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Le intermittenze della morte
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Le intermittenze della morte, Arcadia Productions

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Andrew.
view post Posted on 15/6/2013, 14:04 by: Andrew.





- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Rispondo come risposi al momento della proposizione del film allo sviluppo: qualche tempo fa sentii parlare del romanzo di Saramago (ricordo con piacere quando lo vidi a Roma Tre con Vàzquez Montalbàn e Camilleri, nel marzo 2003) e incuriosì. Mi incuriosì anzitutto per la trama davvero molto originale e potente. Ero alla ricerca di un soggetto importante, qualcosa anche di difficile da realizzare (visto che ormai ne sto facendo, di riduzioni "difficili"), mi son ricordato del romanzo di Saramago, l'ho comprato, letto e quindi ecco qua.


- Parlaci delle scelte di cast e regia.

Anche qui, rispondo come allo sviluppo, per lo più. Alla regia ho preso Roman Polanski, secondo me perfetto: il registro del film oscilla tra il "leggero" e il "pesante", in un contesto fantastico (che è il genere in cui ho rubricato il film, mi sembra l'unico genere giusto). All'inizio avevo pensato a Sokurov, memore del finale di Faust, che sotto certi aspetti mi ha ricordato il finale del romanzo di Saramago. Ma poi forse il cast non era molto adatto per il regista russo, anche se probabilmente gli attori che ho scelto, se ne avessero la possibilità, col russo lavorerebbero pure gratis. Comunque, a proposito di cast, sono tutti attori europei: è una scelta che ho fatto per omaggiare Saramago, uno dei nomi più importanti della letteratura del nostro continente. La morte, come si sa, sarà interpretata da Keira (mi sono dilungato sui motivi della sua scelta, anche sugli obiettivi della sua scelta, quindi non procedo oltre), mentre il violoncellista che le dà del "filo da torcere" da Waltz, che forse come età non corrisponde, ma io come l'ho letto mi son figurato lui: è interessante notare che entrambi sono i protagonisti, ma sia la morte che il violoncellista escono verso la fine del romanzo... il resto del cast: Helen Mirren sarà la voce della falce, l'ho scelta dopo aver visto la sua presentazione dei nominati al miglior attore agli Oscar del 2008, poi ci sono dei grandi nomi come Trintignant, Christie, O'Toole, Schell, Cortese in ruoli piccoli ma significativi, giovani molto promettenti come Whishaw e Seydoux in ruoli piccoli ma significativi. Diciamo che mi son figurato che tutti questi nomi, nella realtà, avrebbero voluto partecipare davvero a una riduzione del romanzo di Saramago. Aggiungo però che ho sostituito Valentina Cortese con Valentina Lodovini (più adatta, comunque), e che se anche punto alla vittoria con Keira mi va bene anche solo la nomination, per fortuna i cinematikini sono intelligenti: le scemenze che i "cinefili" e "critici cinematografici" Le vomitano addosso di default - non ho dimenticato le stronzate che ho dovuto leggere quando sono usciti A Dangerous Method e Anna Karenina, stronzate che non avrei letto ci fosse stata qualcun'altra, ça va sans dire - non dovremmo leggerle.


- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

Ho cambiato il finale. Intendiamoci, non lo ritengo un difetto, il finale del film (anche perché è raccontato magistralmente), ma per gusto personale a me piacciono i finale "aperti". Comunque nel sito c'è la versione "filmica" del finale del libro. Altre curiosità non ce ne sono.


- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Forse 7 e mezzo. Mi sembra ben scritto e coinvolgente. Errori ce ne sono sicuramente, comunque.


- Un pregio del tuo film?

Racconta una storia particolare.


- Un difetto del tuo film?

Forse resta tutto in superficie. Il romanzo è filosofico (sebbene Saramago si sia sempre rifiutato di dare tale appellativo al libro), ci sono un sacco di descrizioni filosofiche, appunto, ma ho dovuto, ahimè, tagliarle. O meglio, più che descrizioni filosofiche, è il modo in cui lo scrittore le scrive che è bello. Ho dovuto tagliarle, ho dovuto essere uno sceneggiatore, più che un romanziere (verso la fine però ho cercato di esserlo, in un paio di descrizioni).


- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Come sempre, non rispondo a questa domanda. O meglio, non faccio nomi: tanto le previsioni non le rispetto mai. ^_^


- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Spero possa recuperare e superare le spese. E che una volta o due raggiunga il primo posto al box office.


- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Certo. Per due motivi: questo è il primo romanzo di un grande nome delle cultura mondiale che leggo (scrittore che proverò a conoscere meglio). E poi, ovvio, dopo 6 anni ho ripreso Keira: spero che un giorno Lei possa davvero pronunciare delle battute scritte da me (intanto per il corso ho dovuto scrivere un soggetto d'avventura: la protagonista si chiama Domino, è una cacciatrice di taglie, nella sceneggiatura che scriverò nei prossimi giorni la protagonista sarà ovviamente Keira).


- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Penso di sì. Grazie al corso, sento di essere migliorato molto nella scrittura. Anzi, grazie a Bilotta (il fumettista di cui vi ho parlato) ho scritto molti soggetti e sceneggiature di mio pugno, e questo mi ha fatto venir voglia di tornare a scrivere sceneggiature originali qui sopra (anzi, Il grande racket, più che un smorto remake del film di Castellari, sarà proprio qualcosa di originale: la mia idea di raccontare due storie diversissime è sempre forte).


- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Nessuno, direi. E' un film alieno dalla mia produzione. Forse, visto che c'è Keira, gli altri tre in cui c'è: Boh! (il peggiore, dei miei e di Ck in genere), American Dust (un po' meglio), Le tre stimmate di Palmer Eldritch. E forse un po' Gang Bang, visto che comunque in entrambi ci sono riflessioni e cose così: ci ripensavo ieri, a questo. Ci sono alcune cose che avrei dovuto spiegare meglio, non sarebbe male farne uscire una director's cut in un qualche futuro, magari non al cinema.


- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Non saprei. Di primo acchito mi viene Black di Von Trier.


- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Forse Il settimo sigillo di Bergman. E qualcosa di Dreyer. Ma son film che ho visto anni fa, non me li ricordo moltissimo.


- Il tema e/o il messaggio del film?

Eh, questa è difficile. Forse che il destino ce lo creiamo noi. E che il Potere, qualunque forma esso assume, abbruttisce (in senso lato) chiunque. Ma il romanzo, nonostante la brevità, è così pieno di spunti.


- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

Regista importante, storia interessante e bel cast.


- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Uno spettatore medio italiano lo diserterebbe. Gli altri, i radical-chic che tanto odio, accorrerebbero per vederlo, per riempirsi la bocca che loro sono andati a vedere il nuovo Polanski "in quel piccolo cinema che sta in centro, mentre l'ennesima scemenza italiana o americana sta in 5 sale al nuovo multisala". Siccome però sono fondamentalmente stupidi, non lo capirebbero e ne parlerebbero male. E avrebbero da ridire su Keira, sicuro come mi chiamo Gennaro.


- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Film, regia, attrice protagonista (anche se esce poco dopo la metà della storia), Waltz (non so però se metterlo protagonista o non protagonista: esce poco, ma è il motore della seconda parte della pellicola), attore non protagonista (Cluzet), sceneggiatura non originale e musica.


- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

Non saprei, mi mancano ancora dei film. A pelle, però, direi A volte ritorno: sarebbe un successo meritato per Hermetico (già lo scorso semestre gli ho scippato il premio al Produttore).


- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Sempre quello: Easter Parade.
 
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