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Ivan il terribile (Festival di Roma 2013)
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Ivan il terribile (Festival di Roma 2013), Dreaming Studios

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mastruccio
view post Posted on 19/9/2013, 11:15 by: mastruccio




Inizio a dare le prime risposte, ringraziando di cuore Sascha, Agnese e Hermetico.

CITAZIONE (SaschaGranato @ 17/9/2013, 20:47) 
I primi minuti di Ivan il Terribile mi hanno lasciato a bocca aperta e completamente basito, il che non rappresenta certo un complimento. Il primo pensiero è stato: “Ho sbagliato certamente film!”.

E' evidente che durante il tuo periodo di assenza ti sei perso il lancio del film e il suo percorso allo sviluppo, dove ho ampiamente spiegato di che si trattava. Quindi non hai di che scusarti, ma ti ringrazio per il buon credito che godo ai tuoi occhi, visto che hai ripreso la lettura quasi subito dopo perchè è un mio film.
CITAZIONE
Non so qual è che sia l’opinione dell’autore riguardo i testimoni di Geova, ma il ritratto dipinge un quadro assai negativo. La domanda che mi pongo è se questo ritratto è stato dipinto con cognizione di causa o se rappresenti una sparata indelicata nei confronti di questo gruppo religioso.

Sinceramente non mi sono neanche posto il problema se ciò che stavo scrivendo sui Testimoni di Geova fosse rispondente alla realtà o meno. Non ho avuto mai la benchè minima intenzione di dare un qualsiasi giudizio, nè tantomeno di metterli alla berlina. Tutta la situazione legata a loro è solo funzionale alla storia, e l'ho ripresa dal romanzo, senza aggiungere nulla di personale. Potrei essere stato indelicato? Se qualcuno dei loro adepti si fosse sentito offeso e disturbato dalla visione del film, sappia che e' successo del tutto involontariamente. In ogni caso, Moreno è stato allontanato ma non è scritto da nessuna parte che non potesse più frequentarli. La sua reazione è dovuta, e lo spiega Monica, per il modo brusco e indelicato con cui è stato allontanato.
Comunque, come sempre quando si va a toccare un tema delicato come quello della religione, sono situazioni in cui non si può mai affermare che il proprio pensiero sia quello più corretto degli altri, infatti...
CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 18/9/2013, 21:10) 
Sulla parentesi dei Testimoni di Geova, io li ho frequentati per un periodo quindi posso dire che sono stati descritti bene, sottolineando l'ostracismo e l'ipocrisia di quella setta.

Come vedi, nella stringatisisma recensione di Agnese c'è un punto di vista personale, altrettanto rispettabile, di chi ha più cognizione di causa di me, che non ho mai avuto a che fare con i Testimoni.

CITAZIONE (Hermetico @ 18/9/2013, 23:56) 
Mi ha convinto di meno Federico, che mi è parso come un ragazzino un po’ snob a cui tutto è dovuto e che non dà valore alle emozioni. Il suo atteggiamento spesso apatico e un po’ altezzoso non lo rende simpaticissimo ma ciò non rovina la pellicola, anzi sottolinea ancora di più la differente estrazione sociale tra lui, Ivan e Sara.

Allora sono riuscito perfettamente a trasmettere ciò che volevo del personaggio di Federico. E' un ragazzo venuto da "un altro pianeta", dal nord, che nulla ha che fare con Roccafluvione, che non è altezzoso ma pare sempre sulle nuvole, con quell'aria apatica, come se nulla lo sconvolgesse. Tipico degli adolescenti che hanno tutto e che non hanno mai dovuto lottare per ottenere qualcosa.
CITAZIONE
Qualche perplessità su alcuni segmenti della storia che mi sono sembrati un po’ slegati rispetto al resto. Ad esempio la storia d’amore tra Carlo e la madre di Sara, oppure i genitori di Federico con i loro drammi che all’inizio sembrano piuttosto centrali nella storia ma poi scompaiono.

Ho scelto di concentrarmi sul rapporto fra i ragazzi, sacrificando una gran parte del romanzo che approfondisce le tematiche di contorno, fra cui anche la storia fra Carlo e la madre di Sara, e soprattutto il dramma interiore dei genitori di Federico, nel film solo accennato, ragion per cui ho profondamente modificato il ruolo di Greta Carrer, cambiandole carattere e tagliando del tutto una serie di fatti di cui si rende protagonista. In definitiva tutto il contorno non aggiungeva nulla al racconto del legame fra Ivan, Federico e Sara.
CITAZIONE
Anche alcune situazioni e alcuni dialoghi a volte mi sono parsi un po’ forzati. Ad esempio il modo molto molto informale con cui Monica parla ai suoi allievi (sarà che io non ho mai apprezzato le insegnanti che fanno le amiche de gggiovani), oppure alcuni comportamenti eccessivi di Ivan che passa da esternazioni omofobe a dichiarazioni d’amore in pubblico.

Monica non è un'insegnante di scuola, nella canonica concezione che intendi tu. Quindi il suo modo di rapportarsi con i ragazzi è del tutto plausibie. Il comportamento eccessivo di Ivan è spiegato dal suo ancora incerto equilibrio psicologico e sessuale, tipico di quell'età nei ragazzi che hanno avuto un certo vissuto, difficile e doloroso. A me non è parso forzato, ma coerente con il suo bisogno estremo e disperato di essere amato, di sentirsi oggetto esclusivo dell'amore di un altro individuo, esplicitato nel suo continuo chiedere a Federico "Amerai solo me?".
CITAZIONE
Sito come sempre molto curato e locandina ovviamente azzeccata essendo la copertina del libro. Non ho ben capito però il significato dell’immagine.

Rispondo citando quello che ho letto su una recensione al libro:
"Mai immagine di copertina mi è sembrata più indovinata di quella che illustra questo nuovo libro di Alcide Pierantozzi, perché permette di individuare, con un colpo d’occhio, quella realtà che, invece, il titolo spinge a rivolgere la mente altrove: alla biografia intricata quanto oscura, di un famoso personaggio storico. Qui l’immagine di Mike Bailey indica che a muovere i fili della storia è il ‘peccato’, quella mela che ci rende tutti deficitarii di legalità, di moralità e di sapienza, come se la ‘storia’ non abbia mai insegnato niente a nessuno, e che l’ultima generazione non sia contemplata nel suo riscatto. La dimensione, la sua profondità, è andata perduta, consumata dalle generazioni che l’hanno preceduta, e quel ‘peccato’ si è trasformato in alienazione mentale, delirio coerente che stravolge tutto e tutti. Specialmente chi è costretto a vivere in un piccolo centro di una provincia dimenticata (...)

Sull'ultima tua considerazione, che non cito per scaramanzia, permettimi una sana gratttatina. :)
 
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