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Berserk - L'Età Dell'Oro Atto I
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Berserk - L'Età Dell'Oro Atto I, Granato Production

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Hermetico
view post Posted on 5/11/2013, 00:31 by: Hermetico
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Con Bersek, il terzo film della Granato, Sascha, dopo un thriller e un gangster movie, vira prepotentemente verso una storia fantasy dalle tinte horror e, senza troppi giri di parole, compie un netto salto in avanti rispetto a Favola Americana.
La storia ha un impianto piuttosto classico per il genere ma riserva momenti molto crudi e audaci come se ne vedono raramente nei fantasy. Per atmosfere e toni della storia mi sembra che il film sia un po’ una sorta di fusione tra Ken in guerriero e Il trono di Spade.
Lo stile di Sascha, pur mantenendo la maniacale cura del dettaglio, ora si è fatto più asciutto e il risultato è un film con scene di grande impatto e soprattutto una storia coesa che non si sfilaccia in inutili sottotrame.
La forza non sta tanto nell’intreccio, come già detto piuttosto tradizionale, ma nei personaggi caratterizzati magnificamente che rimangono impressi nella mente dello spettatore.
C’è ovviamente Gatsu , il protagonista, il tipico antieroe solitario inizialmente emarginato. Il , sincero e per nulla artefatto, ritratto che ne esce è quello di un uomo sofferente, dal passato doloroso che a fatica, attraverso le relazioni umane, si apre agli altri e scopre che ci sono altre vie oltre a quella della violenza.
Dall’altra parte c’è Grifis, personaggio ambiguo, dal grande carisma e, a livello narrativo, con un potenziale infinito. Potrebbe diventare un villain memorabile e scontrarsi proprio con Gatsu.
Infine c’è Caska, personaggio che inizialmente risulta piuttosto antipatico ma poi si svela completamente, con le sue fragilità che la rendono ben più interessante.
Estremamente curate e appassionanti anche le relazioni che si instaurano tra i personaggi (il rapporto di amore-odio tra Gatsu e Caska, quello più complesso e per certi versi ambiguo tra Gatsu e Grifis).
Insomma, nel caso non si fosse capito, secondo me la forza e la ricchezza del film stanno proprio nei personaggi a cui è quasi impossibile non affezionarsi in qualche modo.
Peccato che , essendo una prima parte, la storia sia tronca e il film non abbia un vero e proprio finale. Tutto rimane tremendamente in sospeso (l’evoluzione stessa dei personaggi) e il finale per la verità è meno epico ed esplosivo di quanto mi aspettassi. Un po’ sottotono. E’ come se il film fosse partito in quinta, creando grandi aspettative, e poi sul più bello fosse andato scemando. Purtroppo è un difetto che va messo in preventivo quando si decide di dividere la storia in due parti così fortemente interdipendenti fra loro.
Tecnicamente la sceneggiatura è scritta davvero bene, curatissima nei dettagli senza però risultare mai troppo pesante come era accaduto con Favola Americana. Lo script è in grado di evocare in maniera estremamente naturale immagini visionarie e di grande impatto.
Solo in qualche punto ho avvertito un po’ di confusione (ad esempio le scene con la scacchiera, poco chiare).
L’unico vero errore che secondo me andava assolutamente tolto è la voce fuori campo che riporta i pensieri del protagonista. E’ un espediente tipico dei fumetti o degli anime, ma nel cinema è deleterio perché rovina l’atmosfera, rende tutto meno credibile ed è superfluo (non aggiunge nulla a quanto già sappiamo).

Del Toro dirige la pellicola in modo esemplare, dando sfogo a tutta la sua verve immaginifica. E’ tutto nelle sue corde quindi la scelta del regista è perfetta.
Qualche perplessità me l’ha lasciata la presenza di Bale nei panni di Gatsu che io ho immaginato come un ragazzo, più che come un uomo. Spesso parla in maniera ingenua che quindi poco si addice a un uomo di quella età. Se poi la scelta è dettata dal fatto che nella seconda parte Gatsu invecchierà e sarà più in linea con l’età di Bale, ok ci sta, ma credo sarebbe stato meglio prendere un attore più giovane e farlo eventualmente invecchiare.
Ben scelto il resto del cast (soprattutto Kitsch), tranne Benicio del Toro che ha un ruolo troppo misero.

Ottime le musiche, sempre a tema e che ricreano perfettamente le atmosfere fantasy.

Sito chiaro e pulito. Locandina molto bella e di grande impatto.

Con Bersek Sascha fa un netto passo avanti dopo la sbandata presa con Favola Americana. Il suo stile, sempre ricchissimo e barocco, si fa più asciutto e il film ne guadagna su tutta al linea. Epiche scene di battaglia, immagini visionarie e tre grandi personaggi che reggono sulle loro spalle un plot piuttosto classico. Peccato per qualche ingenuità (la voce fuori campo) e un finale tronco, o meglio inesistente. Come nel caso di Andrew con DD 1, nonostante il film mi sia piaciuto molto, preferisco non esagerare col voto e aspettare la consacrazione con la seconda parte. 74/100
 
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