ lungo, non apporta grandi novità al genere (i clichè degli ultimi zombie movies ci sono un po’ tutti) e ho paura che abbia conservato un po’ la struttura da videogioco.

Tra i difetti non metterei il fatto che non apporta novità al genere, è una cosa a cui uno non ho mai pensato durante la lettura; però la lunghezza e la ripetitività di certe situazioni probabilmente derivante dal videogame si fanno sentire. D'altro canto sono verissimi anche i pregi che dici.

CITAZIONE
The Road in primis. Poi 28 Giorni Dopo e The Walking dead. Sicuramente ce ne saranno anche degli altri ma questi sono quelli a cui ho esplicitamente pensato durante la lavorazione.

A me ha ricordato molto "I figli degli uomini". Se ci pensi la storia è molto simile: l'umanità è condannata, ma salta fuori una ragazza che potrebbe rappresentare la salvezza e un uomo riluttante deve scortarla, tra bande di predoni e terroristi. Sì, ripensandoci adesso, sono davvero molto simili.
 
Top
49 replies since 1/12/2013, 11:42   549 views
  Share