Vi dico un segreto: sono Sherlockiana.
Nel senso, penso che Conan Doyle per parlare di Sherlock si sia ispirato a un suo amico, a qualcuno che conosceva faceva il detective, dopotutto il buon Arthur lavorava spesso con polizia e investigatori. Quindi ho visto il film con grande speranza e ottimismo, cosa che si è ben confermata.
Il film è diviso in due parti: il presente e il passato, a volte questa divisione è un po' confusionaria ma si può capire. Si parla di due omicidi nei diversi archi temporali ed entrambi hanno a che fare con Sherlock Holmes: uno perchè ispirato ai racconti, l'altro perché è proprio Conan Doyle a indagare, assieme a Bram Stoker (che si sbaglia sul conte) su alcune morti di alcune suffragette. La mentalità dell'800 è ben enfatizzata e anche se alcune cose dette da Doyle io non ero d'accordo (maschilista forte, era!) lo giustifico perché è figlio dei suoi tempi
solo che non ho capito come si risolve il caso dell'800: è davvero la Fawcett? Mica l'ho capito.
La regia è ok e anche il cast, Townsend e Murphy su tutti. La colonna sonora l'ho trovata grandiosa, anche se avrei messo dei brani in studio non live.
Anche il mio voto è alto, 8