Cinematik.it - Il gioco del Cinema

Incontro con il cast - Festival: Ivan il Terribile, Dreaming Studios

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 16/9/2013, 20:21

Attore/Attrice

Group:
Member
Posts:
3,748
Location:
bologna...

Status:


Vittorio Gassman arringa la truppa come Brancaleone. Marlon Brando come don Vito accarezza il gatto. Johnny Depp come Jack Sparrow si muove storto. Alberto Sordi come Nando Moriconi inghiotte spaghetti. Robert De Niro allo specchio di Taxi Driver. Tutte queste immagini si riuniscono come tnti piccoli schermi, e compare il titolo del programma.

INCONTRO CON IL CAST



Finita la sigla, partono i rulli di tamburo tipo 20th Century Fox e compare un altro logo: un Colosseo d'Oro fatto di pellicola cinematografica che scorre come in una pizza. Appare una scritta.

FESTIVAL DI ROMA 2013



Come al solito, Francis entra in scena sulla musichetta di Mr. Mistoffelees.

FRANCIS Buonasera, CK! Incredibile ma vero, siamo ancora qua, e io sono già alla terza puntata. Gente, adoro questo gioco. Oggi parliamo dell'unico film italiano in concorso: signore e signori, regista e cast di Ivan il Terribile, della Dreaming Studios!

Al solito suono di Misty Mountains Cold, arrivano Francesca Archibugi, Brando Pacitto, Ludovica Gargari e Sophie Marceau. Francis stringe la mano a tutti, poi li fa accomodare.

FRANCIS Signora Archibugi, benvenuta. Il suo è l'unico film italiano in gara in questo Festival, se non ho visto male: come si sente al riguardo?

A7D24557C25C244054C995AA815F



ARCHIBUGI Salve, si, è vero. Il mio è l’unico film italiano in gara. Ho saputo che, all’ultimo momento, il film di Pupi Avati è stato tolto dalla lista ufficiale, e mi dispiace. Il fatto di essere l’unica italiana mi responsabilizza ulteriormente, e mi preoccupa non poco. (sorride) Tocca a me, insomma, tenere alto il nome della cinematografia nostrana, e non è cosa da poco, tenendo conto soprattutto dei miei competitors. Ma ce la metteremo tutta, promesso.

FRANCIS Il film è tratto da un romanzo di Alcide Pierantozzi. Cosa l'ha attirata, e quanto è cambiato rispetto al modello?

ARCHIBUGI Ho letto il libro di Pierantozzi qualche tempo fa, e mi ha colpito molto. Oltre che per lo stile della sua scrittura, particolarmente interessante, mi ha colpito per le tematiche trattate, senza filtri e duro come pochi. L’adolescenza vissuta nella profonda provincia italiana, in un epoca come la nostra, dove il grado di sfacelo delle famiglie, disunite e degradate, viene pagato in prima persona soprattutto dai giovanissimi, senza più alcun punto di riferimento autorevole, senza validi modelli positivi. Gli unici modelli che accettano risultano essere, così, solo quelli che vedono in televisione. Per la realizzazione del film ho tagliato molte scene e modificato parecchio del libro originale. Ho deciso di concentrare la mia attenzione sulla storia che vivono i tre ragazzi protagonisti, Ivan, Sara e Federico, e ho messo in secondo piano molte sotto trame che nel libro sono ampiamente sviluppate, ma che fondamentalmente aggiungevano poco o nulla al rapporto fra i ragazzi.

FRANCIS In Italia, lei è la regista per eccellenza delle tematiche della crescita, adolescenziale e infantile. Cosa la interessa tanto dell'argomento, e come l'ha affrontato questa volta, rispetto ai suoi precedenti lavori?

ARCHIBUGI L’adolescenza è un periodo della vita che comporta enormi turbamenti e conflitti interiori ed esteriori. Ci siamo passati tutti, e la tendenza, una volta adulti, è quella di dimenticare le sofferenze e le difficoltà che essa comporta. Per questo, quando i propri figli raggiungono quell’età difficile, i genitori tendono a minimizzare o addirittura a disinteressarsi delle enormi problematiche che vivono i ragazzi oggi. E’ incredibile come troppo spesso siano lasciati soli, con la scusa del poco tempo disponibile. A me interessa raccontare questa realtà, perché voglio che ci si renda conto dell’importanza di questa fase della vita, così delicata ma altrettanto esplosiva, importantissima e determinate per la formazione dei futuri uomini e donne.

FRANCIS Capisco. Signor Pacitto - mi scusi se sono troppo formale ma non so mai come rivolgermi a gente della sua età in occasioni come questa - buonasera! Questo film è il suo esordio a CK: emozionato?

kotg



PACITTO Intanto grazie per avermi chiamato “signor” Pacitto: non ho ancora 18 anni, ma fa piacere essere trattato già da grande. (ride) E’ il mio esordio e sono emozionatissimo, ma faccio finta di essere ad una gara di windsurf, perché sono molto più abituato. Gareggio da moltissimi anni e ho anche avuto bellissime soddisfazioni. Ecco, non mi ricordi, per favore, di essere al Festival di Roma, per carità, che sennò me la faccio sotto! (ridono tutti)

FRANCIS Un personaggio non facile il suo, mi dicono, con parecchi problemi anzi...

