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L'ultimo sguardo
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L'ultimo sguardo, Clint94

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Andrew.
view post Posted on 6/11/2013, 19:51 by: Andrew.




Recensione della Chimera.

Quanti passi in avanti ha fatto Clint dalla sua ultima opera originale, Sinfonia di morte? Innumerevoli, e durante questi ha migliorato l'aspetto sul quale gli chiedevo di migliorare, cioè i dialoghi che se prima erano poco credibili, adesso sono perfetti.
L'ultimo sguardo è un noir di quelli che piacciono a lui e a tanti altri qua nel forum, di quelli che io invece evito puntualmente, infatti non ho iniziato a leggere con grande entusiasmo ma più per dovere di farlo.
I personaggi poi sono quelli tipici del genere, tra poliziotti corrotti, prostitute in fuga, gangster e via dicendo, in particolare il protagonista rispecchia fedelmente uno degli stereotipi più conosciuti, quello dello sbirro melanconico e alcolizzato che sebbene sembri un duro, rivela un animo gentile turbato forse dalla solitudine o da una vita che è stata priva d'amore, oltre che dai sensi di colpa per tutti i lavori sporchi che è chiamato a fare.
Le indagini vertono su un assassino che si rivela in realtà un serial killer difficile da acciuffare, il che riserverà nel finale un colpo di scena piacevole e inaspettato.
Non era semplice creare una storia originale riuscendo a ingannare lo spettatore così abilmente. Tutti quanti siamo stati portati a credere che fosse Homand l'assassino e non l'amico barista che sembrava messo là come semplice comparsa.
Se questo è l'aspetto principale del film, non manca un contorno fatto di personaggi caratterizzati ottimamente, in particolare il nostro Ross, che si rivela molto sfaccettato. Come ho detto all'inizio è il tipico alcolizzato e depresso, eppure possiamo apprezzarne un lato romantico quando il suo sguardo viene catturato dalla voce della cantante o quando carezza i capelli della prostituta, facendocelo davvero apprezzare come persona, nonostante tutto.
La sua morte nel finale è sicuramente un duro colpo, ma ho avuto la strana sensazione di non provare poi molta tristezza per lui, forse perchè in fondo lui appariva quasi già morto dentro, impotente di fronte a un sistema che nonostante tutti gli sforzi, si fa beffe di lui. E' un poliziotto stesso a ucciderlo, quindi nessuna speranza di redenzione o di rivalsa, non esiste giustizia in questo mondo.
Se questo era il messaggio che Clint voleva mandare, è arrivato in pieno.

La sceneggiatura è perfetta, ho notato molte più inquadrature ricercate rispetto al suo solito, le atmosfere rese benissimo, scene d'azione poche ma buone e niente esagerazioni fumettistiche (alla Millennion), che era quello che più temevo, cioè il solito film su poliziotti e gangster. Invece ha calcato la mano più sui personaggi, tanto che alla fine è rimasta un po' di delusione perchè avrei voluto saperne di più, soprattutto su Ross, magari capire qualcosa in più sul suo passato (che viene liquidato in una battuta).
Ma non è tanto un difetto, quanto un desiderio di leggere dell'altro, il che è positivo dato che solitamente queste storie mi attirano poco.

Nel cast spicca un Phoenix che vola diritto tra i favoriti ai prossimi awards, avrà una nomination assicurata e magari anche una vittoria se non arrivano altri a impensierirlo. Ma come al solito anche i non protagonisti sono da nominations e in generale tutto il cast. Giusto la Chastain non mi è rimasta così impressa, il suo è l'unico personaggio che mi è parso troppo "costruito", arriva come una femme fatale per poi rivelarsi una vittima in fuga e non si riesce mai a percepire bene cosa vuol trasmettere.
Del regista non ho visto nulla, ma leggendo la descrizione su MyMovies, sembra che l'abbiano scritta apposta per questo film, quindi perfetto anche per via dell'accoppiata con Phoenix, suo attore feticcio.
Musiche da tipico noir, non si poteva scegliere altrimenti (e avendo giocato a L.A. Noir avevo la sensazione straniante di rivivere momenti del gioco e non del film), ma comunque calzano tutte a pennello.
Sito standard e locandina che sembra voler dire: "sono un film noir".


Voto: 81
ChimeraTop100: 15° (novità che inserirò d'ora in poi nelle mie rece)


Credo che questo film si meriti l'8 pieno per tutta una serie di motivi ai quali fa capo quello di essere una storia originale ma di non darlo a vedere, avendo infatti imbastito un intreccio davvero notevole che contiene dramma, orrore, piccoli momenti commoventi e colpi di scena. Scritto in maniera perfetta al punto da rendere impossibile trovare un errore o qualcosa su cui discutere realmente (cose di poco conto quelle dette nella rece).
Questa volta eviterò anche di tirare in ballo i miei gusti personali, anzi nonostante fosse un noir con praticamente tutti gli stereotipi del genere, ciò non mi è pesato affatto e ciò vorrà dire qualcosa.
Lo reputo uno dei suoi migliori, forse di sempre? Questo lo dirà il tempo, intanto si è piazzato piuttosto in alto nella mia classifica di gradimento personale e probabilmente se avesse calcato la mano per indagare più a fondo nell'animo del protagonista, sarebbe balzato nelle prime posizioni perchè c'erano i presupposti. Sarà per la prossima volta, del resto dovremmo tenere tutti a mente questa cosa per ogni film che facciamo.
 
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