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Emerald Sword- Capitolo 1: Cronaca di Terre Incantate
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Emerald Sword- Capitolo 1: Cronaca di Terre Incantate, Sunset Boulevard Films

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Hermetico
view post Posted on 17/11/2013, 17:31 by: Hermetico
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A Cinematik sono prepotentemente tornati di moda i fantasy e questo Emerald Sword ne è la prova. Agnese torna quindi alle atmosfere che più le sono congeniali (come aveva già dimostrato con Imaginaerum) e sforna un fantasy di stampo medievale, molto vecchio stile nel suo essere così rassicurante, ma comunque piacevole.
La trama è piuttosto tradizionale e racconta del classico guerriero (curiosa la scelta di non dare un nome al protagonista… c’è dietro qualche motivazione particolare?) senza macchia e senza paura che per salvare la sua terra dall’invasione di creature demoniache, parte alla ricerca della leggendaria spada di smeraldo. Se da una parte questa adesione quasi maniacale ai clichè di genere fornisce una base solidissima al film, dall’altra spegne un po’ l’entusiasmo dello spettatore che si trova davanti a una storia, sì piacevole e scorrevole, ma parecchio prevedibile e scontata.
Il protagonista l’ho trovato troppo stereotipato con questo suo smisurato coraggio, il dolore per la perdita dell’amata e i suoi capelli biondi continuamente scompigliati dal vento (giuro, non parlo per invidia! :P ). Ecco, sotto questo aspetto si poteva osare un po’ di più, costruendo qualche personaggio (non necessariamente il protagonista) o alcuni passaggi della storia in maniera meno convenzionale.
Però va dato atto ad Agnese che pur essendo rimasta fedelissima alle regole del fantasy è riuscita comunque a costruire un film che intrattiene piacevolmente e non si risparmia certo in termini di spettacolarità. Alcune scene sono particolarmente riuscite ed efficaci (ad esempio l’incontro con l’affascinante Aresius, la caduta di Ancelot ad opera dei demoni, lo scontro finale sulla torre nera), proprio come dovrebbero essere in un fantasy.
E pur nella loro classicità ho apprezzato alcuni personaggi, come ad esempio Gendry che suscita fin da subito una gran simpatia o il drago Tharos, saggio e comprensivo. Tra l’altro il rapporto che si instaura tra i due (descritto molto bene) mi ha ricordato, oltre che La Storia Infinita, anche Dragonheart, un film a suo tempo molto sottovalutato.
Ho apprezzato anche i dialoghi in cui mi sembra che Agnese sia migliorata moltissimo, li ho trovati molto scorrevoli e piuttosto credibili.
Interessante il colpo di scena finale in cui si scopre che Airin non è morta e Dargor ha più di qualche motivo per odiare il guerriero del ghiaccio.
Ovviamente essendo una prima parte la storia si interrompe sul più bello e spero che nel prossimo capitolo Agnese provi ad osare un po’ di più, a distanziarsi un po’ dai binari della tradizione. E proprio a tal proposito spero che Akron sia un vero cattivo, di quelli spietati, da temere, perché se c’è una cosa di cui il film non ha bisogno è proprio un cattivo “simpatico”. Emerald Sword ha dimostrato di avere gli artigli per graffiare, deve però trovare il coraggio di farlo, correndo anche qualche rischio.

Cuaron alla regia ci sta ma penso anche io che il film sia un po’ troppo “semplice” e rassicurante per essere pienamente nelle sue corde. Ci avrei visto un regista “minore” ma più adatto al tipo di storia (almeno a questo punto della trama), come ad esempio Rupert Sanders (Biancaneve e il cacciatore) o Stephen Sommers (Van Helsing).
Il cast invece è molto ben assemblato e tutti gli attori hanno le facce giuste per i ruoli. Spero in una maggiore centralità nei prossimi capitoli di Barnes e Waltz.

Colonna sonora riuscita e pienamente in tema. A volte però piuttosto invadente e in alcuni casi avrei preferito un accompagnamento strumentale (in un paio di scene ci sono e funzionano benissimo).

Buono il sito con le informazioni di rito e qualche curiosità. Locandina un po’ troppo confusionaria, con colori e immagini che creano un minestrone poco efficace.

Emerald Sword è un fantasy molto tradizionale i cui obiettivo è quello di intrattenere con scene spettacolari e un plot molto basic, senza quindi richiedere troppo impegno allo spettatore. L’estrema classicità della storia con i suoi numerosi clichè e personaggi un po’ troppo stereotipati, impediscono al film di lasciare un’impronta duratura nella memoria dello spettatore. Le basi però ci sono tutte, la storia pur nella sua classicità è solida, e quindi spero che Agnese si prenda il tempo necessario per sfornare un secondo capitolo, sì rispettoso della tradizione fantasy, ma anche un po’ più coraggioso (o incosciente) soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi. 67/100
 
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27 replies since 9/11/2013, 07:43   776 views
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