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Lo Sconosciuto n.89 (Festival di Roma 2013)
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Lo Sconosciuto n.89 (Festival di Roma 2013), Clint94

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Clint1994
view post Posted on 18/9/2013, 22:22 by: Clint1994




Rispondo alla recensione di Andrew.

Mah, non mi ritrovo in quello che dici. Alla fine penso che la tua recensione si possa riassumere in una sola espressione, e cioè che il film è lontano dalle tue corde. Lo posso capire, anche se probabilmente questo ha influenzato troppo il tuo giudizio.

Mi ha lasciato perplesso soprattutto la parte iniziale della recensione, quando ti chiedi cos'hai visto e che cosa io volessi trasmettere. Dopo la drammaticità di "Il sospettato X" e "Nemesi", volevo semplicemente fare un film piacevole, dalle atmosfere noir ma più leggere, con personaggi interessanti, dialoghi divertenti, un po' d'azione e qualche tematica un po' più seria e profonda (i problemi di alcolismo di Ryan e Denise, il bellissimo legame di amore e fiducia che si viene a creare fra di loro). Nel film c'è tutto questo, e non mi sembra poco. E' vero che è difficile classificarlo in un genere preciso, ma non vedo cosa ci sia di male in questo. Il mio modello è stato "Jackie Brown", che ha atmosfere molto simili, in bilico tra ironia, azione e dramma, e che è la miglior trasposizione di un romanzo di Elmore Leonard: credo che anche quel film di Tarantino sia egualmente difficile da classificare in un genere, ma ciò non toglie che sia un mix riuscitissimo.
Insomma, gli intenti con cui ho scritto il film mi sembrano molto chiari.

Rispondo a un paio di altri punti...

CITAZIONE
per ottenere i soldi da Perez non fanno giochetti mentali, minacce o simili, si limitano a dargli un appuntamento, dirgli la verità e offrirgli dei soldi.

Beh, questo possono permettersi di farlo solo perché Ryan ha scoperto quali sono le azioni intestate a Leary: a quel punto hanno la situazione in pugno, non hanno più bisogno di Mr Perez e con quell'appuntamento finale glielo dimostrano, umiliandolo. Ma per tutto il film di minacce e inganni ce ne sono a bizzeffe.

CITAZIONE
Forse in particolare il problema è stato nel protagonista, troppo semplice come carattere. Lui fa il suo lavoro, non corre rischi, si comporta legalmente e civilmente, risolve tutto senza grossi problemi, insomma non ha nulla che mi faccia dire "questo si è che è un personaggio memorabile". Mi rendo conto che può sembrare una cazzata, mica un personaggio deve essere per forza strano, però la sensazione che ho avuto è questa, di un personaggio senza infamia e senza lode. Merito anche di Affleck? Beh, forse sì, perchè ormai l'attore lo conosciamo per quel suo sguardo granitico. Se l'idea era comunque di fare un personaggio così, scelta più che azzeccata.

Mah, è vero che è un protagonista piuttosto tradizionale, ma non direi che è così scontato. Voglio dire, è assolutamente un personaggio positivo, che si schiera dalla parte giusta, ma nel corso del film dimostra più volte le sue debolezze (l'attrazione per gli alcolici, la ricaduta nel bar), dimostra un certo carattere nell'attaccamento a Denise e nella volontà di aiutarla (l'ho già detto, ma a me sembra bellissimo il legame che si forma fra loro due), affronta diverse situazioni rischiose (come fai a dire che "non corre rischi", se sfugge per un pelo a un attentato e poi scappa per strada inseguito da un pazzo con un fucile a pompa? :P ). E poi in generale credo che sia bello ogni tanto vedere film in cui il protagonista è un uomo buono, un personaggio che si ritrova a dover fare una scelta etica e si affida alla sua coscienza, schierandosi dalla parte della più debole. Insomma, Ryan è un protagonista tradizionale, ma non per questo banale o piatto, secondo me, anzi, per me è un personaggio a cui si vuole bene. Quanto alla scelta di Affleck, io ho sempre pensato a lui, mi immaginavo quel personaggio con la sua faccia. L'unica alternativa era Colin Farrell, ma su Cinematik è troppo usato.

CITAZIONE
Così come azzeccata è la regia di Soderbergh, anche se lo stesso Affleck avrebbe potuto stare dietro la mdp, infatto c'è quella stessa "freddezza" che ho riscontrato nei suoi ultimi film.

Mah, non so che dirti, per me questo è tutto tranne che un film freddo. Comunque ho scelto Soderbergh perché ha un tocco più ironico e leggero che meglio si adattava alle atmosfere di "Lo sconosciuto n.89", mentre i film di Affleck di solito sono più seri e cupi.

CITAZIONE
Il resto del cast è scelto come al solito sapientemente e Clint tira fuori il suo meglio proprio nei personaggi secondari. Perez (un ottimo Stanley Tucci) è un cattivo diverso dai soliti, lo definirei facebookiamente un "lawful evil", un cattivo che cerca di muoversi seguendo le regole del gioco, senza per forza strafare e riconoscendo quando è il momento di fermarsi. Però ho avuto un debole per Kevin Durand e il suo Raimond, uno stronzo che ama parlare di cibo ma che non si fa problemi a correre per strada sparando con un fucile a pompa. Scena epica.

Sono d'accordo su Mr Perez. Quanto a Raymond, anch'io ho un debole per lui: è un vero psicopatico, ma è anche forse il personaggio più divertente.

CITAZIONE
Simpatico anche il personaggio di Wayne Knight che non vedevo da Jurassic Park. Tra l'altro la prima scena dove appare mi ha ricordato tantissimo la scena in cui lui appare in Jurassic Park, seduto al ristorante, dove urla al socio che gli chiede di parlare piano. Coincidenza o cosa voluta?

E' una piccola citazione. Ho visto dopo tanti anni Jurassic Park in 3D al Giffoni Film Festival, e quando ho scelto il cast, mi è sembrato che Knight fosse adatto per la parte di Jay Walt. Così ho inserito quella piccola citazione nel momento in cui entra in scena.

CITAZIONE
Mi chiedevo però, perchè questo titolo? So che è lo stesso del libro, ma nel film lo Sconosciuto 89 non ha praticamente alcuna importanza o meglio è solo un punto di partenza dal quale poi si sviluppa la storia, il cartellino col numero si vede in una scena e poi non se ne riparla più, quindi mi sembra sviare un po', tanto che fino all'ultimo credevo che il marito dovesse riapparire e si dovesse scoprire che era ancora vivo

Mah, in fondo tutta la storia ruota attorno allo Sconosciuto n.89. Non è uno dei protagonisti, ma è la figura che dà il via a tutta la vicenda. Poi io non ci ho pensato più di tanto, mi sono limitato a utilizzare il titolo del libro, non volevo sviare nessuno.


Alla fine ribadisco quanto detto prima, mi è sembrato che tutte le tue impressioni di freddezza ecc. derivano solo dal fatto che non è il tuo genere.
Ammetto che per questo la recensione mi ha lasciato un pizzico di amarezza, comunque mi fa piacere che perlomeno tu abbia apprezzato la sceneggiatura in sé (ci ho lavorato un bel po').


 
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35 replies since 17/9/2013, 23:04   1670 views
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