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Festival di Roma - Enrico IV
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Festival di Roma - Enrico IV, Gruppo Fraludada

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World ^_^
view post Posted on 6/10/2013, 11:14 by: World ^_^




Le mie quattro righe sul film

Chi l'ha detto che una trasposizione sia "vecchia" e pertanto poco originale, solo perchè tratta da un grande classico della letteratura mondiale? A torto o a ragione qui sopra Shakespeare sembra suscitare sempre un po' di timore reverenziale, oltre a qualche ritrosia di troppo. Bene ha fatto, a mio avviso, Francis nel continuare il suo ciclo shakespeariano trasponendo tra l'altro un'opera che, rispetto ad altre (pensiamo solo ad Amleto) non ha avuto poi al cinema, finora, nè tante trasposizioni nè particolarmente famose: se si eccettua il bizzarro Falstaff del genio Welles, completamente incentrato sulla figura del cavaliere giullare e spaccone, trovo su imdb solo sue altre trasposizioni cinematografiche del '43 e del 1984, entrambe curiosamente italiane.
Questo per dire che non solo i classici non muoiono mai ma che, coerentemente con quanto fatto finora, Francis persegue un suo stile e una sua passione che anche stavolta non mi ha deluso. Come nel precedente Riccardo II, una sceneggiatura agile e accorta ci fa riscoprire il celebre dramma, solo che stavolta lo sceneggiatore cerca di andare incontro anche al pubblico un po' più impaziente usando un linguaggio ancora meno aulico, prediligendo tra l'altro scene di azione e di battaglia. La storia riprende anni dopo la salita al potere di Enrico IV ai danni di Riccardo II e, sebbene non tutto sia chiaro subito, poi ci si trova presto nel vivo dell'intreccio. Sono assolutamente contrario all'opinione di chi ha suggerito riassunto o preamboli, dal momento che nemmeno più i serial televisivi fanno ormai ricorso a tali mezzucci per "acclimatare" facilmente lo spettatore.
Sceneggiatura, dicevamo, che mi è sembrata abile nel mantenersi in bilico tra fedeltà e libertà traspositiva, senza rinunciare ai toni epici e aulici senza i quali non saremmo stati in presenza di Shakespeare ma di un episodio qualsiasi dei Tudor. Avrei solo tagliato qualche episodio di bisbocce e di gaudioso divertimento in taverna per arrivare un po' prima nel vivo della vicenda e dell'azione.
Regia di Tom Hooper che non delude le aspettative e che bissa l'ottima direzione del precedente Riccardo II, cast che sarebbe stato pressocchè perfetto se non fosse stata per la perplessità col quale ho accolto la riconferma di Henry Cavill nel ruolo dell'anziano Enrico IV: trucco a parte, sarebbe stato meglio prendere un attore più anziano, dal momento che Francis era pienamente giustificato in questo "cambio" dai non pochi anni trascorsi. Oltretutto non siamo a teatro e "fa comunque strano" vedere il truccato Henry Cavill far da padre al quasi coetaneo David Oakes.
Per il resto, nulla da eccepire: un cast britannico di alto livello nel quale spicca su tutti, come c'era da aspettarsi, un Tim Curry autentico mattatore nel ruolo altrettanto memorabile di Falstaff. Colonna sonora come al solito ben studiata e presa, a piene mani, dalla musica classica.
In sintesi, Francis non solo non lascia ma raddoppia e raccoglie per me un risultato che è quasi agli stessi livelli del precedente Riccardo II, che era sì più lungo, con meno azione e molto più "politico" ma che io ho apprezzato tantissimo come riflessione sul tema del potere. Questo Enrico IV non è da meno e rimarrà sicuramente impresso per le epiche scene di battaglia, per l'emozionante morte di Enrico IV e per la presenza di un validissimo Falstaff, di grande presenza attoriale e scenica. Per me una delle opere migliori di questo Festival. 7.7
 
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24 replies since 22/9/2013, 13:09   1578 views
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