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L'uomo che odiava Sherlock Holmes (Festival di Roma)
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L'uomo che odiava Sherlock Holmes (Festival di Roma), Nuno Productions

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mastruccio
view post Posted on 20/9/2013, 11:02 by: mastruccio




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Dopo una lunga assenza produttiva, la Nuno Production torna sugli schermi, in occasione del Festival di Roma, con "L'uomo che odiava Sherlock Holmes", un film dalle grandi ambizioni commerciali tratto dall'omonimo romanzo di Graham Moore.
Un nutritissimo cast di alto livello - ho contato ben 42 nomi - guidati dalla esperta mano di James McTeigue, giovane regista austrialiano che ha già firmato pellicole simili, mette in scena un avvincente intreccio che vede protagonisti, su due piani temporali diversi, Harold, un giovane adepto di un associazione di amanti di Sherlock Holmes e lo stesso Conan Doyle, inventore del celebre investigatore britannico.
E' chiaro fin da subito che le due storie parallele sono fortemente intrecciate fra loro, ma ovviamente il come ed il perchè sarano chiari solo alla fine del film.
Entrambi si ritrovano ad investigare su due misteriosi omicidi col metodo di Sherlock, tutto intuito e, diciamolo, colpi di fortuna: uno, Harold, ai giorni nostri, si mette alla ricerca dell'assassino di un famoso esperto dell'investigatore col berretto da caccia, che asserisce di aver trovato l'ultimo diario scomparso di Doyle, e l'altro, lo stesso Artur Conan Doyle, alla fine del 1800, col fine di dimostrare ai suoi lettori di essere più bravo e geniale dello stesso personaggio che ha creato, e che trova insopportabile, cerca di smascherare un serial killer "ante litteram", che uccide giovani appena sposate.

E' un bel plot, non c'è che dire. I successivi sviluppi delle due storie parallele riescono a tenere lo spettatore incollato sulla poltrona, e anche se non mancano numerose forzature e soluzioni molto inverosimili (ad esempio la sbalorditiva facilità con cui sia Harold che Arthur riescono in un lampo a capire e decifrare misteriosissimi enigmi), il film, seppure lungo, scorre via senza particolare affaticamento.
Ciò grazie ad una scrittura efficace, abbastanza asciutta, priva di fronzoli e descrizioni inutili, nello stile del bravo Nuno, che, appare evidente, ha impiegato parecchio tempo e passione alla stesura della sceneggiatura.

Tempo che, invece, non ha avuto per la ricerca dei brani musicali che compongono la colonna sonora. Purtroppo, infatti, la visione del film è, secondo me, rovinata dal suo ascolto.
Devo bocciare tutti i brani, perchè non sono per nulla attinenti alle scene che accompagnano. Non entrando nel merito della qualità musicale dell'artista, sono tutte canzoni di Serj Tankian, che non conosco affatto, riprese durante un concerto con pubblico plaudente e artista dialogante, per cui ci ritroviamo a dover ascoltare, con grave disturbo, applausi, gridolini di giubilo, commenti del cantante, e canzoni eleganti, ma sempre canzoni, anche durante scene adrenaliniche, omicidi, inseguimenti, esplosioni di bombe, e addirittura nel momento di massimo climax. Sinceramente, ho preferito interrompere l'ascolto e proseguire la lettura. Peccato.

La regia è molto buona, ed anche se sono quasi del tutto assenti descrizioni di inquadratura e movimenti di macchina, la lettura dello script risulta piacevole ed esaustiva dal punto di vista immaginifico.
Il cast, si è giò detto, è molto ricco e ben amalgamato. I due protagonisti, Harold e Arthur, hanno i volti credibili di Cilluan Murphy e Stuart Townsend.
Il primo comprimario, un ben delineato Bram Stocker, è affidato ad un eccellente Peter Stormare, mentre la seconda, la misteriosa Sarah, ha il volto dolce di Jodie Whittaker. Fra gli altri personaggi di contorno, spiccano Timothy Spall, Rupert Graves, Stephen Fry e Michael Gambon, qui forse un po' sprecato.

Una nota di merito al sito, molto ricco sia dal punto di vista grafico (finora il più bello visto nel 2013) che contenutistico, pieno di informazioni interessanti. La locandina, invece, non brilla di originalità, visto che il nome dell'investigatore inglese è graficamente identico a quello dei film con Robert Downey Jr. Io avrei preferito di gran lunga il titolo che troviamo sulla home page del sito, molto più bello e originale.

Voto: 70/100

Il mio voto è influenzato dalla pessima colonna sonora, ma rimane abbastanza alto, giustificato dal fatto che Nuno ha avuto pochissimo tempo per scegliere i brani, e quindi va perdonato. A giudicare solo la sceneggiatura, "L'uomo che odiava Sherlock Holmes" è uno di quei film, tecnicamente impeccabile, molto hollywoodiano, a cui si può chiedere di farci passare un buon paio d'ore di sana divagazione dai problemi quotidiani, senza dover impegnare troppo il cervello per dare spiegazioni a situazioni astruse e soluzioni abbastanza inverosimili, e un finale che, a ripensarci, mi appare inspiegabile. Perchè uno, che ha in mano qualcosa che varrebbe milioni di dollari, se ne sbarazza come se niente fosse? Pazzia pura o un'altra delle citate numerossissime incredibili forzature?
 
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23 replies since 19/9/2013, 00:19   1651 views
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