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Ivan il terribile (Festival di Roma 2013)
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Ivan il terribile (Festival di Roma 2013), Dreaming Studios

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mastruccio
view post Posted on 23/9/2013, 14:49 by: mastruccio




Grazie anche a Clint.

CITAZIONE (Clint1994 @ 23/9/2013, 15:03) 
IVAN IL TERRIBILE by Clint94
Innanzitutto, volevo cominciare dicendo che ho notato diversi punti in comune con "Stria", che portai al festival di Roma l'anno scorso: a parte il soggetto, che è abbastanza simile (un trio di adolescenti con una figura centrale - Chiara nel mio film, Ivan nella pellicola di Mastruccio - intorno a cui si scatenano le gelosie degli altri due), mi sono accorto che nel cast sono presenti Jacopo Olmo Antinori (che era uno dei protagonisti del mio film, mentre qui è un personaggio secondario) e Maurizio Donadoni, che fa il poliziotto come nel mio film, e che il brano musicale utilizzato alla fine ("The Promise" di Secret Garden) è lo stesso che io avevo utilizzato nella scena iniziale di "Stria";

Confesso che il brano musicale che ascoltai nel tuo film l'ho trovai molto bello, e lo conservai in hard disk per utilizzi futuri. In quanto all'utilizzo di Antinori e Donadoni, sono delle coincidenze. Ricordavo Antinori, ma di Donadoni me ne ero dimenticato. Le altre assonanze sono singolari, ma si fermano lì, tutto il film è completamente diverso. Ma comunque, si, mettiamo che è una citazione al tuo bel film. ;)
CITAZIONE
I dialoghi sono ben fatti e cercano di rendere al meglio il linguaggio giovanile, anche se ogni tanto qualche espressione mi ha lasciato un po' perplesso ("per mille zombie!"); complessivamente comunque sono molto buoni. Per quanto riguarda la storia in sé, scorre piuttosto bene anche se la lunghezza si fa sentire e soprattutto verso la fine si poteva tagliare qualcosa in più: dopo la morte di Ivan, le scene successive dedicate ai familiari non sono poi molto interessanti, considerando che ciò che interessa allo spettatore sono solo i tre protagonisti; per lo stesso motivo potevano essere tagliati completamente alcuni personaggi secondari (gli amici di danza di Federico compaiono anche troppo spesso, la relazione tra la madre di Sara e Carlo è del tutto inutile ai fini della storia).

"Per mille zombie" è detto da Anna. Immagino sia una citazione da un qualche roba televisiva, visto che Anna è una teledipendente, e parla citando ripetutamente cose ascoltate in tv. Io che sono ignorante in materia non saprei dire, ma magari qualcuno più "ggiovane" di me, potrà illuminarci.
Le scene successive alla morte di Ivan sono, rispetto al romanzo, molto ridotte, ma le ritengo necessarie, altrimenti il film lascerebbe molte lacune in merito a ciò che succede a Roccafluvione, alla reazione di Moreno, dei mondo dei genitori, che sono in secondo piano (quindi anche la storia di Sara e Carlo, che serve per mostrare l'ipocrisia di quel "pastore" dei Testimoni di Geova), ma che un minimo andavano visti alla fine.
Gli amici di danza di Federico sono anche compagni di scuola, e li ho lasciati, anche loro molto ridotti rispetto al romanzo, per disegnare un immagine, chiaramente molto approssimativo, del mondo dell'adolescenza in un paese della provincia italiana; la cornice, insomma, entro la quale si muovono i personaggi principali della storia. Se omettevo anche quelli, come la disegnavo questa cornice?
CITAZIONE
Ci sono poi alcune situazioni un po' eccessive che ho trovato talvolta forzate: per esempio l'umiliazione che subisce Sara da parte di Ivan (dopo una cosa del genere, mi chiedo come Sara abbia potuto anche solo rivolgere la parola a Ivan, figuriamoci innamorarsi di lui), o certi passaggi in cui Sara parla da sola, o la scena in macchina, quando Ivan scopre la verità su Mariah Carey e comincia a urlare e a dare pugni agli altri senza che Monica intervenga (se un adulto vede un ragazzo, che tra l'altro è anche suo figlio, picchiare i suoi amici, non può non intervenire). La sottotrama su Monica in particolare non mi è piaciuta molto: il colpo di scena sulla sua vera identità mi è sembrato una di quelle cose da soap opera, poco realistico; insomma, possibile che madre e figlio vivano vicini e si vedano così spesso, ma il figlio non la riconosca? Va bene che era tanto cambiata, ma insomma, la mamma è sempre la mamma. Mi è sembrato un colpo di scena un po' forzato e non necessario; la storia funzionava benissimo anche senza quella scoperta.

La risposta è nella risposta che ho dato ad Andrew, e che ho scritto mentre tu scrivevi la tua rece. Guarda le coincidenze! :)
CITAZIONE
L'unico un po' sprecato è Michele Riondino, che nella realtà sta interpretando molti film da protagonista, mentre qui è un personaggio molto secondario.

E' vero, è un po' sprecato. E' molto bravo, e lo stimo a tal punto che l'ho ingaggiato per "Totò". interpreterà Ninetto Davoli.
CITAZIONE
Confesso che sono ancora molto indeciso sul voto da assegnare e può darsi che lo cambierò.

Oddio! Spero che sia al rialzo!
 
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