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L'uomo che odiava Sherlock Holmes (Festival di Roma)
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L'uomo che odiava Sherlock Holmes (Festival di Roma), Nuno Productions

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SaschaGranato
view post Posted on 6/10/2013, 00:48 by: SaschaGranato




Recensione Granato Production

Ed eccoci arrivati alla fine di questo festival e posso dirmi soddisfatto di aver completando la visione di tutti i film. In pieno stile Granato, non è venuta meno una buona dose di ritardo e per questo chiedo venia a tutti coloro che hanno letto e recensito i film a tempo debito. Questo è il primo anno che partecipo attivamente ad un festival ed è una bella sensazione contribuire alla causa, a dispetto delle passate edizioni, dove mi limitavo a leggere e recensire le opere che più mi incuriosivano. In tal senso, affermo quanto sia stato difficile destare il mio interesse per quei film che all’apparenza sembravano lontani dai miei gusti, ma con il senno del poi, confermo che ne è valsa assolutamente la pena. A differenza dello scorso anno, ho riscontrato un target più alto e dei film decisamente buoni. Ho raffrontato tematiche comuni, come succede per Ivan il Terribile e Mio Fratello, ed opere completamente diverse come “Lo sconosciuto n 89” e l’ultima fatica di Nuno “L'uomo che odiava Sherlock Holmes”; il film che mi accingo a recensire.

Nuno è un veterano a Cinematik e vanta una filmografia invidiabile. Torna sul campo dopo un periodo di lontananza con 7000 giorni; un film bellissimo e spassoso, con una forte componente drammatica. Ed in seguito propone un thriller diretto da Scorsese. Adesso è la volta de “L'uomo che odiava Sherlock Holmes”. Nutrivo tanta attesa per questo film, ma non sapevo bene cosa aspettarmi. Appena entriamo sul sito di presentazione, possiamo ammirare la grafica suggestiva, un particolare che pochi cinematikiani considerano, ma si sa, anche l’occhio vuole la sua parte! E Nuno da il meglio di sé, proponendo un sito davvero ben fatto. Tuttavia il primo difetto salta all’occhio proprio sull’impaginazione della sceneggiatura; schermo nero e scritte gialle. Dopo dieci minuti di lettura avevo gli occhi infuocati. E’ un sistema un po’ rudimentale, a mio avviso, utilizzato spesso in passato, ma oltremodo fastidioso. Per me ha rappresentato un forte limite. La lettura sul pc è già di per sé faticosa e toni così accessi hanno sicuramente peggiorato l’esperienza, appesantendo l’intrattenimento e di conseguenza, il mio interesse verso il film. Nuno propone un’opera parecchio lunga e corposa, sviluppando un complesso intreccio narrativo che trova il suo punto più debole nelle soluzioni degli enigmi, spesso semplicistiche e frutto d’intuizioni geniali, poco verosimili. Da un thriller non è mai opportuno aspettarsi il massimo del realismo, anzi, affinché un genere così complesso funzioni è opportuno diluire alla realtà un pizzico di fantasia e creatività, ma in tal senso, ho riscontrato pochissimi spunti. Forse, la carne al fuoco è un po’ troppa e l’opera fatica a decollare. I continui salti temporali, spezzano la tensione e questo non aiuta lo spettatore a seguire ogni passaggio con la dovuta attenzione. Il tutto, sommato all’affaticamento della lettura e alle continue pause, ha compromesso il mio entusiasmo.
Alcuni passaggi del film mi hanno poco convinto; troppo legati ad un linguaggio letterario e non cinematografico, così come non ho apprezzato la colonna sonora.
Dunque, nel complesso, “L'uomo che odiava Sherlock Holmes” ha rappresentato in gran parte una delusione, per me. Il film vanta uno script scorrevole, questo è certo, ma è troppo poco. La storia non mi ha entusiasmato, così come i personaggi.

Voto 58/100

Fermo restando quanto detto, vorrei sottolineare che parte del mio giudizio è influenzato dal mio distacco verso il racconto. Spesso mi capita di leggere belle storie, raccontate un po’ alla buona. Altre volte invece, capita d’imbattersi in un buono script, ma non appassionarsi comunque al racconto. E’ un po’ come guardare un film in dormiveglia.
Non mi piace esprimere giudizi così duri, ma non me la sento di dare un punteggio più alto di così.

Resta comunque il fatto che il film ha ricevuto voti molto alti e leggendo le recensioni, mi domando cosa mi sia a questo punto sfuggito e cosa non sono stato capace di cogliere. Il fatto di non emozionarmi di fronte ad un film è comunque un segnale negativo e non trascurabile.
 
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