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Il Freddo Modifica La Traiettoria dei Pesci
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Il Freddo Modifica La Traiettoria dei Pesci, Superlele Production

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SaschaGranato
view post Posted on 28/11/2013, 01:38 by: SaschaGranato




[COLOR=#FF5500]RECENSIONE GRANATO PRODUCTION/COLOR]

Papele esordisce con “Il freddo modifica la traiettoria dei pesci”, brillante commedia diretta da Todd Louiso.

Non è certo un novellino, Papele, lo sappiamo molto bene. Essendo poco meno che un pischello, purtroppo, conosco i suoi trascorsi a Cinematik solo di fama. Per me è come assistere al grande ritorno di un mito del passato, o una cosa del genere. Voci di corridoio dicono che questo è il suo primo film scritto in piena autonomia e che un tempo si dedicasse esclusivamente a delle co-produzioni, dico bene? Quindi possiamo parlare di un esordio a tutti gli effetti, e dunque credo sia lodevole il coraggio di esordire con una commedia che, a mio avviso, fa parte di un genere cinematografico complicatissimo e molto difficile da finalizzare con successo. Soprattutto, quando si parla di una commedia raffinata e genuina, e non grezza e grossolana come siamo abituati oggi giorno (insomma, quattro rutti e due madonne e giù a ridere come dei somari, per intenderci).

Non voglio dilungarmi troppo sulla trama, perché spesso, soprattutto nelle commedie, l’aspetto “narrativo” passa in secondo piano dedicando maggior attenzione ai personaggi, ed è quanto avviene con questo film. Ciò che serve sapere è che siamo difronte ad un piccolo affresco di un quartiere residenziale, nella città di Montréal. Qui, le vite dei nostri personaggi (che ammontano circa ad una decina, e praticamente tutti protagonisti), verranno stravolte da una tempesta di ghiaccio, obbligando molti di loro a riunirsi per combattere i disagi causati dal maltempo. Quindi, cosa potrebbe accadere se uno studente venisse ospitato a casa di una spogliarellista? Cosa accadrebbe se uno squinternato, pieno di pregiudizi legati a sesso e razza, fosse invitato a cena da una coppia di omosessuali? Queste semplici domande, insieme a tanti altri quesiti, rappresentano le fondamenta su cui si costruisce la storia. Tanti i temi toccati nell’arco del film, in particolare legati alla famiglia e alle tradizioni, ma raccontati con semplicità e senza eccessi. Ho apprezzato molto i personaggi di Julie e Boris. Insieme formano una coppia davvero accattivante. Si respira la tensione sessuale fra loro e la fantasia, di tanto in tanto, va per i fatti suoi sperando in una situazione un pelino più spinta che ovviamente non viene accontentata. Posso dire che più di una volta ho invidiato quel pesce lesso di Boris, ad esempio quando Julie s’infila nella vasca da bagno, facendo attenzione a non colpire i suoi pesciolini che nel frattempo, nuotano tranquillamente nell’acqua. Non so quanta retta avrei dato io a quei pesci, in quel momento.

Papele vanta un ottimo stile, ma la sceneggiatura ha troppi errori ortografici e pecca di molte disattenzioni. Credevo dipendesse dal fatto che il film l’avesse da poco concluso, decidendo di inviarlo in anteprima, ma vedo che anche la versione definitiva presenta i medesimi difetti. Sarebbe stato meglio dare un’ultima lettura allo script perché ci sono davvero molti errori, quasi ad ogni pagina!

Al di là degli errori ortografici, a cui tutti incappiamo (io in primis), lo script è scritto molto bene. Buone le descrizioni di ambienti e movimenti di macchina. Il film scorre ai nostri occhi come fossimo davvero davanti ad uno schermo e credo che rappresenti il primo grande risultato per una sceneggiatura. Il linguaggio è si semplice, ma mai ripetitivo e quindi non annoia. Altro punto di forza è la capacità di sintesi, senza venir meno ai personaggi. Dieci protagonisti non sono pochi, ma il film si focalizza bene sulle loro caratteristiche principali, senza quindi perdere il filo, dilatando per ore il racconto. Legherei questo film ad un filo rosso con Il seggio vacante ( e sono certo che per questo mi beccherò una miriade d’insulti), non per la storia, ovviamente, ma per l’ambizione di raccontare una storia corale con tanti personaggi. Ecco un esempio, a mio avviso, più riuscito.

Anche in questo caso, così com’è accaduto nel film di Agnese, diventa difficile affezionarsi ad un personaggio specifico, ma è stato sufficiente raccordare tutte queste vite attraverso un unico punto di vista, quello del ragazzino ( e nello specifico, durante i titoli di testa), per offrire una struttura solida al film. Quindi, io, ho potuto così affezionarmi maggiormente a Boris e Julie, così come un altro spettatore potrà trovare più interessante l’esperienza vissuta dal padre squinternato di Alex (perdonatemi, ma non ricordo tutti i nomi), mentre parla con il compagno di Michael, ( lo psicologo o psichiatra) dopo una cena trascorsa tra commenti raziali e sprezzanti contro gli omosessuali.

Voto 76/100

Il voto non è altissimo, rispetto a quanto si potrebbe dedurre dalla recensione, per un semplice motivo. Il film mi è piaciuto, mi ha strappato qualche risata e mi ha fatto volare un po’ con la fantasia (se ti prendo Julie, non so che ti faccio!), ma è un film, per certi aspetti, un po’ lontano dalle mie corde. Raccontando non solo fatti ironici, ma anche drammatici, ho provato una sorta di distacco emotivo. Questo ovviamente non è un errore della sceneggiatura, semplicemente se non è un film in pieno stile “Eastwood”, fatico a commuovermi. Difatti, ho preferito legarmi a dei personaggi spensierati, piuttosto che al piccolo protagonista.

Da un punto di vista tecnico, ho trovato la locandina molto bella, mentre il sito fa il suo dovere, senza troppe pretese.


Colgo l'occasione per porgere a Papele alcune domande.

- Questo film segna il tuo ritorno a Cinematik dopo dieci anni d'inattività. Ma il tuo stile non ha affatto subito gli effetti del tempo. Durante questo lasso di tempo hai continuato a scrivere?

- Hai parlato di due sceneggiature originali; sono reperibili?

Grazie e complimenti ancora!
 
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30 replies since 27/11/2013, 12:48   393 views
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