PACITTO E’ un personaggio difficilissimo, e devo ringraziare tanto Francesca, perché mi ha aiutato moltissimo durante le riprese. E’ un ragazzo che ha vissuto un’esperienza molto negativa che l’ha segnato. E’ completamente diverso da me, e senza Francesca non ce l’avrei mai fatta.

FRANCIS La sua carriera si è svolta per lo più in televisione, cosa cambia nel passare a lavorare per il cinema?

PACITTO Non è molto diverso dalle fiction, perché anche quelle sono veri e propri film. Altra cosa sono invece i telefilm seriali, dove tutto è più veloce e hai poco tempo per preparati per la scena successiva.

FRANCIS Buonasera, Ludovica! Anche lei arriva a questo film da una lunga militanza in fiction tv, peraltro molte di tono non così drammatico...

1329317245893image007



GARGARI Eh si, è un gran bel salto, e spero di poter avere in futuro altre bellissime opportunità come questa. Il mio personaggio, Sara, è davvero un bellissimo ruolo. Ci ho lavorato tantissimo, perché ha un bel caratterino, scorbutico come le adolescenti sole e con problemi in famiglia.

FRANCIS A molte attrici sue coetanee e non viene chiesto di essere belle, sembra invece che a lei sia stato richiesto in parte il contrario. Come ha vissuto quest'opportunità?

GARGARI Finalmente un ruolo da bruttina! Pare che in Italia tutte le adolescenti siano bellissime e sorridentissime. Francesca mi ha confidato che ha avuto enormi difficoltà a trovare giovanissimi attrici adatte ai ruoli di Sara e Anna, la mia amica del cuore nel film. Praticamente sono tutte tipe da pubblicità. (ride)

FRANCIS Sapeva già andare a cavallo, oppure ha imparato per le riprese?

GARGARI Si, io adoro i cavalli. In un telefilm in cui ho lavorato a fianco di Terence Hill, quando ero proprio piccolina, dovevo andare a cavallo, ed ho imparato li. Oggi vado quasi quotidianamente al maneggio. Non ne potrei fare più a meno. E’ un bellissimo sport.

FRANCIS Immagino. Madame Marceau, bonne soir! Ne son passati di anni dal Tempo delle mele, come si è sentita a lavorare su un film dal soggetto simile ma dal tono nettamente più crudo?

Sophie_Marceau_avp_2013



MARCEAU Buona sera signor Delane, è stato come il completamento di un cerchio, che si era aperto quando ero io un’adolescente, con “Il tempo delle mele”, e che si chiude oggi con “Ivan il terribile”, che mi vede dall’altra parte della barricata, da adulta.

FRANCIS Nel film, lei interpreta un'insegnante di danza, segnata da una vita non facile. Ce ne parla un po'?

MARCEAU E’ difficile parlare di un ruolo abbastanza particolare. Non è molto presente, almeno nella prima metà del film, e il suo ruolo appare molto marginale. Poi, però, assume un’importanza direi fondamentale, che sarà di grande aiuto per i ragazzi. E’ un personaggio che ha sofferto molto, ma non vorrei parlarne troppo, andate a vedere il film.

FRANCIS Ci tolga una curiosità: quanto è difficile avere a che fare con attori giovani, ancora adolescenti, specie in film come questi che riguardano proprio la crescita?

MARCEAU I giovani attori che recitano in questo film si sono dimostrati davvero bravissimi, tutti quanti. Sono molto contenta, e devo dire che alla loro età io ero meno brava. Lo giuro. I miei non erano film così impegnativi, difficili; erano più che altro favolette sull’adolescenza, vista solo dal punto di vista dei primi amori, del rapporto con gli amici, e gli scontri generazionali erano solo appena accennati.

FRANCIS Signora Archibugi, un'ultima domanda: le aspettative sue, e del produttore, per il film.

ARCHIBUGI Spero che il film piaccia al pubblico, innanzitutto. Non mi pongo nessun obbiettivo, ma almeno vorrei lasciare la sensazione di aver visto una bella storia. Il presidente della Dreaming Studios non ha speso, per questo film, grandissime cifre, e quindi conta di coprire i costi in breve tempo. Ma so che, di nascosto, mira a vincere almeno un premio, e di vedere finalmente un suo film al primo posto al box office. Glielo auguro di cuore, perché se lo merita.

FRANCIS E noi vi auguriamo buona fortuna! A domani, gente!
 
Web  Top
Sunset Boulevard Films
view post Posted on 16/9/2013, 20:29




ho l'anteprima anche questo, dirò la mia in seguito.
Bell0intervista!
 
Top
1 replies since 16/9/2013, 20:21   175 views
  Share